Fine storia incestuosa

Gentili medici, sono una ragazza di 24 anni con tutte le carte in regola.A breve conseguirò la laurea specialistica, me la cavo nel lavoro, sono sempre stata solare, indipendente, piena di gioia di vivere... certo, sempre un po' incline al rimuginare, troppo sensibile e ossessionata dall'idea di voler compiacere tutti... sono stata per anni la figlia, la sorella, l'amica perfetta, sempre accerchiata di amici, ma era tutta una facciata. Da quando avevo 13 anni ho sempre portato dentro un amore per un mio cugino conosciuto solo in età 'adulta'. I nostri genitori (fratelli) non si sono frequentati per 10 anni, noi ci siamo conosciuti già grandi (io 13, lui 16 anni) e da allora per tutti questi anni questa relazione ci ha condizionato la vita. In realtà la storia non è mai stata vissuta veramente. Quando ci siamo accorti di provare qualcosa l'uno per l'altro (in età adolescenziale) abbiamo provato a dirlo alle famiglie scatenando ovviamente ira e dispiacere, io ero piccola e decisi di mettere a tacere i miei sentimenti per amore della famiglia, provai quindi da allora (dai 15 anni in poi) ad avere altre storie, altri amici, convincendomi di averlo dimenticato e messo da parte.In tutti questi anni però talvolta ci sentivamo e vedevamo (sempre per sua iniziativa) ed ogni volta pur rendendomi conto di ciò che mi legava a lui, per obbligo morale sceglievo sempre di rinunciarci.Dai 19 ai 23 anni sono stata seriamente con un ragazzo, parlavamo di matrimonio e di comprare casa, fino a quando mio cugino non è rispuntato fuori (dopo essersi lasciato con la sua ragazza).All'inizio di quest'anno ho lasciato quello che era un ragazzo perfetto per imbarcarmi in questa relazione complicata che dopo i primi momenti idiallici si è scontrata con la realtà:lui mi ha rinfacciato i miei tentativi di metterlo da parte, dicendo che se lui aveva avuto altre storie era solo come conseguenza alla mia decisione.Mi ha rinfacciato di aver avuto esperienze sessuali con altri, di non aver abbandonato la ma famiglia per lui ed alla fine si è reso conto di non potermi più guardare con gli stessi occhi di un tempo..si aspettava la 'purezza' ed ingenuità dei miei 13 anni che a 24 anni chiaramente non ho più. Stavolta avevo investito tutta me stessa, rinunciando ad ambizioni professionali, cercando di perdere peso per lui, pensando di cambiare città e viaggiando in continuazione (dicendo numerose bugie ai miei) per raggiungerlo e passare del tempo insieme.Ho molta paura per me stessa, non riesco a riprendermi, ho difficoltà a studiare(devo scrivere la tesi di laurea!!),esco con gli amici ma sono distratta e di poca compagnia,sono convinta che inseguirò sempre il sogno di questo amore, e peggio:ho ancora la speranza che torni da me!! Teoricamente so tutto ciò che dovrei fare:investire su me stessa, non guardare foto, non chiamarlo, andare in palestra etc..ma dal dire al fare... mi colpevolizzo, pendo dalle sue labbra, non ho dignità, e mi odio per questo. Spero qualcuno possa aiutarmi!
[#1]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
Lei ha intitolato questa richiesta di consulto. "Fine di una stroria incestuosa ma non credo che nel suo caso si possa parlare di incesto. Le storie fra cugini sono frequenti e penso che anche a livello di unione matrimoniale religiosa essa sia ammessa con una dispensa.
Non capisco come sia nata questa idea. Sono stati i genitori? Ma voi avete verificato o avete accettat pedissequamente?
A presto

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
Dr. Francesco Mori Psicoterapeuta, Psicologo 1.2k 33
Gentile utente,
concordo con quanto scritto dalla dott.ssa Esposito; non parlerei proprio di incesto. E' possibile che anche questo aspetto contribuisca a provocare tensioni all'interno del vostro rapporto.
Inoltre nel momento in cui una relazione viene caricata di numerosa aspettative, come nel vostro caso, si apre la strada alle delusioni. Lei si sente in credito con questa persona. Sembra avere lasciato l'altro, essere andata contro le ire della famiglia, fare molte cose per lui, anche subire ingiuste accuse. Cerchi di dedicarsi a lei, ai suoi obiettivi, si concentri sulla tesi (so che non è facile quando si ha la testa occupata da altro), su ciò che vuole senza mortificarsi o farsi mortificare. Se suo cugino è la persona giusta capirà.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

[#3]
Utente
Utente
Cari dottori, grazie mille per le risposte! In genere, anche facendo ricerche su internet, abbiamo sempre catalogato il nostro rapporto come incesto, ma evidentemente non è la definizione tecnica corretta. In ogni caso, questa relazione ci è sempre stata descritta dalla famiglia come 'sbagliata' e questa ha sempre causato malessere. Il fatto è che ora questo della parentela si potrebbe dire che è il problema minore! Sono preoccupata per me stessa: da quando lui mi ha detto che non è felice con me, che non riesce a guardarmi come vorrebbe, mi colpevolizzo perchè se in questi anni avessi avuto un atteggiamento diverso ora forse staremmo bene insieme...e questa mia dipendenza emotiva fa si che io mi disprezzi. Ho messo tutta la mia vita a disposizione di questa storia, da quando abbiamo ricominciato a sentirci e vederci ho perso ogni aspetto del mio carattere per cercare in tutti i modi di andare d'accordo, mi sono annullata, e non trovo sia una cosa sana. Anche con il mio ex ho fatto lo stesso errore, sembra che io abbia un carattere modellabile e che si adatti facilmente a situazioni molto diverse, e questo mi mette in crisi! Vorrei che il mio rapporto d'amore, qualsiasi esso sia, sia una parte della mia vita, accanto al lavoro, gli amici, la realizzazione personale, ma fino ad oggi mi sono sempre resa conto di non riuscire a farlo... Lui è una persona molto indipendente, ha mille hobby, io non sono mai riuscita a stare 1 anno senza avere una relazione, a questo punto credo per paura di stare da sola? per comodità? Mi sento sbagliata...
[#4]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazza,
Questa situazione che descrive ora e' diversa dai suoi timori di incesto. O puo' esservi legata dalla sua difficolta' a portare avanti le sue istanze anche a costo di dispiacere a qualcuno.
Su questa sua tendenza dovrebbe lavorare con l'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta.
Ha dei genitori molto rigidi? Poco affettivi?
Che non hanno contribuito a costruire la sua indipendenza?
[#5]
Utente
Utente
I miei genitori sono stati rigidi nella mia adolescenza, poi mi hanno lasciato andare ed infatti ho vissuto 6 mesi all'estero, ho sempre viaggiato (studio lingue straniere), e sono stati sempre molto, forse TROPPO affettuosi e legati a noi figli... potrebbe aver influito il fatto di non voler dare loro dispiaceri? li ho spesso sentito dire che se mia sorella dava loro spesso preoccupazioni, si sentivano fortunati nell'avere me che ero 'la figlia modello'... questo mi ha forse sempre caricato e fatto sentire, paradossalmente, mai abbastanza per loro!