Paura di guidare
Salve,
ho 31 anni, vivo con il mio compagno e abbiamo una bambina di due anni. Lavoro come impiegata bancaria. Ho preso la patente nel 2008, a 26 anni. Fin da subito il mio rapporto con la guida non è stato idilliaco. Ho guidato per circa tre mesi dopo aver conseguito senza alcuna difficoltà la patente, poi un giorno all'improvviso ho deciso che non avrei più guidato. Ogni volta che sapevo che avrei dovuto prendere l'auto, ad esempio la sera, cominciavo ad essere in uno stato d'ansia insopportabile fin dal mattino, e questo comprometteva il mio umore durante tutta la giornata. Al voante ero tesa, sudavo e il cuore mi batteva a mille, anche se dovevo fare solo un piccolo tragitto conosciuto.
Io sono perfettamente consapevole delle ragioni della mia ansia. Io sono terrorizzata dall'idea di fare del male a qualcuno guidando, di investire un pedone, di toccare una bicicletta, di causare un incidente nel quale vengano coinvolte delle persone. La cosa che razionalmente mi sembra ridicola è che la mia vita è piena di grosse responsabilità: mi occupo di investire il denaro delle persone, i risparmi di una vita, ho una figlia piccola che dipende da me, un mutuo da pagare...queste sono enormi reponsabilità che però non mi creano nessun problema. Ma quando si tratta di guidare mi sembra di non riuscire a sostenere il peso enorme della responsabilità che questo porta.
Inutile dire che la mia vita è estremamente limitata da questo mio problema. Dipendo sempre da altri per spostarmi dove non mi portano le gambe o i mezzi pubblici, non posso trasportare la mia bambina dove vorrei, ho anche perso un'interessante opportunità di lavoro in passato a causa di queta mia mancanza.
Vorrei darmi un'opportunità ma sono pietrificata, non riesco a decidermi. Non so se ricominciare a prendere la macchina in un parcheggio e poi per brevi tratti, se prendere lezioni per riabituarmi, se rivolgermi a uno psicologo. Il problema ora è che non sono più pratica e dovrei ricominciare quasi tutto daccapo, in ogni caso non faccio altro che trovare scuse che mi consentano di schivare quest'ansia che decisamente non voglio affrontare, ma che vorrei moltissimo superare.
Ogni tanto mi sembra di ragionare con due menti diverse riguardo a questo problema. Spesso sogno di guidare, e nei miei sogni lo faccio senza difficoltà e senza paura...allora perchè nella realtà mi blocco per il terrore?
Vorrei un consiglio: è meglio che mi rivolga ad uno specialista? E se si, quale tipo di approccio è più efficace per questo genere di problema?
Grazie un anticipo, un saluto.
ho 31 anni, vivo con il mio compagno e abbiamo una bambina di due anni. Lavoro come impiegata bancaria. Ho preso la patente nel 2008, a 26 anni. Fin da subito il mio rapporto con la guida non è stato idilliaco. Ho guidato per circa tre mesi dopo aver conseguito senza alcuna difficoltà la patente, poi un giorno all'improvviso ho deciso che non avrei più guidato. Ogni volta che sapevo che avrei dovuto prendere l'auto, ad esempio la sera, cominciavo ad essere in uno stato d'ansia insopportabile fin dal mattino, e questo comprometteva il mio umore durante tutta la giornata. Al voante ero tesa, sudavo e il cuore mi batteva a mille, anche se dovevo fare solo un piccolo tragitto conosciuto.
Io sono perfettamente consapevole delle ragioni della mia ansia. Io sono terrorizzata dall'idea di fare del male a qualcuno guidando, di investire un pedone, di toccare una bicicletta, di causare un incidente nel quale vengano coinvolte delle persone. La cosa che razionalmente mi sembra ridicola è che la mia vita è piena di grosse responsabilità: mi occupo di investire il denaro delle persone, i risparmi di una vita, ho una figlia piccola che dipende da me, un mutuo da pagare...queste sono enormi reponsabilità che però non mi creano nessun problema. Ma quando si tratta di guidare mi sembra di non riuscire a sostenere il peso enorme della responsabilità che questo porta.
Inutile dire che la mia vita è estremamente limitata da questo mio problema. Dipendo sempre da altri per spostarmi dove non mi portano le gambe o i mezzi pubblici, non posso trasportare la mia bambina dove vorrei, ho anche perso un'interessante opportunità di lavoro in passato a causa di queta mia mancanza.
Vorrei darmi un'opportunità ma sono pietrificata, non riesco a decidermi. Non so se ricominciare a prendere la macchina in un parcheggio e poi per brevi tratti, se prendere lezioni per riabituarmi, se rivolgermi a uno psicologo. Il problema ora è che non sono più pratica e dovrei ricominciare quasi tutto daccapo, in ogni caso non faccio altro che trovare scuse che mi consentano di schivare quest'ansia che decisamente non voglio affrontare, ma che vorrei moltissimo superare.
