Amore, ansia e depressione
Gentili medici,
Mi rivolgo a voi perche non comprendo piu il mio stato d'animo.
Ho sofferto di ansia attacchi di panico e ossessioni in momenti diversi della mia vita ma ultimamente mi sentivo 'guarita' grazie anche ad una psicoterapia di 2 anni e mezzo
Ora il problema é questo dopo una storia di 7 anni ho proposto all mio fidanzato di andare a convivere. Ho 31 anni e lui é stato l'unico di cui mi sono innamorata. Mi ha preso per mano e insieme a lui ho cominciato ad uscire dal mio guscio di rigiditá. Tuttavia questa cosa mi ha sempre spaventata e fin dall'inizio mi sono dovuta 'arrendere' ai sentimenti poiché provavo a trovare tutte le scuse per dire che labostra storia non poteva andare avanti (troppo diversi, troppe cose non in comune ecc..). Ho sempre avuto questo strano pensiero che stare con lui significasse rinunciare a me e questo mi terrorizza. Forsederiva da come ho vissuto i rapporti in famiglia avendo genitori molto invischiati..e ho il ricordo che quando ero piccola non esploravo le mie curiositá per paura ma ero molto 'adattata' a quello che volevano i miei.
Ho avuto sempre la tendenza a scappare e a rifugiarmi insogni ad occhi aperti dove tutto é perfetto e ho sempre pensato che primo o poi avrei raggiunto quei sogni.
Di conseguenza la mia realtâ e la mia storia con lui, ma anche altre situazioni risultano sempre delle brutte copie, degli adattamenti dove mi sembra che manchi sempre qualcosa.
Tornando alla storia, consapevole dei miei meccanismi e nonostante una paura nera di fallire e di mettermi fino in fondo nella situazione ho voluto comunque andare a convivere. Ma appena deciso sono tornate le ossessioni da relazione con ansia estrema. Ora dopo due mesi di convivenza l'ansia é sparita? Paradossalmente sento che lo amo tanto. Mi piace, mi attrae, amo la sua anima tenera e forte, ma sono profondamente depressa. Non so perché questo sia successo continuo a colpevolizzarmi perche quando uno va a convivere ama e é al settimo cielo. Io invece sto cosí rovinando tutto a me e a lui. Allora mi torna il dubbio che qualcosa non vada anche se sono sempre piu sicura dei miei sentimenti. Ma invece di avere uno slancio mi richiudo in me. Ho pensato anche a lasciarlo ma mi sembra non sia la soluzone al problema. Non so cosa fare. Grazie
Mi rivolgo a voi perche non comprendo piu il mio stato d'animo.
Ho sofferto di ansia attacchi di panico e ossessioni in momenti diversi della mia vita ma ultimamente mi sentivo 'guarita' grazie anche ad una psicoterapia di 2 anni e mezzo
Ora il problema é questo dopo una storia di 7 anni ho proposto all mio fidanzato di andare a convivere. Ho 31 anni e lui é stato l'unico di cui mi sono innamorata. Mi ha preso per mano e insieme a lui ho cominciato ad uscire dal mio guscio di rigiditá. Tuttavia questa cosa mi ha sempre spaventata e fin dall'inizio mi sono dovuta 'arrendere' ai sentimenti poiché provavo a trovare tutte le scuse per dire che labostra storia non poteva andare avanti (troppo diversi, troppe cose non in comune ecc..). Ho sempre avuto questo strano pensiero che stare con lui significasse rinunciare a me e questo mi terrorizza. Forsederiva da come ho vissuto i rapporti in famiglia avendo genitori molto invischiati..e ho il ricordo che quando ero piccola non esploravo le mie curiositá per paura ma ero molto 'adattata' a quello che volevano i miei.
Ho avuto sempre la tendenza a scappare e a rifugiarmi insogni ad occhi aperti dove tutto é perfetto e ho sempre pensato che primo o poi avrei raggiunto quei sogni.
Di conseguenza la mia realtâ e la mia storia con lui, ma anche altre situazioni risultano sempre delle brutte copie, degli adattamenti dove mi sembra che manchi sempre qualcosa.
