un problema nei problemi

Gentile ragazza, a che facoltà è iscritta, quali sono i problemi ? E' importante sapere questo, ed altrettanto importante è parlare con la sua terapeuta degli altri aspetti della sua vita, famiglia, socializzazione , affettività..

Capisco la faccenda della priorità, ma la personalità è un tutto unitario, è come se lei avesse sempre mal di testa e volesse guarire solo coi cachet, tanto per capirci.. può darsi che dato che gli incontri sono stati sembra, pochi, la collega abbia ritenuto opportuno consolidare il rapporto prima di farle delle domande.
Continui a farsi aiutare, migliorerà lo studio e migliorerà la sua vita, spesso le difficoltà nello studio sono la punta dell'iceberg e sotto ci sono problemi che vengono dal passato..Cari auguri

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

Gentile Ragazza,
come le ha giustamente suggerito la Collega, sarebbe utile proseguire nel lavoro intrapreso.

La psiche, così come la personalità e di conseguenza il comportamento, non è da analizzare a cassetti, ma appartengono ad una unità di psiche/corpo, la cui manifestazione talvolta avviene tramite la sintomatologia....

Ma anche il sintomo visibile o il disagio, è sempre la piccola parte visibile di tantissimo altro.....

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

Gentile Utente,

>>Voi mi consigliate di parlarle anche degli altri aspetti?<<
questo dipende da lei, anche se comprenderà bene che la mente non è fatta a "compartimenti stagni", esiste un filo che unisce oltre l'università, molte altre sfaccettature di se che inevitabilmente sono in relazione.

>>Ha un senso andare da una psicologa senza avergli mai esposto diagnosi vecchie date da un altro psicologo?<<
per completezza di anamnesi sarebbe opportuno riferire se ha fatto altri interventi, del motivo per il quale li ha richiesti ecc.

>>Prima di lei (alcuni molto tempo fa, altri più recenti) ho incontrati molti altri psicologi, senza portare mai a termine nulla.<<
questa è una cosa importante sulla quale riflettere, eventualmente con la Collega che la attualmente sta seguendo.

Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

Gentile Utente,

ben ritrovata! Ha fatto bene a rivolgersi alla psicologa come Le era già stato suggerito qui in passato, ma -considerati i problemi cui accennava nei precedenti consulti- io credo dovrebbe parlare molto apertamente con la psicologa che La segue attualmente.

Infatti, pur con i limiti di un consulto on line, è vero che lo studio potrebbe essere prioritario ma non in termini assoluti. Se infatti Lei adesso continua a tagliarsi come ci riferiva mesi fa, lo studio non è più una priorità, ma il NON tagliarsi è la priorità, perchè se Lei dovesse farsi male e tagliarsi in profondità, non avrebbe senso fare nessun percorso psicologico per risolvere i problemi nello studio, non crede?

Marsha Linhean, che lavora con le persone affette da disturbo borderline di personalità, insegna a noi terapeuti a stabilire delle priorità che non possono non devono sempre considerare il fatto di non poter certo lavorare con cadaveri!
Quindi è importante che la scaletta delle priorità venga decisa insieme alla Collega che attualmente La sta seguendo.
Ora, non si tratta di doversi aprire su tutto, perchè per chiunque sarebbe troppo e credo che la Sua dottoressa sia pienamente consapevole di tutto ciò, però è importante rivedere insieme il progetto che seguirete anche alla luce delle sue perplessità.

Quali obiettivi avete fissato?
Perchè non dice chiaramente alla psicologa ciò che La turba, come ha fatto qui?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

grazie per le risposte.

Dottoressa Fregonese:
studio biologia e biochimica in svizzera.
Mi ha fatto riflettere il discorso "personalità è un tutto unitario", "non è una da analizzare a cassetti" (Dottoressa Randone), che mi avete esposto. Credo di aver sempre cercato -e alcune volte esserci riuscita- di "dividermi" in compartimenti.. Probabilmente è un modo per liberarmi la mente e concentrarmi su ciò che devo fare in quel momento o periodo.

Dottoressa Pileci:
capisco bene il discorso sull'integrità fisica e psichica prima di tutto. Ma mi ritrovo a dover dare la priorità all'università, causa rischio di non riuscire a portare a termine nemmeno il bachelor (credo voi la chiamate triennale). Purtroppo la mia facoltà da la possibilità di rifare l'esame una sola volta ed entro un limite di tempo.
Non mi taglio da quasi un anno, l'ultima volta è stato uno sfogo ad una storia finita male (cosa per nulla sorprendente, dato che aveva tutte le carte per finire in tal modo...). Ma se dovesse andar male con l'università rifinirei senz'altro in quel circolo.

-Perchè non dice chiaramente alla psicologa ciò che La turba, come ha fatto qui?-
Da una parte vi sono aspetti della mia vita che dipendono unicamente da me, come appunto l'università (che io non riesco più a separare dalla parola "futuro"...), attività extra, ecc... Dall'altra parte invece vi sono aspetti che non sono dipesi soltanto da me, quindi mi risulta difficile pensare di poterli risolvere.
Inoltre, sento di aver poca chiarezza per quel che concerne questi ultimi aspetti.. Ho solo la coscienza di non essere felice, ma se chiedo a me stessa di esprimere ciò che realmente non va non trovo una risposta nitida.
Mi risulta più facile focalizzarmi e cercare di risolvere il resto.
Inoltre risulterà un paradosso, ma un consulto online mi fa sentire molto più libera.

avrei una domanda un po' generale forse:
sono in ritardo con lo studio di moltissimo. E invece di liberare la mente e lavorare sodo per finire passo molto tempo a dirmi come avrei potuto evitare questo ritardo (o almeno una parte di questo ritardo). Non so se sia questo che mi impedisce di uscire dal circolo, ciò che è certo è che mi fa perdere tempo ed energia inutilmente. Sono un gatto che si mangia la coda. Perché ?

Perchè, mia cara, ad un certo punto bisogna perdonarsi, girare la pagina e fare quello che si può, meglio che si può, senza se e senza ma, ricetta semplice, altrimenti non è più finita..
E volersi bene, come si è..
auguri affettuosi..