Meccanismo di difesa paradossale d'amore!
Mettiamo il caso che una persona sogni di volare.. Per mesi si prepara, segue dei corsi, ed ecco che arriva il momento di salire sull'aereo per volare per la prima volta.. La paura di cadere, gli impedisce di volare.. Se non volo non cado.. cercando anche di convincersi che in realtà NON SI VUOLE PIU VOLARE..
Questo è ciò che sta succedendo a ME, in un altro contesto: l'amore.. Sono stata 8 mesi con un ragazzo meraviglioso che mi ha sempre resa felice e ho sempre immaginato un futuro con lui..
Un giorno abbiamo avuto un brusco litigio e dal giorno, non sono stata più la stessa.. Ci siamo lasciati, anche se dopo qualche giorno abbiamo fatto pace e siamo tornati insieme, non riusciamo a stare separati! Da quel momento ho sempre l'ansia quando ci dobbiamo vedere perché ho paura che qualcosa vada male o che litighiamo o di soffrire.. Quest'ansia (che si verifica dalla mattina, una forte stretta appena sopra la bocca dello stomaco) e la "voglia" di rinunciare a vederci in modo da non rischiare, finisce sempre per rovinare le nostre uscite, cosa che non fa altro che demoralizzarmi di più..
Il mio corpo in preda all'ansia non mi fa sentire l'amore che provo per lui e questo complica ancora di più le cose..
La mia psicologa mi ha detto di pensare in positivo e farmi scivolare addosso i pensieri negativi..
Così ho fatto, andò meglio, ma un altro litigio mi riportò alla mia situazione iniziale.. ANZI ora è anche peggio perché non riesco a riprendermi PER NIENTE, credo per paura di risentirmi felice e subito dopo stare di nuovo male, insomma di illudermi inutilmente e poi syare peggio...
Ora qui vi chiedo chiaramente, dottori:
Che cosa devo fare?
Come mi devo comportare?
Sto anche prendendo degli integratori per l'umore e all'occorrenza gocce di lexotan... Io voglio sbarazzarmi dell'ansia e tornare a vivere serenamente la mia storia, ma mi serve prima sapere come devo fare!
Questo è ciò che sta succedendo a ME, in un altro contesto: l'amore.. Sono stata 8 mesi con un ragazzo meraviglioso che mi ha sempre resa felice e ho sempre immaginato un futuro con lui..
Un giorno abbiamo avuto un brusco litigio e dal giorno, non sono stata più la stessa.. Ci siamo lasciati, anche se dopo qualche giorno abbiamo fatto pace e siamo tornati insieme, non riusciamo a stare separati! Da quel momento ho sempre l'ansia quando ci dobbiamo vedere perché ho paura che qualcosa vada male o che litighiamo o di soffrire.. Quest'ansia (che si verifica dalla mattina, una forte stretta appena sopra la bocca dello stomaco) e la "voglia" di rinunciare a vederci in modo da non rischiare, finisce sempre per rovinare le nostre uscite, cosa che non fa altro che demoralizzarmi di più..
Il mio corpo in preda all'ansia non mi fa sentire l'amore che provo per lui e questo complica ancora di più le cose..
La mia psicologa mi ha detto di pensare in positivo e farmi scivolare addosso i pensieri negativi..
Così ho fatto, andò meglio, ma un altro litigio mi riportò alla mia situazione iniziale.. ANZI ora è anche peggio perché non riesco a riprendermi PER NIENTE, credo per paura di risentirmi felice e subito dopo stare di nuovo male, insomma di illudermi inutilmente e poi syare peggio...
Ora qui vi chiedo chiaramente, dottori:
Che cosa devo fare?
Come mi devo comportare?
Sto anche prendendo degli integratori per l'umore e all'occorrenza gocce di lexotan... Io voglio sbarazzarmi dell'ansia e tornare a vivere serenamente la mia storia, ma mi serve prima sapere come devo fare!
[#1]
Cara ragazza,
credo che questo consulto sia in certo senso la continuazione o la "coda" dei precedenti.
