Disturbo sessuale, impotenza, eccitazione,
Buongiorno,
a causa del mio primo rapporto sessuale "traumatico" in cui la partner mi mise nella testa l'idea di avere un pene di piccole dimensioni (cosa oggettivamente non vera, tra l'altro), ho da allora in poi vissuto la sessualità in modo non sano. Inoltre, in ambito familiare era stato sempre un argomento di cui non si parlava e questo, lo dico a distanza di anni, mi ha portato sempre a vedere il rapporto sessuale come qualcosa di non buono.
Da allora, penso anche per questo motivo, ho solo avuto un'altra compagna, con cui per il primo anno ho sofferto quasi costantemente di disfunzioni erettili, poi la situazione è migliorata fino a raggiungere ottime intese sessuali.
A distanza di anni la storia è finita ed ora che frequento un'altra ragazza, convinto di aver superato le mie ansie e paure, ecco che torna fuori il problema della disfunzione erettile.
Sono abbastanza convinto che il mio sia un problema psicologico, sia da ansia da prestazione sia per una deformata visione della sfera sessuale. Non penso di avere problemi a livello fisico nè fisiologico, a parte forse un periodo di forte stress (dovuto principalmente alla fine della storia precedente), stress che la situazione attuale continua ad amentare.
Le mie richieste sono quindi:
1) contatto direttamente qualche psicologo/sessuologo o prima faccio esami clinici (anche solo dosaggi ormonali specifici) presso un andrologo su richiesta quindi del medico di base?
2) essendo completamente ignorante in materia, che approccio psicologico dovrei aspettarmi dallo specialista? senza cadere in facili generalizzazioni, solitamente in quanto tempo si riesce a ritrovare una serenità sessuale? generalmente sono anche previste cure farmacologiche?
3) conoscete qualche bravo e fidato specialista nella mia zona?
Grazie in anticipo
a causa del mio primo rapporto sessuale "traumatico" in cui la partner mi mise nella testa l'idea di avere un pene di piccole dimensioni (cosa oggettivamente non vera, tra l'altro), ho da allora in poi vissuto la sessualità in modo non sano. Inoltre, in ambito familiare era stato sempre un argomento di cui non si parlava e questo, lo dico a distanza di anni, mi ha portato sempre a vedere il rapporto sessuale come qualcosa di non buono.
Da allora, penso anche per questo motivo, ho solo avuto un'altra compagna, con cui per il primo anno ho sofferto quasi costantemente di disfunzioni erettili, poi la situazione è migliorata fino a raggiungere ottime intese sessuali.
A distanza di anni la storia è finita ed ora che frequento un'altra ragazza, convinto di aver superato le mie ansie e paure, ecco che torna fuori il problema della disfunzione erettile.
Sono abbastanza convinto che il mio sia un problema psicologico, sia da ansia da prestazione sia per una deformata visione della sfera sessuale. Non penso di avere problemi a livello fisico nè fisiologico, a parte forse un periodo di forte stress (dovuto principalmente alla fine della storia precedente), stress che la situazione attuale continua ad amentare.
Le mie richieste sono quindi:
1) contatto direttamente qualche psicologo/sessuologo o prima faccio esami clinici (anche solo dosaggi ormonali specifici) presso un andrologo su richiesta quindi del medico di base?
2) essendo completamente ignorante in materia, che approccio psicologico dovrei aspettarmi dallo specialista? senza cadere in facili generalizzazioni, solitamente in quanto tempo si riesce a ritrovare una serenità sessuale? generalmente sono anche previste cure farmacologiche?
3) conoscete qualche bravo e fidato specialista nella mia zona?
Grazie in anticipo
[#1]
Gentile Utente,
se non ne ha fatta una recentemente (o ancora di più se non ne ha mai fatta una) in ogni caso sarebbe meglio partire da una visita andrologica in modo da escludere con certezza problemi di tipo organico, indipendentemente dalle difficoltà che lamenta.
A quel punto se viene accertato che le cose stanno come Lei ipotizza, e cioè che si tratti di una questione prettamente psicologica, si potrà recare da un collega psicologo psicoterapeuta (meglio se specificamente formato in sessuologia clinica) per valutare la situazione e decidere quale sia il modo migliore di intervenire.
