Disturbi di personalità
Salve, credo di aver disturbi di personalità o meglio sull'umore. Mi capita spesso di cambiare umore da un momento all'altro senza volerlo, come se fossi troppo lunatica, un attimo amo qualcuno e l'attimo dopo lo odio, mi rendo conto dei miei cambiamenti di umore, infatti cerco in tutti i modi di reprimerli, come se ci fosse una lotta. Un attimo prima sono felice, l'attimo dopo depressa, e non riesco a spiegarmelo. Sto passando un periodo strano, sono mesi che non esco di casa, preferisco stare sola e dentro casa a leggere, appena esco mi viene l'ansia e l'angoscia e non vedo l'ora di tornare a casa e se mi chiedono di uscire cerco delle scuse per non farlo. Ultimamente le cose più stupide mi rattristano facendomi vedere tutto nero. Sono spesso di cattivo umore e arrabbiata e non riesco a non risponder male a tutti, è come se lo facessi senza pensarci e poi me ne pento. Da anni soffro di ansia e attacchi di panico. Prima ero una persona solarissima. Non mi va di avere nuovi amici e di conoscere gente, mi va soltanto di stare da sola, in camera mia. D'inverno, soprattutto, cerco di dormire il più possibile per non pensare a nulla. Soffro così tanto d'ansia che balbetto, infatti mi hanno consigliato dei calmanti. Scrivo tutto ciò che mi passa nella mente in una specie di diario per vedere i miei cambiamenti umorali, e come ho già descritto, sono molti.
[#1]
Gentile Ragazza,
ha mai parlato dei suoi problemi ai suoi genitori?
Com'è il rapporto con loro?
Cosa fa nella vita? Studia, lavora? E la sua vita sociale? Ha amici?
Chi le ha consigliato calmanti?
Le è stato mai proposto di rivolgersi a uno psicologo?
La sua condizione di malessere, che tra l'altro a quanto riferisce si trascina da tempo, avrebbe bisogno di attenzione e ascolto qualificato.
Perdoni le molte domande ma sono utili per inquadrare meglio la situazione, pur nei limiti di un consulto on line.
ha mai parlato dei suoi problemi ai suoi genitori?
Com'è il rapporto con loro?
Cosa fa nella vita? Studia, lavora? E la sua vita sociale? Ha amici?
Chi le ha consigliato calmanti?
Le è stato mai proposto di rivolgersi a uno psicologo?
La sua condizione di malessere, che tra l'altro a quanto riferisce si trascina da tempo, avrebbe bisogno di attenzione e ascolto qualificato.
Perdoni le molte domande ma sono utili per inquadrare meglio la situazione, pur nei limiti di un consulto on line.
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Utente
Salve, grazie per avermi risposto.
Ho cercato di parlare con i miei genitori, anzi, con mia madre, ma lei non se ne è accorta neanche, anzi, crede che io sia ipocondriaca nonostante io non abbia mai inventato le mie malattie.
Nella vita studio al Liceo Artistico, studio canto e ho pochissimi amici con cui non esco se non ogni tanto. Da piccola ho sofferto di bullismo scolastico.
Mi ha consigliato la valeriana l'otorinolaringoiatra che segue ma mia voce, vedendo i miei problemi di balbuzia.
Alle medie andavo dalla psicologa della scuola per i miei problemi di ansia, ma nulla è cambiato.
Ho cercato di parlare con i miei genitori, anzi, con mia madre, ma lei non se ne è accorta neanche, anzi, crede che io sia ipocondriaca nonostante io non abbia mai inventato le mie malattie.
Nella vita studio al Liceo Artistico, studio canto e ho pochissimi amici con cui non esco se non ogni tanto. Da piccola ho sofferto di bullismo scolastico.
Mi ha consigliato la valeriana l'otorinolaringoiatra che segue ma mia voce, vedendo i miei problemi di balbuzia.
Alle medie andavo dalla psicologa della scuola per i miei problemi di ansia, ma nulla è cambiato.
[#4]
Gentile utente,
mi associo a quanto scritto dalla collega,
è importante che lei allarghi il suo punto di vista rispetto alla situazione.
E' troppo concentrata su di lei sui suoi sintomi.
Spesso i sintomi psicologici (ansia, depressione, ecc...) sono il prodotto di relazioni non "funzionanti". Rifletta sul rapporto con i suoi genitori. Sono loro a cui risponde "male". Non riescono a "vederla" e quindi è arrabbiata per questo?
Inoltre è importante che "ascolti" gli altri. Il fatto che la trovino acida e antipatica, anche se lei dice di non esserlo, è importante. Spesso gli altri sono uno "specchio" per conoscersi meglio.
Restiamo in ascolto
mi associo a quanto scritto dalla collega,
è importante che lei allarghi il suo punto di vista rispetto alla situazione.
E' troppo concentrata su di lei sui suoi sintomi.
Spesso i sintomi psicologici (ansia, depressione, ecc...) sono il prodotto di relazioni non "funzionanti". Rifletta sul rapporto con i suoi genitori. Sono loro a cui risponde "male". Non riescono a "vederla" e quindi è arrabbiata per questo?
Inoltre è importante che "ascolti" gli altri. Il fatto che la trovino acida e antipatica, anche se lei dice di non esserlo, è importante. Spesso gli altri sono uno "specchio" per conoscersi meglio.
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.5k visite dal 23/08/2013.
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