Ne ho gia parlato col medico, mi ripete sempre la stessa cosa
Salve,
Vi spiego brevemente il mio problema. Ho una nuova ragazza, con cui ho iniziato una storia da 2 mesi. In generale sono sempre un tipo molto ansioso, ma quando sono con lei mi sembra che quest'ansia si moltiplichi...Per tanti fattori. Innanzitutto sono consapevole di soffire di questa disfunzione, visto che anche con la precedente ragazza ho sempre avuto problemi di EP...Secondo, sono attratto tantissimo da lei..Non abbiamo ancora avuto un rapporto completo, ma abbiamo provato alcuni preliminari. Il problema è sorto quando lei, dopo un abbondante mezz'ora di baci, carezze e tutto il resto, ha deciso di praticarmi una masturbazione...Dopo pochi secondi non ho retto, e ho eiaculato...Ovviamente potete immaginare l'imbarazzo, anche se lei sostiene che sia del tutto normale che dopo una mezz'ora di atti, il pene poi non regga al contatto diretto. Ne ho gia parlato col medico, mi ripete sempre la stessa cosa: E' un problema psicologico, mettiti tranquillo e vedrai che andrà bene. Ma mi avrà ripetuto questa frase per 4-5 volte...Anche con l'altra ragazza avevo questi problemi. Io mi sono documentato...Penso che sia un problema legato anche al fatto con ho ancora un glande ipersensibile...Ok, riesco a toccarlo, sfiorarlo...Ma il fastidio lo sento ancora...Penso ci sia anche una buona dose di fattore psicologico...Ho davvero tanta ansia ogni volta e non riesco a controllarmi. Non riesco a pensare ad altro. Pratico anche esercizi di star and stop durante l'auto masturbazione...Ma non ho ottenuto nessun risultato.
Sono molto abbattuto, perchè ho 20 anni ormai...E non riesco a trovare una soluzione. Non so quanto parlarne con uno psicologo possa aiutarmi, cerco più una soluzione farmacologica. Grazie per l'attenzione, aspetto vostri consigli. Cordiali saluti.
Vi spiego brevemente il mio problema. Ho una nuova ragazza, con cui ho iniziato una storia da 2 mesi. In generale sono sempre un tipo molto ansioso, ma quando sono con lei mi sembra che quest'ansia si moltiplichi...Per tanti fattori. Innanzitutto sono consapevole di soffire di questa disfunzione, visto che anche con la precedente ragazza ho sempre avuto problemi di EP...Secondo, sono attratto tantissimo da lei..Non abbiamo ancora avuto un rapporto completo, ma abbiamo provato alcuni preliminari. Il problema è sorto quando lei, dopo un abbondante mezz'ora di baci, carezze e tutto il resto, ha deciso di praticarmi una masturbazione...Dopo pochi secondi non ho retto, e ho eiaculato...Ovviamente potete immaginare l'imbarazzo, anche se lei sostiene che sia del tutto normale che dopo una mezz'ora di atti, il pene poi non regga al contatto diretto. Ne ho gia parlato col medico, mi ripete sempre la stessa cosa: E' un problema psicologico, mettiti tranquillo e vedrai che andrà bene. Ma mi avrà ripetuto questa frase per 4-5 volte...Anche con l'altra ragazza avevo questi problemi. Io mi sono documentato...Penso che sia un problema legato anche al fatto con ho ancora un glande ipersensibile...Ok, riesco a toccarlo, sfiorarlo...Ma il fastidio lo sento ancora...Penso ci sia anche una buona dose di fattore psicologico...Ho davvero tanta ansia ogni volta e non riesco a controllarmi. Non riesco a pensare ad altro. Pratico anche esercizi di star and stop durante l'auto masturbazione...Ma non ho ottenuto nessun risultato.
Sono molto abbattuto, perchè ho 20 anni ormai...E non riesco a trovare una soluzione. Non so quanto parlarne con uno psicologo possa aiutarmi, cerco più una soluzione farmacologica. Grazie per l'attenzione, aspetto vostri consigli. Cordiali saluti.
[#1]
Genitle Utente,
scusi ma fa un pò di confusione...
> Non so quanto parlarne con uno psicologo possa aiutarmi, cerco più una soluzione farmacologica.
Per la soluzione farmacologica deve parlare o con uno psichiatra o con un andrologo, dato che lo psicologo, non essendo medico, non può prescrivere farmaci.
Quindi se cerca una soluzione farmacologica il consiglio è di parlarne con il medico o con uno psichiatra.
Poi se la soluzione farmacologica diventa una modalità per proteggere sé stesso da eventuali temi da esplorare con lo psicologo, tenga a mente, che comunque parlerebbe di Sue esperienze, e, ove mai fossero così terribili, comunque è sopravissuto ed è arrivato fino ai nostri giorni. Il ricordo, per quanto doloroso possa essere, lo è comunque meno dell'esperienza stessa.
Comunque, ha ragione la ragazza: 30 minuti di petting sono sufficienti per caricarLa e portarLa al punto prossimo all'orgasmo.
scusi ma fa un pò di confusione...