I tempi sono difficili da stabilire perché molto dipende dal problema che sta all'origine del disturbo e dai suoi "ritmi di lavoro" in seduta e fuori dalla seduta. A volte possono bastare davvero pochi colloqui, mentre in altri casi si rende necessario un vero e proprio percorso psicoterapeutico più lungo.
Per quanto concerne i farmaci, gli psicologi (non essendo medici) non li prescrivono e quindi si potrà discutere solamente a livello teorico sull'opportunità o meno di una richiesta specialistica in tal senso, in base all'approfondimento effettuato sulla sua specifica situazione. Tenga però presente che se di problema psicologico si tratta, i farmaci possono essere efficaci fino a che li assume (e spesso nemmeno lo sono), ma il problema non è eliminato ed è pronto a ripresentarsi.
Per trovare un collega nella sua zona, può cercare direttamente tra gli iscritti a questo sito:
https://www.medicitalia.it/medici-specialisti-provincia/
oppure chiedere all'andrologo che consulterà se ha qualche nominativo da consigliarle.
Saluti.
se non ne ha fatta una recentemente (o ancora di più se non ne ha mai fatta una) in ogni caso sarebbe meglio partire da una visita andrologica in modo da escludere con certezza problemi di tipo organico, indipendentemente dalle difficoltà che lamenta.
A quel punto se viene accertato che le cose stanno come Lei ipotizza, e cioè che si tratti di una questione prettamente psicologica, si potrà recare da un collega psicologo psicoterapeuta (meglio se specificamente formato in sessuologia clinica) per valutare la situazione e decidere quale sia il modo migliore di intervenire.
I tempi sono difficili da stabilire perché molto dipende dal problema che sta all'origine del disturbo e dai suoi "ritmi di lavoro" in seduta e fuori dalla seduta. A volte possono bastare davvero pochi colloqui, mentre in altri casi si rende necessario un vero e proprio percorso psicoterapeutico più lungo.
Per quanto concerne i farmaci, gli psicologi (non essendo medici) non li prescrivono e quindi si potrà discutere solamente a livello teorico sull'opportunità o meno di una richiesta specialistica in tal senso, in base all'approfondimento effettuato sulla sua specifica situazione. Tenga però presente che se di problema psicologico si tratta, i farmaci possono essere efficaci fino a che li assume (e spesso nemmeno lo sono), ma il problema non è eliminato ed è pronto a ripresentarsi.
Per trovare un collega nella sua zona, può cercare direttamente tra gli iscritti a questo sito:
https://www.medicitalia.it/medici-specialisti-provincia/
oppure chiedere all'andrologo che consulterà se ha qualche nominativo da consigliarle.
Saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Gentile utente,
da come ha descritto il problema, anche io come lei ritengo che non si tratti di un problema fisiologico. La sessualità umana rappresenta un ambito particolarmente privato dell'attività umana. e di grande importanza per la stima e la fiducia in se stessi. Capisco il suo disagio e la sua paura di "fallire" di fronte ad un nuovo partner.
Forse dovrebbe parlarne apertamente con la sua nuova compagna, forse anche lei teme di "sbagliare" qualcosa anche se in tema di sessualità non è corretto parlare di errori. Spesso in ambito sessuale si assiste a pensieri generalizzanti del tipo <Siccome oggi non ce l'ho fatta sarà così anche la prossima volta> oppure catastrofici <E' tutta colpa mia non valgo niente come uomo/donna>.
Provi a riscoprire il piacere dei preliminari, senza necessariamente pensare alla sessualità genitale.
Restiamo in ascolto
da come ha descritto il problema, anche io come lei ritengo che non si tratti di un problema fisiologico. La sessualità umana rappresenta un ambito particolarmente privato dell'attività umana. e di grande importanza per la stima e la fiducia in se stessi. Capisco il suo disagio e la sua paura di "fallire" di fronte ad un nuovo partner.
Forse dovrebbe parlarne apertamente con la sua nuova compagna, forse anche lei teme di "sbagliare" qualcosa anche se in tema di sessualità non è corretto parlare di errori. Spesso in ambito sessuale si assiste a pensieri generalizzanti del tipo <Siccome oggi non ce l'ho fatta sarà così anche la prossima volta> oppure catastrofici <E' tutta colpa mia non valgo niente come uomo/donna>.
Provi a riscoprire il piacere dei preliminari, senza necessariamente pensare alla sessualità genitale.
