Autoerotismo/vaginismo
Gentili Dottori,
Sono una ragazza di 26 anni. Vi scrivo perché, nonostante dieci anni di attività sessuale alle spalle, non sono ancora riuscita ad "entrare dentro me stessa". Mi spiego meglio: ho paura di inserire le mie dita dentro la mia vagina, quindi purtroppo non riesco a masturbarmi come vorrei, ma solo limitandomi al piacere clitorideo, e comunque con l'uso di un vibratore. In questi anni ho avuto rapporti con un numero considerevole di uomini, spesso soddisfacenti, generalmente insomma mi diverto, sebbene raggiunga l'orgasmo vaginale con difficoltà e rarità. So che esistono gli esercizi di Kegel per conoscere i muscoli vaginali, ma il mio problema è la paura, sono totalmente bloccata e paralizzata all'idea di mettermi qualcosa dentro che non sia il pene di un uomo. Tutto ciò è frustrante, soprattutto nei periodi "di magra", per fortuna pochi, ma può essere limitante anche con certi uomini magari inesperti a cui non so come spiegare precisamente ciò che voglio, perché mi conosco poco. Sulla mia scheda ginecologica il mio medico aveva scritto "vaginismo", perché quando cominciai a farmi visitare all'età di 15-16 anni, non riusciva ad esplorarmi. Ci misi un anno con il mio ragazzo dell'epoca prima di riuscire ad avere un rapporto completo e quindi perdere la verginità. Fu una vera sofferenza: anche solo l'idea di avvicinarmi all'area genitale mi provocava panico. Ora fortunatamente non è più così. Questo muro fra me e la mia vagina mi ha sempre fatta sentire sola e diversa dalle altre, anche per la mia spiccata e aggressiva libido. Occorre dirlo che ho un pessimo rapporto con mia madre e di conseguenza un rapporto conflittuale con il mio corpo, e che ho ricevuto un'educazione cattolica? Insomma, credo di essere abbastanza consapevole delle ragioni che stanno sotto a questo mio blocco, ma come posso superarlo? Non mi resta altro che respirare a fondo e provare? E allora, perché alla fine non ci provo mai? Forse perché ho sempre avuto uomini e in fondo è sempre stato meglio ignorare il problema per evitare l'angoscia, e lasciandolo lì si è cementificato. Gli unici tentativi risalgono ad anni fa, perché dovevo fare della lavande contro la candida: panico e pianti, ma ce l'avevo fatta, col mio ex che mi guardava e assisteva. Aggiungo inoltre che in questo periodo vivo con i miei genitori... pessimo periodo. Infine devo dire che ho incontrato molto spesso uomini molto fallocentrici, che davano poche attenzioni alla mia vagina e al mio corpo in generale, a parte l'ultimo, che finalmente riusciva a rilassarmi quasi totalmente: avevo anche pensato di provare insieme a lui nei momenti di rilassamento e disinibizione estrema, ma non ce l'ho mai fatta, temevo di avere reazioni scomposte davanti a lui. E ora l'ho lasciato, per altri motivi. Spero possiate darmi qualche consiglio utile, se avete bisogno di più dettagli chiedete pure. Intanto grazie per la disponibilità!