> Non so quanto parlarne con uno psicologo possa aiutarmi, cerco più una soluzione farmacologica.
Per la soluzione farmacologica deve parlare o con uno psichiatra o con un andrologo, dato che lo psicologo, non essendo medico, non può prescrivere farmaci.
Quindi se cerca una soluzione farmacologica il consiglio è di parlarne con il medico o con uno psichiatra.
Poi se la soluzione farmacologica diventa una modalità per proteggere sé stesso da eventuali temi da esplorare con lo psicologo, tenga a mente, che comunque parlerebbe di Sue esperienze, e, ove mai fossero così terribili, comunque è sopravissuto ed è arrivato fino ai nostri giorni. Il ricordo, per quanto doloroso possa essere, lo è comunque meno dell'esperienza stessa.
Comunque, ha ragione la ragazza: 30 minuti di petting sono sufficienti per caricarLa e portarLa al punto prossimo all'orgasmo.
Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492
[#2]
Utente
Si scusate, non mi sono espresso bene. Il fatto è che il medico continua a dirmi che è tutta una questione psicologica, e non mi da rimedi tranne che il banale consiglio: stai calmo e rilassati, non essere frettoloso. Ma questo non mi aiuta, volevo sapere se ci sono dei rimedi, delle medicine, delle compresse che possano aiutarmi a controllare di più l'eiaculazione. La ringrazio per la risposta, ancora Saluti.
[#3]
Gentile Ragazzo,
essendosi documentato e informato, saprà che esistono rimedi farmacologici, che vanno però, a mio avviso, prescritti solamente in seguito ad un'accurata valutazione specialistica. Meglio evitare di cadere nella trappola dell'autodiagnosi, che non fa altro che aumentare la sua ansia e magari fa accadere proprio ciò che si vorrebbe evitare.
Indipendentemente dal problema che ha descritto (ma a maggior ragione proprio per questo), alla sua età sarebbe opportuno verificare che non ci siano problemi e che lo sviluppo sia proceduto correttamente.
In realtà, nell'ottica di una prevenzione adeguata, una prima visita andrologica andrebbe effettuata già nel corso della pubertà.
Lei si è già recato da un andrologo? Quanto tempo fa? Cosa le è stato detto?
Parallelamente, penso che sarebbe indicato anche qualche colloquio con uno psicologo: potrebbe aiutarla a rivedere alcune sue modalità di vivere la sessualità che contribuiscono ad alimentare l'ansia che in quei momenti può condizionare negativamente il rapporto.
Per questo potrebbe rivolgersi gratuitamente allo Spazio Giovani del Consultorio della sua ASL.
Nel frattempo, le suggerisco le seguenti letture:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1852-ansia-da-prestazione-e-spectatoring.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2433-ho-un-disturbo-sessuale-ma-mi-vergogno-a-parlarne.html
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/3136-campagna-di-prevenzione-andrologica-androlife.html
Cordialità.
essendosi documentato e informato, saprà che esistono rimedi farmacologici, che vanno però, a mio avviso, prescritti solamente in seguito ad un'accurata valutazione specialistica. Meglio evitare di cadere nella trappola dell'autodiagnosi, che non fa altro che aumentare la sua ansia e magari fa accadere proprio ciò che si vorrebbe evitare.
Indipendentemente dal problema che ha descritto (ma a maggior ragione proprio per questo), alla sua età sarebbe opportuno verificare che non ci siano problemi e che lo sviluppo sia proceduto correttamente.
In realtà, nell'ottica di una prevenzione adeguata, una prima visita andrologica andrebbe effettuata già nel corso della pubertà.
Lei si è già recato da un andrologo? Quanto tempo fa? Cosa le è stato detto?
Parallelamente, penso che sarebbe indicato anche qualche colloquio con uno psicologo: potrebbe aiutarla a rivedere alcune sue modalità di vivere la sessualità che contribuiscono ad alimentare l'ansia che in quei momenti può condizionare negativamente il rapporto.
Per questo potrebbe rivolgersi gratuitamente allo Spazio Giovani del Consultorio della sua ASL.
Nel frattempo, le suggerisco le seguenti letture:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1852-ansia-da-prestazione-e-spectatoring.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2433-ho-un-disturbo-sessuale-ma-mi-vergogno-a-parlarne.html
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/3136-campagna-di-prevenzione-andrologica-androlife.html
Cordialità.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#4]
Gentile ragazzo,
anch'io ritengo sia prima necessaria una visita andrologica, così escludi qualcunque dubbio, ma certamente -in caso l'andrologo confermasse quanto già detto dal medico di base- è necessario che tu veda uno psicologo di persona.
In fondo tale disfunzione è molto frequente, ma la buona notizia è che -salvo complicazioni- è del tutto possibile imparare a gestire e controllare il riflesso eiaculatorio.
Se sei troppo ansioso e si verifica tutto ciò, da un punto di vista fisiologico vuol dire che è tutto ok, perchè chiaramente l'ansia accelera la risposta orgasmica.
Quindi è sull'ansia che bisogna lavorare, ma non solo.
