Psicoterapia da 15 anni

Sono in psicoterapia (orientamento psicoanalitico) da circa 15 anni, per un iniziale disturbo ossessivo, poi per una successiva depressione ansiosa che sto curando anche con antidepressivi ed ansiolitici, prescritti da uno psichiatra, ora mi trovo nell'ennesima fase difficile.
Ho 42 anni, vivo con mia madre pensionata che ne ha 77, sono laureato ma non occupato, ho una fidanzata da tanti anni, della mia età, ma ognuno se ne sta a casa propria anche per problemi economici.
Purtroppo vista la situazione la mia depressione oramai è diventata cronica, e il mio terapeuta oramai è un supporto psicologico a tempo indeterminato insieme ai farmaci anche essi a tempo indeterminato.
Mi piacerebbe uscirne ma non so che fare, non riesco a fare di più.
Cosa mi consigliate: cambiare terapeuta? Cercare di diminuire i farmaci? Oramai sono anni e anni che va avanti cos, forse mi devo rassegnare.


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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Utente,
quali sono gli accordi presi con il terapeuta?
Ha parlato con lui dell'eventualità di chiudere?
La terapia farmacologica è stata prescritta da un altro specialista o no? Ha già chiesto se può essere efficace una rivalutazione dei medicinali assunti?



Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

con la terapia farmacologica è riuscito a limitare o risolvere la sintomatologia ossessiva?
Adesso come sta? Che cosa intende per "fase difficile"?

In genere per i disturbi ossessivi e/o d'ansia sono preferibili altre forme di psicoterapia come ad es. quella cognitivo-comportamentale perchè prescrittive e attive.

La depressione potrebbe essere anche una conseguenza di un disturbo come quello ossessivo che in genere è piuttosto invalidante.

In ogni caso 15 anni di psicoterapia sono davvero troppi. Più si va avanti a parlare e scavare e cercare cause del disagio e più c'è il rischio di amplificare anzichè curare il disturbo.
Inoltre la psicoterapia serve per curare un disturbo. E' sensato pensare di fissare degli obiettivi e di raggiungerli, ma in tempi ragionevoli per il paziente.

Quali sono gli obiettivi che avete fissato?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
...Cosa mi consigliate: cambiare terapeuta? ...
assolutamente si, la psicoterapia è, appunto, una terapia la cui funzione è quella di rendere il paziente indipendente dal terapeuta stesso. Se dopo 15 anni non ci sono stati i risultati per i quali ci si è rivolti al terapeuta allora la si può considerare fallita.
tuttavia 15 anni sono decisamente troppi.

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr. Francesco Mori Psicoterapeuta, Psicologo 1.2k 33
Gentile utente,
al di la del campanilismo professionale credo che l'efficacia o meno della sua terapia psicologica (con la possibilità di interromperla perché no.... non è mica detto che questo sia necessariamente un fallimento....) debba esse discussa all'interno della terapia stessa. E' riuscito a farlo?
Descriversi come a fatto lei inoltre mi fa pensare ad una situazione molto collosa con sua madre. Azzardo ma ha l'impressione che fino a quando non riuscirà a separarsi da lei, non potrà costruirsi una vita. Purtroppo queste sono tematiche frequenti in ambito clinico. Teme la separazione, dal terapeuta come dalla madre? Azzardo ancora ma sembra questo il tema. Ha paura di rimanere "solo"? Separarsi non significa rompere ma anche darsi la possibilità di stare in una relazione in modo diverso.... Si può essere invischiati in un rapporto materno anche a mille km di distanza o essere molto autonomi vivendo con i genitori....
Prenda quello che ho detto con le "molle", non la conosco affatto, ma il cambiamento non passa soltanto attraverso la risoluzione di un sintomo. Prima di solito occorre un nuovo modello relazionale....
Spero di essere stato chiaro

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> il mio terapeuta oramai è un supporto psicologico a tempo indeterminato
>>>

In tal caso non sta facendo psicoterapia, sta facendo sostegno.

Ciò che lo contraddistingue dalla terapia è che quest'ultima si prefigge per scopo la guarigione o il miglioramento, mentre il sostegno rinuncia a tale obiettivo e si contenta di fare da stampella.

A volte è tutto quel che si può fare. A volte tale situazione è frutto di un malinteso accordo terapeutico fra psicologo e paziente. Altre volte ancora manca la motivazione del paziente a uscire davvero dal suo problema.

Ad esempio, se lei a 42 anni vive ancora con sua madre, al di là del problema di ossessività e depressione, secondo me questo dice una cosa fondamentale, e cioè che lei è in qualche modo dipendente da sua madre. Questo, unito alla rassegnazione dell'esser rimasto per 15 anni in "terapia", fa supporre che lei abbia una personalità dipendente che tutt'ora le sta impedendo di emanciparsi rispetto agli altri problemi.

Pertanto è probabile che il problema fondamentale consista nel crescere e guadagnare indipendenza innanzitutto, e poi tutto il resto a ruota. Ovviamente è solo un'ipotesi e con le cautele del caso dato che non la conosciamo.

Secondo me la valutazione dell'efficacia della terapia attuale andava fatta dall'interno molto tempo fa. Ma visto come sono andate le cose, a questo punto l'unico che avrebbe voce in capitolo per dire "basta" o "continuiamo" sarebbe lei, ma ovviamente ha difficoltà a farlo. Altrimenti lo avrebbe già fatto da solo, non avrebbe avuto bisogno di scriverci.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
Ho cercato di chiudere ma non ce la faccio a restare senza un appoggio, per quanto riguarda i farmaci ne ho provati tanti ma senza un grande risultato. Capite che dopo 15 anni di terapia, svariati tentativi con psicofarmaci, ora sono sempre angosciato. Sono disoccupato, la mia ragazza ora è anche lei depressa (cassa integrazione). Non so più che fare, non posso permettersi di rimanere senza un appoggio psicologico. Chissà mai se un domani ( ho 42 anni), riuscirò a stare senza farmaci o psicoterapia, oppure mi devo mettere l'anima in pace che non posso fare a meno di queste cose (sicuramente non ora). Capisco che 15 anni sono uno sproposito, però no so che dire, non ho alternative.Spero solo di avere un po' più di serenità un domani e non vivere in uno stato di depressione ed ansia cronici.