>>Ora qui vi chiedo chiaramente, dottori:
Che cosa devo fare?
Come mi devo comportare?<<
a queste domande non possiamo rispondere, perché implicano una conoscenza diretta del soggetto e una valutazione approfondita del caso. Sarebbe opportuno rivolgerle direttamente alla Collega che la sta seguendo.
>>Io voglio sbarazzarmi dell'ansia e tornare a vivere serenamente la mia storia, ma mi serve prima sapere come devo fare!<<
questo lo può fare solamente con un trattamento psicoterapico.
credo che questo consulto sia in certo senso la continuazione o la "coda" dei precedenti.
>>Ora qui vi chiedo chiaramente, dottori:
Che cosa devo fare?
Come mi devo comportare?<<
a queste domande non possiamo rispondere, perché implicano una conoscenza diretta del soggetto e una valutazione approfondita del caso. Sarebbe opportuno rivolgerle direttamente alla Collega che la sta seguendo.
>>Io voglio sbarazzarmi dell'ansia e tornare a vivere serenamente la mia storia, ma mi serve prima sapere come devo fare!<<
questo lo può fare solamente con un trattamento psicoterapico.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#2]
Utente
La mia psicologa in una delle sedute, ricordo che mi parlò di "autosabotaggio", senza però soffermarsi troppo nel parlarmene..
Tornando indietro, le chiederei di più..
Ora che sono qui però, voglio chiedere a voi..
1) Cosa fa l'autosabotaggio, a livello emotivo?
La prima volta che sono stata male non sentivo più amore nei confronti del mio ragazzo.. dopo 4 sedute, per due giorni di fila che ci siamo visti era tornato tutto alla normalità: si rideva, si scherzava, ci si guardava con amore, mi sentivo davvero felice.. e sentivo amore, sentivo di amarlo..
Dopo aver litigato per altre 3 volte, di nuovo non riesco a sentire amore..
Quello che ho pensato è che il mio corpo, che ha paura di soffrire di nuovo, mi protegge, nascondendo i miei sentimenti, o comunque nel "riacquistarli" ci va più cauto.. 2) è possibile ciò?
Quello che sto facendo ora è questo: mi sto "sforzando" di vedere il mio ragazzo (che poi, in realtà A ME VA di vederlo, è che a volte ho paura che vedendoci avremmo più occasioni per litigare) e di ignorare le vocine dentro la mia testa e devo dire che sta andando meglio.. nel senso che anche durante il giorno quando lui non è con me riesco a stare tranquillo, mi va di organizzare tante uscite insieme, quando c'è mi sento serena e ci divertiamo..
3) Secondo lei/voi sto procedendo in maniera giusta?
4) Per bloccare l'autosabotaggio dovrei fare qualcos'altro?
Attendo con impazienza la vostra risposta!
Tornando indietro, le chiederei di più..
Ora che sono qui però, voglio chiedere a voi..
1) Cosa fa l'autosabotaggio, a livello emotivo?
La prima volta che sono stata male non sentivo più amore nei confronti del mio ragazzo.. dopo 4 sedute, per due giorni di fila che ci siamo visti era tornato tutto alla normalità: si rideva, si scherzava, ci si guardava con amore, mi sentivo davvero felice.. e sentivo amore, sentivo di amarlo..
Dopo aver litigato per altre 3 volte, di nuovo non riesco a sentire amore..
Quello che ho pensato è che il mio corpo, che ha paura di soffrire di nuovo, mi protegge, nascondendo i miei sentimenti, o comunque nel "riacquistarli" ci va più cauto.. 2) è possibile ciò?
Quello che sto facendo ora è questo: mi sto "sforzando" di vedere il mio ragazzo (che poi, in realtà A ME VA di vederlo, è che a volte ho paura che vedendoci avremmo più occasioni per litigare) e di ignorare le vocine dentro la mia testa e devo dire che sta andando meglio.. nel senso che anche durante il giorno quando lui non è con me riesco a stare tranquillo, mi va di organizzare tante uscite insieme, quando c'è mi sento serena e ci divertiamo..
3) Secondo lei/voi sto procedendo in maniera giusta?
4) Per bloccare l'autosabotaggio dovrei fare qualcos'altro?
Attendo con impazienza la vostra risposta!
[#3]
Come mai la psicologa che ti segue ha parlato di autosabotaggio, dovresti chiederlo direttamente a lei e farti spiegare bene: in terapia il pz. ha tutto il dirtitto di porre le domande al curante, soprattutto se non capisce qualcosa.
In ogni caso io credo abbia usato quel termine in quanto tu metti in atto strategie comportamentale -inconsapevolmente- che però sono altamente disfunzionali, come ad esempio non voler uscire per paura che qualcosa possa andare storto, piuttosto che:
"...Da quel momento ho sempre l'ansia quando ci dobbiamo vedere perché ho paura che qualcosa vada male o che litighiamo o di soffrire..."
Quella di affontare e gestire i conflitti è una abilità che si apprende con il tempo e con l'esperienza:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html
Non esistono relazioni in cui non ci sono conflitti ed è impossibile non discutere mai con il partner. Chiaramente il problema c'è se si discute sempre su tutto e allora non so se valga la pena stare insieme per farsi il sangue acido ;-)
Ma nel tuo caso sembra che non siate stati capaci di gestire quel primo conflitto e addirittura avete litigato fino a rompere la relazione (per poi riprenderla in un secondo tempo).
Da qui sembra si sia innescata una reazione di ansia anticipatoria: dal tuo punto di vista sarebbe meglio EVITARE qualunque problema.
A volte nella vita, in alcune circostanze, può anche andare bene, ma qui sembra quasi che tutto ciò nasconda altro... forse la paura di perdere questo ragazzo?
In ogni caso va benissimo vedere questo ragazzo tutte le sante volte che vuoi, perchè i conflitti/discussioni/ problemi si affrontano e si risolvono e la prevenzione di tali circostanze crea solo più problemi.
Il tuo ragazzo di che parere è rispetto alla possibilità di litigare?
Anche lui è dell'idea che il conflitto porterà alla rottura?
In ogni caso io credo abbia usato quel termine in quanto tu metti in atto strategie comportamentale -inconsapevolmente- che però sono altamente disfunzionali, come ad esempio non voler uscire per paura che qualcosa possa andare storto, piuttosto che:
"...Da quel momento ho sempre l'ansia quando ci dobbiamo vedere perché ho paura che qualcosa vada male o che litighiamo o di soffrire..."
Quella di affontare e gestire i conflitti è una abilità che si apprende con il tempo e con l'esperienza:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html
Non esistono relazioni in cui non ci sono conflitti ed è impossibile non discutere mai con il partner. Chiaramente il problema c'è se si discute sempre su tutto e allora non so se valga la pena stare insieme per farsi il sangue acido ;-)
Ma nel tuo caso sembra che non siate stati capaci di gestire quel primo conflitto e addirittura avete litigato fino a rompere la relazione (per poi riprenderla in un secondo tempo).
Da qui sembra si sia innescata una reazione di ansia anticipatoria: dal tuo punto di vista sarebbe meglio EVITARE qualunque problema.
A volte nella vita, in alcune circostanze, può anche andare bene, ma qui sembra quasi che tutto ciò nasconda altro... forse la paura di perdere questo ragazzo?
In ogni caso va benissimo vedere questo ragazzo tutte le sante volte che vuoi, perchè i conflitti/discussioni/ problemi si affrontano e si risolvono e la prevenzione di tali circostanze crea solo più problemi.
Il tuo ragazzo di che parere è rispetto alla possibilità di litigare?
Anche lui è dell'idea che il conflitto porterà alla rottura?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#4]
Utente
La paura di perdere questo ragazzo, dottoressa, sta tutto qui..
Da quando è iniziata la relazione lui si è sempre dimostrato molto più innamorato di me (non che non lo fossi, anzi, quanto lui, tentavo solo di nasconderlo un po' per non essere considerata vulnerabile).. non ho mai avuto paura che ci lasciassimo ho sempre pensato che lui era troppo innamorato per lasciarmi, vivevo in una bolla di sicurezza! Poi ho capito che questo benedetto ragazzo potrebbe lasciarmi, proprio come potrei farlo io, come potrebbero fare tutte le coppie del mondo!
E da allora ho costante paura di tutto all'interno della nostra relazione: che si stanchi, di discutere, che si trovi un'altra (per quanto riguarda la sua parte) e che l'autosabotaggio mi imponga di allontanarmi (per quanto riguarda la mia parte)..
Non sono più in cura, e la mia psicologa è in ferie, quindi non potrei chiederle niente...
Secondo lei la mia teoria secondo la quale il mio corpo mi nasconde i miei sentimenti per paura di "mettermi troppo in gioco" e rimanere delusa dopo, può essere fattibile?
Da quando è iniziata la relazione lui si è sempre dimostrato molto più innamorato di me (non che non lo fossi, anzi, quanto lui, tentavo solo di nasconderlo un po' per non essere considerata vulnerabile).. non ho mai avuto paura che ci lasciassimo ho sempre pensato che lui era troppo innamorato per lasciarmi, vivevo in una bolla di sicurezza! Poi ho capito che questo benedetto ragazzo potrebbe lasciarmi, proprio come potrei farlo io, come potrebbero fare tutte le coppie del mondo!
E da allora ho costante paura di tutto all'interno della nostra relazione: che si stanchi, di discutere, che si trovi un'altra (per quanto riguarda la sua parte) e che l'autosabotaggio mi imponga di allontanarmi (per quanto riguarda la mia parte)..
Non sono più in cura, e la mia psicologa è in ferie, quindi non potrei chiederle niente...
Secondo lei la mia teoria secondo la quale il mio corpo mi nasconde i miei sentimenti per paura di "mettermi troppo in gioco" e rimanere delusa dopo, può essere fattibile?
[#5]
Gentile ragazza,
ma ha senso spaccarsi così la testa dietro alla comprensione di tali teorie? ;-)
Forse in quel momento te la stai solo raccontando un po', come la gente è molto brava a fare, creando un autoinganno!
Per prima cosa la paura, quando ci innamoriamo, è la cosa più sensata e umana: chi vorrebbe perdere l'amore che ha trovato? Si muovono i sentimenti e chiaramente c'è paura.
Attenzione però a non esagerare...
Perchè non parlate insieme di tutto ciò tu e il tuo ragazzo?
Per quanto riguarda la sua (del tuo ragazzo) parte, nessuno ha potere di fare nulla. Tu però hai il grande potere di lavorare sulla tua, cioè di smetterla di evitare le situazioni che ti sembrano problematiche: i problemi si affrontano.
Condividi questo col tuo ragazzo e vivi serena la storia!
Posso chiederti per quale ragione vai dalla psicologa?
Si tratta di una terapia?
ma ha senso spaccarsi così la testa dietro alla comprensione di tali teorie? ;-)
Forse in quel momento te la stai solo raccontando un po', come la gente è molto brava a fare, creando un autoinganno!
Per prima cosa la paura, quando ci innamoriamo, è la cosa più sensata e umana: chi vorrebbe perdere l'amore che ha trovato? Si muovono i sentimenti e chiaramente c'è paura.
Attenzione però a non esagerare...
Perchè non parlate insieme di tutto ciò tu e il tuo ragazzo?
Per quanto riguarda la sua (del tuo ragazzo) parte, nessuno ha potere di fare nulla. Tu però hai il grande potere di lavorare sulla tua, cioè di smetterla di evitare le situazioni che ti sembrano problematiche: i problemi si affrontano.
Condividi questo col tuo ragazzo e vivi serena la storia!
Posso chiederti per quale ragione vai dalla psicologa?
Si tratta di una terapia?
[#6]
Utente
Andavo dalla psicologa perché dopo un brutto litigio col mio ragazzo (che ha scatenato tutto ciò) entrai in depressione..
Io vorrei solo tornare quella di prima ma vorrei sapere se l'autosabotaggio o le "delusioni passate" (sempre con questo ragazzo, dopo che mi ripresi dalla depressione, abbiamo litigato altre 3 volte, questi litigi hanno spaentato sia me che lui, ma non ci siamo lasciati) possano impedirmi di sentire il mio amore..
So che l'ansia e le depressioni non ti permettono di sentirlo!
Quindi penso anche l'autosabotaggio
Io vorrei solo tornare quella di prima ma vorrei sapere se l'autosabotaggio o le "delusioni passate" (sempre con questo ragazzo, dopo che mi ripresi dalla depressione, abbiamo litigato altre 3 volte, questi litigi hanno spaentato sia me che lui, ma non ci siamo lasciati) possano impedirmi di sentire il mio amore..
So che l'ansia e le depressioni non ti permettono di sentirlo!
Quindi penso anche l'autosabotaggio
[#7]
Gentile ragazza,
quello che nel linguaggio condiviso con la tua psicologa avete definito "autosabotaggio" è semplicemente una strategia di gestione disfunzionale della paura (di perdere questo ragazzo) perchè tendi ad evitare di uscire con lui o meglio vorresti evitare di vederlo per timore di un litigio.
Invece fai benissimo a NON evitare!
Per quanto riguarda il tornare come prima in genere non sia può, perchè -se c'è stato uno scompenso del precedente equilibrio che ti pareva funzionasse- adesso non è possibile fare finta che non sia accaduto nulla.
E' però possibile ripristinare un nuovo e più funzionale equilibrio.
Prova a riflettere: tornare come prima vuol dire NON litigare e nascondersi sempre, non dire se non sei d'accordo, ecc... per paura.
Con l'aiuto della tua psicologa: gestire il conflitto e superare la paura che hai di vedere il tuo ragazzo per timore di litigare.
A me sembra decisamente più funzionale il secondo modo di stare al mondo, meno timoroso, più maturo e... più semplice. Non credi?
quello che nel linguaggio condiviso con la tua psicologa avete definito "autosabotaggio" è semplicemente una strategia di gestione disfunzionale della paura (di perdere questo ragazzo) perchè tendi ad evitare di uscire con lui o meglio vorresti evitare di vederlo per timore di un litigio.
Invece fai benissimo a NON evitare!
Per quanto riguarda il tornare come prima in genere non sia può, perchè -se c'è stato uno scompenso del precedente equilibrio che ti pareva funzionasse- adesso non è possibile fare finta che non sia accaduto nulla.
E' però possibile ripristinare un nuovo e più funzionale equilibrio.
Prova a riflettere: tornare come prima vuol dire NON litigare e nascondersi sempre, non dire se non sei d'accordo, ecc... per paura.
Con l'aiuto della tua psicologa: gestire il conflitto e superare la paura che hai di vedere il tuo ragazzo per timore di litigare.
A me sembra decisamente più funzionale il secondo modo di stare al mondo, meno timoroso, più maturo e... più semplice. Non credi?
[#8]
Utente
Dottoressa le assicuro che non è mai successo che NON litigassimo ahah :)
2 anni di amicizia + 1 di relazione, abbiamo sempre battibeccato :) Il problema del primo litigio che ha fatto scaturire tutto in me è stato semplicemente che (cosa mai successa) lui mi minacciò di lasciarmi.. Anche nel secondo litigio (quando finalmente tutto era tornato alla normalità)
Ma ciò che mi sto chiedendo è un'altra cosa...
Io so che l'ansia e la depressione, ti impediscono di "sentire" amore..
L'ho letto su internet, in questo sito, e me l'ha accennato anche la mia psicologa..
Quello che voglio sapere è se un meccanismo dell'autosabotaggio potrebbe comportarsi come l'ansia e la depressione...
Io ho visto che le cose stanno già migliorando:
prima avevo paura di vedere il mio ragazzo, ora no..
avevo paura di litigare, di non avere niente da dirci e annoiarci, cosa che prima non era mai esistita visto che siamo due chiacchieroni e oltre ad amarci, ci vogliamo tanto bene, essendo stati anche migliori amici per 2 anni..
Quando non è con me penso a lui, e mi manca..
però una paura è rimasta.. ho paura a dirgli che lo amo.. Lo penso poco da quando sono stata male di nuovo e le poche volte che penso "ti amo" non glielo dico o almeno non subito perché le vocine nella mia testa mi persuadono, perché ho paura di doverglielo dire troppo spesso quando non sento che è così etc...
Io penso che a vederlo spesso quanto mi va stia facendo bene, ma ho paura di quanto tempo possa passare prima di risentire il mio amore forte e chiaro come prima... Forse sarà anche impossibile visto che ormai la fase dell'innamoramento è svanita e siamo alla fase successiva, un amore più maturo..
2 anni di amicizia + 1 di relazione, abbiamo sempre battibeccato :) Il problema del primo litigio che ha fatto scaturire tutto in me è stato semplicemente che (cosa mai successa) lui mi minacciò di lasciarmi.. Anche nel secondo litigio (quando finalmente tutto era tornato alla normalità)
Ma ciò che mi sto chiedendo è un'altra cosa...
Io so che l'ansia e la depressione, ti impediscono di "sentire" amore..
L'ho letto su internet, in questo sito, e me l'ha accennato anche la mia psicologa..
Quello che voglio sapere è se un meccanismo dell'autosabotaggio potrebbe comportarsi come l'ansia e la depressione...
Io ho visto che le cose stanno già migliorando:
prima avevo paura di vedere il mio ragazzo, ora no..
avevo paura di litigare, di non avere niente da dirci e annoiarci, cosa che prima non era mai esistita visto che siamo due chiacchieroni e oltre ad amarci, ci vogliamo tanto bene, essendo stati anche migliori amici per 2 anni..
Quando non è con me penso a lui, e mi manca..
però una paura è rimasta.. ho paura a dirgli che lo amo.. Lo penso poco da quando sono stata male di nuovo e le poche volte che penso "ti amo" non glielo dico o almeno non subito perché le vocine nella mia testa mi persuadono, perché ho paura di doverglielo dire troppo spesso quando non sento che è così etc...
Io penso che a vederlo spesso quanto mi va stia facendo bene, ma ho paura di quanto tempo possa passare prima di risentire il mio amore forte e chiaro come prima... Forse sarà anche impossibile visto che ormai la fase dell'innamoramento è svanita e siamo alla fase successiva, un amore più maturo..
[#9]
Gentile ragazza,
tutte queste vocine si definiscono in una parola sola "ansia": non è rimuginando che risolverai tutto, anzi semmai peggiorerai la situazione e anche non dire "ti amo" al tuo ragazzo potrebbe rientrare in questo meccanismo di autosabotaggio.
Quando rivedi la tua psicologa?
tutte queste vocine si definiscono in una parola sola "ansia": non è rimuginando che risolverai tutto, anzi semmai peggiorerai la situazione e anche non dire "ti amo" al tuo ragazzo potrebbe rientrare in questo meccanismo di autosabotaggio.
Quando rivedi la tua psicologa?
[#10]
Utente
Forse non la rivedrò più..
Ora è in ferie, fino al 27.. Ho 18 anni quindi vivo ancora coi miei e loro dicono che ciò che la psicologa poteva fare l'ha fatto, ora sta a me riprendermi.. Quindi non credo mi riporteranno..
Un'altra cosa strana che mi succede col mio ragazzo:
quando lo vedo sono tranquilla e felice e quando se ne va gli chiedo subito quando potremmo rivederci, e il giorno dopo mi manca e vorrei vederlo, il giorno dopo ancora mi manca un po' meno, cioè in pratica se passa troppo tempo io mi risento male, apatica e mi manca sempre meno..
non capisco perché e come posso reagire!
Ora è in ferie, fino al 27.. Ho 18 anni quindi vivo ancora coi miei e loro dicono che ciò che la psicologa poteva fare l'ha fatto, ora sta a me riprendermi.. Quindi non credo mi riporteranno..