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
[#3]
Gentile Utente,
La diagnosi andrologica e sempre il primo step diagnostico da effettuare in ogni caso, sia per ricevere una diagnosi certa, che che evitare di effettuare voli pindarici con la fantasia...
Escluse le cause organiche, si procederà con la ricerca della cause " altre" correlate alla poliedricità del deficit erettivo.
Le allego qualche lettura
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
La diagnosi andrologica e sempre il primo step diagnostico da effettuare in ogni caso, sia per ricevere una diagnosi certa, che che evitare di effettuare voli pindarici con la fantasia...
Escluse le cause organiche, si procederà con la ricerca della cause " altre" correlate alla poliedricità del deficit erettivo.
Le allego qualche lettura
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
Utente
Innanzitutto, grazie per le veloci risposte.
Non ho mai fatto visite andrologiche, quindi, come dite voi, penso sia bene farla a prescindere dalla contingenza.
In riferimento ai farmaci, come ho anche letto in uno degli articoli consigliatimi dalla Dr. Randone (a proposito, grazie mille per i link), la mia preoccupazione era proprio per il fatto che agendo su problemi fisici, non so quanto possano contare su questioni psicologiche e volevo anche nel caso evitare una eventuale dipendenza (se mi passate il termine).
In merito a quanto scritto dal Dr. Mori, sicuramente un minimo di ansia pa prestazione c'è, non me la sento di escluderla del tutto, ma mi sono accorto che faccio proprio fatica a rilassarmi e a staccare in cervello per godermi il momento. Sono abbastanza sicuro delle mie capacità (e della mia "attrezzatura", per cosi dire), a differenza della situazione precedente di anni ed anni fa, ma mi ritrovo sempre a controllare se tutto funziona (e ovviamente no). Insomma, direi spectatoring al 100%. So che non dovrei farlo, ma non riesco.
Approfitto della vostra gentilezza e celerità per un'altra domanda riguardante le eventuali sedute di psicologia/psicoterapia. Come gia detto, sono assolutamente ignorante in materia (chiedo perdono: figuratevi, sono ingegnere, un po duro sotto questo aspetto), quindi volevo sapere piu precisamente in che cosa consisterebbero: da come me lo immagino io, si parla e mi scarico un po' di pensieri (più o meno momentaneamente), ma poi in atto pratico in cosa consistono? quando mi trovo in intimità con una ipotetica partner, il lavoro svolto con lo psicologo è in grado di aiutarmi a sgombrare la mente (semplifico un po per rendere l'idea, è chiaro che ci vorrà un po di tempo e di certo non solo dopo un incontro)?
Grazie di nuovo per la vostra disponibilità e del tempo concessomi.
Non ho mai fatto visite andrologiche, quindi, come dite voi, penso sia bene farla a prescindere dalla contingenza.
In riferimento ai farmaci, come ho anche letto in uno degli articoli consigliatimi dalla Dr. Randone (a proposito, grazie mille per i link), la mia preoccupazione era proprio per il fatto che agendo su problemi fisici, non so quanto possano contare su questioni psicologiche e volevo anche nel caso evitare una eventuale dipendenza (se mi passate il termine).
In merito a quanto scritto dal Dr. Mori, sicuramente un minimo di ansia pa prestazione c'è, non me la sento di escluderla del tutto, ma mi sono accorto che faccio proprio fatica a rilassarmi e a staccare in cervello per godermi il momento. Sono abbastanza sicuro delle mie capacità (e della mia "attrezzatura", per cosi dire), a differenza della situazione precedente di anni ed anni fa, ma mi ritrovo sempre a controllare se tutto funziona (e ovviamente no). Insomma, direi spectatoring al 100%. So che non dovrei farlo, ma non riesco.
Approfitto della vostra gentilezza e celerità per un'altra domanda riguardante le eventuali sedute di psicologia/psicoterapia. Come gia detto, sono assolutamente ignorante in materia (chiedo perdono: figuratevi, sono ingegnere, un po duro sotto questo aspetto), quindi volevo sapere piu precisamente in che cosa consisterebbero: da come me lo immagino io, si parla e mi scarico un po' di pensieri (più o meno momentaneamente), ma poi in atto pratico in cosa consistono? quando mi trovo in intimità con una ipotetica partner, il lavoro svolto con lo psicologo è in grado di aiutarmi a sgombrare la mente (semplifico un po per rendere l'idea, è chiaro che ci vorrà un po di tempo e di certo non solo dopo un incontro)?
