Vivere con serenità la solutidine
[#1]
Gentile Utente,
In che modo "vivere serenemante la solitudine" è compatibile con "vivere serenamente i rifiuti delle ragazze".
Sa, per come la vedo io, è una questione di obiettivi conflittuali per come l'ha descritta.
Se il mio obiettivo è *la solitudine* allora per raggiungerlo devo per forza provarci con ragazze che dicono di no, e quindi, il rifiuto è una conseguenza funzionale alla solitudine.
Se il mio obiettivo è *evitare i rifiuti delle ragazze* ecco che la solitudine diventa conseguenza della paura del rifiuto e della paura di provare e di rischiare.
Ora, se è in fase depressiva, come fa a trasmettere vitalità ed energia in una storia nuova? E come distingue la componente depressiva dalla componente dell'orgoglio? Perchè c'è un pizzico di orgoglio leso in ogni rifiuto.
Se quanto suggerito dalla psicoterapeuta non ha funzionato, deve chiedere alla psicoterapeuta la spiegazione del perchè Le ha suggerito quel che Le ha suggerito, ed eventualmente altri suggerimenti.
Lei utente, come ha personalizzato i suggerimenti della terapeuta?
In che modo "vivere serenemante la solitudine" è compatibile con "vivere serenamente i rifiuti delle ragazze".
Sa, per come la vedo io, è una questione di obiettivi conflittuali per come l'ha descritta.
Se il mio obiettivo è *la solitudine* allora per raggiungerlo devo per forza provarci con ragazze che dicono di no, e quindi, il rifiuto è una conseguenza funzionale alla solitudine.
Se il mio obiettivo è *evitare i rifiuti delle ragazze* ecco che la solitudine diventa conseguenza della paura del rifiuto e della paura di provare e di rischiare.
Ora, se è in fase depressiva, come fa a trasmettere vitalità ed energia in una storia nuova? E come distingue la componente depressiva dalla componente dell'orgoglio? Perchè c'è un pizzico di orgoglio leso in ogni rifiuto.
Se quanto suggerito dalla psicoterapeuta non ha funzionato, deve chiedere alla psicoterapeuta la spiegazione del perchè Le ha suggerito quel che Le ha suggerito, ed eventualmente altri suggerimenti.
Lei utente, come ha personalizzato i suggerimenti della terapeuta?
Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492
[#2]
Utente
Io sono depresso dopo il rifiuto, cioè ora, prima del rifiuto non ero depresso.
Sinceramente ho un autostima alta che il rifiuto in se non mi tocca sul lato dell'orgoglio ma più sulla mancanza in se.
Ho seguito tutti i passi detti dalla psicoterapeuta, sono riuscito a parlare con una ragazza che mi piaceva, per più di un occasione, lei era sorridente e anch'io, solo che ha trovato una scusa quando le ho chiesto di uscire.
Sinceramente ho un autostima alta che il rifiuto in se non mi tocca sul lato dell'orgoglio ma più sulla mancanza in se.
Ho seguito tutti i passi detti dalla psicoterapeuta, sono riuscito a parlare con una ragazza che mi piaceva, per più di un occasione, lei era sorridente e anch'io, solo che ha trovato una scusa quando le ho chiesto di uscire.
[#3]
Gentile Utente,
> con una ragazza che mi piaceva
ma di ragazze in giro ce ne sono tante.
Alcune ci piacciono prima, altre invece ci piacciono dopo che le abbiamo conosciute.
Alcune poi non ci piacciono più dopo che le abbiamo conosciute.
Alcune dicono di no alla prima richiesta perchè devono essere sicure che ci sia un vero interesse dall'altro lato o perchè non vogliono sembrare ragazze facili... insomma un *no* può avere tante motivazioni.
Bisogna mettere in conto che ci saranno dei *no* e dei *si*. E delle volte bisogna insistere per avere un *si*, o bisogna affinare la tecnica.
Aver seguito i passi una volta non vuol dire essere bravi: anche io ho seguito i passi delle istruzioni del mobile IKEA ed il primo che ho montato e decisamente stortignaccolo... il terzo è soddisfacente, ma sono ancora lontano dall'essere *un maestro mobiliere*.
Insomma, ci vuole pratica e costanza. E non arrendersi al primo ostacolo o al primo rifiuto.
