Consiglio per relazione
Buongiorno, mi chiamo Adele e vi scrivo per un dubbio che non riesco ad affrontare da sola perché sentimentalmente coinvolta.
Si tratta di una situazione un po' strana. Ho conosciuto in rete (per un progetto universitario, studio lingue) un uomo. E' stato circa un anno fa, lui si è subito interessato a me e abbiamo iniziato a parlare, cercarci, fino ad affezionarci tanto l'uno all'altra. Lui è più grande di me di qualche anno. Non ci siamo mai incontrati.
Parlando è emersa quasi subito la sua situazione, ovvero è uscito da un anno da una storia lunga (8 anni) con una donna con cui conviveva. E' finita perché lei lo opprimeva e per problemi interni alla loro coppia.
Allo stato attuale, ci comportiamo come se fossimo una coppia: la buonanotte tutte le sere, atteggiamenti molto affettuosi, i problemi li risolviamo insieme, parliamo molto. Lui mi ha fatto conoscere (virtualmente, neanche a dirlo) un amico suo, con il quale parlo e lui ha conosciuto qualcuno mio nella stessa modalità.
Perché non ci siamo ancora incontrati? Il disagio principale è dovuto al fatto che non viviamo nella stessa città, lui ha problemi economici abbastanza grandi, e in più dice che non vuole incontrarmi perché poi rischierebbe di innamorarsi sul serio e non sa se si può permettere di soffrire per una cosa che è in bilico, non si sa se si può realizzare. Io, dal mio canto, ho paura di soffrire quanto lui e ho rispettato fin oggi la sua decisione, parzialmente anche mia. La sua onestà e il suo affetto sono la sola cosa che mi fa resistere di fronte all'andarmene (di solito lo faccio).
Ad inizio agosto però è successa una cosa. Quando ho sollevato l'argomento sulla possibilità di iniziare ad interessarmi per un incontro fisico, ha detto che non sa se si sente pronto per un rapporto, perché non sa se si sente pronto per potersi prendere cura di qualcuno, adesso. E che il giorno in cui vorrà incontrarmi, sarà quello in cui farà un passo serio.
Dice che a volte vorrebbe una compagna, a volte vorrebbe solo stare da solo. Mi ha detto anche di non aver avuto tempo di pensare alla sua sfera sentimentale perchè i problemi economici lo soffocano. Mi ha detto di non amare più la sua ex, quindi anche questo mio dubbio è stato spazzato, all'inizio pensavo fosse ancora coinvolto.
Di fronte a questa confessione, mi sono ritirata; ho provato a prendermi una pausa, durante la quale lui mi ha sempre cercata, mi ha rinfacciato di darlo per scontato... insomma: ha un atteggiamento molto confuso, che mi spaventa.
Se mi allontano, mi cerca, vuole che io sia affettuosa, mi tratta come se fossi la sua compagna, è geloso, mi fa sorprese, però mi tiene sempre a distanza. Questo, dopo più di un anno, inizia a farmi soffrire, più andiamo avanti e più io mi affeziono a lui, vorrei solo capire se sto andando verso un'enorme delusione, o se c'è una speranza. Io non ho più ripreso l'argomento, perché non voglio farlo sentire oppresso.
Grazie in anticipo e complimenti per il servizio che offrite
Si tratta di una situazione un po' strana. Ho conosciuto in rete (per un progetto universitario, studio lingue) un uomo. E' stato circa un anno fa, lui si è subito interessato a me e abbiamo iniziato a parlare, cercarci, fino ad affezionarci tanto l'uno all'altra. Lui è più grande di me di qualche anno. Non ci siamo mai incontrati.
Parlando è emersa quasi subito la sua situazione, ovvero è uscito da un anno da una storia lunga (8 anni) con una donna con cui conviveva. E' finita perché lei lo opprimeva e per problemi interni alla loro coppia.
