Oramai non troveremo più un punto d'incontro.
Buonasera a tutti.Scrivere qui mi aiuta a risollevare l'animo da una situazione che sta davvero degenerando. Le Vostre risposte "esterne" mi aiutano a far chiarezza, anche perchè sento e vedo come sia difficile parlare con qualcuno di più vicino...gli amici mi si limitano a dire "tranquilla tutto passerà". Il problema è, come ho già scritto in altri post, ancora una volta, mia madre. Ed io ho paura di stare per cadere in depressione. Non vedo via d'uscita, se non una rottura definitiva alla quale per ora non riesco ad arrivare, sia perchè ho 25 anni e devo laurearmi, sia perchè non sono indipendente economicamente, anche se io ho provato più volte a parlare con loro affinchè potessi trovarmi un lavoro, ma hanno reagito in maniera brusca, quasi come se la mia richiesta significasse che tutto ciò che loro hanno fatto per me non sia stato abbastanza. E non è così. Io sono grata a loro per tutto quello che hanno fatto per me, non mi hanno mai fatto mancare nulla, ma non credo che le cose materiali che mia mamma mi ha dato siano utilizzabili come ricatto. Mi spiego. Ho questa relazione con il mio compagno che mia mamma assolutamente non approva, perchè di un paese distante dal mio e operaio. Questo fine settimana, dopo aver trovato il coraggio di dirle che veniva a trovarmi per passare qualche giorno si vacanza insieme, ha insistito per volerlo conoscere e lo ha invitato a casa per un caffè. All'incontro non è seguito nessun commento diretto a me, ma a mia sorella lei ha detto che si vede che è un bravo ragazzo, che non ha nulla contro di lui ma era una relazione che a 25 anni io non dovevo cominciare, mostrando un po' di maturità, perchè lui non è del mio paese (senza considerare che nemmeno io considero questo come il mio paese...un accumulo di case e gente ignorante e limitata mentalmente, dove ancora ci si sconvolge se una donna, single, a 30 anni decide di avere un bambino), dove tra l'altro, a parte la mia famiglia, io non ho più nessuno perchè anche i miei amici sono andati via. A questo silenzio ha fatto seguito una totale ignoranza da parte sua, è come se io in casa non esistessi più, ride e scherza con mia sorella ma quando, ad es., ci mettiamo a tavola per pranzare, lei mette su il broncio ad evidenziare il fastidio che la mia presenza le da. Fino a ieri sera, quando ha iniziato a darmi addosso ripetendo ormai sempre il solito monologo accusatorio in cui mi dice di essere infantile, di non aver rispetto, che dovrei solo vergognarmi e che non sono capace di reggere una conversazione - infatti non riesco a rispondere, ma parla praticamente solo lei - e continua a chiedermi che progetti abbia io con questo ragazzo quando io non so nemmeno che cosa farò domani. Non avete idea di quanto sia pesante vivere così, per di più si è tirata dalla sua mio padre che adesso m'ignora allo stesso modo. Cerco di studiare per estraniarmi da tutto questo pensando che presto me ne andrò di qui e lei rimpiangerà come mi ha trattato...forse!
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E lei a 25 anni suonati sente il bisogno di chiedere alla mamma il permesso di lavorare?
Allora, mi scusi, il problema non è sua madre, è la dipendenza che lei ancora ha verso sua madre. Si presume che un figlio dopo una certa età debba iniziare a fare scelte proprie. Il fatto che nel suo caso ciò non è ancora successo dice qualcosa su di lei e poco su sua madre.
Allora, mi scusi, il problema non è sua madre, è la dipendenza che lei ancora ha verso sua madre. Si presume che un figlio dopo una certa età debba iniziare a fare scelte proprie. Il fatto che nel suo caso ciò non è ancora successo dice qualcosa su di lei e poco su sua madre.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
Buongiorno Dott. Santonocito, La ringrazio per avermi risposto...mi rendo conto che alla mia età dovrei essere in grado di fare le mie scelte ma penso di non averne il coraggio. Insomma, fin'ora, nonostante abbia fatto anche io i miei errori, ho sempre cercato di conformarmi al suo pensiero. Le spiego: se io pensavo A e le pensava B, se anche io ritenessi giusto A, alla fine per non litigare, facevo B. E questa situazione in fondo andava bene!
Ieri sera, ad es., ho avuto una discussione con i miei, mia mamma è riuscita a mettermi contro mio padre, che per degli errori fatti in passato ormai prende posizione solo a suo favore (è stato un ottimo padre, se ho avuto qualche problema è sempre stato pronto ad aiutarmi, purchè il problema non ce lo avessi con mia mamma) e non approva questa relazione perchè è mia mamma a non approvarla, in cui praticamente mi ha detto che dopo la laurea devo andarmene di casa e non tornare più e che si vergogna di me, che sono una delusione etc etc. Ecco, io me ne andrei anche adesso di casa, pur non avendo ancora la laurea e mi adatterei a lavorare e finire l'università, come fanno tanti, perchè non ce la faccio a vivere così ma non ho il coraggio di dirglielo perchè mi stanca affrontare l'ennesima discussione in cui loro mi accuseranno di essere la peggiore figlia del mondo ed io mi limiterò a piangere senza essere capace di rispondere.
Lei dice che sarebbe arrivato il momento di affrontarli?
La ringrazio molto.
Cordiali Saluti
Ieri sera, ad es., ho avuto una discussione con i miei, mia mamma è riuscita a mettermi contro mio padre, che per degli errori fatti in passato ormai prende posizione solo a suo favore (è stato un ottimo padre, se ho avuto qualche problema è sempre stato pronto ad aiutarmi, purchè il problema non ce lo avessi con mia mamma) e non approva questa relazione perchè è mia mamma a non approvarla, in cui praticamente mi ha detto che dopo la laurea devo andarmene di casa e non tornare più e che si vergogna di me, che sono una delusione etc etc. Ecco, io me ne andrei anche adesso di casa, pur non avendo ancora la laurea e mi adatterei a lavorare e finire l'università, come fanno tanti, perchè non ce la faccio a vivere così ma non ho il coraggio di dirglielo perchè mi stanca affrontare l'ennesima discussione in cui loro mi accuseranno di essere la peggiore figlia del mondo ed io mi limiterò a piangere senza essere capace di rispondere.
Lei dice che sarebbe arrivato il momento di affrontarli?
La ringrazio molto.
Cordiali Saluti
[#3]
>>> nonostante abbia fatto anche io i miei errori, ho sempre cercato di conformarmi al suo pensiero
>>>
E questo è stato proprio *uno* di quegli errori.
O meglio, da una bambina ci si può aspettare, è normale voler copiare i genitori, ma non per una persona adulta.
>>> le pensava B, se anche io ritenessi giusto A, alla fine per non litigare, facevo B. E questa situazione in fondo andava bene!
>>>
Questa è l'ILLUSIONE in cui ha preferito cullarsi. Si chieda retrospettivamente quanto sia "andato bene", ora che non riesce a pensare con la propria testa.
>>> Ecco, io me ne andrei anche adesso di casa
>>>
Andarsene di casa? Ma se non riesce nemmeno a dire "vado a lavorare"!
Probabilmente non riuscirebbe ad andar via di casa, in questo stato, neanche se avesse i soldi. Anzi, vedendo la cosa da un punto di vista diverso, probabilmente non ha il coraggio di rendersi economicamente indipendente proprio perché questo implicherebbe subito l'andarsene di casa.
No, ritengo che abbia un bel po' di strada da fare quanto a emancipazione filiale, e forse sarebbe bene che iniziasse subito a darsi da fare.
>>> Lei dice che sarebbe arrivato il momento di affrontarli?
>>>
Le rigiro la domanda: cosa pensa che succederebbe, se non lo facesse?
>>>
E questo è stato proprio *uno* di quegli errori.
O meglio, da una bambina ci si può aspettare, è normale voler copiare i genitori, ma non per una persona adulta.
>>> le pensava B, se anche io ritenessi giusto A, alla fine per non litigare, facevo B. E questa situazione in fondo andava bene!
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Questa è l'ILLUSIONE in cui ha preferito cullarsi. Si chieda retrospettivamente quanto sia "andato bene", ora che non riesce a pensare con la propria testa.
>>> Ecco, io me ne andrei anche adesso di casa
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Andarsene di casa? Ma se non riesce nemmeno a dire "vado a lavorare"!
Probabilmente non riuscirebbe ad andar via di casa, in questo stato, neanche se avesse i soldi. Anzi, vedendo la cosa da un punto di vista diverso, probabilmente non ha il coraggio di rendersi economicamente indipendente proprio perché questo implicherebbe subito l'andarsene di casa.
No, ritengo che abbia un bel po' di strada da fare quanto a emancipazione filiale, e forse sarebbe bene che iniziasse subito a darsi da fare.
>>> Lei dice che sarebbe arrivato il momento di affrontarli?
>>>
Le rigiro la domanda: cosa pensa che succederebbe, se non lo facesse?
[#4]
Utente
Credo che finirò per rimanere sempre in questo stato di dipendenza economico-affettiva. Mi sono sempre detta di voler cambiare, ma alle parole non sono mai seguiti fatti perchè ho sempre avuto paura di sbagliare e di doverle dire "avevi ragione".
Le Sue parole mi stanno aprendo gli occhi.
Effettivamente non ho mai voluto affrontarla, forse anche perchè, parliamoci chiaro, è stata una situazione di comodo questa.
Forse se riuscissi a cacciare un po' di maturità anche lei inizierebbe a trattarmi come un'adulta.Il punto è però che non saprei da che parte cominciare per emanciparmi e uscire da questo stadio infantile in cui mi ritrovo. Pensi che non riesco nemmeno a risponderla come vorrei quando discutiamo, mi viene solo da piangere e lei mi dice di essere infantile perchè non so reggere una conversazione! Mi vengono in mente dopo tutte le cose che avrei voluto e potuto dirle....
La prego, mi dia un consiglio, come posso fare a uscire da tutto questo?
La ringrazio infinitamente, le Sue parole sono molto illuminanti.
Le Sue parole mi stanno aprendo gli occhi.
Effettivamente non ho mai voluto affrontarla, forse anche perchè, parliamoci chiaro, è stata una situazione di comodo questa.
Forse se riuscissi a cacciare un po' di maturità anche lei inizierebbe a trattarmi come un'adulta.Il punto è però che non saprei da che parte cominciare per emanciparmi e uscire da questo stadio infantile in cui mi ritrovo. Pensi che non riesco nemmeno a risponderla come vorrei quando discutiamo, mi viene solo da piangere e lei mi dice di essere infantile perchè non so reggere una conversazione! Mi vengono in mente dopo tutte le cose che avrei voluto e potuto dirle....
La prego, mi dia un consiglio, come posso fare a uscire da tutto questo?
La ringrazio infinitamente, le Sue parole sono molto illuminanti.
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>>> parliamoci chiaro, è stata una situazione di comodo questa
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Certo. Per alcuni è più comodo lasciare che qualcun altro si prenda l'onere e le responsabilità di decidere per lui.
Non possiamo darle consigli sensati a distanza, senza conoscerla. Se ritiene di avere un problema in questo senso dovrebbe rivolgersi a un collega di persona.
In linea generale il suo percorso dovrà procedere per "emancipazioni successive", esercitandosi a prendere posizione su cose d'importanza via via crescente, imparando a tollerare e a ricondurre nell'ambito del normale le inevitabili opposizioni che troverà dall'altra parte.
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Certo. Per alcuni è più comodo lasciare che qualcun altro si prenda l'onere e le responsabilità di decidere per lui.
Non possiamo darle consigli sensati a distanza, senza conoscerla. Se ritiene di avere un problema in questo senso dovrebbe rivolgersi a un collega di persona.
In linea generale il suo percorso dovrà procedere per "emancipazioni successive", esercitandosi a prendere posizione su cose d'importanza via via crescente, imparando a tollerare e a ricondurre nell'ambito del normale le inevitabili opposizioni che troverà dall'altra parte.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.2k visite dal 13/08/2013.
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