Ansia di essere omosessuale
salve io sono un ragazzo di 28anni io da tre mesi a questa parte mi sono svegliato con il dubbio di essere omosessuale ,mi spiego meglio io a questa13 anni ho aauto un esperienza omosessuale con un mio amico da allora fino a i 20 anni non ho avuto rapporti con ragazze ne con ragazzi non per colpa mia ma perché pensavo di essere un ragazzo brutto e non adatto a le ragazze però avevo eccitazione solo per le ragazze a i20 anni ho avuto un rapporto con una ragazza che non mi piaceva moltissimo ,subito dopo un mio amico mi ha confidato di amarmi questo mi ha buttato in una depressione che è durata un anno poi finalmente mi sono fidanzato con una ragazza e dopo un primo periodo dove non riuscivo ad avere erezioni per ansia , il rapporto è andato benissimo fino a giugno del anno scorso quando mi ha tradito e ci siamo lasciati da allora ho avuto molti rapporti occasionali con le donne che mi hannosoddisfatto a pieno fino al giugno di quest'anno quando un giorno mi sono svegliato con la paura di essere omosessuale ed è iniziato un pensiero fisso che mi ha portato a luglio in un periodo dove non riuscivo neanche a dormire ora mi sono un Po calmato perché mi sento rassegnato io ancora ora non ho mai avuto eccitazione verso un maschio ma vivo con questa ossessione non ce la faccio più quando credo di averla superata perché mi attrae una donna incominciò a pensare e se fosse solo una mia immaginazione cioè che auto obbligo a farmi piacere le donne poi ultimamente nonni attraggono più come prima perfavore aiutatemi
[#1]
Caro Utente,
partendo da presupposto che non si cambia orientamento sessuale da un giorno con l'altro, si percecisce da ciò che scrive una forte ansia. Mi sembra che quello descritto possa essere un pensiero di tipo ossessivo. Valuti di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che possa aiutarla a comprendere cosa le è accaduto.
Cari saluti
partendo da presupposto che non si cambia orientamento sessuale da un giorno con l'altro, si percecisce da ciò che scrive una forte ansia. Mi sembra che quello descritto possa essere un pensiero di tipo ossessivo. Valuti di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che possa aiutarla a comprendere cosa le è accaduto.
Cari saluti
Dr.ssa LARA PUGLISI
[#2]
Gentile Utente,
anche per me il suo problema sembra essere legato all'ansia e a modalità di pensiero ossessivo, legga qui e se crede ci faccia sapere le sue riflessioni
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/790-e-se-fossi-omosessuale.html
anche per me il suo problema sembra essere legato all'ansia e a modalità di pensiero ossessivo, legga qui e se crede ci faccia sapere le sue riflessioni
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/790-e-se-fossi-omosessuale.html
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#3]
Gentile ragazzo,
il problema sembra scaturire non tanto dal pensiero che Lei ha fatto, quanto dall'ansia che Le ha suscitato questo pensiero: anche altre persone possono avere pensieri inerenti l'omosessualità, ma non diventa un pensiero ricorrente e assillante, ma è semplicemente un pensiero che non si fissa nella mente. Nel caso delle persone ansiose, il circolo vizioso che si instaura è di questo tipo: "Se ho pensato che potrebbe piacermi quella persona è perchè sono omosessuale" oppure "Se l'ho guardato, è perchè sono omosessuale" ecc...
Oppure "se in passato ho avuto quell'esperienza, è perchè sono omosessuale..."
Tutti questi pensieri non fanno altro che creare un problema.
E' importante spezzare questa sequenza con l'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta.
Approcci elettivi per i problemi d'ansia/ossessivi sono quelli focalizzati e prescrittivi come ad es. quello cognitivo-comportamentale.
Saluti,
il problema sembra scaturire non tanto dal pensiero che Lei ha fatto, quanto dall'ansia che Le ha suscitato questo pensiero: anche altre persone possono avere pensieri inerenti l'omosessualità, ma non diventa un pensiero ricorrente e assillante, ma è semplicemente un pensiero che non si fissa nella mente. Nel caso delle persone ansiose, il circolo vizioso che si instaura è di questo tipo: "Se ho pensato che potrebbe piacermi quella persona è perchè sono omosessuale" oppure "Se l'ho guardato, è perchè sono omosessuale" ecc...
Oppure "se in passato ho avuto quell'esperienza, è perchè sono omosessuale..."