Non mi sorprende che tu dica che sei ipersensibile: in realtà chi soffre di questo disturbo è convinto di essere ipersensibile ma sente poco o per nulla e quindi non è in grado di gestire poi il momento in cui desidera eiaculare. Per questa ragione un trattamento psicologico è di grande aiuto in questi casi, perchè ti permette di apprendere tutto ciò.
Inoltre sei giovane e, visto che la tua ragazza è anche molto cooperativa in tutto ciò, credo che le probabilità di successo potranno essere alte e in tempi stretti.
Posso chiederti che cosa ti frena dal chiedere aiuto direttamente allo psicologo?
anch'io ritengo sia prima necessaria una visita andrologica, così escludi qualcunque dubbio, ma certamente -in caso l'andrologo confermasse quanto già detto dal medico di base- è necessario che tu veda uno psicologo di persona.
In fondo tale disfunzione è molto frequente, ma la buona notizia è che -salvo complicazioni- è del tutto possibile imparare a gestire e controllare il riflesso eiaculatorio.
Se sei troppo ansioso e si verifica tutto ciò, da un punto di vista fisiologico vuol dire che è tutto ok, perchè chiaramente l'ansia accelera la risposta orgasmica.
Quindi è sull'ansia che bisogna lavorare, ma non solo.
Non mi sorprende che tu dica che sei ipersensibile: in realtà chi soffre di questo disturbo è convinto di essere ipersensibile ma sente poco o per nulla e quindi non è in grado di gestire poi il momento in cui desidera eiaculare. Per questa ragione un trattamento psicologico è di grande aiuto in questi casi, perchè ti permette di apprendere tutto ciò.
Inoltre sei giovane e, visto che la tua ragazza è anche molto cooperativa in tutto ciò, credo che le probabilità di successo potranno essere alte e in tempi stretti.
Posso chiederti che cosa ti frena dal chiedere aiuto direttamente allo psicologo?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#5]
Utente
Vi ringrazio per le risposte complete, cerco di spiegarmi ancor meglio.
Allora, che io ricordi non ho mai fatto una visita dall'andrologo...Ma quando per la prima volta ho parlato di questo problema al medico, lui mi ha chiesto se poteva dare un occhiata lui...E a suo parere, dal punto di vista organico non ci sono problemi. Da quel momento egli sostiene fermamente che sia tutta una questione psicologica. Dunque, io ammetto..Anzi, sono praticamente sicuro che tutto dipende dalla mia ansia..Perchè ne ho davvero tanta, non riesco a controllarmi in quelle situazioni. Se ancora non ne ho parlato con uno psicologo di persona è perchè al momento non ho la disponibilità economica e non so se nella mia città sia previsto un servizio gratuito da questo punto di vista. Potete darmi informazioni riguardo ciò? E nel mentre, sapreste darmi dei piccoli consigli per essere più calmo in certi casi? So di chiedere troppo, ma ve ne sarei grato.
Grazie davvero per l'attenzione, cordiali saluti.
Allora, che io ricordi non ho mai fatto una visita dall'andrologo...Ma quando per la prima volta ho parlato di questo problema al medico, lui mi ha chiesto se poteva dare un occhiata lui...E a suo parere, dal punto di vista organico non ci sono problemi. Da quel momento egli sostiene fermamente che sia tutta una questione psicologica. Dunque, io ammetto..Anzi, sono praticamente sicuro che tutto dipende dalla mia ansia..Perchè ne ho davvero tanta, non riesco a controllarmi in quelle situazioni. Se ancora non ne ho parlato con uno psicologo di persona è perchè al momento non ho la disponibilità economica e non so se nella mia città sia previsto un servizio gratuito da questo punto di vista. Potete darmi informazioni riguardo ciò? E nel mentre, sapreste darmi dei piccoli consigli per essere più calmo in certi casi? So di chiedere troppo, ma ve ne sarei grato.
Grazie davvero per l'attenzione, cordiali saluti.
[#6]
Gentile ragazzo, puoi chiedere all'ASL della tua città e anche il tuo medico di base potrebbe suggerirti qualche nome.
Oppure ci sono servizi quali i consultori o lo spazio giovani che prevedono la figura dello psicologo.
Consigli per essere più calmo?
Bè, in genere più si cerca di controllare l'ansia, più si rafforza il problema... quindi un aiuto da parte dello psicologo che possa anche fare una valutazione diretta a mio avviso è indispensabile.
Considera infine che le prescrizioni comportamentali, come quelle di farmaci, sono proibite on line per ovvie ragioni.
Prova a prenotare un colloquio psicologico presso l'ASL della tua città e poi facci sapere!
Saluti,
Oppure ci sono servizi quali i consultori o lo spazio giovani che prevedono la figura dello psicologo.
Consigli per essere più calmo?
Bè, in genere più si cerca di controllare l'ansia, più si rafforza il problema... quindi un aiuto da parte dello psicologo che possa anche fare una valutazione diretta a mio avviso è indispensabile.
Considera infine che le prescrizioni comportamentali, come quelle di farmaci, sono proibite on line per ovvie ragioni.
Prova a prenotare un colloquio psicologico presso l'ASL della tua città e poi facci sapere!
Saluti,
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.9k visite dal 18/08/2013.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.