Serie di sintomi o episodi isolati?
Buongiorno, ho 32 anni, sono italiana, ma non vivo in Italia e temo di non sapermi esprimere abbastanza bene nella lingua del Paese in cui mi trovo in modo da poter chiedere aiuto ad uno specialista. Negli ultimi anni ho attraversato molti cambiamenti (di lavoro, di Paese e, conseguentemente, di relazioni sociali) e credo che questo abbia influito profondamente sulla mia persona, sia dal punto di vista psicologico sia dal punto di vista fisico. La ragione principale per cui scrivo e' che ultimamente sono sempre piu' frequentemente colpita in maniera improvvisa da attacchi di pianto, di rabbia, di ansia del tutto sproporzionati rispetto alle circostanze. L'ultima volta ieri, per la prima volta in presenza del mio compagno, che non mi aveva mai visto sbattere porte e prendere a pugni il tavolo per sfogare la rabbia; ci siamo allarmati entrambi e soprattutto lui mi ha scritto una lettera in cui mi dice di essere spaventato e di non riconoscere la persona con cui ha condiviso gli ultimi sei anni. Io non capisco che cosa mi stia succedendo. Certamente per me e' un periodo di grande pressione, il fatto di essere fondamentalmente sola (il mio compagno non lavora qui) in un Paese che conosco poco probabilmente non aiuta, ma sono preoccupata. Queste manifestazioni sono sempre accompagnate da qualche forma di malessere fisico (ad esempio: mal di testa, battito cardiaco molto accelerato, formicolio e perdita di sensibilita' a lingua, mani e piedi, non necessariamente contemporaneamente). In passato (e cioe' prima dell'intensificarsi di queste manifestazioni) mi era gia' capitato di essere affetta in maniera episodica e sporadica (forse quattro o cinque volte in tutto) da manifestazioni analoghe. Mi chiedo se, invece che di una serie di episodi irrelati, non possa trattarsi di una serie di "sintomi" legati ad una qualche forma di disagio di cui non sono consapevole. Vorrei parlare con qualcuno che parli la mia lingua, ma non so cosa pensare delle consultazioni online (so, ad esempio, che alcuni psicologi offrono consultazioni via skype). Vi sarei molto grata se poteste darmi qualche parere in merito alla mia situazione ed alle possibilita' per affrontarla. Grazie.
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Gentile utente,
rispetto alle consulenze on line, ci sono specialisti che lavorano in questo modo. Anche in quel caso come nella pratica vis a vis, dipende dalle competenze di chi si trova dall'altra parte dello schermo. In ogni caso mi sembra che la situazione sia peggiorata dopo il trasferimento all'estero. Come si trova? C'è qualcosa che la frustra? Non so perché abbia "scelto" di manifestare la sua rabbia di fronte al compagno. Forse voleva informarlo che le cose non stanno andando bene per lei? Non si concentri soltanto sul suo comportamento (esplosioni di rabbia, pianto, ecc.) ma anche sulle motivazioni che la muovano a comportarsi in un certo modo.
Restiamo in ascolto
rispetto alle consulenze on line, ci sono specialisti che lavorano in questo modo. Anche in quel caso come nella pratica vis a vis, dipende dalle competenze di chi si trova dall'altra parte dello schermo. In ogni caso mi sembra che la situazione sia peggiorata dopo il trasferimento all'estero. Come si trova? C'è qualcosa che la frustra? Non so perché abbia "scelto" di manifestare la sua rabbia di fronte al compagno. Forse voleva informarlo che le cose non stanno andando bene per lei? Non si concentri soltanto sul suo comportamento (esplosioni di rabbia, pianto, ecc.) ma anche sulle motivazioni che la muovano a comportarsi in un certo modo.
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
[#2]
Utente
Gentile Dottore,
la ringrazio molto per la rapida risposta. E' certamente vero che la situazione e' peggiorata con il trasferimento all'estero, ma, benche' ci continui a pensare, non riesco ad individuare degli aspetti negativi nel trasferimento in quanto tale. A parte un certo isolamento, che immagino faccia parte di ogni trasferimento, almeno all'inizio, in realta' mi trovo bene. Forse il problema principale per me non e' legato al trasferimento, ma al fatto che il trasferimento sia avvenuto poco dopo la morte di mio padre. Li' per li' mia madre e mia sorella sono crollate psicologicamente, io ho cercato di farmi forza un po' per tutte e tre, ma forse questo ha fatto si' che, contrariamente a loro, io non abbia mai avuto un momento in cui sfogare la tristezza e ora, a distanza di anni, e' come se mi fosse risalito in gola un grumo. Tuttavia questo forse potrebbe spiegare le crisi di pianto, ma non mi spiego da dove mi venga la rabbia che sfogo anche solo per delle stupidaggini. Lo stesso e' capitato ieri. Avevo chiesto al mio compagno di fare una cosa che non ha fatto e che quindi ho poi dovuto fare io - cosa che puo' infastidire, ma io sono proprio esplosa! Ho sempre creduto di essere - e tutti hanno l'impressione che io sia - una persona pacifica ed equilibrata, ma in certi momenti sembro una furia - e, almeno a posteriori, vivo molto peggio i momenti di rabbia dei momenti di tristezza.
In ogni caso grazie, cerchero' di pensare piu' a fondo alla mia situazione e a cio' che innesca certe reazioni. Grazie ancora.
la ringrazio molto per la rapida risposta. E' certamente vero che la situazione e' peggiorata con il trasferimento all'estero, ma, benche' ci continui a pensare, non riesco ad individuare degli aspetti negativi nel trasferimento in quanto tale. A parte un certo isolamento, che immagino faccia parte di ogni trasferimento, almeno all'inizio, in realta' mi trovo bene. Forse il problema principale per me non e' legato al trasferimento, ma al fatto che il trasferimento sia avvenuto poco dopo la morte di mio padre. Li' per li' mia madre e mia sorella sono crollate psicologicamente, io ho cercato di farmi forza un po' per tutte e tre, ma forse questo ha fatto si' che, contrariamente a loro, io non abbia mai avuto un momento in cui sfogare la tristezza e ora, a distanza di anni, e' come se mi fosse risalito in gola un grumo. Tuttavia questo forse potrebbe spiegare le crisi di pianto, ma non mi spiego da dove mi venga la rabbia che sfogo anche solo per delle stupidaggini. Lo stesso e' capitato ieri. Avevo chiesto al mio compagno di fare una cosa che non ha fatto e che quindi ho poi dovuto fare io - cosa che puo' infastidire, ma io sono proprio esplosa! Ho sempre creduto di essere - e tutti hanno l'impressione che io sia - una persona pacifica ed equilibrata, ma in certi momenti sembro una furia - e, almeno a posteriori, vivo molto peggio i momenti di rabbia dei momenti di tristezza.
In ogni caso grazie, cerchero' di pensare piu' a fondo alla mia situazione e a cio' che innesca certe reazioni. Grazie ancora.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.5k visite dal 26/08/2013.
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