Capricci disperati a 2 anni

Egregio Dott, buongiorno.Sono il papà di una bambina (Beatrice) di 2 anni e le scrivo per chiederle consigli su come intervenire correttamente quando (come ultimamente accade spesso) la mia bambina fa capricci che definirei drammatci con urla a squarciagola e pianti che sembra sia sottoposta a mille torture.L'ultimo episodio è di ieri sera quando in gelateria, dopo avermi detto che non voleva più il gelato, prima di buttarlo via le ho chiesto se era davvero sicura di non volerlo più e lei mi ha detto si. Appena l'ho buttato nel cestino si è messa ad urlare in modo incontrollato...lo stesso quando al ristorante il cameriere porta via il piatto contenente gli avanzi o ancora quando, dopo averle detto di non fare una cosa che reputo pericolosa, lei la fa lo stesso e sono costretto a trascinarla di peso tra mille urla.
Ultimamente ammetto che in 2 occasioni le ho dato anche un paio di sberle sulle guance...con tutti i sensi di colpa e lo star malissimo da parte mia dopo questa mia reazione. La mia compagna dice che con Beatrice bisogna parlare di più, spiegarle le cose con le buone...ma anche lei che passa più tempo con Beatrice e sicuramente ha moltissima pazienza non viene molto ascoltata...io passo meno tempo con Beatrice rispetto alla mia compagna (causa lavoro) e spesso ammetto di non aver molta pazienza: su questo senz'atro voglio lavorare però Le chiedo alcuni consigli validi per gestire questi comportamenti davvero critici in modo costruttivo per la bambina (e magari anche per me e la mia compagna).

Grazie mille per l'attenzone e buona giornata
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentile Signore,

la maggior parte dei bambini attraversa periodi ne quali i capricci si fanno frequenti e hanno lo scopo di misurare le reazioni degli adulti per vedere quanto realmente concedono di trasgredire alle regole che hanno imposto.
Il bambino verifica sia la coerenza di chi lo sta crescendo, sia la reale portata dei limiti imposti, che a volte rimangono solo teorici.
In particolare attorno ai due anni di età si attraversa un periodo di opposizione da parte del bambino che ha proprio questa funzione.

A volte invece il comportamento capriccioso è segno di malessere in famiglia, che il bambino "assorbe" e rielabora mostrandosi irritabile, o di ricerca di attenzioni che non riesce ad ottenere altrimenti.

Da quanto Beatrice si comporta così?
In famiglia sta succedendo qualcosa di diverso dal solito (cambiamento di qualche abitudine, arrivo di un altro figlio, trasferimento, ...)?

Le spiegate le ragioni delle regole che avete stabilito?

Quando fa i capricci i maniera così teatrale come reagite?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
Gentile Dottoressa, Le spiegavo appunto che io e la mia compagna abbiamo 2 approcci differenti: la mia compagna è più per il dialogo (che però spesso è inascoltato perchè la bambina quando piange non ascolta assolutamente); io invece sono più severo e nelle 2 ultime circostanze sono arrivato anche a darle purtroppo 2 ceffoni sulle guance...però anche io sonoi inascoltato perchè se questo mio metodo fosse corretto, non si ripresenterebbero èiù i capricci in questa maniere ed invece sono convinto che alla prossima occasione saremo alla solita situazione.
Non ci sono cambiamenti nel contesto famigliare che possano giustificare tale atteggiamento da parte della bambina: devo dire che io ritengo, forse a torto, che questo atteggiamento di Beatrice sia dovuto al fatto che trascorre parecchio tempo a casa della nonna materna (almeno un 3 ore al giorno) con le zie e i cugini perdendo così i riferimenti stabili della sua casa e della sua famiglia...ultimamente ha trascorso anche un weekend con i nonni paterni e si è comportata bene senza capricci...dalla nonna materna, mantiene un comportamento accettabile anche se con qualche zia cercherebbe di fare qualche capriccio...sicuramente devo cambiare atteggiamento che io verso la bambina, lasciando perdere la stanchezza e lo stress accumulato durante la giornata e cercando di darle il massimo nelle poche ore in cui abbiamo occasione di stare assieme la sera...però nel caso di non ascolto da parte sua come ci si comporta?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

a mio avviso è necessario accordarsi con la Sua compagna su una linea comune di comportamento con la bimba, in quanto da ciò che descrive traspare un po' di incoerenza e smarrimento nei comportamenti che Lei adotta con Sua figlia, confermati anche dalle Sue richieste e dal Suo stato d'animo.

Il capriccio è un modo di comunicare.
Una bimba di 2 anni non è in grado di capire grandi discorsi su come ci si deve comportare; talvolta non lo capisce un adulto!
Tutti noi siamo più sensibili ai comportamenti e non alle parole.

Quindi suggerisco di stabilire delle regole tra voi due adulti e poi essere fermi ma comprensivi con la bambina. Ad es. quando Lei perde la pazienza con Sua figlia e le dà due ceffoni e subito dopo si sente in colpa, trasmette alla piccola notevole incoerenza che la spiazza e la confonde.

Picchiare una bimba (o sgridarla) e poi sentirsi in colpa e confusi è un modo per mettersi in competizione con lei e non per accoglierla e accompagnarla verso la crescita.

Piuttosto perchè non cerca di capire cosa vuole comunicare Beatrice quando si comporta in quel modo?
E' esattamente come quando da neonata la Sua piccolina piangeva disperata e avete capito col tempo se si trattava di una richiesta di pappa, di coccole, di pannolino bagnato, ecc...

Non sorprende che con la nonna non ci siano questi capricci; si è domandato come reagisce la nonna con Beatrice?

I comportamenti dei bambino si possono certamente correggere solo nella misura in cui gli adulti dimostrano di avere polso...

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica