Sogno spesso il mio ex

Gentile Signora,
al di là dei sogni ricorrenti, credo che il punto della questione sia il suo matrimonio, che definisce inevitabile poiché aspettava una bimba.
Dunque non avete probabilmente avuto il tempo per costruire la vostra coniugalità, ma siete diventati subito genitori, saltando una tappa importante.

Ci parla di differenze e incomprensioni che vi dividono e comunque di un affetto che la lega a suo marito. Pensa che sia così anche per lui?
Cosa c'è di positivo nel vostro matrimonio? Cosa condividete?
Com'è il vostro rapporto con la bimba?

Avete mai provato a fare il punto della situazione?

Perdoni le domande, ma sono utili per comprendere qualcosa in più e poterle dare una risposta maggiormente compiuta, pur nei limiti di un consulto on line.

Cordialmente

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

Buongiorno dr.ssa Rinella le rispondo alle domande.
Innazitutto voglio dire che nostra figlia non è stato un incidente ma l'abbiamo voluta entrambi
Ci parla di differenze e incomprensioni che vi dividono e comunque di un affetto che la lega a suo marito.
-Pensa che sia così anche per lui?
Devo dirle la verità delle volte dubito che mi ami perché non mi rende partecipe della sua vita e non me lo dimostra quasi mai. Io credo che lui si sia fidanzato all'epoca con me per dimenticarsi della sua ex con la quale erano anche in procinto di sposarsi.
-Cosa c'è di positivo nel vostro matrimonio?
Per rispondere a questa domanda ci ho pensato parecchio e devo dire che di positivo non mi viene in mente niente tranne quelle pochissime volte,davvero pochissime, che abbraccia e mi da un bacio.
-Cosa condividete?
Condividiamo l'amore per i gatti,per nostra figlia e per il calcio.
Com'è il vostro rapporto con la bimba?
Lui ama sua figlia anche più di me e a me questo fa male. Sua figlia è intoccabile. La vizia e quando io la riprendo lui se la prende con me. Devo anche aggiungere che mia figlia mi tratta molto male e soprattutto in presenza del padre e credo perché vede che lui mi tratta così. Sembro che io in questa famiglia non valga niente. Ogni mia opinione è inutile. Io sono una ragazza molto solare e mi piacerebbe ridere e scherzare anche con lui ma non è possibile.Io avrei voluto un rapporto di complicità reciproca ma non è così. Lui le sue cose private le preferisce dire alla mamma o addirittura alla cognata. Molte cose non so di lui e per me questo non esiste in un matrimonio.
-Avete mai provato a fare il punto della situazione?
Delle volte voglio parlargli ma lui mi dice che sono stupida e che mi faccio le paranoie.
Comunque 5 anni fa sono stata in cura da uno psichiatra del mio paese a causa di attacchi di panico e quando ho raccontato a lui la mia storia mi disse: "cosa aspetti a lasciarlo!!!"

Cara Signora,
comprendo il suo malessere se nel suo nucleo le relazioni funzionano nel modo che ha descritto.

Sembrano difficoltà di vecchia data quelle con suo marito, questioni mai affrontate forse (i suoi dubbi riguardo il fidanzamento), il rapporto di suo marito con la famiglia di origine, difficoltà a comunicare e ad affrontare i problemi che vi riguardano, quasi fossero argomenti tabù.

E' evidente il suo sentirsi squalificata non solo da suo marito, ma anche da sua figlia, purtroppo coinvolta in dinamiche interattive disfunzionali non solo come spettatrice ma come partecipe attiva, dati oltretutto gli evidenti contrasti educativi, condizione dannosa per una crescita equilibrata di vostra figlia.

Sembra chiaro che continuare in questo modo non fa bene a nessuno, sarebbe davvero il caso di fare il punto della situazione con suo marito. Ma, date le dinamiche descritte ormai irrigidite, credo che vi sia utile ricorrere ad un aiuto specialistico.

Per tutto quanto esposto sarebbe utile ricorrere a un terapeuta di coppia/familiare, consigliato l'orientamento sistemico-relazionale, elettivo per questo tipo di situazioni per tutto quanto esposto finora.

Pensa che suo marito potrebbe essere d'accordo?

buongiorno Dr. ssa Rinella e mi scusi per il ritardo nel risponderla. Comunque non credo proprio che mio marito sia d'accordo ad affrontare una terapia di coppia. Si figuri che quando gli voglio parlare mi dice che sono una stupida e che mi faccio paranoie. Non mi resta che sopportare questa situazione. Tanto dopo tanti anni diventa normale ed una ci fa l'abitudine. La ringrazio delle sue risposte.Le auguro buon week end

<Non mi resta che sopportare questa situazione.>

Cara Signora,
se suo marito non fosse d'accordo potrebbe lei in prima persona rivolgersi a un terapeuta sistemico che, tra l'altro, le potrebbe anche dare indicazioni su come eventualmente coinvolgere suo marito in un consulto.

Perché rassegnarsi e sopportare quando invece lei stessa può essere parte attiva in un possibile cambiamento?

Sarebbe opportuno intervenire anche perché la situazione descritta coinvolge vostra figlia, come già ho detto. Sembra evidente che in questo modo la sua serenità presente e futura ne potrebbe andare di mezzo.

Cari auguri