Sono una ragazza di 26 anni. Vi scrivo perché, nonostante dieci anni di attività sessuale alle spalle, non sono ancora riuscita ad "entrare dentro me stessa". Mi spiego meglio: ho paura di inserire le mie dita dentro la mia vagina, quindi purtroppo non riesco a masturbarmi come vorrei, ma solo limitandomi al piacere clitorideo, e comunque con l'uso di un vibratore. In questi anni ho avuto rapporti con un numero considerevole di uomini, spesso soddisfacenti, generalmente insomma mi diverto, sebbene raggiunga l'orgasmo vaginale con difficoltà e rarità. So che esistono gli esercizi di Kegel per conoscere i muscoli vaginali, ma il mio problema è la paura, sono totalmente bloccata e paralizzata all'idea di mettermi qualcosa dentro che non sia il pene di un uomo. Tutto ciò è frustrante, soprattutto nei periodi "di magra", per fortuna pochi, ma può essere limitante anche con certi uomini magari inesperti a cui non so come spiegare precisamente ciò che voglio, perché mi conosco poco. Sulla mia scheda ginecologica il mio medico aveva scritto "vaginismo", perché quando cominciai a farmi visitare all'età di 15-16 anni, non riusciva ad esplorarmi. Ci misi un anno con il mio ragazzo dell'epoca prima di riuscire ad avere un rapporto completo e quindi perdere la verginità. Fu una vera sofferenza: anche solo l'idea di avvicinarmi all'area genitale mi provocava panico. Ora fortunatamente non è più così. Questo muro fra me e la mia vagina mi ha sempre fatta sentire sola e diversa dalle altre, anche per la mia spiccata e aggressiva libido. Occorre dirlo che ho un pessimo rapporto con mia madre e di conseguenza un rapporto conflittuale con il mio corpo, e che ho ricevuto un'educazione cattolica? Insomma, credo di essere abbastanza consapevole delle ragioni che stanno sotto a questo mio blocco, ma come posso superarlo? Non mi resta altro che respirare a fondo e provare? E allora, perché alla fine non ci provo mai? Forse perché ho sempre avuto uomini e in fondo è sempre stato meglio ignorare il problema per evitare l'angoscia, e lasciandolo lì si è cementificato. Gli unici tentativi risalgono ad anni fa, perché dovevo fare della lavande contro la candida: panico e pianti, ma ce l'avevo fatta, col mio ex che mi guardava e assisteva. Aggiungo inoltre che in questo periodo vivo con i miei genitori... pessimo periodo. Infine devo dire che ho incontrato molto spesso uomini molto fallocentrici, che davano poche attenzioni alla mia vagina e al mio corpo in generale, a parte l'ultimo, che finalmente riusciva a rilassarmi quasi totalmente: avevo anche pensato di provare insieme a lui nei momenti di rilassamento e disinibizione estrema, ma non ce l'ho mai fatta, temevo di avere reazioni scomposte davanti a lui. E ora l'ho lasciato, per altri motivi. Spero possiate darmi qualche consiglio utile, se avete bisogno di più dettagli chiedete pure. Intanto grazie per la disponibilità!
[#1]
Gentile ragazza, innanzitutto dovrebbe aumentare le conoscenze e scrollarsi di dosso falsi miti
(..)generalmente insomma mi diverto, sebbene raggiunga l'orgasmo vaginale con difficoltà e rarità (..)
non esiste altro orgasmo che quello clitorideo, la suggestione di un orgasmo vaginale è data sempre dalla stimolazione clitoridea. Detto ed appreso questo è proprio sicura che si tratti di un problema dal momento in cui i suoi rapporti sono soddisfacenti?
Il timore di inserire le dite può avere cause psicologiche (fobie, timori di infezioni) che, a loro volta, determinano contrazioni e dolore. Ma la lotta ansiosa per poter inserire qualcos'altro al di là dell'organo maschile forse è davvero inutile e basata su credenze scorrette.
(..)generalmente insomma mi diverto, sebbene raggiunga l'orgasmo vaginale con difficoltà e rarità (..)
non esiste altro orgasmo che quello clitorideo, la suggestione di un orgasmo vaginale è data sempre dalla stimolazione clitoridea. Detto ed appreso questo è proprio sicura che si tratti di un problema dal momento in cui i suoi rapporti sono soddisfacenti?
Il timore di inserire le dite può avere cause psicologiche (fobie, timori di infezioni) che, a loro volta, determinano contrazioni e dolore. Ma la lotta ansiosa per poter inserire qualcos'altro al di là dell'organo maschile forse è davvero inutile e basata su credenze scorrette.
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile Utente,
accanto al parere del Collega, vorrei anche aggiungere che molte donne ignorano completamente come sia fatta la propria vagina e hanno davvero dei miti in mente, non solo legato all'orgasmo, ma anche ai propri genitali.
Teme di danneggiare i tessuti? Non tutti sanno che la vagina in realtà è molto robusta ed elastica e permette non solo al pene di entrare ma anche alla testa di un neonato di passare, senza provocare danni.
