Dubbi sulla rottura di una relazione
Buonasera, sono una ragazza di 22 anni. Ho lasciato da quattro giorni il ragazzo con cui stavo da tre anni, della mia stessa età. La nostra storia non andava bene almeno per me: avevo un rapporto "superficiale" con questo ragazzo, non profondo, non mi capiva in niente tranne in poche cose come andare al cinema, o andare a mangiare fuori, non avevo quasi più voglia di avere intimità con lui, non mi attirava più (è ingrassato molto), non lo stimavo e non mi mancava mai ed essendo lui una persona poco attiva, senza grandi interessi e senza voglia/coraggio di cercare una lavoro non mi trasmetteva slanci vitali, anzi stava spengendo i miei, stavo diventando "depressa" e io ho sempre avuto slanci vitali. Infine da due anni avevo cotte per altri ragazzi (ma non l'ho mai tradito) a volte molto forti e quasi insopportabili gli ultimi mesi. Ho trovato il coraggio di lasciarlo dopo 10 giorni che lui era in vacanza e non ci siamo visti: in quei giorni non mi mancava e avevo le solite cotte, una molto forte, ed ero arrivata al limite di sopportazione, ma non l'ho lasciato per la "cotta" ovviamente, sapendo che era dovuta ai problemi con lui. Le ultime sere con il mio ragazzo non avevo voglia di stare con lui, non mi divertivo quasi più, ero sempre angosciata dal fatto che non ero felice, che non era il ragazzo per me, che lo dovevo lasciare ma non avevo il coraggio di farlo e non capivo se lo amavo o no. Adesso l'ho lasciato ma non sono più tanto convinta della scelta come lo ero quando l'ho fatto (anche se mi sono un po' "buttata" nel vuoto quando l'ho lasciato, perchè tanto sennò non sarei mai riuscita a lasciarlo). Gli ho detto che mi ero disinnamorata di lui, che c'era ormai solo affetto, che non ero felice; anche se avevamo parlato tempo fa del fatto ke non ero felice e avevamo cercato di risolvere i problemi, per me la cosa era andata peggiorando e stavo troppo male gli ultimi mesi. Lui adesso continua a scrivermi e così mi manca di più ma non riesco ad essere cattiva con lui e dirgli che non mi deve cercare più, perchè non potrei sopportare che mi odi, e in più non voglio chiudere del tutto perchè quando mi manca tanto mi vengono i dubbi sulla scelta che ho fatto... forse dovevo aspettare? ma non ce la facevo più, ero sempre nervosa ed angosciata...Mi ha chiesto di vederci perchè mi deve dire una cosa importante ma io non so che fare perchè se lo rivedo, visto che mi manca, può darsi che mi ci rimetta insieme ma probabilmente, visti i presupposti, lo lascerei di nuovo... Non riesco a capire se ho fatto la scelta giusta o no!! Vorrei tanto essere sicura per farmene una ragione e chiudere del tutto!! Comunque c'è un altro problema: parlando su questo sito con una psicologa credo di aver capito di avere un problema di dipendenza affettiva causata da un padre che non mi ha dato affetto e che non conosco quasi. Come faccio a capire se ho fatto la scelta giusta col mio ex-ragazzo? Non so come fare. Forse non sono più convinta perchè lo amo ancora? non riesco a capirlo. Non capisco se lo amo o no, penso di no visto che provavo emozioni solo a volte, in certi momenti, e non mi mancava mai e non lo stimavo, mi aveva "peggiorata" ma non lo so!! in dei momenti di grande vicinanza eravamo molto legati, più che altro quando ci vedevamo. Dovrei rivedere questo ragazzo e parlargli? Sentire cosa mi deve dire? Non voglio fargli altro male a questo ragazzo! Grazie delle eventuali risposte, arrivederci.
[#1]
Psicologo
Gentile Utente,
credo che il nocciolo della questione stia nel fatto che <<Vorrei tanto essere sicura per ...>>.
Se non è sicura di ciò che Lei stessa vuole, difficilmente riuscirà a prendere delle decisioni con serenità.
Quindi, a mio avviso la prima cosa da fare è "mettersi comoda" e capire le cause della Sua insicurezza, e un padre "assente" potrebbe essere un motivo, per poterla ridimensionare e infine risolvere.
In questo, la consultazione con uno/a psicologo/a può essere un aiuto determinante.
credo che il nocciolo della questione stia nel fatto che <<Vorrei tanto essere sicura per ...>>.
Se non è sicura di ciò che Lei stessa vuole, difficilmente riuscirà a prendere delle decisioni con serenità.
Quindi, a mio avviso la prima cosa da fare è "mettersi comoda" e capire le cause della Sua insicurezza, e un padre "assente" potrebbe essere un motivo, per poterla ridimensionare e infine risolvere.
