Pensieri ricorrenti su ex moglie

Gent.mo Dottore,

Le scrivo per cercare di fare un minimo di chiarezza su quanto mi sta capitando in questo periodo, Le faccio una breve cronostoria della mia situazione: dopo sei mesi di matrimonio con mia moglie (stiamo insieme da 13 anni) mi innamoro di un'altra persona e prendo una decisione "di pancia" lasciando mia moglie e dedicandomi a questa nuova storia. La storia con mia moglie per varie incomprensioni sembrava "scarica", alla deriva, senza più emozioni.

Passiamo con questa ragazza quattro mesi bellissimi , intensi, complici, ma a poco a poco dentro di me si insinua il tarlo di un ritorno con mia moglie: la penso sempre più spesso, piango quando penso ai 13 anni passati insieme, anche se sono in vacanza con questa nuova ragazza ogni tanto i pensieri tornano sempre da mia moglie. Fino ad arrivare a questi giorni dove sto tentando di recuperare il rapporto con mia moglie lasciando da parte questa ragazza con enorme sofferenza per entrambi.

Dovrei essere contento ma ho solo una sensazione di angoscia e di aspettative tradite nei confronti di questa ragazza dove tra l'altro c'è stato un feeling immediato anche se continuo a pensare che mia moglie mi conosca meglio, forse in virtù dei 13 anni passati insieme.

I giorni passano, parlo con mia moglie per cercare di ristabilire il rapporto con una certa "razionalità", forse troppa, ma il mio pensiero va allo sguardo di questa ragazza e alla passione con cui facevo l'amore con lei, forse come non lo facevo da tempo. Ho paura di scegliere mia moglie per "razionalità" e per fare il "bravo ragazzo"magari perdendo lei e facendo soffrire entrambe, me compreso.

In questi giorni ho pensato di essere spinto solo dai 13 anni in quanto vedo solo razionalità e pochissima passione/emozione nel ritrovare la storia con mia moglie. Quando vedo gli occhi di questa ragazza vengo preso da un pugno allo stomaco.

So di essere stato un pò confuso ma forse questa mail rispecchia il mio stato d'animo in questo momento

A disposizione per chiarimenti

Grazie

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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 38
Gentile utente,
le metto il link di un mio articolo, dove potrà trovare un accenno anche alla sua situazione e cioè alle situazioni in cui è già stato assunto un impegno matrimoniale.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2664-le-storie-sentimentali-non-chiuse.html

In questi casi la forza dell'impegno spesso è notevole o notevolissima, per accertarlo sarebbe opportuna una valutazione da parte di uno psicologo.

Andrebbe quindi fatta preliminarmente questa valutazione che in genere richiede uno o due colloqui e qualora risultasse che non si possa prescindere dall'impegno preso e lei volesse tornare sui suoi passi, sarebbe opportuna una consulenza di coppia per migliorare il rapporto tra i coniugi.

Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo

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Dr. Francesco Mori Psicoterapeuta, Psicologo 1.2k 33
Gentile utente,
concordo con quanto scritto dalla mia collega.
Cercherei inoltre di capire perché sceglie il ritorno dalla luna di miele per iniziare una relazione extraconiugale.
Come dice la dott.ssa Sciubba, il matrimonio rappresenta un impegno. Un vincolo di fronte alla società. Oltre agli aspetti affettivi di coppia (soddisfazione dei bisogni, sostegno, reciprocità) ne include anche di etici e morali (fedeltà, impegno, rispetto). Questo almeno nella nostra società.
Credo siano questi ultimi aspetti che non la convincono....

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Utente
Utente
Dr.ssa Sciubba,
grazie innanzi tutto per la risposta. Ho letto e compreso il suo articolo. Volevo infatti rivolgermi ad uno psicologo per trovare magari risposte che da solo non so darmi anzi, riesco solo ad andare in "loop" aumentando il panico.

Dr. Mori,
capisco il suo dubbio: è la domanda che hanno fatto a me parenti ed amici quando sono venuti a sapere del mio "gesto". Penso di poterLe rispondere dicendo che purtroppo i problemi si protraevano già da tempo, dai tre anni precedenti di convivenza ma purtroppo non sono mai riuscito a farli emergere chiaramente verso la mia compagna e viceversa. Io vorrei capire appunto se sto tornando per l'impegno preso pur essendo "scarico" ,al momento ,sentimentalmente nei confronti di mia moglie, specialmente davanti al suo pressing nel ricevere delle conferme che non la facciano soffrire ancora di più.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Utente,
bisognerebbe comprendere se il vostro patto di coppia possa essere rilanciato e, su che basi, o meno.

Sembra evidente che vi siate sposati senza aver affrontato in modo efficace problemi precedenti, magari accantonandoli o passandoci sopra, sperando che il matrimonio risolvesse in qualche modo la situazione...invece come accade frequentemente in questi casi, li complica e fa emergere... solo una delle possibili ipotesi.

A volte ci sono argomenti per così dire tabù nella coppia, che per vari motivi non si riescono ad esplicitare chiaramente. Affrontarli significa esplicitarli con chiarezza e trovare un modo possibile per uscirne.

Forse il nuovo rapporto è stato un modo per fuggire da problemi ormai consolidatisi che non si è riusciti a risolvere, una sorta di inconsapevole strategia, comunque non funzionale, dato ciò che sta sperimentando ora...sempre di ipotesi si tratta

Credo sarebbe opportuno l'aiuto di un esperto, anche in coppia, per riuscire a comprendere pienamente cosa fare del vostro rapporto e come far fronte a questa situazione che sta incidendo sulla sua serenità, ma anche su quella di sua moglie e credo, della terza persona.

Cordialità



Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it