Tornando alla storia, consapevole dei miei meccanismi e nonostante una paura nera di fallire e di mettermi fino in fondo nella situazione ho voluto comunque andare a convivere. Ma appena deciso sono tornate le ossessioni da relazione con ansia estrema. Ora dopo due mesi di convivenza l'ansia é sparita? Paradossalmente sento che lo amo tanto. Mi piace, mi attrae, amo la sua anima tenera e forte, ma sono profondamente depressa. Non so perché questo sia successo continuo a colpevolizzarmi perche quando uno va a convivere ama e é al settimo cielo. Io invece sto cosí rovinando tutto a me e a lui. Allora mi torna il dubbio che qualcosa non vada anche se sono sempre piu sicura dei miei sentimenti. Ma invece di avere uno slancio mi richiudo in me. Ho pensato anche a lasciarlo ma mi sembra non sia la soluzone al problema. Non so cosa fare. Grazie
[#1]
Gentile ragazza, non si impalli in tentate soluzione che potrebbero incrementare il suo disagio,
cerchi di affrontare la situazione come si deve, ossia rivolgendosi ad un terapeuta per risolvere la sua depressione che potrebbe derivare sia dalla sua vita relazionale ma anche da un cortocircuito cognitivo, ossia da una modalità distorta di interpretare i suoi stati, la sua vita e tutto ciò che le sta intorno.
Ma è necessario l'aiuto di uno specialista.
saluti
cerchi di affrontare la situazione come si deve, ossia rivolgendosi ad un terapeuta per risolvere la sua depressione che potrebbe derivare sia dalla sua vita relazionale ma anche da un cortocircuito cognitivo, ossia da una modalità distorta di interpretare i suoi stati, la sua vita e tutto ciò che le sta intorno.
Ma è necessario l'aiuto di uno specialista.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Utente
Gentile dr De Vincentiis,
La ringrazio per la celere risposta. Volevo informarla che non ho interrotto la mia terapia ma solo che per vari motivi la mia terapeuta é assente da quasi due mesi. Riprenderò con lei il prima possibile. Inoltre mi sono resa conto rileggendo di aver esagerato il mio stato (anche questa cosa che mi accade spesso). Non sono profondamente depressa. Ma triste e un po depressa, con qualche senso di colpa rispetto a come dovrei essere in questo momento si.
Ha ragione che posso avere diverse distorsioni cognitive..a volte se guardo la realtá oggettiva non mi sembra poi cosí male, ma é piú come mi sento e come la vivo.
Ho rimuginato cosí tanto, avuto pensieri cosí ossessivi, mi sono analizzata cosí tanto che non so piú davvero cosa pensare.
Prima di andare a convivere il mio pensiero era (la mia terapeuta diceva che questa é un'idea prevalente anche se non ho compreso bene cosa intendesse) : se vivo fino infondo questa relazione e sono chi davvero sono io (anche se non ho ben chiaro chissá chi dovrei essere ) scoprirò di non volere il mio ragazzo ( mi é pure venuto il sospetto che potesse essere: forse sará lui che non mi vorrá) ma spinta a superare le mie paure sono andata avanti.
Ora il pensiero é: l'ansia e il malessere é iniziato con l'idea della convivenza, questo malessere non se ne é andato, quqndo si ama si é felici di condividere la vita con il proprio partner, o non lo amo (ma piû passa il tempo piú non mi sembra che sia cosí, infatti l'ansia é sparita) o non vado bene io.
Non so come uscirne. Grazie
La ringrazio per la celere risposta. Volevo informarla che non ho interrotto la mia terapia ma solo che per vari motivi la mia terapeuta é assente da quasi due mesi. Riprenderò con lei il prima possibile. Inoltre mi sono resa conto rileggendo di aver esagerato il mio stato (anche questa cosa che mi accade spesso). Non sono profondamente depressa. Ma triste e un po depressa, con qualche senso di colpa rispetto a come dovrei essere in questo momento si.
Ha ragione che posso avere diverse distorsioni cognitive..a volte se guardo la realtá oggettiva non mi sembra poi cosí male, ma é piú come mi sento e come la vivo.