In questo, la consultazione con uno/a psicologo/a può essere un aiuto determinante.
[#2]
Gentile Ragazza,
Mi associo alle preziose riflessioni del Collega.
La sua disamina del rapporto sembra essere lucida e molto aderente alla realtà: superficialità, niente in comune e la mancanza di desiderio sessuale ....
È molto frequente che il silenzio dei sensi sia il primo, forte, grido, di un' anima che si ribella.....e, che solitamente andrebbe ascoltata
Il corpo non mente mai, spesso è depositario di conoscenze e verità a noi ancora sconosciute.
Forse stare un pò da sola, riappropriarsi del suo tempo e spazio, potrebbe essere una strategia per conoscersi meglio e comprendere cosa desidera realmente , se stare un coppia o il suo fidanzato, cose totalmente differenti.
Le allego qualche lettura sull' Amore
Amore
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2175-quando-finisce-un-amore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2959-amore-bugiardo.html
Mi associo alle preziose riflessioni del Collega.
La sua disamina del rapporto sembra essere lucida e molto aderente alla realtà: superficialità, niente in comune e la mancanza di desiderio sessuale ....
È molto frequente che il silenzio dei sensi sia il primo, forte, grido, di un' anima che si ribella.....e, che solitamente andrebbe ascoltata
Il corpo non mente mai, spesso è depositario di conoscenze e verità a noi ancora sconosciute.
Forse stare un pò da sola, riappropriarsi del suo tempo e spazio, potrebbe essere una strategia per conoscersi meglio e comprendere cosa desidera realmente , se stare un coppia o il suo fidanzato, cose totalmente differenti.
Le allego qualche lettura sull' Amore
Amore
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2175-quando-finisce-un-amore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2959-amore-bugiardo.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
"Come faccio a capire se ho fatto la scelta giusta col mio ex-ragazzo? "
Gentile ragazza,
a me questa sembra solo un po' d'ansia, perchè si esprime con il rimuginio sulle azioni, pensieri, ecc...
E' anche vero che la relazione è terminata da poco tempo: concediti il tempo di metabolizzarla. Non puoi sapere come andranno le cose fin oa quando non le vivi. Anche questi pensieri a mio avviso esprimono una certa ansia: se desideri incontrare il tuo ex ragazzo, incontralo. Ma se non ti senti pronta e non lo desideri, prendi il tempo per ripartire da te stessa.
Saluti,
Gentile ragazza,
a me questa sembra solo un po' d'ansia, perchè si esprime con il rimuginio sulle azioni, pensieri, ecc...
E' anche vero che la relazione è terminata da poco tempo: concediti il tempo di metabolizzarla. Non puoi sapere come andranno le cose fin oa quando non le vivi. Anche questi pensieri a mio avviso esprimono una certa ansia: se desideri incontrare il tuo ex ragazzo, incontralo. Ma se non ti senti pronta e non lo desideri, prendi il tempo per ripartire da te stessa.
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#4]
Ex utente
Grazie a tutti per le risposte. Credo anche io che i miei dubbi siano causati solo da un po' d'ansia, perchè effettivamente l'ansia è molto presente nella mia vita.
Ad esempio un ragazzo per cui ho avuto una cotta molto forte mentre ero fidanzata mi ha cercata con un messaggio privato su facebook, io mi sono "buttata" d'impeto e gli ho scritto con nonchalance che "mi stavo abituando da poco alla vita da single" perchè ho pensato che se mi chiedesse di uscire potrei finalmente vedere come andrebbe con lui, ma adesso sentendo dei pareri di altre persone ho paura di essere stata troppo esplicita, di essermi esposta troppo, e quindi sto appunto "rimuginando" parecchio, sto pensando varie cose: che forse esponendomi sono apparsa come un disperata e quindi a lui non interesserà uscire insieme (sempre che voglia chiedermi questo), che forse questa cosa mi darebbe troppa ansia essendo già in ansia per la fine della relazione di cui vi ho parlato, che quando lo rivedrò in gruppo mi vergognerò di essermi esposta e lui non mi considererà, e allora ripenserò al mio ex e starò peggio. Non riesco molto bene a tranquillizzarmi. Con questo ragazzo ci uscirei, in caso, perchè essendomi piaciuto tanto negli ultimi mesi sarebbe assurdo non provarci neanche ma visto che già una minima conversazione su facebook mi genera tanta ansia non so se è il caso...
Infine ora non mi manca tanto il mio ex ma ho il terrore che di colpo mi verrà una malinconia assurda... ho veramente la fobia dell' eventuale malinconia futura, e ho paura che se succederà sarò disperata e poco lucida quindi penserò, probabilmente sbagliando, che ho fatto una cavolata a lasciarlo...