A mio avviso però non sarebbe del tutto inutile pensare di sentire il parere di un esperto, magari chiedendo lumi allo stesso ginecologo, se ancora non l'ha fatto.
Saluti,
accanto al parere del Collega, vorrei anche aggiungere che molte donne ignorano completamente come sia fatta la propria vagina e hanno davvero dei miti in mente, non solo legato all'orgasmo, ma anche ai propri genitali.
Teme di danneggiare i tessuti? Non tutti sanno che la vagina in realtà è molto robusta ed elastica e permette non solo al pene di entrare ma anche alla testa di un neonato di passare, senza provocare danni.
A mio avviso però non sarebbe del tutto inutile pensare di sentire il parere di un esperto, magari chiedendo lumi allo stesso ginecologo, se ancora non l'ha fatto.
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Ex utente
Anche se i rapporti sono per lo più soddisfacenti -il che varia anche a seconda dell'abilità e dell'affinità con l'uomo in questione- lo vivo comunque come un problema perché sento il desiderio forte di farlo, senza però riuscirci. Oltre all'aspetto dell'autoerotismo che sento come incompleto, c'è anche l'ansia che provo in vista di ogni visita ginecologica, tant'è che il mio ginecologo mi prende un po' in giro...
Sì in parte ho una certa paura di farmi male, ma non si tratta solo di questo, il fatto è che non so proprio come fare, in che direzione andare, e soprattutto ho paura della sensazione che mi darebbe... sentirei stretto? umido? Proprio non lo so. Mi spaventa l'ignoto. E in parte mi schifa l'idea del contatto con la mucosa credo. Parlandone con una mia amica, pare che per lei sia naturale.. quindi non sapeva cosa dirmi. é vero, potrebbe non essere un grosso problema, ma ogni volta è come se dovessi rinunciare a una parte di me, è snervante. Mi sento castrata, o come se avessi un corpo estraneo dentro di me. Non so come spiegare.. Vorrei poter godere anche in assenza di un uomo, insomma, oppure anche nel caso in cui lui non riesca a "completare l'opera", diciamo. Non è facile comunicare con l'altro, soprattutto se occasionale, o se orgoglioso e insicuro, come spesso capita. Comunque per il momento vi ringrazio, chiederò eventualmente anche al mio ginecologo, così forse non riderà più tanto di me.
Cordiali Saluti
Sì in parte ho una certa paura di farmi male, ma non si tratta solo di questo, il fatto è che non so proprio come fare, in che direzione andare, e soprattutto ho paura della sensazione che mi darebbe... sentirei stretto? umido? Proprio non lo so. Mi spaventa l'ignoto. E in parte mi schifa l'idea del contatto con la mucosa credo. Parlandone con una mia amica, pare che per lei sia naturale.. quindi non sapeva cosa dirmi. é vero, potrebbe non essere un grosso problema, ma ogni volta è come se dovessi rinunciare a una parte di me, è snervante. Mi sento castrata, o come se avessi un corpo estraneo dentro di me. Non so come spiegare.. Vorrei poter godere anche in assenza di un uomo, insomma, oppure anche nel caso in cui lui non riesca a "completare l'opera", diciamo. Non è facile comunicare con l'altro, soprattutto se occasionale, o se orgoglioso e insicuro, come spesso capita. Comunque per il momento vi ringrazio, chiederò eventualmente anche al mio ginecologo, così forse non riderà più tanto di me.
Cordiali Saluti
[#4]
Gentile Utente,
forse è l'idea che Lei ha in mente su come sono fatti i genitali femminili a creare questo problema. Tuttavia le domande sono sensate, ad esempio riguardo la direzione, perchè la vagina ha una determinata forma (come un sacchetto vuoto le cui pareti si appoggiano una sull'altra ed è chiusa sul fondo, nel senso che non è possibile che un oggetto possa "perdersi" al suo interno) e ha una determinata direzione: anche il pene deve essere in asse con la direzione della vagina durante la penetrazione.
Su tutto ciò penso possa aiutarLa il ginecologo.
Però ci sono altri aspetti, a mio avviso di interesse psicologico e cioè:
" ho paura della sensazione che mi darebbe... sentirei stretto? umido? Proprio non lo so. Mi spaventa l'ignoto. E in parte mi schifa l'idea del contatto con la mucosa credo"
Questo potrebbe essere un aspetto fobico. Se per Lei è un problema tutto ciò, potrebbe essere utile parlaarne con uno psicologo psicoterapeuta.
Un cordiale saluto,
forse è l'idea che Lei ha in mente su come sono fatti i genitali femminili a creare questo problema. Tuttavia le domande sono sensate, ad esempio riguardo la direzione, perchè la vagina ha una determinata forma (come un sacchetto vuoto le cui pareti si appoggiano una sull'altra ed è chiusa sul fondo, nel senso che non è possibile che un oggetto possa "perdersi" al suo interno) e ha una determinata direzione: anche il pene deve essere in asse con la direzione della vagina durante la penetrazione.
Su tutto ciò penso possa aiutarLa il ginecologo.
Però ci sono altri aspetti, a mio avviso di interesse psicologico e cioè:
" ho paura della sensazione che mi darebbe... sentirei stretto? umido? Proprio non lo so. Mi spaventa l'ignoto. E in parte mi schifa l'idea del contatto con la mucosa credo"
Questo potrebbe essere un aspetto fobico. Se per Lei è un problema tutto ciò, potrebbe essere utile parlaarne con uno psicologo psicoterapeuta.
Un cordiale saluto,
[#5]
Ex utente
Grazie molte davvero. Proverò a parlarne con il mio ginecologo, dato che la visita è imminente... non a caso vi scrivo proprio ora in merito a questo problema. Per fortuna ci siete voi, a volte i pianti in solitudine sono la cosa peggiore, c'è bisogno di più conoscenza e comunicazione. Purtroppo sono nipote dell'oscurantismo.
Un saluto affettuoso
Un saluto affettuoso
[#7]
Gentile Ragazza,
Che confusione.....
La sua richiesta di consulenza contiene tantissimi falsi miti sulla sessualità.
Per prima cosa non si può parlare di vaginismo, quando si hanno dei rapporti sessuale completi ed è avvenuta una deflorazione.
Lei scrive inoltre che adopera un vibratore, quindi non c' è uno spasmo vaginale che impedisce l' accesso del vibratore/ pene, ma una sua inibizione correlata alla non conoscenza, che tra l' altro mal si sposa con le sue pregresse esperienze sessuali.
Il vaginismo ha ben altre caratteristiche e si estende sia al' autoerotismo, che alla dimensione di coppia.
Le allego delle letture sul vaginismo
Vaginismo.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/861-sessualita-femminile-disfunzioni-cause-e-terapie.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1995-donne-e-sessualita-vergini-adulte-vaginismo-parte-seconda.html
Seconda cosa, lei parla di orgasmo vaginale e clitorideo, divisione desueta e non veritiera dal punto di vista clinico, l'orgasmo è uno ed uno solo e senza una stimolazione clitoridea, diretta o indiretta, è impossibile....
La sua inibizione inerente la sua " interiorità", forse andrebbe esplorata all' interno di un setting adeguato e protetto.
Le allego altre letture sull' orgasmo femminile per sanare la discrepanza tra falsi miti e realtà .
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3437-orgasmo-femminile-e-veramente-indispensabile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2348-l-orgasmo-femminile-si-puo-imparare.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/150-orgasmo-femminile-vaginale-o-clitorideo.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1620-orgasmo-femminile-i-10-ambiti-da-conoscere.html
Che confusione.....
La sua richiesta di consulenza contiene tantissimi falsi miti sulla sessualità.
Per prima cosa non si può parlare di vaginismo, quando si hanno dei rapporti sessuale completi ed è avvenuta una deflorazione.
Lei scrive inoltre che adopera un vibratore, quindi non c' è uno spasmo vaginale che impedisce l' accesso del vibratore/ pene, ma una sua inibizione correlata alla non conoscenza, che tra l' altro mal si sposa con le sue pregresse esperienze sessuali.
Il vaginismo ha ben altre caratteristiche e si estende sia al' autoerotismo, che alla dimensione di coppia.