> con una ragazza che mi piaceva
ma di ragazze in giro ce ne sono tante.
Alcune ci piacciono prima, altre invece ci piacciono dopo che le abbiamo conosciute.
Alcune poi non ci piacciono più dopo che le abbiamo conosciute.
Alcune dicono di no alla prima richiesta perchè devono essere sicure che ci sia un vero interesse dall'altro lato o perchè non vogliono sembrare ragazze facili... insomma un *no* può avere tante motivazioni.
Bisogna mettere in conto che ci saranno dei *no* e dei *si*. E delle volte bisogna insistere per avere un *si*, o bisogna affinare la tecnica.
Aver seguito i passi una volta non vuol dire essere bravi: anche io ho seguito i passi delle istruzioni del mobile IKEA ed il primo che ho montato e decisamente stortignaccolo... il terzo è soddisfacente, ma sono ancora lontano dall'essere *un maestro mobiliere*.
Insomma, ci vuole pratica e costanza. E non arrendersi al primo ostacolo o al primo rifiuto.
[#4]
Utente
Nel mio caso le ho dato molti segnali in questo anno, le ho anche mandato dei messaggi ma non mi ha risposto, cosa devo fare ora?
Purtroppo non riesco ad avvicinarmi a persone che non mi interessano, così a freddo.
Anch'io spero che un giorno ci saranno dei "si". Il problema è che intanto il tempo passa e io non riesco a conoscerne nessuna che desti il mio interesse.
Purtroppo non riesco ad avvicinarmi a persone che non mi interessano, così a freddo.
Anch'io spero che un giorno ci saranno dei "si". Il problema è che intanto il tempo passa e io non riesco a conoscerne nessuna che desti il mio interesse.
[#6]
Gentile Utente,
> cosa devo fare ora?
Questo lo deve chiedere alla Sua psicologa, poichè parte di un percorso... o forse si deve rispondere da solo... mica posso decidere la Sua vita...
> Purtroppo non riesco ad avvicinarmi a persone che non mi interessano, così a freddo.
...lo faccia a caldo, qualunque questa cosa voglia dire... che vuol dire a *freddo*?
> Magari fosse il primo..
Se non è il primo *no* da parte della persona, si ricordi che ora esiste una sottile linea di demarcazione che distingue la corte passionale dallo stalking!
Se per "no" intende anche da altre persone, vuol dire che deve ancora affinare la tecnica! ;)
> cosa devo fare ora?
Questo lo deve chiedere alla Sua psicologa, poichè parte di un percorso... o forse si deve rispondere da solo... mica posso decidere la Sua vita...
> Purtroppo non riesco ad avvicinarmi a persone che non mi interessano, così a freddo.
...lo faccia a caldo, qualunque questa cosa voglia dire... che vuol dire a *freddo*?
> Magari fosse il primo..
Se non è il primo *no* da parte della persona, si ricordi che ora esiste una sottile linea di demarcazione che distingue la corte passionale dallo stalking!
Se per "no" intende anche da altre persone, vuol dire che deve ancora affinare la tecnica! ;)
[#8]
Gentile Utente,
*rimorchiare* è un'arte fatta di tanti piccoli gesti, e come tutti i comportamenti umani più si pratica più si diventa esperti.
Poi bisogna anche fare un'analisi degli errori, dato che esistono anche quelli. Vedere dove si è sbagliato e cercare di capire cosa non sia andato bene.
> ora sono triste perchè una ragazza ha detto alla sua amica che io sono vergine per prendermi in giro..
e cosa la rattrista? Cioè, quale è l'elemento che genera tristezza?
*rimorchiare* è un'arte fatta di tanti piccoli gesti, e come tutti i comportamenti umani più si pratica più si diventa esperti.
Poi bisogna anche fare un'analisi degli errori, dato che esistono anche quelli. Vedere dove si è sbagliato e cercare di capire cosa non sia andato bene.
> ora sono triste perchè una ragazza ha detto alla sua amica che io sono vergine per prendermi in giro..
e cosa la rattrista? Cioè, quale è l'elemento che genera tristezza?
[#9]
Utente
"Vedere dove si è sbagliato e cercare di capire cosa non sia andato bene."
Questo aspetto non riesco a giudicarlo su me stesso, perchè alla fine è un giudizio che cambia in base al risultato? Cioè se la ragazza mi dice di sì allora non ho sbagliato nulla?
Io da parte mia mi sento di non aver sbagliato nulla e anche secondo la psicoterapeuta.
il problema è che se per l'altra persona non desto interesse, non saprei cosa fare in più di quello che ho fatto.
"e cosa la rattrista? Cioè, quale è l'elemento che genera tristezza?"
Mi rattrista che molte ragazze abbiano un atteggiamento così poco sensibile di fronte a una mia difficoltà...
Questo aspetto non riesco a giudicarlo su me stesso, perchè alla fine è un giudizio che cambia in base al risultato? Cioè se la ragazza mi dice di sì allora non ho sbagliato nulla?
Io da parte mia mi sento di non aver sbagliato nulla e anche secondo la psicoterapeuta.
il problema è che se per l'altra persona non desto interesse, non saprei cosa fare in più di quello che ho fatto.
"e cosa la rattrista? Cioè, quale è l'elemento che genera tristezza?"
Mi rattrista che molte ragazze abbiano un atteggiamento così poco sensibile di fronte a una mia difficoltà...
[#10]
>>> Da solo sto male, non riesco ad accettare serenamente i rifiuti delle ragazze.
>>>
Sono due cose diverse.
Un conto è soffrire la solitudine, altra cosa è la paura del rifiuto.
Quali sono i compiti dettagliati che il terapeuta le avrebbe assegnato?
>>>
Sono due cose diverse.
Un conto è soffrire la solitudine, altra cosa è la paura del rifiuto.
Quali sono i compiti dettagliati che il terapeuta le avrebbe assegnato?
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#11]
Utente
Allora ho entrambe le cose, ma più che paura del rifiuto, ho tristezza del rifiuto.
Con la terapeuta abbiamo cercato di creare in tutta la giornata più occasioni per conoscere ragazze, infatti sono iscritto a 2 corsi oltre al lavoro, però in queti corsi ci sono solo donne di 20 anni più di me oppure ragazze felicemente impegnate.
Di più a livello di impegno settimanale in altri corsi non riesco e questi 2 mi piacciono molto, tanto che in uno faccio parte anche del consiglio direttivo dei soci.
Con la terapeuta abbiamo cercato di creare in tutta la giornata più occasioni per conoscere ragazze, infatti sono iscritto a 2 corsi oltre al lavoro, però in queti corsi ci sono solo donne di 20 anni più di me oppure ragazze felicemente impegnate.
Di più a livello di impegno settimanale in altri corsi non riesco e questi 2 mi piacciono molto, tanto che in uno faccio parte anche del consiglio direttivo dei soci.
[#12]
Gentile Utente,
Come giustamente suggerito dal Collega, i piani da lei lamentati sono differenti.
Si può vivere bene la solutudine, spesso creativa e fertile incontro con se stessi e non avere paura del rifiuto, oppure viceversa....
Se sta seguendo un percorso con una Collega, credo che dovrebbe evitare di far confusione e seguire le indicazioni ricevute in seduta
Come giustamente suggerito dal Collega, i piani da lei lamentati sono differenti.
Si può vivere bene la solutudine, spesso creativa e fertile incontro con se stessi e non avere paura del rifiuto, oppure viceversa....
Se sta seguendo un percorso con una Collega, credo che dovrebbe evitare di far confusione e seguire le indicazioni ricevute in seduta
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#15]
Utente
Io purtroppo impegnandomi e seguendo le direttive date non riesco a star bene in questa situazione, pur avendo molte attività. Ho solo chiesto se senza vita sessuale e affettiva, posso stare bene..
Io con molte persone sto bene a parlare, ad esempio con la ragazza che mi piaceva ero felicissimo e sereno a parlare...pochi minuti ma lo ero.
Io con molte persone sto bene a parlare, ad esempio con la ragazza che mi piaceva ero felicissimo e sereno a parlare...pochi minuti ma lo ero.
[#16]
Ovvio che a meno di non essere predisposti in tal senso, è difficile vivere bene senza una vita affettiva e sessuale.