Però è anche vero che erano mesi che pensavo che volevo lasciare il mio ragazzo, quindi non dovrei aver sbagliato nel farlo...
Penso davvero che il mio problema è che sono troppo ansiosa, vorrei riuscire a tranquillizzarmi un po'!! Se adesso mi mostro tranquilla e poco interessata con questo ragazzo di facebook riesco a recuperare il fatto che mi sono esposta troppo?
Grazie delle eventuali risposte.
Ad esempio un ragazzo per cui ho avuto una cotta molto forte mentre ero fidanzata mi ha cercata con un messaggio privato su facebook, io mi sono "buttata" d'impeto e gli ho scritto con nonchalance che "mi stavo abituando da poco alla vita da single" perchè ho pensato che se mi chiedesse di uscire potrei finalmente vedere come andrebbe con lui, ma adesso sentendo dei pareri di altre persone ho paura di essere stata troppo esplicita, di essermi esposta troppo, e quindi sto appunto "rimuginando" parecchio, sto pensando varie cose: che forse esponendomi sono apparsa come un disperata e quindi a lui non interesserà uscire insieme (sempre che voglia chiedermi questo), che forse questa cosa mi darebbe troppa ansia essendo già in ansia per la fine della relazione di cui vi ho parlato, che quando lo rivedrò in gruppo mi vergognerò di essermi esposta e lui non mi considererà, e allora ripenserò al mio ex e starò peggio. Non riesco molto bene a tranquillizzarmi. Con questo ragazzo ci uscirei, in caso, perchè essendomi piaciuto tanto negli ultimi mesi sarebbe assurdo non provarci neanche ma visto che già una minima conversazione su facebook mi genera tanta ansia non so se è il caso...
Infine ora non mi manca tanto il mio ex ma ho il terrore che di colpo mi verrà una malinconia assurda... ho veramente la fobia dell' eventuale malinconia futura, e ho paura che se succederà sarò disperata e poco lucida quindi penserò, probabilmente sbagliando, che ho fatto una cavolata a lasciarlo...
Però è anche vero che erano mesi che pensavo che volevo lasciare il mio ragazzo, quindi non dovrei aver sbagliato nel farlo...
Penso davvero che il mio problema è che sono troppo ansiosa, vorrei riuscire a tranquillizzarmi un po'!! Se adesso mi mostro tranquilla e poco interessata con questo ragazzo di facebook riesco a recuperare il fatto che mi sono esposta troppo?
Grazie delle eventuali risposte.
[#5]
Gentile ragazza, anche quest'ultima domanda che poni a mio avviso è carica di ansia: la gente pensa quello che vuole, ma è l'ansioso che se ne fa un cruccio per tutto!
Al di là di questa esperienza, l'ansia si manifesta anche in altri ambiti della vita?
Avere la "fobia" che possa manifestaresi un po' di malinconia ecc.. legati alla rottura sembra un volersi riparare da tutto nella vita: la vita è fatta anche da queste cose, che a mio avviso non sono sempre negative (tu stessa dici che ci pensavi da un po' a lasciare il tuo ragazzo...) per tante ragioni e che comunque non possiamo evitare.
O meglio, chi volesse evitarle, non dovrebbe mai stare con qualcuno, nè innamorarsi di qualcuno. Diciamo che questa è una sofferenza sana.
Quella meno sana è invece legata alla tua ansia.
Saluti,
Al di là di questa esperienza, l'ansia si manifesta anche in altri ambiti della vita?
Avere la "fobia" che possa manifestaresi un po' di malinconia ecc.. legati alla rottura sembra un volersi riparare da tutto nella vita: la vita è fatta anche da queste cose, che a mio avviso non sono sempre negative (tu stessa dici che ci pensavi da un po' a lasciare il tuo ragazzo...) per tante ragioni e che comunque non possiamo evitare.
O meglio, chi volesse evitarle, non dovrebbe mai stare con qualcuno, nè innamorarsi di qualcuno. Diciamo che questa è una sofferenza sana.
Quella meno sana è invece legata alla tua ansia.
Saluti,
[#6]
Ex utente
Gentile dottoressa, la ringrazio nuovamente per la sua risposta.
Oltre alla "fobia" della malinconia ho la "fobia" del pentimento, di arrivare in futuro a pensare di aver fatto un'enorme cavolata, è questo che mi spaventa ancora di più. La prima fobia ce l'ho perchè mio fratello era in una situazione simile, aveva lasciato la sua ragazza dopo un po' di anni e di tira e molla e il primo mese era stato benissimo, il secondo e il terzo stava parecchio male, e ora al quinto mese sta bene. Quindi ho paura che tra un mesetto mi prenda la botta di malinconia. La differenza però è che lui non avevi dubbi sul fatto che la sua scelta fosse giusta o meno, io invece in alcuni momenti si, quindi dico "perchè lui era sicuro e io no?allora forse ho sbagliato?", "quando mi prenderà la botta di malinconia, mi verrà anche il pentimento? starò malissimo per il rimpianto di aver perso una persona per un errore madornale?" "come farò allora?"... in dei momenti ho davvero tanta paura.
Sono d'accordo con lei sul fatto che la sofferenza sana faccia bene nella vita e faccia parte di essa. Il mio problema appunto è la sofferenza insana data dall'ansia: per esempio ieri non mi mancava il mio ragazzo, non mi veniva da piangere per lui, ma mi stava per venire da piangere per la paura della malinconia futura, ed è assurdo questo, se lui non mi manca per ora dovrei starmene tranquilla e rilassarmi, visto che sono stata così male e così angosciata gli ultimi mesi con lui! Vorrei un po' di serenità, e invece non ne ho molta.
Si l'ansia si manifesta in tantissimi aspetti della mia vita, soprattutto nelle relazioni con le persone, quindi anche in amicizia: cerco sempre di non litigare con nessuno e penso sempre di sbagliare io e che abbiano ragione sempre loro: se si litigasse mi darei tutte le colpe perchè lo faccio spesso in molte cose. Mentre studio per un esame sono agitata però quando sono davanti al professore tiro fuori una faccia di bronzo allucinante e divento calma e sicura (infatti di solito vado bene all'università, anche se non mi piace molto quella che sto facendo e la cambierò presto). Come potrei risolvere questo problema? Sto cominciando da poco a fare jogging, questo potrebbe servire? o magari yoga? e tanto training autogeno per autorilassarmi?
Un'altra paura è quella di fare una psicoterapia: non è che non abbia l'umiltà di riconoscere che ho delle cose da risolvere, ma ho paura che scavando a fondo dentro di me stia peggio di come sto ora, sia ancora meno serena e vada nel frattempo a rotoli la mia vita.
Grazie dell'attenzione!
Oltre alla "fobia" della malinconia ho la "fobia" del pentimento, di arrivare in futuro a pensare di aver fatto un'enorme cavolata, è questo che mi spaventa ancora di più. La prima fobia ce l'ho perchè mio fratello era in una situazione simile, aveva lasciato la sua ragazza dopo un po' di anni e di tira e molla e il primo mese era stato benissimo, il secondo e il terzo stava parecchio male, e ora al quinto mese sta bene. Quindi ho paura che tra un mesetto mi prenda la botta di malinconia. La differenza però è che lui non avevi dubbi sul fatto che la sua scelta fosse giusta o meno, io invece in alcuni momenti si, quindi dico "perchè lui era sicuro e io no?allora forse ho sbagliato?", "quando mi prenderà la botta di malinconia, mi verrà anche il pentimento? starò malissimo per il rimpianto di aver perso una persona per un errore madornale?" "come farò allora?"... in dei momenti ho davvero tanta paura.
Sono d'accordo con lei sul fatto che la sofferenza sana faccia bene nella vita e faccia parte di essa. Il mio problema appunto è la sofferenza insana data dall'ansia: per esempio ieri non mi mancava il mio ragazzo, non mi veniva da piangere per lui, ma mi stava per venire da piangere per la paura della malinconia futura, ed è assurdo questo, se lui non mi manca per ora dovrei starmene tranquilla e rilassarmi, visto che sono stata così male e così angosciata gli ultimi mesi con lui! Vorrei un po' di serenità, e invece non ne ho molta.
Si l'ansia si manifesta in tantissimi aspetti della mia vita, soprattutto nelle relazioni con le persone, quindi anche in amicizia: cerco sempre di non litigare con nessuno e penso sempre di sbagliare io e che abbiano ragione sempre loro: se si litigasse mi darei tutte le colpe perchè lo faccio spesso in molte cose. Mentre studio per un esame sono agitata però quando sono davanti al professore tiro fuori una faccia di bronzo allucinante e divento calma e sicura (infatti di solito vado bene all'università, anche se non mi piace molto quella che sto facendo e la cambierò presto). Come potrei risolvere questo problema? Sto cominciando da poco a fare jogging, questo potrebbe servire? o magari yoga? e tanto training autogeno per autorilassarmi?
Un'altra paura è quella di fare una psicoterapia: non è che non abbia l'umiltà di riconoscere che ho delle cose da risolvere, ma ho paura che scavando a fondo dentro di me stia peggio di come sto ora, sia ancora meno serena e vada nel frattempo a rotoli la mia vita.
Grazie dell'attenzione!
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 28.2k visite dal 16/08/2013.
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Approfondimento su Dipendenza affettiva
Come superare la dipendenza affettiva? Perché e come si instaura e cosa fare per superare una relazione non equilibrata che provoca sofferenza.