Le allego delle letture sul vaginismo
Vaginismo.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/861-sessualita-femminile-disfunzioni-cause-e-terapie.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1995-donne-e-sessualita-vergini-adulte-vaginismo-parte-seconda.html
Seconda cosa, lei parla di orgasmo vaginale e clitorideo, divisione desueta e non veritiera dal punto di vista clinico, l'orgasmo è uno ed uno solo e senza una stimolazione clitoridea, diretta o indiretta, è impossibile....
La sua inibizione inerente la sua " interiorità", forse andrebbe esplorata all' interno di un setting adeguato e protetto.
Le allego altre letture sull' orgasmo femminile per sanare la discrepanza tra falsi miti e realtà .
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3437-orgasmo-femminile-e-veramente-indispensabile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2348-l-orgasmo-femminile-si-puo-imparare.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/150-orgasmo-femminile-vaginale-o-clitorideo.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1620-orgasmo-femminile-i-10-ambiti-da-conoscere.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#8]
Ex utente
Gentile Dott.ssa Randone,
Per quanto riguarda il vaginismo mi riferivo ovviamente a una situazione riguardante ormai dieci anni fa, riscontrata dal mio ginecologo, il quale - come ho scritto sopra-, lo scrisse sulla mia cartella. Fortunatamente ho chiaramente superato quei problemi avendo avuto rapporti. Invece per quanto concerne l'uso del vibratore, mi limito ad utilizzarlo all'esterno per stimolare il clitoride, non riesco ad infilarlo, com'è per le dita o per gli assorbenti interni. Perché altre ragazze con cui ho parlato lo fanno e io non riesco? Non le pongo questo domanda perché penso che dobbiamo essere tutte uguali, sono consapevole del fatto che ognuno vive la sessualità a modo suo. Ma mi chiedo questo solo perché so che vorrei farlo per raggiungere più piacere e migliorare la qualità della mia sessualità e del rapporto con il mio corpo in generale, ovvero appropriarmi maggiormente della mia parte fisica e quindi sentirmi più a mio agio con me stessa, e magari vivere con meno ansia le visite ginecologiche, anche se credo che non siano piacevoli per nessuna.. o sbaglio? Mi sono spiegata meglio? Grazie infinite dell'aiuto.
Per quanto riguarda il vaginismo mi riferivo ovviamente a una situazione riguardante ormai dieci anni fa, riscontrata dal mio ginecologo, il quale - come ho scritto sopra-, lo scrisse sulla mia cartella. Fortunatamente ho chiaramente superato quei problemi avendo avuto rapporti. Invece per quanto concerne l'uso del vibratore, mi limito ad utilizzarlo all'esterno per stimolare il clitoride, non riesco ad infilarlo, com'è per le dita o per gli assorbenti interni. Perché altre ragazze con cui ho parlato lo fanno e io non riesco? Non le pongo questo domanda perché penso che dobbiamo essere tutte uguali, sono consapevole del fatto che ognuno vive la sessualità a modo suo. Ma mi chiedo questo solo perché so che vorrei farlo per raggiungere più piacere e migliorare la qualità della mia sessualità e del rapporto con il mio corpo in generale, ovvero appropriarmi maggiormente della mia parte fisica e quindi sentirmi più a mio agio con me stessa, e magari vivere con meno ansia le visite ginecologiche, anche se credo che non siano piacevoli per nessuna.. o sbaglio? Mi sono spiegata meglio? Grazie infinite dell'aiuto.
[#9]
Si si è spiegata meglio.
Le ricordo che non esiste una differenza tra orgasmo vaginale e clitorideo, come avrà letto nei miei articoli.
Per quanto riguarda il disagio correlato all' esplorazione interna, dovrebbe discuterne con uno psicologo, online non si può investigare oltre il suo vissuto, le cause possono essere svariate
Le ricordo che non esiste una differenza tra orgasmo vaginale e clitorideo, come avrà letto nei miei articoli.
Per quanto riguarda il disagio correlato all' esplorazione interna, dovrebbe discuterne con uno psicologo, online non si può investigare oltre il suo vissuto, le cause possono essere svariate
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 56.7k visite dal 16/08/2013.
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