Ma sono comunque problemi diversi. C'è chi ad esempio non teme il rifiuto, approccia le ragazze senza problemi, ma ha difficoltà a stare da solo. C'è chi invece tollera meglio la solitudine, ma non sopporta l'idea di essere rifiutato.
L'indicazione di fare molte conoscenze va bene ma occorrerebbe anche, probabilmente, un lavoro mirato per desensibilizzarla dal rifiuto. Che provoca di solito un evitamento dell'approccio. E se c'è evitamento, dietro c'è una paura. La tristezza è probabilmente dovuta alla frustrazione di non riuscire a venire a capo del problema. In altre parole lei vive il rifiuto come tristezza, ma alla base c'è forse una paura.
Che approccio segue il terapeuta?
Ma sono comunque problemi diversi. C'è chi ad esempio non teme il rifiuto, approccia le ragazze senza problemi, ma ha difficoltà a stare da solo. C'è chi invece tollera meglio la solitudine, ma non sopporta l'idea di essere rifiutato.
L'indicazione di fare molte conoscenze va bene ma occorrerebbe anche, probabilmente, un lavoro mirato per desensibilizzarla dal rifiuto. Che provoca di solito un evitamento dell'approccio. E se c'è evitamento, dietro c'è una paura. La tristezza è probabilmente dovuta alla frustrazione di non riuscire a venire a capo del problema. In altre parole lei vive il rifiuto come tristezza, ma alla base c'è forse una paura.
Che approccio segue il terapeuta?
[#17]
Utente
Adesso devo iniziare delle sedute settimanali al CSM visto che privatamente mi potevo permettere solo un'appuntamento al mese durante il quale affrontavo anche il problema lavoro.
Comunque il psicoterapeuta mi ha indicato di svolgere attività inerenti ai miei interessi, oltre al lavoro in modo da conoscere le persone "progressivamente" nel tempo. Questo lo sto già facendo, il problema è che le opportunità in realtà non ci sono...o cambio corsi ma mi piacciono molto...
Il psicoterapeuta mi ha detto che nessuno sa quando troverai una ragazza e che mi sto già impegnando..quindi può capitare domani come a 50 anni...
Seminare non porta automaticamente a raccogliere, ma sicuramente stando chiusi in casa non succederà niente, adesso invece ci sono possibilità in più...
Però non basta, a livello di solitudine..
Io con questa ragazza che mi piaceva ad esempio non avevo paura del rifiuto, anzi, ero ottimista, vedevo che era felice con me, e alla fine quando ho visto che comunque ero sempre io ad avvicinarmi a lei, ho capito che non era interessata a me e ho voluto chiederle di uscire, per capire se le mie sensazioni erano esatte (e perchè mi interessava comunque conoscerla)...
Comunque il psicoterapeuta mi ha indicato di svolgere attività inerenti ai miei interessi, oltre al lavoro in modo da conoscere le persone "progressivamente" nel tempo. Questo lo sto già facendo, il problema è che le opportunità in realtà non ci sono...o cambio corsi ma mi piacciono molto...
Il psicoterapeuta mi ha detto che nessuno sa quando troverai una ragazza e che mi sto già impegnando..quindi può capitare domani come a 50 anni...
Seminare non porta automaticamente a raccogliere, ma sicuramente stando chiusi in casa non succederà niente, adesso invece ci sono possibilità in più...
Però non basta, a livello di solitudine..
Io con questa ragazza che mi piaceva ad esempio non avevo paura del rifiuto, anzi, ero ottimista, vedevo che era felice con me, e alla fine quando ho visto che comunque ero sempre io ad avvicinarmi a lei, ho capito che non era interessata a me e ho voluto chiederle di uscire, per capire se le mie sensazioni erano esatte (e perchè mi interessava comunque conoscerla)...
[#18]
Deve iniziare a vedere l'approccio non come qualcosa che la porterà al matrimonio o comunque di tremendamente importante, ma come un gioco. Perciò eviti di concentrarsi su una ragazza in particolare, in questa fase. Se ancora non sa se riuscirà a tenersela, non ha senso volare troppo alto.