Ogni tanto mi sembra di ragionare con due menti diverse riguardo a questo problema. Spesso sogno di guidare, e nei miei sogni lo faccio senza difficoltà e senza paura...allora perchè nella realtà mi blocco per il terrore?
Vorrei un consiglio: è meglio che mi rivolga ad uno specialista? E se si, quale tipo di approccio è più efficace per questo genere di problema?
Grazie un anticipo, un saluto.
[#1]
<allora perchè nella realtà mi blocco per il terrore?>
Gentile Signora,
in questo momento credo sia molto importante comprendere il come affrontare e risolvere le sue difficoltà, più che andare alla ricerca dei perché.
Sarebbe opportuno si rivolgesse a uno psicologo/psicoterapeuta, meglio se esperto in disturbi d'ansia, per affrontare, gestire, risolvere le sue difficoltà.
In effetti la sua vita sembra davvero carica di responsabilità, il lavoro, la famiglia con una bimba piccola da accudire e leggendo un suo consulto precedente anche un contesto nuovo nel quale vivere.
<Trovare scuse per schivare quest'ansia > le permette di evitare il pericolo temuto e di alleggerire momentaneamente il carico, ma evitare non fa altro che confermare le sue paure ed alimentarle.
Uno psicologo/psicoterapeuta, previa valutazione, la potrebbe aiutare a superare le sue difficoltà, non occorrono in genere tempi necessariamente lunghi.
In linea generale per queste problematiche sono indicati approcci come ad esempio quello cognitivo comportamentale e breve strategico.
Legga qui per informazioni che la possono aiutare nella scelta dello specialista
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Cari saluti
Gentile Signora,
in questo momento credo sia molto importante comprendere il come affrontare e risolvere le sue difficoltà, più che andare alla ricerca dei perché.
Sarebbe opportuno si rivolgesse a uno psicologo/psicoterapeuta, meglio se esperto in disturbi d'ansia, per affrontare, gestire, risolvere le sue difficoltà.
In effetti la sua vita sembra davvero carica di responsabilità, il lavoro, la famiglia con una bimba piccola da accudire e leggendo un suo consulto precedente anche un contesto nuovo nel quale vivere.
<Trovare scuse per schivare quest'ansia > le permette di evitare il pericolo temuto e di alleggerire momentaneamente il carico, ma evitare non fa altro che confermare le sue paure ed alimentarle.
Uno psicologo/psicoterapeuta, previa valutazione, la potrebbe aiutare a superare le sue difficoltà, non occorrono in genere tempi necessariamente lunghi.
In linea generale per queste problematiche sono indicati approcci come ad esempio quello cognitivo comportamentale e breve strategico.
Legga qui per informazioni che la possono aiutare nella scelta dello specialista
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Cari saluti
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Gentile signora,
se non ho capito male Lei ha smesso di guidare ormai da qualche anno.
Una variabile molto importante in casi del genere è proprio il tempo, perchè il tempo contribuisce a pietrificare le Sue paure...
Che fare?
Potrebbe a mio avviso provare, con determinazione, a prendere delle lezioni di guida, dal momento che mi pare di capire che ora sia un po'... "arrugginita" nella guida.
Grazie alla pratica, se tutto va bene, non dovrebbe incontrare grandi problemi e in poche lezioni potrebbe sentirsi a proprio agio nella guida e nel traffico.
Io Le suggerirei lo psicologo solo in seconda battuta, se proprio non riuscisse a farcela una volta alla guida o se riscontrasse altri tipi di problemi, che in questo caso dovrebbe mettere a fuoco con lo specialista.
In casi del genere, anch'io Le suggerisco però un orientamento molto pragmatico come quello cognitivo-comportamentale che Le permetterebbe di esporsi a ciò che teme e implementare poi strategie comportamentali più funzionali.
Un cordiale saluto,
se non ho capito male Lei ha smesso di guidare ormai da qualche anno.
Una variabile molto importante in casi del genere è proprio il tempo, perchè il tempo contribuisce a pietrificare le Sue paure...
Che fare?
Potrebbe a mio avviso provare, con determinazione, a prendere delle lezioni di guida, dal momento che mi pare di capire che ora sia un po'... "arrugginita" nella guida.
Grazie alla pratica, se tutto va bene, non dovrebbe incontrare grandi problemi e in poche lezioni potrebbe sentirsi a proprio agio nella guida e nel traffico.
Io Le suggerirei lo psicologo solo in seconda battuta, se proprio non riuscisse a farcela una volta alla guida o se riscontrasse altri tipi di problemi, che in questo caso dovrebbe mettere a fuoco con lo specialista.
In casi del genere, anch'io Le suggerisco però un orientamento molto pragmatico come quello cognitivo-comportamentale che Le permetterebbe di esporsi a ciò che teme e implementare poi strategie comportamentali più funzionali.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.7k visite dal 20/08/2013.
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