Un figlio, sembrava diventata una cosa fondamentale
Buongiorno, da circa 1 anno e mezzo ho una relazione con un ragazzo di 30 anni io ne ho 35, mi sono separata 2 anni fa.
Lui prende farmaci perché soffre di depressioni, paranoie .
Tra alti e bassi la ns storia va avanti ma quando si presenta il cambio di stagione ( sbalzi temperatura) il suo umore cambia e diventa triste si chiude in se stesso e a volte è arrivato a lasciarmi perché a suo dire "voleva stare da solo" ma puntualmente cercavo di farlo ragionare e tornava tutto normale.
Lo scorso anno veniva da me 3/4 volte a settimane, mangiava e dormiva li, questa estate ha iniziato a parlare di avere un figlio, sembrava diventata una cosa fondamentale e di vivere insieme.
1 mese fa io ho affrontato seriamente l'argomento che prima glissavo e lui è andato in panico ha avuto una delle sue crisi depressive, risultato .. ora non viene più da me e non parla più di figli.
dice che mi ama che va tutto bene e che ha solo bisogno di tranquillità ora che magari cambieranno le cose.
premetto che è un gran mammane, tutto è dovuto e concesso a lui.
come devo comportarmi? cosa posso fare? premetto non voglio vivere con lui o avere figli, non ora con questi suoi momenti no, ma spero sempre che un domani migliori. ho parlato con lui dicendo che mi mancano i momenti che trascorreva da me e lui risponde dicendo magari cambia non lo so non lo so.
grazie per avermi ascoltato
Lui prende farmaci perché soffre di depressioni, paranoie .
Tra alti e bassi la ns storia va avanti ma quando si presenta il cambio di stagione ( sbalzi temperatura) il suo umore cambia e diventa triste si chiude in se stesso e a volte è arrivato a lasciarmi perché a suo dire "voleva stare da solo" ma puntualmente cercavo di farlo ragionare e tornava tutto normale.
Lo scorso anno veniva da me 3/4 volte a settimane, mangiava e dormiva li, questa estate ha iniziato a parlare di avere un figlio, sembrava diventata una cosa fondamentale e di vivere insieme.
1 mese fa io ho affrontato seriamente l'argomento che prima glissavo e lui è andato in panico ha avuto una delle sue crisi depressive, risultato .. ora non viene più da me e non parla più di figli.
dice che mi ama che va tutto bene e che ha solo bisogno di tranquillità ora che magari cambieranno le cose.
premetto che è un gran mammane, tutto è dovuto e concesso a lui.
come devo comportarmi? cosa posso fare? premetto non voglio vivere con lui o avere figli, non ora con questi suoi momenti no, ma spero sempre che un domani migliori. ho parlato con lui dicendo che mi mancano i momenti che trascorreva da me e lui risponde dicendo magari cambia non lo so non lo so.
grazie per avermi ascoltato
[#1]
Gentile Utente,
sperare che un domani le cose possano migliorare senza cercare di cambiare o modificare qualcosa nel qui ed ora (mi riferisco alla vostra relazione), mi sembra poco verosimile.
Se il suo compagno soffre di un disturbo depressivo, otre al trattamento psicofarmacologico dovrebbe iniziare una psicoterapia individuale. Per quanto riguarda il vostro rapporto, potrebbe essere utile fare una consulenza di coppia.
sperare che un domani le cose possano migliorare senza cercare di cambiare o modificare qualcosa nel qui ed ora (mi riferisco alla vostra relazione), mi sembra poco verosimile.
Se il suo compagno soffre di un disturbo depressivo, otre al trattamento psicofarmacologico dovrebbe iniziare una psicoterapia individuale. Per quanto riguarda il vostro rapporto, potrebbe essere utile fare una consulenza di coppia.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#2]
Gentile Utente,
sa da chi è seguito il suo compagno, chi gli ha prescritto la terapia farmacologica? Se ha ottenuto una valutazione specialistica e da quale specialista, se oltre alla farmacoterapia gli è stato proposto altro?
<come devo comportarmi? > Credo che insistere nel vederelo non gioverebbe, anzi, se il bisogno del suo partner in questo momento è stare tranquillo, come ci ha riferito.
<Cosa posso fare?> Purtroppo ben poco, è compito dello specialista intervenire terapeuticamente nel modo appropriato al caso.
<Tra alti e bassi la ns storia va avanti...
Si va avanti, ma in che modo nei "periodi si"?
Com'è il vostro rapporto?
<premetto che è un gran mammane, tutto è dovuto e concesso a lui.>Cioè, vuole dirci di più?
