Problemi relazione
Salve,
sono fidanzato da 6 mesi con la mia ragazza.La nostra storia è nata in un modo particolare , l'avevo conosciuta in una gita scolastica e appena la vidi mi piacque molto,l'amica mi disse che non aveva la testa per una relazione e così lasciai perdere la cosa .Nel frattempo circa 5 mesi dopo conobbi un'altra ragazza di cui mi innamorai.Dopo la fine della relazione liniziai rifrenquentare la mia attuale ragazza e dopo 2 mesetti circa ci mettemmo insieme.All'inizio non era molto convinto perchè lei mi appariva fredda come se non tenesse a me , e continuai a sentire anche altre ragazze perchè tutto ciò non mi soddisfaceva.Dopo un po' di tempo inizia a conoscerla veramente e capii che è una ragazza meravigliosa.Arrivati al terzo mese della relazione che ormai consideravo perfetta e felice ,lei inizia a diventare meno presente perchè presa da mille impegni.Io inizio a stare male a piangere e a sentirmi triste senza motivo.Vado da una psicoterapeuta che mi dice che questo mio star male è rabbia repressa che si trasforma in tristezza e collegando le cose inizio un po' a capire che molte ho represso i miei pensieri ed evitato di dire cose che mi potevano star male e che mi potevano ferire.Questo stato di malessere mi porta ad avere dubbi sull'amore che provo per lei che poi si rivelano irriazionali.Adesso sto attraversando una fase bruttissima ancora una volta stiamo lontani ,buona parte dell'estate l'abbiamo passata così a causa di lunghi periodi di vacanza, e io inizio a pormi domande come ad esempio:" E' lei la donna della mia vita?".E provo ad immaginarmi con altre ragazze a vivere le stesse cose che vivono con lei per vedere se mi provocano le stesso effetto, noto molte volte che ciò non accade però alcune volte l'idea di conoscerne un'altra persona mi provoca una sorta di brivido di freschezza che parte da dentro che penso sia dovuto all'idea di fare qualcosa di diverso. Tutto ciò mi fa stare male e da alcuni giorni mi è spuntata dal nulla l'idea di conoscere una sua amica che reputo carina ma che comunque non avevo mai considerato.Quando parlo con la mia ragazza mi trovo benissimo e tutti questi problemi scompaiono però certe volte trovo 'idea di pensare ad un'altra come uno svago per affrontare la noia e questa lontananza, anche se certe volte mi domando se avessi avuto una relazione con la persona a cui sto pensando come mi sarei trovato se fossi stato felice e ci fantastico.
Cosa indica tutto ciò?
sono fidanzato da 6 mesi con la mia ragazza.La nostra storia è nata in un modo particolare , l'avevo conosciuta in una gita scolastica e appena la vidi mi piacque molto,l'amica mi disse che non aveva la testa per una relazione e così lasciai perdere la cosa .Nel frattempo circa 5 mesi dopo conobbi un'altra ragazza di cui mi innamorai.Dopo la fine della relazione liniziai rifrenquentare la mia attuale ragazza e dopo 2 mesetti circa ci mettemmo insieme.All'inizio non era molto convinto perchè lei mi appariva fredda come se non tenesse a me , e continuai a sentire anche altre ragazze perchè tutto ciò non mi soddisfaceva.Dopo un po' di tempo inizia a conoscerla veramente e capii che è una ragazza meravigliosa.Arrivati al terzo mese della relazione che ormai consideravo perfetta e felice ,lei inizia a diventare meno presente perchè presa da mille impegni.Io inizio a stare male a piangere e a sentirmi triste senza motivo.Vado da una psicoterapeuta che mi dice che questo mio star male è rabbia repressa che si trasforma in tristezza e collegando le cose inizio un po' a capire che molte ho represso i miei pensieri ed evitato di dire cose che mi potevano star male e che mi potevano ferire.Questo stato di malessere mi porta ad avere dubbi sull'amore che provo per lei che poi si rivelano irriazionali.Adesso sto attraversando una fase bruttissima ancora una volta stiamo lontani ,buona parte dell'estate l'abbiamo passata così a causa di lunghi periodi di vacanza, e io inizio a pormi domande come ad esempio:" E' lei la donna della mia vita?".E provo ad immaginarmi con altre ragazze a vivere le stesse cose che vivono con lei per vedere se mi provocano le stesso effetto, noto molte volte che ciò non accade però alcune volte l'idea di conoscerne un'altra persona mi provoca una sorta di brivido di freschezza che parte da dentro che penso sia dovuto all'idea di fare qualcosa di diverso. Tutto ciò mi fa stare male e da alcuni giorni mi è spuntata dal nulla l'idea di conoscere una sua amica che reputo carina ma che comunque non avevo mai considerato.Quando parlo con la mia ragazza mi trovo benissimo e tutti questi problemi scompaiono però certe volte trovo 'idea di pensare ad un'altra come uno svago per affrontare la noia e questa lontananza, anche se certe volte mi domando se avessi avuto una relazione con la persona a cui sto pensando come mi sarei trovato se fossi stato felice e ci fantastico.
Cosa indica tutto ciò?
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Gentile Utente,
se la sua età è quella indicata sulla scheda anagrafica, non ci è possibile rispondere in quanto minorenne.
Se le cose stanno così, il suggerimento può essere quello di tornare a parlarne con la psicoterapeuta che ha citato, oppure rivolgersi gratuitamente allo Spazio Giovani del Consultorio della sua ASL.
Cordialmente,
se la sua età è quella indicata sulla scheda anagrafica, non ci è possibile rispondere in quanto minorenne.
Se le cose stanno così, il suggerimento può essere quello di tornare a parlarne con la psicoterapeuta che ha citato, oppure rivolgersi gratuitamente allo Spazio Giovani del Consultorio della sua ASL.
Cordialmente,
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#3]
Mi dispiace, non sono semplicemente le Linee Guida del sito a dire questo.
Gli psicologi, sia liberi professionisti sia esercitanti presso una struttura pubblica, necessitano del consenso di entrambi i genitori per poter effettuare una consulenza psicologica (o una psicoterapia) a minori.
Ciò non vale, invece, nel caso degli psicologi dei Consultori e degli psicologi scolastici (lo sportello di ascolto dei singoli istituti) in cui l'accesso è diretto -non serve l'impegnativa del medico- gratuito e senza consenso dei genitori.
Saluti.
Gli psicologi, sia liberi professionisti sia esercitanti presso una struttura pubblica, necessitano del consenso di entrambi i genitori per poter effettuare una consulenza psicologica (o una psicoterapia) a minori.
Ciò non vale, invece, nel caso degli psicologi dei Consultori e degli psicologi scolastici (lo sportello di ascolto dei singoli istituti) in cui l'accesso è diretto -non serve l'impegnativa del medico- gratuito e senza consenso dei genitori.
Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 26/08/2013.
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