Un'altra cosa strana che mi succede col mio ragazzo:
quando lo vedo sono tranquilla e felice e quando se ne va gli chiedo subito quando potremmo rivederci, e il giorno dopo mi manca e vorrei vederlo, il giorno dopo ancora mi manca un po' meno, cioè in pratica se passa troppo tempo io mi risento male, apatica e mi manca sempre meno..
non capisco perché e come posso reagire!
[#11]
Gentile ragazza,
stai monitorando davvero tutto: questa sembra proprio ansia.
Credo dovresti invece continuare ad andare dalla psicologa, la valutazione finale viene fatta dal professionista col proprio paziente e NON dai parenti del pz!!!
Saluti,
stai monitorando davvero tutto: questa sembra proprio ansia.
Credo dovresti invece continuare ad andare dalla psicologa, la valutazione finale viene fatta dal professionista col proprio paziente e NON dai parenti del pz!!!
Saluti,
[#13]
Anche sopra e come consigliato dalla tua dottoressa ti avevo suggerito di NON evitare ciò che temi. Questo già riesci a farlo e lo stai facendo: va bene.
Poi non conoscendo la situazione di persona, non posso fornire prescrizioni comportamentali a distanza, perchè vietato dalle Linee Guida e dal buon senso, oltre che dalla deontologia.
Però continuare a rimuginare sulla situazione è un sintomo d'ansia che deve essere trattato con il curante di persona.
Saluti,
Poi non conoscendo la situazione di persona, non posso fornire prescrizioni comportamentali a distanza, perchè vietato dalle Linee Guida e dal buon senso, oltre che dalla deontologia.
Però continuare a rimuginare sulla situazione è un sintomo d'ansia che deve essere trattato con il curante di persona.
Saluti,
[#14]
Utente
Non appena ci siamo messi insieme io sapevo che "la storia sarebbe finita solo se l'avessi deciso io", dopo un brutto litigio mi sono resa conto che bhe il mio ragazzo aveva molti più motivi per lasciare me, che io per lasciare lui..
Da allora ho paura di infastidirlo, disturbarlo, di annoiarlo, di stancarlo..
Questo è ciò che sono arrivata a pensare:
Ho paura che lui mi lasci, quindi mi autoconvinco che a me poi non piace così tanto, così se mi lascia, non ci soffro o almeno ci soffro di meno..
Ma lui è dolce, premuroso, tenero, divertente, simpatico, abbiamo tante cose in comune, e siamo stati amici per tanto tempo, ed è bellissimo..
Ho paura di scoprire di non amarlo più, anche se non capisco come potrebbe essere possibile.. la fase dell'innamoramento è finita e la cosa mi ha spiazzata, non riesco a reagire, mi sembra di non amarlo abbastanza per motivi idioti..
Da allora ho paura di infastidirlo, disturbarlo, di annoiarlo, di stancarlo..
Questo è ciò che sono arrivata a pensare:
Ho paura che lui mi lasci, quindi mi autoconvinco che a me poi non piace così tanto, così se mi lascia, non ci soffro o almeno ci soffro di meno..
Ma lui è dolce, premuroso, tenero, divertente, simpatico, abbiamo tante cose in comune, e siamo stati amici per tanto tempo, ed è bellissimo..
Ho paura di scoprire di non amarlo più, anche se non capisco come potrebbe essere possibile.. la fase dell'innamoramento è finita e la cosa mi ha spiazzata, non riesco a reagire, mi sembra di non amarlo abbastanza per motivi idioti..
[#15]
"Ho paura che lui mi lasci, quindi mi autoconvinco che a me poi non piace così tanto, così se mi lascia, non ci soffro o almeno ci soffro di meno.."
Questo è un autoinganno, ma non funziona, serve solo a complicare la situazione... lasciati aiutare dalla terapeuta.
Saluti,
Questo è un autoinganno, ma non funziona, serve solo a complicare la situazione... lasciati aiutare dalla terapeuta.
Saluti,
Questo consulto ha ricevuto 15 risposte e 17.1k visite dal 13/08/2013.
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