Allo stato attuale, ci comportiamo come se fossimo una coppia: la buonanotte tutte le sere, atteggiamenti molto affettuosi, i problemi li risolviamo insieme, parliamo molto. Lui mi ha fatto conoscere (virtualmente, neanche a dirlo) un amico suo, con il quale parlo e lui ha conosciuto qualcuno mio nella stessa modalità.
Perché non ci siamo ancora incontrati? Il disagio principale è dovuto al fatto che non viviamo nella stessa città, lui ha problemi economici abbastanza grandi, e in più dice che non vuole incontrarmi perché poi rischierebbe di innamorarsi sul serio e non sa se si può permettere di soffrire per una cosa che è in bilico, non si sa se si può realizzare. Io, dal mio canto, ho paura di soffrire quanto lui e ho rispettato fin oggi la sua decisione, parzialmente anche mia. La sua onestà e il suo affetto sono la sola cosa che mi fa resistere di fronte all'andarmene (di solito lo faccio).
Ad inizio agosto però è successa una cosa. Quando ho sollevato l'argomento sulla possibilità di iniziare ad interessarmi per un incontro fisico, ha detto che non sa se si sente pronto per un rapporto, perché non sa se si sente pronto per potersi prendere cura di qualcuno, adesso. E che il giorno in cui vorrà incontrarmi, sarà quello in cui farà un passo serio.
Dice che a volte vorrebbe una compagna, a volte vorrebbe solo stare da solo. Mi ha detto anche di non aver avuto tempo di pensare alla sua sfera sentimentale perchè i problemi economici lo soffocano. Mi ha detto di non amare più la sua ex, quindi anche questo mio dubbio è stato spazzato, all'inizio pensavo fosse ancora coinvolto.
Di fronte a questa confessione, mi sono ritirata; ho provato a prendermi una pausa, durante la quale lui mi ha sempre cercata, mi ha rinfacciato di darlo per scontato... insomma: ha un atteggiamento molto confuso, che mi spaventa.
Se mi allontano, mi cerca, vuole che io sia affettuosa, mi tratta come se fossi la sua compagna, è geloso, mi fa sorprese, però mi tiene sempre a distanza. Questo, dopo più di un anno, inizia a farmi soffrire, più andiamo avanti e più io mi affeziono a lui, vorrei solo capire se sto andando verso un'enorme delusione, o se c'è una speranza. Io non ho più ripreso l'argomento, perché non voglio farlo sentire oppresso.
Grazie in anticipo e complimenti per il servizio che offrite
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Gentile utente,
non è sempre facile chiudere una relazione; a volte può accadere che in buona fede si sia convinti di averla chiusa ed invece essa è rimasta, almeno per uno dei due membri della coppia, irrisolta.
Pertanto le rassicurazioni di quest'uomo potrebbero, anche se in buona fede, non essere fondate. In tal caso la cosa migliore è consultare uno psicologo che può meglio rendersi conto se il vecchio legame è ancora parzialmente, ma tenacemente attivo. Ovviamente dovrebbe essere quest'uomo con cui lei è in contatto a consultarlo, lei potrebbe soltanto stimolarlo a consultare un professionista.
Le metto il link di un mio articolo sull'argomento che le può meglio chiarire i concetti
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2664-le-storie-sentimentali-non-chiuse.html
non è sempre facile chiudere una relazione; a volte può accadere che in buona fede si sia convinti di averla chiusa ed invece essa è rimasta, almeno per uno dei due membri della coppia, irrisolta.
Pertanto le rassicurazioni di quest'uomo potrebbero, anche se in buona fede, non essere fondate. In tal caso la cosa migliore è consultare uno psicologo che può meglio rendersi conto se il vecchio legame è ancora parzialmente, ma tenacemente attivo. Ovviamente dovrebbe essere quest'uomo con cui lei è in contatto a consultarlo, lei potrebbe soltanto stimolarlo a consultare un professionista.
Le metto il link di un mio articolo sull'argomento che le può meglio chiarire i concetti
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2664-le-storie-sentimentali-non-chiuse.html
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.1k visite dal 28/08/2013.
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