Tutti questi pensieri non fanno altro che creare un problema.
E' importante spezzare questa sequenza con l'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta.
Approcci elettivi per i problemi d'ansia/ossessivi sono quelli focalizzati e prescrittivi come ad es. quello cognitivo-comportamentale.
Saluti,
[#4]
Utente
vi ringrazio molto per la velocita delle risposte,ma volevo anche chiedervi come mai nell ultimo orrido quando vedo un uomo sonno colto da una sensazione che ionon so spiegare e che mi induce a pensare che io sia omosessuale non è piacere nel vederlo è quasi paura e prima di questo periodo non mi era mai capitato,poi perché questo pensiero ossessivo è insorto da un giorno all altro,infine potreste darmi un contatto di uno psicoterapeuta a Bologna
[#5]
Perchè adesso ci fa caso e si lascia prendere dall'ansia, in passato non accadeva perchè non si era ancora verificato questa sorta di "scompenso" ossessivo, esattamente come le persone non ansiose non ci fanno caso...
Può guardare qui:
www.aiamc.it
Saluti,
Può guardare qui:
www.aiamc.it
Saluti,
[#6]
Concordo perfettamente con la collega; il pensiero si attiva ed è la "miccia " che le attiva l'ansia, cosi facendo crede di trovare la giusta risposta ai suoi dubbi invece altro non fa che aumentare il tutto...Si rivolga ad un collega e vedrà che le sarà di grande aiuto....
Cari saluti
Cari saluti
[#7]
Gentile Utente,
il fatto di aver avuto un'esperienza omosessuale (qui andrebbe dettagliato cosa intende per esperienza omosessuale e quali atti sono stati compiuti) che non è mai più stata ripetuta, porrebbe dei dubbi sulla Sua omosessualità. Certo, sembrerebbe che il problema sia più legato all'aspetto ossessivo dell'idea, non tanto al contenuto (cioè l'essere omossessuale).
Il fatto di trovarsi a Suo agio in storie occasionali più che in storie a lungo termine, non vuol dire che Lei sia omosessuale, ma che magari si trova a poco agio in storie a lunga durata.
Ed in un certo senso l'idea di omosessualità le fa mal interpretare i cali del desiderio e le eventuali defaillance che occasonalmente possono accompagnare eventuali storie in cui la passione è stata sostituita da qualcosa più stabile.
Che ne pensa?
il fatto di aver avuto un'esperienza omosessuale (qui andrebbe dettagliato cosa intende per esperienza omosessuale e quali atti sono stati compiuti) che non è mai più stata ripetuta, porrebbe dei dubbi sulla Sua omosessualità. Certo, sembrerebbe che il problema sia più legato all'aspetto ossessivo dell'idea, non tanto al contenuto (cioè l'essere omossessuale).
Il fatto di trovarsi a Suo agio in storie occasionali più che in storie a lungo termine, non vuol dire che Lei sia omosessuale, ma che magari si trova a poco agio in storie a lunga durata.
Ed in un certo senso l'idea di omosessualità le fa mal interpretare i cali del desiderio e le eventuali defaillance che occasonalmente possono accompagnare eventuali storie in cui la passione è stata sostituita da qualcosa più stabile.
Che ne pensa?
Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492
[#8]
Utente
Grazie per le risposte comunque io non mi trovo a mio agio in storie occasionali anzi ho avuto una storia che è durata più di 3 anni e mezzo dove non ho avuto nessuna defaillance e nessun dubbio poi dopo a fine della stessa ho iniziato ad avere rapporti occasionali con donne ma solo perché non riuscivo a trovare una storia continuativa poi a giugno quest'anno ho ricominciato ad avvertire questa paura
[#9]
Bene, questa è un'informazione su di Lei.
Ma la paura scaturita quest'estate potrebbe non avere nulla a che vedere con il fatto che Lei non sia un tipo da esperienze occasionali.
Talvolta basta un semplice episodio d'ansia e questo è in grado di attivare la paura che l'evento possa in qualche maniera ripresentarsi a provocare un rimuginio...
Cordiali saluti,
Ma la paura scaturita quest'estate potrebbe non avere nulla a che vedere con il fatto che Lei non sia un tipo da esperienze occasionali.
Talvolta basta un semplice episodio d'ansia e questo è in grado di attivare la paura che l'evento possa in qualche maniera ripresentarsi a provocare un rimuginio...
