Amare e stare male

Sono una quarantenne separata, ho una figlia di 6 anni e per 5 anni non ho avuto nessun uomo, forse perchè dedita alla bimba, forse perchè non ne sentivo il bisogno. Lo scorso anno ho conosciuto un uomo, mio coetaneo, ed è stato subito colpo di fulmine, cosa che non mi è mai successa nella mia vita. Dopo qualche mese di frequentazione ci siamo messi assieme . L'affinità con lui nei momenti di intimità non l'ho mai lontanamente avuta con altri parters. La seconda volta che ci siamo visti dopo che è iniziata la relazione mi ha chiesto di andare a vivere con mia figlia da lui. Gli ho risposto che era troppo presto e che dovevamo conoscerci meglio. Lui ha cominiciato da subito a volere sempre la mia presenza a casa sua , il che significava uscire spesso la sera ed essere impegnata con lui anche parte del fine settimana, tutto ciò con grande fatica e senso di abbandono verso mia figlia (non avevo mai preso tempo per me stessa), che comunque durante la mia assenza stava con il padre.Ogni giorno richiedeva amore, ma soprattutto desiderio di accudimento,le sue richieste erano :stare sempre assieme e soprattutto cucinare per lui. Non voleva essere deluso o sentirsi "appeso" cioè voleva programmi ben precisi per vedersi e se c'era un comtrattempo s'infuriava trattandomi male e mi lasciava per poi riprendermi. Montagne russe di emozioni, se non ero depressa perchè mi aveva lasciata ero in ansia da prestazione perchè tutto fosse perfetto per non essere lasciata, L'ultima volta mi ha lasciata martedì perchè il mio capo non mi dà le ferie e non si può andare in vacanza 5 giorni. Ora vuole che ci si rimetta assieme e dice che il rapporto si può salvare conoscendosi meglio e che ti amo non significa ti amo e che lasciare non significa lasciare:sono confusa. Lo desidero fisicamente, ma il resto del suo comportamento mi destabilizza, cammino sempre sulle uove in punta di piedi. Gli ho chiesto cosa gli piace di me e lui ha risposto : il fatto che sono piena di vita e che ho fatto volontariato. Mi sembra che più che amarmi voglia una badante. Sono 3 anni che è immerso in una faticosissima causa legale dove lui e la sua ex moglie non si risparmiano colpi bassi ed è sempre stanco e frustrato ed io sono la sua gheisha che lo diverte e distrae. Ha litigato tutta la vita con sua moglie il che mi fà pensare, con il beneficio del dubbio, che lui di carattere sia oltre che nervosissimo anche litigioso. Nella teoria del rapporto lui è da 10 e lode, nella pratica è tutto il contrario. Qualsiasi cosa succeda lui è la vittima sofferente e se per caso mi sfugge di dire che sto male e che mi ha ferita sono la piccola fiammiferaia. Tutti i miei sforzi sono vani,se mi chiama al cellulare e non rispondo subito mi lascia perchè non capisco le basi del rapporto e se non capisco questo non potrò mai nemmeno stare con nessun altro. In questi 10 mesi ho dato tantissimo per avere sempre in cambio delle briciole. C'è un margine di miglioramento in questo rapporto? grazie
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
<<C'è un margine di miglioramento in questo rapporto?>>

Gentile Signora,
forse il quesito da porsi per primo è che tipo di rapporto sia...
In amore non si fanno conti ragionieristici, ma leggendo tutto d'un fiato il suo racconto, mi pare emergere un quadro in cui dare e avere sono piuttosto squilibrati.
A parte la perfetta intesa sul piano sessuale, cosa dà a Lei questa relazione?
Provi a rileggere anche Lei ciò che ha descritto cercando, per quanto possibile, di immaginare che sia stata un'altra donna a scrivere: cosa le risponderebbe a bruciapelo?

Cordialmente,

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara Signora,
Il tipo di rapporto che sta accettando e' molto faticoso.
Il suo uomo sembra molto infantile nel comportamento, molto poco incline ad una relazione nella quale ci sia spazio e rispetto per entrambi.
Un rapporto che non si costruisca su queste basi non ha molte possibilita' di evolvere e neanche di sopravvivere.
Provi a mettere dei limiti al comportamento del suo ragazzo con l'obiettivo di testare la sua reazione. Se non sara' in grado di comporendere il messaggio forse la sua impostazione di vita e' poco idonea a strutturare una coppia.
Ci mandi sue notizie.
I miei auguri.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora,

forse il fatto di essere da sola per tanto tempo dopo la nascita di Sua figlia, non Le ha permesso di fare una corretta valutazione della situazione e di quest'uomo.
Lei stessa dice che sentiva prematura la convivenza e che desiderava attendere ancora un po': quando le nostre emozioni ci danno questi segnali, è davvero il caso di fermarsi e di ascoltare per comprendere che cosa ci stanno comunicando.

Lei scrive di quest'uomo: "Ogni giorno richiedeva amore, ma soprattutto desiderio di accudimento,le sue richieste erano :stare sempre assieme e soprattutto cucinare per lui. "

Mi pare che la relazione sia tanto sbilanciata e c'è da dire una cosa molto importante: l'accudimento semmai lo richiedono i figli, non il partner (a meno che non sia malato). A Lei va bene una storia così?

"Tutti i miei sforzi sono vani,se mi chiama al cellulare e non rispondo subito mi lascia perchè non capisco le basi del rapporto e se non capisco questo non potrò mai nemmeno stare con nessun altro."

Sembra quasi impegnata in una staffetta per poter o dover dimostrare qualcosa: qual è la finalità per Lei? Le serve?

"In questi 10 mesi ho dato tantissimo per avere sempre in cambio delle briciole."
In genere questo accade se abbiamo una bassa autostima e se non riusciamo ad impostare un rapporto paritario col partner.

A mio avviso una consulenza psicologica di persona Le sarebbe molto utile, anche per non lasciarsi fagocitare in una relazione malata e per non compromettere neppure il rapporto con Sua figlia.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica