Paura di non uscirne
Salve, credo sia poco più di un mese che non scrivo qui...da quando ho iniziato a prendere il Cipralex per curare la mia depressione.
Devo dire che immediatamente ha interrotto le mie crisi di pianto e mi ha permesso di parlare con più calma e lucidità con la mia psicologa.
Ho finalmente capito che ho scelto il mio ex ragazzo perché era un infelice come infelice è mia madre. Cerco persone da "salvare" dalla loro infelicità...ma anche essere felici è una scelta...quella che anche io fatico a fare.
Sono stata abbastanza bene per diverse settimane, ero più calma e consapevole...ma pochi giorni fa è stato il suo compleanno e lui non ha risposto al mio tranquillo e amicale messaggio di auguri. Un po'me lo aspettavo...lui non ha mai soldi nel cellulare, è in vacanza all'estero, è un pavido che crede di fare il mio bene comportandosi così...però non ricevere neanche un grazie mi ha ferita profondamente.
Oggi ho avuto una crisi di pianto molto forte, mi sono sentita nuovamente a terra, senza valore, senza nessuna qualità che spinga gli altri ad amarmi, a lottare per me e a desiderare di stare bene per me e con me. A restare per me.
So che lui ha molti problemi, che emotivamente è bloccato e che preferisce immaginarsi a 40 anni ancora senza lavoro, in casa con sua madre e tutto il giorno in pigiama piuttosto che buttarsi e tentare la strada che sogna (la musica) accettando l'idea di poter fallire e di dover scendere comunque a compromessi per diventare adulto e indipendente.
Vi chiederete perché io stia soffrendo tanto per una persona così...che mi ha detto che gli manco e che mi pensa tutti i giorni ma non mi ama anche se sono perfetta per lui.
In effetti me lo chiedo anche io. La risposta è che lui nel profondo è pieno di qualità che però soffoca e io mi sono illusa che volesse finalmente crescere e che potesse farlo vicino a me.
Io non avevo mai amato nessuno così e non mi ero mai trovata così vicina ai sentimenti e alle paure di nessuno...siamo due sognatori spaventati dal futuro...ma io mi butto a capofitto nelle cose e nei sentimenti, lui si nasconde e resta in un angolo ad osservare...
Eppure mi manca e provo ancora un sentimento profondo per lui...mi chiedo se gli manco ancora, mi chiedo come sta, mi chiedo se un giorno uscirà dal suo antro buio e se quel giorno ci ritroveremo e finalmente avremo la relazione che sognavo.
Mi sento terribilmente patetica per questi pensieri.
Ho paura del giorno in cui dovrò interrompere il farmaco perché ho paura di risprofondare dove mi trovavo prima...visto che a volte ci scivolo dentro con tutto il Cipralex.
Ho paura di me stessa, del mio modo di ragionare e di questi sentimenti che non riesco più a controllare.
Ho persino paura di poter ricadere nei miei disordini alimentari superati con tanta fatica...
Devo dire che immediatamente ha interrotto le mie crisi di pianto e mi ha permesso di parlare con più calma e lucidità con la mia psicologa.
Ho finalmente capito che ho scelto il mio ex ragazzo perché era un infelice come infelice è mia madre. Cerco persone da "salvare" dalla loro infelicità...ma anche essere felici è una scelta...quella che anche io fatico a fare.
Sono stata abbastanza bene per diverse settimane, ero più calma e consapevole...ma pochi giorni fa è stato il suo compleanno e lui non ha risposto al mio tranquillo e amicale messaggio di auguri. Un po'me lo aspettavo...lui non ha mai soldi nel cellulare, è in vacanza all'estero, è un pavido che crede di fare il mio bene comportandosi così...però non ricevere neanche un grazie mi ha ferita profondamente.
Oggi ho avuto una crisi di pianto molto forte, mi sono sentita nuovamente a terra, senza valore, senza nessuna qualità che spinga gli altri ad amarmi, a lottare per me e a desiderare di stare bene per me e con me. A restare per me.
So che lui ha molti problemi, che emotivamente è bloccato e che preferisce immaginarsi a 40 anni ancora senza lavoro, in casa con sua madre e tutto il giorno in pigiama piuttosto che buttarsi e tentare la strada che sogna (la musica) accettando l'idea di poter fallire e di dover scendere comunque a compromessi per diventare adulto e indipendente.
Vi chiederete perché io stia soffrendo tanto per una persona così...che mi ha detto che gli manco e che mi pensa tutti i giorni ma non mi ama anche se sono perfetta per lui.
In effetti me lo chiedo anche io. La risposta è che lui nel profondo è pieno di qualità che però soffoca e io mi sono illusa che volesse finalmente crescere e che potesse farlo vicino a me.
Io non avevo mai amato nessuno così e non mi ero mai trovata così vicina ai sentimenti e alle paure di nessuno...siamo due sognatori spaventati dal futuro...ma io mi butto a capofitto nelle cose e nei sentimenti, lui si nasconde e resta in un angolo ad osservare...
Eppure mi manca e provo ancora un sentimento profondo per lui...mi chiedo se gli manco ancora, mi chiedo come sta, mi chiedo se un giorno uscirà dal suo antro buio e se quel giorno ci ritroveremo e finalmente avremo la relazione che sognavo.
Mi sento terribilmente patetica per questi pensieri.
Ho paura del giorno in cui dovrò interrompere il farmaco perché ho paura di risprofondare dove mi trovavo prima...visto che a volte ci scivolo dentro con tutto il Cipralex.
Ho paura di me stessa, del mio modo di ragionare e di questi sentimenti che non riesco più a controllare.
Ho persino paura di poter ricadere nei miei disordini alimentari superati con tanta fatica...
[#1]
Gentile ragazza, ho estrapolato due frasi che lei ha scritto:
< mi ha detto che gli manco e che mi pensa tutti i giorni ma non mi ama anche se sono perfetta per lui.>
<e lui nel profondo è pieno di qualità che però soffoca e io mi sono illusa che volesse finalmente crescere e che potesse farlo vicino a me.>
Forse in queste frasi c'e il perche' del suo attaccamento a questo ragazzo: e' nolto seduttivo e suscita il suo desiderio.
Ma se non l'ama non ha altro senso il suo desiderio che produrle sofferenza e impedire che lei si guardi intorno!
Per quanto riguarda le sue paure per la sospensione del farmaco non penso siano fondate: la posologia sara' scalata in modo da non produrre ricadute.
I miei auguri!
< mi ha detto che gli manco e che mi pensa tutti i giorni ma non mi ama anche se sono perfetta per lui.>
<e lui nel profondo è pieno di qualità che però soffoca e io mi sono illusa che volesse finalmente crescere e che potesse farlo vicino a me.>
Forse in queste frasi c'e il perche' del suo attaccamento a questo ragazzo: e' nolto seduttivo e suscita il suo desiderio.
Ma se non l'ama non ha altro senso il suo desiderio che produrle sofferenza e impedire che lei si guardi intorno!
Per quanto riguarda le sue paure per la sospensione del farmaco non penso siano fondate: la posologia sara' scalata in modo da non produrre ricadute.
I miei auguri!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Utente
Si...lui mi ha stregata piano piano...mi ha sedotta, mi ha fatta innamorare e a quel punto si è tirato indietro, si concedeva un momento e quello dopo si nascondeva...mi teneva stretta a sé ma allo stesso tempo non voleva superare certe barriere, non voleva arrivare fino in fondo e rendere il suo affetto amore. Io ho finalmente capito che se non ama sé stesso non può amare nessuno, soprattutto una persona che lo stimava e spronava e sosteneva...ho capito che per lui era forse una tortura non riuscire a darmi indietro l'amore che io gli davo e non riuscire ad essere all'altezza delle mie aspettative.
Ha sempre voluto apparire ai miei occhi "buono" anche se di sé stesso ha una pessima opinione e gli risulta più facile autoconvincersi di essere un pigro e una brutta persona senza possibilità di cambiamento. Ma più provava a essere buono con me più in realtà scaricava su di me i suoi problemi ferendomi con gesti sciocchi ed infantili.
Continuo a preoccuparmi per lui anche se so bene che dovrei solo smettere di pensarci. Non è più mio compito, lui mi ha tagliata fuori e qualsiasi saranno le sue scelte, ormai non mi riguardano più.
Forse resterà così tutta la vita, forse maturerà...ma la cosa non riguarda più me.
Purtroppo non ho nessun interesse a guardarmi intorno, la mia testa è ancora imprigionata dentro sentimenti che non riesco a spegnere e mi sento terribilmente sciocca, fragile e patetica per questo...
Ha sempre voluto apparire ai miei occhi "buono" anche se di sé stesso ha una pessima opinione e gli risulta più facile autoconvincersi di essere un pigro e una brutta persona senza possibilità di cambiamento. Ma più provava a essere buono con me più in realtà scaricava su di me i suoi problemi ferendomi con gesti sciocchi ed infantili.
Continuo a preoccuparmi per lui anche se so bene che dovrei solo smettere di pensarci. Non è più mio compito, lui mi ha tagliata fuori e qualsiasi saranno le sue scelte, ormai non mi riguardano più.
Forse resterà così tutta la vita, forse maturerà...ma la cosa non riguarda più me.
Purtroppo non ho nessun interesse a guardarmi intorno, la mia testa è ancora imprigionata dentro sentimenti che non riesco a spegnere e mi sento terribilmente sciocca, fragile e patetica per questo...
[#3]
Utente
Si...lui mi ha stregata piano piano...mi ha sedotta, mi ha fatta innamorare e a quel punto si è tirato indietro, si concedeva un momento e quello dopo si nascondeva...mi teneva stretta a sé ma allo stesso tempo non voleva superare certe barriere, non voleva arrivare fino in fondo e rendere il suo affetto amore. Io ho finalmente capito che se non ama sé stesso non può amare nessuno, soprattutto una persona che lo stimava e spronava e sosteneva...ho capito che per lui era forse una tortura non riuscire a darmi indietro l'amore che io gli davo e non riuscire ad essere all'altezza delle mie aspettative.
Ha sempre voluto apparire ai miei occhi "buono" anche se di sé stesso ha una pessima opinione e gli risulta più facile autoconvincersi di essere un pigro e una brutta persona senza possibilità di cambiamento. Ma più provava a essere buono con me più in realtà scaricava su di me i suoi problemi ferendomi con gesti sciocchi ed infantili.
Continuo a preoccuparmi per lui anche se so bene che dovrei solo smettere di pensarci. Non è più mio compito, lui mi ha tagliata fuori e qualsiasi saranno le sue scelte, ormai non mi riguardano più.
Forse resterà così tutta la vita, forse maturerà...ma la cosa non riguarda più me.
Purtroppo non ho nessun interesse a guardarmi intorno, la mia testa è ancora imprigionata dentro sentimenti che non riesco a spegnere e mi sento terribilmente sciocca, fragile e patetica per questo...
Ha sempre voluto apparire ai miei occhi "buono" anche se di sé stesso ha una pessima opinione e gli risulta più facile autoconvincersi di essere un pigro e una brutta persona senza possibilità di cambiamento. Ma più provava a essere buono con me più in realtà scaricava su di me i suoi problemi ferendomi con gesti sciocchi ed infantili.
Continuo a preoccuparmi per lui anche se so bene che dovrei solo smettere di pensarci. Non è più mio compito, lui mi ha tagliata fuori e qualsiasi saranno le sue scelte, ormai non mi riguardano più.
Forse resterà così tutta la vita, forse maturerà...ma la cosa non riguarda più me.
Purtroppo non ho nessun interesse a guardarmi intorno, la mia testa è ancora imprigionata dentro sentimenti che non riesco a spegnere e mi sento terribilmente sciocca, fragile e patetica per questo...
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2k visite dal 22/08/2013.
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