Grazie di nuovo per la vostra disponibilità e del tempo concessomi.
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"da come me lo immagino io, si parla e mi scarico un po' di pensieri (più o meno momentaneamente), ma poi in atto pratico in cosa consistono? quando mi trovo in intimità con una ipotetica partner, il lavoro svolto con lo psicologo è in grado di aiutarmi a sgombrare la mente (semplifico un po per rendere l'idea, è chiaro che ci vorrà un po di tempo e di certo non solo dopo un incontro)?"
Dipende dalla diagnosi che riceve e dall' orientamento e formazione del professionista
In psico/ sessuologia la prima tappa è porre una diagnosi( unitamente al' andrologo), poi una prognosi ed infine un protocollo terapeutico, tappe assolutamente necessarie e non invertibili dal punto di vista temporale.
Sarebbe un grave errore, parlare di terapia, senza rispettare la scaletta diagnostico-terapeutica.
Una scrupolosa diagnosi clinica inoltre, può quantizzare ed investigare gli "aspetti ansiogeni" sempre presenti nel disagio sessuale, comprendendo inoltre se sono " causa o effetto" della disfunzione.
Come se un ingegnere suggerisse o' arredamento, senza avere costruito la casa......
Dipende dalla diagnosi che riceve e dall' orientamento e formazione del professionista
In psico/ sessuologia la prima tappa è porre una diagnosi( unitamente al' andrologo), poi una prognosi ed infine un protocollo terapeutico, tappe assolutamente necessarie e non invertibili dal punto di vista temporale.
Sarebbe un grave errore, parlare di terapia, senza rispettare la scaletta diagnostico-terapeutica.
Una scrupolosa diagnosi clinica inoltre, può quantizzare ed investigare gli "aspetti ansiogeni" sempre presenti nel disagio sessuale, comprendendo inoltre se sono " causa o effetto" della disfunzione.
Come se un ingegnere suggerisse o' arredamento, senza avere costruito la casa......
[#6]
Gentile Utente,
in terapia sessuale mansionale solitamente si effettua una prima serie di colloqui per effettuare un'attenta analisi funzionale di come si svolgono gli eventi, avendo come riferimento un rapporto in cui le cose non siano andate come ci si aspettava.
Questo per cercare di capire quali possano essere e a che punto emergano i pensieri disfunzionali che potrebbero essere causa di ansia e che distraggono dalle sensazioni fisiche piacevoli, facendo scemare l'eccitazione.
Si cercano quindi modalità alternative, assegnando delle mansioni da sperimentare tra una seduta e l'altra per cercare con gradualità ed eventuali aggiustamenti successivi di raggiungere l'obiettivo prefissato.
Preferibilmente (ma con la variabilità esistente tra una situazione e l'altra) si lavora con la coppia in sedute che hanno una cadenza quindicinale.
Allego anch'io un paio di letture che potrebbero tornarle utili:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1852-ansia-da-prestazione-e-spectatoring.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2433-ho-un-disturbo-sessuale-ma-mi-vergogno-a-parlarne.html
Cordialità.
in terapia sessuale mansionale solitamente si effettua una prima serie di colloqui per effettuare un'attenta analisi funzionale di come si svolgono gli eventi, avendo come riferimento un rapporto in cui le cose non siano andate come ci si aspettava.
Questo per cercare di capire quali possano essere e a che punto emergano i pensieri disfunzionali che potrebbero essere causa di ansia e che distraggono dalle sensazioni fisiche piacevoli, facendo scemare l'eccitazione.
Si cercano quindi modalità alternative, assegnando delle mansioni da sperimentare tra una seduta e l'altra per cercare con gradualità ed eventuali aggiustamenti successivi di raggiungere l'obiettivo prefissato.
Preferibilmente (ma con la variabilità esistente tra una situazione e l'altra) si lavora con la coppia in sedute che hanno una cadenza quindicinale.
Allego anch'io un paio di letture che potrebbero tornarle utili:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1852-ansia-da-prestazione-e-spectatoring.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2433-ho-un-disturbo-sessuale-ma-mi-vergogno-a-parlarne.html
Cordialità.
[#7]
Le allego questo canale ed unitamente ai link della Collega, troverà quanto le necessita per la comprensione del d.e
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.9k visite dal 28/08/2013.
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Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?