Se già sta incontrando gente, questo va bene, ma mentre attende che il suo paziente lavoro di "social engineering" inizi a dare frutti, dovrebbe ricevere dei suggerimenti atti a farla migliorare nel gioco che sta giocando, concentrandosi cioè sul processo, per ora, e NON sul risultato. Deve tenere la mente impegnata in qualcosa di produttivo. E rimuginare sulle occasioni perdute non lo è mai, se non per imparare dagli errori.
Che approccio segue il terapeuta? (se quello del CSM sarà lo stesso da cui andava privatamente)
Se già sta incontrando gente, questo va bene, ma mentre attende che il suo paziente lavoro di "social engineering" inizi a dare frutti, dovrebbe ricevere dei suggerimenti atti a farla migliorare nel gioco che sta giocando, concentrandosi cioè sul processo, per ora, e NON sul risultato. Deve tenere la mente impegnata in qualcosa di produttivo. E rimuginare sulle occasioni perdute non lo è mai, se non per imparare dagli errori.
Che approccio segue il terapeuta? (se quello del CSM sarà lo stesso da cui andava privatamente)
[#19]
Utente
Quello del CSM vado venerdì, io non so che tipi di approcci esistono a livello tecnico per quanto riguarda la psicoterapia...
Spero che con le sedute settimali possa lavorare meglio nella direzione suggerita...
Sul processo comunque mi viene detto che non sto sbagliando niente...se invece parliamo di numeri sì, riesco a conoscere pochissime persone..
A livello di corsi le donne hanno una certa età e quelle giovani sono fidanzate tutte felicemente..
Infatti a me piacerebbe conoscerne di più ma non so in che modo...
o le fermo per strada...oppure non ho idea...
Spero che con le sedute settimali possa lavorare meglio nella direzione suggerita...
Sul processo comunque mi viene detto che non sto sbagliando niente...se invece parliamo di numeri sì, riesco a conoscere pochissime persone..
A livello di corsi le donne hanno una certa età e quelle giovani sono fidanzate tutte felicemente..
Infatti a me piacerebbe conoscerne di più ma non so in che modo...
o le fermo per strada...oppure non ho idea...
[#20]
Legga qui per capire le differenze fra alcuni dei più comuni approcci psicoterapeutici:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1333-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico-parte-ii.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
Esistono approcci più attivi e focalizzati, come il breve strategico e il comportamentale, dove si danno indicazioni dettagliate su come procedere, e altri approcci più discorsivi dove si cerca di lasciare che sia il paziente a capire in che direzione andare.
Nel servizio pubblico non sempre è possibile scegliersi un terapeuta di un determinato orientamento, ma a occhio e croce lei avrebbe bisogno di una forma di terapia del primo tipo, più direttiva.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1333-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico-parte-ii.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
Esistono approcci più attivi e focalizzati, come il breve strategico e il comportamentale, dove si danno indicazioni dettagliate su come procedere, e altri approcci più discorsivi dove si cerca di lasciare che sia il paziente a capire in che direzione andare.
Nel servizio pubblico non sempre è possibile scegliersi un terapeuta di un determinato orientamento, ma a occhio e croce lei avrebbe bisogno di una forma di terapia del primo tipo, più direttiva.
[#21]
Utente
Speriamo bene, lei comunque è molto gentile!
Non so se sono in molti in questa situazione, ma a livello affettivo avrei proprio bisogno di regole ed obblighi per riuscire a superare questa situazione..
Non so se qualcuno può indirizzarmi verso qualche lettura adatta, perchè quando si parla di questo argomento, si sente tutto e il contrario di tutto...da...prima diventate amici a dopo che sei diventato amico non succederà niente...magari si parla per statistica in base alle esperienze personali e di quelle dei propri amici..
Certo è che sembra tutto così difficile..
Ma se il mio psicoterapeuta non utilizzerà un approccio attivo e focalizzato devo per forza tornare al privato?
Comunque la terapia è Cognitivo-Comportamentale
Non so se sono in molti in questa situazione, ma a livello affettivo avrei proprio bisogno di regole ed obblighi per riuscire a superare questa situazione..
Non so se qualcuno può indirizzarmi verso qualche lettura adatta, perchè quando si parla di questo argomento, si sente tutto e il contrario di tutto...da...prima diventate amici a dopo che sei diventato amico non succederà niente...magari si parla per statistica in base alle esperienze personali e di quelle dei propri amici..
