Ansia, sensazione di soffocamento e sudorazione
Buongiorno, sono un ragazzo di 20 anni che da circa una settimana soffre di ansia a quanto pare, in questi giorni ho avuto problemi intestinali, aria nella pancia e gonfiore, secondo il mio medico si tratta di semplice meteorismo e colon irritabile (nulla di grave insomma), nello stesso sempre il medico mi ha chiramente detto che il mio male è nella mia testa, infatti sento come un macigno nella parte bassa della gola, come se soffocassi e mi manca il respiro come e cerco sempre di fare respiri profondi, a volte va via da solo, a volte invece dura anche per 20 minuti questa sensazione di soffocamento (adesso ad esempio la mancanza d'aria va e viene) Continuo ad avere aria nella pancia e ho sempre il pensiero che possa trattarsi di qualcosa di grave...Ho effettuato delle analisi del sangue ma sono ottime... Ora non riesco a far andare via questa sensazione di soffocamento e mancanza d'aria .. Il medico mi ha prescritto Lexotan gocce, ma ho paura che prendendole possano causare dipendenza.. Cosa mi consigliate? o come potrei assumerle senza esserne poi dipendente?
Grazie.
Grazie.
[#1]
Chieda al suo medico se e come il Lexotan, assunto in una posologia personalizzata per lei, possa causare dipendenza. Per quanto tempo lo utilizzerà?
I suoi sintomi, dalla sua descrizione sembrerebbero causarle attacchi di panico.
Ansia e attacchi di panico sono fortemente correlati.
Le sarebbe d'aiuto consultare uno psicologo-psicoterapeuta per ricostruire la situazione di vita attuale, ma anche riprendere il percorso in cicli di vita ed esperienze che possono essere importanti per il suo disagio.
I suoi sintomi, dalla sua descrizione sembrerebbero causarle attacchi di panico.
Ansia e attacchi di panico sono fortemente correlati.
Le sarebbe d'aiuto consultare uno psicologo-psicoterapeuta per ricostruire la situazione di vita attuale, ma anche riprendere il percorso in cicli di vita ed esperienze che possono essere importanti per il suo disagio.
Dr. Alessio Sandalo
Psicologo a None - Nichelino - Torino
http://www.alessiosandalo.it
[#2]
Gentile utente,
concordo con quanto detto dal mio collega.
Forse rivolgersi ad uno psicologo-psicoterapeuta potrebbe aiutarla. Spesso l'ansia ha origini relazionali e attraverso un percorso terapeutico potrebbe comprendere quali sono i motivi sottostanti i sintomi.
Problemi gastrointestinali, come il meteorismo di cui soffre, ma anche diarrea, nausea, ecc. sono comuni nei problemi ansiosi.
Restiamo in ascolto
concordo con quanto detto dal mio collega.
Forse rivolgersi ad uno psicologo-psicoterapeuta potrebbe aiutarla. Spesso l'ansia ha origini relazionali e attraverso un percorso terapeutico potrebbe comprendere quali sono i motivi sottostanti i sintomi.
Problemi gastrointestinali, come il meteorismo di cui soffre, ma anche diarrea, nausea, ecc. sono comuni nei problemi ansiosi.
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
[#3]
Utente
Grazie per le risposte, Dott. Sandalo, ma l'ansia non è correlata a paure che si hanno e a pensieri negativi? Io anche se non penso a niente (anche perchè sto inziando a stare meglio con l'intestino ) ho sempre la sensazione di soffocamento e mancanza d'aria.. Ho 20 anni, e sincermente mi sembra assurdo inziare già a prendere ansiolitci..
Dott Mori, fortunatamente non soffro di diarrea, ho avuto un pò di stitichezza ma sembra passata, ora è questo fastidio del respiro e del nodo come se avessi qualcosa in gola che mi fa stare male, perchè proprio non capisco a cosa è dovuto, ieri ad esempio ho ripreso a lavorare e non ho accusato nessun malessere, raramente mi si toglieva il respiro, ma quando sono a casa cerco sempre di fare il sopraffiato ( e non accuso dolori al petto)
Grazie mille ad entrambi.
Dott Mori, fortunatamente non soffro di diarrea, ho avuto un pò di stitichezza ma sembra passata, ora è questo fastidio del respiro e del nodo come se avessi qualcosa in gola che mi fa stare male, perchè proprio non capisco a cosa è dovuto, ieri ad esempio ho ripreso a lavorare e non ho accusato nessun malessere, raramente mi si toglieva il respiro, ma quando sono a casa cerco sempre di fare il sopraffiato ( e non accuso dolori al petto)
Grazie mille ad entrambi.
[#4]
L'ansia, se troppo forte, non accede ad una consapevolezza, ad una coscienza.
Si manifesta in agìti, ovvero attacchi di panico.
Il corpo produce un violento "sfogo" rispetto a emozioni, sentimenti, pensieri che non possono ( non hanno potuto in passato ) dirsi, non possono esprimersi e strutturarsi come temi, argomenti pensabili.
Il fatto che lei manifesti episodi "di pancia": gastrointestinali, meteorismo, etc.... possono evocare proprio la parte psicologica più "primitiva", a contatto con emotività pura. Non dimentichiamo che l'intestino è considerato il nostro "secondo cervello", per la sua sensibilità psico-somatica.
La sua "mancanza d'aria" invece, evoca chiusura, senso di soffocamento, oppressione, e naturalmente va studiata nel suo simbolo, nel suo significato di vissuto.
Quindi per provare ansia (ovvero, a seconda del soggetto, un violento senso di vertigine, caduta nel vuoto, allarme, agitazione), non necessariamente si deve pensare a qualcosa di negativo o di pauroso.
Il contenuto può rimanere inconscio, ma "preme" perché sia liberato ed accettato consciamente.
L'ansia è certamente un segnale che il corpo e la mente ci danno per attivarci e iniziare un ascolto intrapsichico.
Si manifesta in agìti, ovvero attacchi di panico.
Il corpo produce un violento "sfogo" rispetto a emozioni, sentimenti, pensieri che non possono ( non hanno potuto in passato ) dirsi, non possono esprimersi e strutturarsi come temi, argomenti pensabili.
Il fatto che lei manifesti episodi "di pancia": gastrointestinali, meteorismo, etc.... possono evocare proprio la parte psicologica più "primitiva", a contatto con emotività pura. Non dimentichiamo che l'intestino è considerato il nostro "secondo cervello", per la sua sensibilità psico-somatica.
La sua "mancanza d'aria" invece, evoca chiusura, senso di soffocamento, oppressione, e naturalmente va studiata nel suo simbolo, nel suo significato di vissuto.
Quindi per provare ansia (ovvero, a seconda del soggetto, un violento senso di vertigine, caduta nel vuoto, allarme, agitazione), non necessariamente si deve pensare a qualcosa di negativo o di pauroso.
Il contenuto può rimanere inconscio, ma "preme" perché sia liberato ed accettato consciamente.
L'ansia è certamente un segnale che il corpo e la mente ci danno per attivarci e iniziare un ascolto intrapsichico.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.2k visite dal 28/08/2013.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.