Lei come si sente ora, data la situazione? Come procede la sua vita?
sa da chi è seguito il suo compagno, chi gli ha prescritto la terapia farmacologica? Se ha ottenuto una valutazione specialistica e da quale specialista, se oltre alla farmacoterapia gli è stato proposto altro?
<come devo comportarmi? > Credo che insistere nel vederelo non gioverebbe, anzi, se il bisogno del suo partner in questo momento è stare tranquillo, come ci ha riferito.
<Cosa posso fare?> Purtroppo ben poco, è compito dello specialista intervenire terapeuticamente nel modo appropriato al caso.
<Tra alti e bassi la ns storia va avanti...
Si va avanti, ma in che modo nei "periodi si"?
Com'è il vostro rapporto?
<premetto che è un gran mammane, tutto è dovuto e concesso a lui.>Cioè, vuole dirci di più?
Lei come si sente ora, data la situazione? Come procede la sua vita?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#3]
Utente
Buongiorno e grazie per le vs risposte.
Vi risponderò subito:
lui è seguito da uno specialista, che presto incontreremo insieme, ( dobbiamo fissare un app.to) loro si sentono costantemente quando ci sono dei momenti di difficoltà.
Prende xanax e trittico per la notte in dosi che possono diminuire se il periodo positivo è più lungo e dopo il consulto del suo medico. ( specialista)
I momenti che lui sta bene va tutto a gonfie vele, ci vediamo conduciamo una vita normale, amici, parenti, momenti solo per noi..
Sono quei giorni dove lui si isola ( mai più di 4/5 giorni ) che rovinano tutto e a volte lo portano ad allontanarmi dicendo che io con lui non posso stare che starò male che non sa cosa ci faccio con uno come lui,
A volte mi chiedeva anche di stargli vicino, ma non è più capitato.
E' mammone si, sua mamma è iper protettiva con lui e a casa lui trova il suo nido dove è accudito. La casa è un luogo sicuro per lui. Tendo a precisare che i suoi genitori lo spronano ad uscire a venire da me a stare insieme che sia più indipendente.
Gli ho chiesto come mai prima era sempre da me, cenavamo insieme, dormiva li.. mi ha risposto che ora si sente cosi e magari cambierà.
Dice sempre che ha paura a lasciare casa perché se dovessimo vivere insieme e un giorno sta male , lui mi lascerebbe sola e non vuole farmi del male .
Il suo stare tranquillo ora vuol dire che finito lavoro se è stanco vuole andare a casa sua e riposarsi, che non si sente di venire da me .
Io sono una persona che pretende molto e spesso faccio pressione mi rendo conto,io ho il timore che lui mi possa lasciare e questo non lo voglio, nonostante tutto credo in un futuro con lui perché spero che possa migliorare la sua situazione.
grazie
Vi risponderò subito:
lui è seguito da uno specialista, che presto incontreremo insieme, ( dobbiamo fissare un app.to) loro si sentono costantemente quando ci sono dei momenti di difficoltà.
Prende xanax e trittico per la notte in dosi che possono diminuire se il periodo positivo è più lungo e dopo il consulto del suo medico. ( specialista)
I momenti che lui sta bene va tutto a gonfie vele, ci vediamo conduciamo una vita normale, amici, parenti, momenti solo per noi..
Sono quei giorni dove lui si isola ( mai più di 4/5 giorni ) che rovinano tutto e a volte lo portano ad allontanarmi dicendo che io con lui non posso stare che starò male che non sa cosa ci faccio con uno come lui,
A volte mi chiedeva anche di stargli vicino, ma non è più capitato.
E' mammone si, sua mamma è iper protettiva con lui e a casa lui trova il suo nido dove è accudito. La casa è un luogo sicuro per lui. Tendo a precisare che i suoi genitori lo spronano ad uscire a venire da me a stare insieme che sia più indipendente.
Gli ho chiesto come mai prima era sempre da me, cenavamo insieme, dormiva li.. mi ha risposto che ora si sente cosi e magari cambierà.
Dice sempre che ha paura a lasciare casa perché se dovessimo vivere insieme e un giorno sta male , lui mi lascerebbe sola e non vuole farmi del male .
Il suo stare tranquillo ora vuol dire che finito lavoro se è stanco vuole andare a casa sua e riposarsi, che non si sente di venire da me .
Io sono una persona che pretende molto e spesso faccio pressione mi rendo conto,io ho il timore che lui mi possa lasciare e questo non lo voglio, nonostante tutto credo in un futuro con lui perché spero che possa migliorare la sua situazione.
grazie
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.7k visite dal 27/08/2013.
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