Fidanzato indeciso

Buon pomeriggio,
ho 22 anni e da circa 4 sto con un ragazzo di 26, o meglio sono coinvolta in una storia con svariati alti e bassi.
I primi 2 anni e mezzo filavano lisci, e abbiamo fatto l'errore di coinvolgere subito le famiglie...siamo di un paese piccolissimo in cui tutti si conoscono, ed è stato pressoché inevitabile.

Nel febbraio 2012 X parte per un altro continente, per un'opportunità accademica. La distanza ci porta a lasciarci, o meglio mi porta a lasciarlo. Per alcuni mesi non ci siamo sentiti e io ho anche frequentato un altra persona. Tuttavia mi sono resa conto di quanto mi mancasse, e ho tentato di recuperare i rapporti. Abbiamo ricominciato a sentirci, e sono anche andata a trovarlo...questo a Novembre 2012.

Durante la mia visita tutto è filato alla perfezione, ritrovando quasi la nostra vecchia complicità. Appena tornata a casa, lui insisteva sul fatto che "non fossimo tornati insieme" (nonostante ci sentissimo praticamente tutti i giorni e lui avesse lasciato intendere diversamente). A Natale torna a casa, ci rincontriamo ed è un giorno affettuosissimo, il giorno dopo si ostina a dire "non stiamo insieme".

Quando è ripartito, ho deciso di mettere fine alla storia perché non lo vedevo convinto e lui era d'accordo. Non sapeva cosa voleva e non aveva senso continuare questo martirio a distanza.

Dopo neanche 2 settimane mi richiama per dirmi che ha capito che gli manco e che mi ama. Così fino a marzo, momento in cui ricambia nuovamente idea.

Non ci sentiamo fino a giugno....ci incontriamo e mi ripete che non vuole tornare insieme. Un mese dopo ci rincontriamo nuovamente al nostro "paese" e mi dice che ora che mi ha visto non è più tranquillo e sta andando contro se stesso.

Si riprende come a Natale, un giorno affettuosissimo, il giorno dopo "non stiamo insieme".In pubblico non esiste darsi la mano o un bacio o stare da soli....massimo della riservatezza.

La sua famiglia non sa proprio nulla di tutto questo macello e non mi guardano neppure in faccia, la mia di famiglia invece sa più o meno tutto e si trova comunque a disagio, non sapendo come comportarsi.

Io non so cosa sia meglio fare...pensavo avesse bisogno di tempo, ma adesso mi sento solo presa in giro. Ho provato a parlargliene e lui ogni volta trova il modo di farmi sentire una bambina che si sta lamentando di cose futili, e dice sempre "le cose si devono ricostruire a poco a poco", giustificando in questo modo il fatto di non volersi mostrare in pubblico o di non volerne parlare con i suoi.

Io lo amo, ma a questo punto dopo più di un anno di sofferenza penso sia il momento di cercare di andare avanti. Io veramente non lo capisco: perché non riesce a lasciarmi? O perché non riesce a tornare con me veramente?
Sarà mica che la sua famiglia non è più d'accordo e ha timore della loro reazione?

Non so cosa pensare, ma questa storia a metà mi sta distruggendo.
Vi sarò grata per qualunque suggerimento abbiate.
Grazie ancora.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<e abbiamo fatto l'errore di coinvolgere subito le famiglie...siamo di un paese piccolissimo in cui tutti si conoscono,a sua famiglia non sa proprio nulla di tutto questo macello e non mi guardano neppure in faccia, >

Gentile Ragazza,
può spiegare meglio in che senso l'errore? Che rapporti ha con la famiglia del suo ragazzo? Perché non la guardano più in faccia?
Al di là di questi coinvolgimenti familiari, sarebbe opportuno riusciste a chiarire se davvero volete continuare o meno.
Lei dice di amarlo, ma mi pare di capire che non sopporti la distanza, e che non le sia nemmeno chiaro il comportamento del suo ragazzo.

Il fatto che lei abbia allacciato un rapporto con un'altra persona potrebbe avere un peso, se il suo ragazzo parla di ricostruire la fiducia e si comporta per così dire in modo circospetto, dato che poi vive lontano forse teme che la cosa possa ricapitare.
Avete chiarito questo punto?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazza,
Mi sembra che in questa questione il problema sia che lei continua ad avere sentimenti per questo ragazzo.
Certamente questo comporta da parte sua (di lei che scrive) dei messaggi che il ragazzo coglie e che "lo autorizzano" a proseguire con questo atteggiamento discontinuo. Non si genera in lui il desiderio.
Sarebbe percio' necessario che lei riflettesse su questo prima di cercare responsabilita' esterne.
Se questo ragazzo vive in un altro continente questa e' una realta' per etrambi. Anche su questo dovrebbe riflettere con una necessaria obiettivita'.
Le faccio i migliori auguri!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#3]
Utente
Utente
Vi ringrazio per le celeri risposte.

Per quanto riguarda la domanda della dr.ssa Rinella, il motivo per cui non mi guardano più in faccia è dovuto al fatto che lui ha molto sofferto della separazione iniziale, ma anche al fatto che non sono al corrente del "ricongiungimento" (se così si può chiamare).

Invece per quanto riguarda quanto chiesto dalla dr.ssa Esposito, il ragazzo non vive più lontano, ma saremo comunque distanti perché adesso sono io a partire. A quanto ho capito, la sua paura è che io possa cambiare idea di nuovo... almeno questo lui dice. Io sento sempre di dover dimostrare qualcosa, ed è questo che mi spinge a sopportare i suoi atteggiamenti lunatici. Ma ormai penso sia passato sufficiente tempo e avrei voglia anch'io che lui mi dimostrasse qualcosa.

Se avete altri suggerimenti, sono tutti ben accetti!

Cordialmente.