Certo è che sembra tutto così difficile..
Ma se il mio psicoterapeuta non utilizzerà un approccio attivo e focalizzato devo per forza tornare al privato?
Comunque la terapia è Cognitivo-Comportamentale
[#22]
In linea generale è vero, quando una donna inquadra un uomo nella categoria "amici" è difficile che da lì possa aspirare a essere promosso alla categoria "fidanzati". Il contrario invece è più semplice. Sempre parlando in generale.
Se sente di aver bisogno di una maggior direttività dovrebbe prima parlarne con il suo terapeuta e poi, se le risposte ricevute non la soddisfacessero, pensare di cambiarlo. In TBS ad es. le sedute hanno di solito una frequenza inizialmente quindicinale, e si tratta inoltre di una terapia breve (un trattamento dura in media 10 sedute), quindi economicamente accessibile.
Legga i link che le ho segnalato.
Se sente di aver bisogno di una maggior direttività dovrebbe prima parlarne con il suo terapeuta e poi, se le risposte ricevute non la soddisfacessero, pensare di cambiarlo. In TBS ad es. le sedute hanno di solito una frequenza inizialmente quindicinale, e si tratta inoltre di una terapia breve (un trattamento dura in media 10 sedute), quindi economicamente accessibile.
Legga i link che le ho segnalato.
[#25]
Utente
Si, ha ragione.
Se il mio umore dipende dalla situazione relazionale/affettiva, e l'impegno in se non porta a risultati certi ne ad innalzamento dell'umore, forse il ruolo del psicoterapeuta è inutile vista la casualità del trovare una ragazza..
Forse devo solamente accettare il dolore e la solitudine, viverlo come qualcosa di naturale, assieme ad altri aspetti anomali come verginità in età avanzata e mancanza di affetto, e nel frattempo continuare ad essere impegnato nel lavoro, hobby, passioni..
Se il mio umore dipende dalla situazione relazionale/affettiva, e l'impegno in se non porta a risultati certi ne ad innalzamento dell'umore, forse il ruolo del psicoterapeuta è inutile vista la casualità del trovare una ragazza..
Forse devo solamente accettare il dolore e la solitudine, viverlo come qualcosa di naturale, assieme ad altri aspetti anomali come verginità in età avanzata e mancanza di affetto, e nel frattempo continuare ad essere impegnato nel lavoro, hobby, passioni..
[#26]
Anche questa scelta è sua, cosa fare della sua vita.
Stia pur certo che non troverà molte persone che si sforzeranno per farle cambiare idea.
Qualcuno ha detto: sia che tu sia convinto di farcela, o di non farcela, avrai sempre ragione.
Stia pur certo che non troverà molte persone che si sforzeranno per farle cambiare idea.
Qualcuno ha detto: sia che tu sia convinto di farcela, o di non farcela, avrai sempre ragione.
[#27]
Utente
Sì sono d'accordo, anche perchè c'è un fondo di logica e verità e il problema in se forse non è risolvibile..
Rimpiango il fatto di non aver fatto esperienza da giovane, probabilmente non sarei in questa situazione..ma pensarci non aiuta..
"sia che tu sia convinto di farcela, o di non farcela, avrai sempre ragione."
La convinzione non ce l'ho, uso spesso forme condizionali, e chiedo consigli agli altri, ad esempio con la ragazza che mi piaceva ero ottimista, però forse sto chiedendo aiuto dove c'è bisogno di aver pazienza e la sicurezza non esiste..
Puoi anche "lavorare" gratis tutta la vita..
Il tempo ha un suo valore enorme..
Rimpiango il fatto di non aver fatto esperienza da giovane, probabilmente non sarei in questa situazione..ma pensarci non aiuta..
"sia che tu sia convinto di farcela, o di non farcela, avrai sempre ragione."
La convinzione non ce l'ho, uso spesso forme condizionali, e chiedo consigli agli altri, ad esempio con la ragazza che mi piaceva ero ottimista, però forse sto chiedendo aiuto dove c'è bisogno di aver pazienza e la sicurezza non esiste..
Puoi anche "lavorare" gratis tutta la vita..
Il tempo ha un suo valore enorme..
Questo consulto ha ricevuto 27 risposte e 3.3k visite dal 13/08/2013.
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