Ho rimuginato cosí tanto, avuto pensieri cosí ossessivi, mi sono analizzata cosí tanto che non so piú davvero cosa pensare.
Prima di andare a convivere il mio pensiero era (la mia terapeuta diceva che questa é un'idea prevalente anche se non ho compreso bene cosa intendesse) : se vivo fino infondo questa relazione e sono chi davvero sono io (anche se non ho ben chiaro chissá chi dovrei essere ) scoprirò di non volere il mio ragazzo ( mi é pure venuto il sospetto che potesse essere: forse sará lui che non mi vorrá) ma spinta a superare le mie paure sono andata avanti.
Ora il pensiero é: l'ansia e il malessere é iniziato con l'idea della convivenza, questo malessere non se ne é andato, quqndo si ama si é felici di condividere la vita con il proprio partner, o non lo amo (ma piû passa il tempo piú non mi sembra che sia cosí, infatti l'ansia é sparita) o non vado bene io.
Non so come uscirne. Grazie
[#3]
(...)
quqndo si ama si é felici di condividere la vita con il proprio partner, o non lo amo (ma piû passa il tempo piú non mi sembra che sia cosí, infatti l'ansia é sparita) o non vado bene io(...)
stia attenta a non cadere in questa trappola
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3715-la-rimuginazione-ossessiva-come-risolverla.html
saluti
quqndo si ama si é felici di condividere la vita con il proprio partner, o non lo amo (ma piû passa il tempo piú non mi sembra che sia cosí, infatti l'ansia é sparita) o non vado bene io(...)
stia attenta a non cadere in questa trappola
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3715-la-rimuginazione-ossessiva-come-risolverla.html
saluti
[#4]
Utente
la ringrazio ancora per la risposta.
Il fatto è che sono profondamente convinta che quando due persone che si amano vanno a convivere siano estremamente felici. Invece io non lo sono.
Del resto più sto insieme al mio partner più mi accorgo che i sentimenti ci sono e forti.
Quindi non riesco a capire come mai mi sento così.
Quando avevo le ossessioni ed ero in perenne "lo amo o non lo amo, è la persona giusta o no?" mi tranquillizzavo dicendo che nel momento mi fossi accorta che non provavo dei sentimenti avrei potuto interrompere la relazione. (io e il mio partner parliamo molto e lui sa perfettamente come sono e come mi sento. Nonostante tutto ha accttato la nuova avventura per metterci in gioco insieme, ma sa anche dei miei umori non buoni).
In ogni caso sono una persona che lavora autonomamente, piena di amici e di impegni con una vita molto ricca quindi non credo sia dipendenza affettiva quella che mi lega al partner. tuttavia non riesco a venir fuori da questo loop mentale. Vorrei solo vivere serena e stare tranquilla investendo con gioia in questo rapporto senza sentirmi mozzata.
Ma ripeto sono talmente tanti i rimuginii che non riesco a capire cosa fare concretamente per venirne fuori,
Grazie ancora
Il fatto è che sono profondamente convinta che quando due persone che si amano vanno a convivere siano estremamente felici. Invece io non lo sono.
Del resto più sto insieme al mio partner più mi accorgo che i sentimenti ci sono e forti.
Quindi non riesco a capire come mai mi sento così.
Quando avevo le ossessioni ed ero in perenne "lo amo o non lo amo, è la persona giusta o no?" mi tranquillizzavo dicendo che nel momento mi fossi accorta che non provavo dei sentimenti avrei potuto interrompere la relazione. (io e il mio partner parliamo molto e lui sa perfettamente come sono e come mi sento. Nonostante tutto ha accttato la nuova avventura per metterci in gioco insieme, ma sa anche dei miei umori non buoni).
In ogni caso sono una persona che lavora autonomamente, piena di amici e di impegni con una vita molto ricca quindi non credo sia dipendenza affettiva quella che mi lega al partner. tuttavia non riesco a venir fuori da questo loop mentale. Vorrei solo vivere serena e stare tranquilla investendo con gioia in questo rapporto senza sentirmi mozzata.
Ma ripeto sono talmente tanti i rimuginii che non riesco a capire cosa fare concretamente per venirne fuori,
Grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.9k visite dal 26/08/2013.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.