Cordiali saluti,
[#10]
Utente
grazie di nuovo e scusate se vi continuò a tediare con le mie continue domande ma possibile che io a 27 anni debbo ancora avere questi dubbi ,io non sono di solito uno che non reagisce alle cose ma in quest'ultimo periodo non riesco a fare niente ,ho abbandonato la palestra e quasi tutte le attivitamenomale che ancora riesco ad andare a lavorare
[#11]
Gentile Utente,
l'età anagrafica non è detto che corrisponda con l'età mentale, nel senso che al di là dell'età anagrafica contano anche le esperienze e le circostanze di vita.
Adesso non si offenda, dato che non è riferito a Lei, ma si ricorda il buon Padoa Schioppa che coniò il termine "bamboccioni" per indicare quei trentenni che rimanevano a casa, riferito a coloro che pur avendo possibilità restavano a casa e preferivano evitare l'esperienza dell'indipendenza? Questo per farLa riflettere sul fatto che età anagrafica ed esperienze di vita possono essere distanti, così come anche possono essere cambiate le regole sociali per il cui 27enne ideale a cui fa riferimento potrebbe non esistere più.
Provi a chiedersi a cosa servono questi dubbi, e come cambierebbe la Sua vita, se non ci fossero, e se Lei fosse quel 27enne ideale, con il quale si confronta.
l'età anagrafica non è detto che corrisponda con l'età mentale, nel senso che al di là dell'età anagrafica contano anche le esperienze e le circostanze di vita.
Adesso non si offenda, dato che non è riferito a Lei, ma si ricorda il buon Padoa Schioppa che coniò il termine "bamboccioni" per indicare quei trentenni che rimanevano a casa, riferito a coloro che pur avendo possibilità restavano a casa e preferivano evitare l'esperienza dell'indipendenza? Questo per farLa riflettere sul fatto che età anagrafica ed esperienze di vita possono essere distanti, così come anche possono essere cambiate le regole sociali per il cui 27enne ideale a cui fa riferimento potrebbe non esistere più.
Provi a chiedersi a cosa servono questi dubbi, e come cambierebbe la Sua vita, se non ci fossero, e se Lei fosse quel 27enne ideale, con il quale si confronta.
[#12]
Utente
salve io vi ho scritto più di due mesi fa e mi avete consigliato uno psicoterapeuta che io ho iniziato ma nonostante sedute settimanali non mi sembra ci siano state migliorie anzi all 'inizio durante e prime sedute mi sono sentito di nuovo tranquillo ora sono quasi rassegnato ad essere omosessuale oggi vi sto scrivendo perché ho avuto un sogno erotico con un uomo con eccitazione questo vuol dire che lo sono vero?grazie dell'eventuale risposte
[#13]
L'apprensione e la preoccupazione con cui sta continuando a scriverci è quasi una prova che si tratta di un problema d'ansia.
La formula è tipica: uomo timido, dubbioso, poco entrante con le donne, e qualche sporadica esperienza omosessuale. Risultato: l'ansia aumenta, e più ci si pensa e più aumenta.
Il dramma dell'ansioso, in questi casi, è che non riesce a capire se quello che sente è attrazione o paura.
Ma non è chiedendo rassicurazioni che ne uscirà, anzi più rassicurazioni chiederà e più l'ansia peggiorerà.
È in sede di terapia che deve risolvere il problema.
Che tipo di terapia ha fatto? Che tipo di compiti le sono stati assegnati? Ha fatto presente al terapeuta che il lavoro non stava dando frutti?
Parliamo della sua terapia, non del modo di essere rassicurato.
La formula è tipica: uomo timido, dubbioso, poco entrante con le donne, e qualche sporadica esperienza omosessuale. Risultato: l'ansia aumenta, e più ci si pensa e più aumenta.
Il dramma dell'ansioso, in questi casi, è che non riesce a capire se quello che sente è attrazione o paura.
Ma non è chiedendo rassicurazioni che ne uscirà, anzi più rassicurazioni chiederà e più l'ansia peggiorerà.
È in sede di terapia che deve risolvere il problema.
Che tipo di terapia ha fatto? Che tipo di compiti le sono stati assegnati? Ha fatto presente al terapeuta che il lavoro non stava dando frutti?
Parliamo della sua terapia, non del modo di essere rassicurato.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 4.4k visite dal 20/08/2013.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.