Ansia di vedere il mio ragazzo! post depressione
Ogni mattina da un mese e mezzo la stessa storia: mi alzo che ho già l''''''''ansia dentro, più precisamente questo senso di malessere me lo sento nel petto, nel cuore, una specie di fastidio doloroso che non se ne vuole andare..
Poi mi alzo, esco, mi distraggo e non ci penso..
Ma ecco che non appena penso al mio ragazzo, a vederlo, a parlare con lui, a uscire con lui, l''''''''ansia torna, più forte di prima e un pensiero si insedia nella mia mente "E se dovessi lasciarlo, per poter stare meglio?"
Il fatto è che una parte di me vuole lasciarlo (perché vuole stare meglio) l''''''''altra parte di me si rifiuta di farlo perché io lo amo..
E quando sono con lui, dopo non aver avuto ansia esagerata (magari sonp riuscita a distrarmi) io sono la persona più felice della terra perché con lui sono sempre felice, mi fa stare davvero bene, siamo sorridenti e allegri insieme..
Tutto è iniziato un giorno, dopo un brusco litigio.. Diceva di volermi lasciare.. Dopo 3 giorni di litigi per questo fatto, abbiamo finalmente fatto pace, ma sono entrata in una brutta depressione dove mi sembrava di non voler più bene a nessuno, di non voler più vedere nessuno, di non tollerare più nessuno.. SPECIALMENTE LUI, cioè proprio lui, motivo della mia felicità.. La psicologa che mi ha seguita mi ha spiegato che si è innescato un meccanismo di difesa nel mio corpo per cui "lui minaccia di lasciarmi quindi non mi vuole MA NOOO SONO IO CHE NON VOGLIO LUI".. Dopo qualche seduta sono stata meglio e per 3 giorni sono tornata quella di prima, felice spiritosa sorridente con lui, un pochino ansiosa, ma quasi nulla.. MA.. Un altro brutto litigio mi ha riportato in questa situazione: ogni volta che so di vederlo mi prende una brutta ansia (penso che sia perché ho paura che qualcosa vada male insomma) e mi basta pensare a lui per rattristarmi senza motivo..
Insomma prima di questo fatto ci siamo sempre amati teneramente e sostenuti, una coppia solida e forte, voglio risolvere il mio problema, voglio smettere di essere negativa e ansiosa, MA..
Voglio risolverlo in modo che dopo questo brutto periodo, io stia ancora con lui.. Anche se nella mia testa penso "Ho paura di amarlo e di soffrire dovrei lasciarlo ora" il pensiero non è mai concreto perché io VOGLIO stare con lui...
Vi prego aiutatemi!
Come sconfiggere l''''''''ansia? Come stare serena e tranquilla?
Come comportarmi nei confronti del mio ragazzo? Come evitare di svegliarmi già turbata?
Poi mi alzo, esco, mi distraggo e non ci penso..
Ma ecco che non appena penso al mio ragazzo, a vederlo, a parlare con lui, a uscire con lui, l''''''''ansia torna, più forte di prima e un pensiero si insedia nella mia mente "E se dovessi lasciarlo, per poter stare meglio?"
Il fatto è che una parte di me vuole lasciarlo (perché vuole stare meglio) l''''''''altra parte di me si rifiuta di farlo perché io lo amo..
E quando sono con lui, dopo non aver avuto ansia esagerata (magari sonp riuscita a distrarmi) io sono la persona più felice della terra perché con lui sono sempre felice, mi fa stare davvero bene, siamo sorridenti e allegri insieme..
Tutto è iniziato un giorno, dopo un brusco litigio.. Diceva di volermi lasciare.. Dopo 3 giorni di litigi per questo fatto, abbiamo finalmente fatto pace, ma sono entrata in una brutta depressione dove mi sembrava di non voler più bene a nessuno, di non voler più vedere nessuno, di non tollerare più nessuno.. SPECIALMENTE LUI, cioè proprio lui, motivo della mia felicità.. La psicologa che mi ha seguita mi ha spiegato che si è innescato un meccanismo di difesa nel mio corpo per cui "lui minaccia di lasciarmi quindi non mi vuole MA NOOO SONO IO CHE NON VOGLIO LUI".. Dopo qualche seduta sono stata meglio e per 3 giorni sono tornata quella di prima, felice spiritosa sorridente con lui, un pochino ansiosa, ma quasi nulla.. MA.. Un altro brutto litigio mi ha riportato in questa situazione: ogni volta che so di vederlo mi prende una brutta ansia (penso che sia perché ho paura che qualcosa vada male insomma) e mi basta pensare a lui per rattristarmi senza motivo..
Insomma prima di questo fatto ci siamo sempre amati teneramente e sostenuti, una coppia solida e forte, voglio risolvere il mio problema, voglio smettere di essere negativa e ansiosa, MA..
Voglio risolverlo in modo che dopo questo brutto periodo, io stia ancora con lui.. Anche se nella mia testa penso "Ho paura di amarlo e di soffrire dovrei lasciarlo ora" il pensiero non è mai concreto perché io VOGLIO stare con lui...
Vi prego aiutatemi!
Come sconfiggere l''''''''ansia? Come stare serena e tranquilla?
Come comportarmi nei confronti del mio ragazzo? Come evitare di svegliarmi già turbata?
[#1]
Cara ragazza,
le suggerisco di riprendere e continuare il percorso psicologico, poche sedute non bastano per trattare un disturbo d'ansia (ammesso che sia stato diagnosticato) e nemmeno per dipanare i suoi dubbi sulla relazione con il suo partner.
>>"lui minaccia di lasciarmi quindi non mi vuole MA NOOO SONO IO CHE NON VOGLIO LUI"<<
questo potrebbe essere il nocciolo della questione e il punto sul quale la invito a riflettere.
le suggerisco di riprendere e continuare il percorso psicologico, poche sedute non bastano per trattare un disturbo d'ansia (ammesso che sia stato diagnosticato) e nemmeno per dipanare i suoi dubbi sulla relazione con il suo partner.
>>"lui minaccia di lasciarmi quindi non mi vuole MA NOOO SONO IO CHE NON VOGLIO LUI"<<
questo potrebbe essere il nocciolo della questione e il punto sul quale la invito a riflettere.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#2]
Utente
Gentilissimo Dr Del Signore
innanzitutto la ringrazio per aver risposto repentinamente!
Questo problema mi sta logorando, tutto ciò che vorrei è solo qualche risposta che mi aiuti a uscirne il prima possibile, o alla meglio..
Purtroppo la mia psicologa è in ferie, questo mi fa sentire persa, era l'unica che sapeva aiutarmi e darmi consigli utili, dopo 4 sedute lei mi ha fatto la fattura dicendomi che ero guarita! Ed effettivamente dottore, stavo proprio bene.. Poi un litigio col mio ragazzo mi ha riportata giu...
Mi è stata diagnosticata una depressione o meglio episodio depressivo.. Credo di esserne uscita del tutto da questo (infatti ora ho voglia di fare certe cose, le cose che mi piacciono mi rendono felice, non voglio stare sola tutto il giorno) ma forse ancora ho qualche strascico.. O forse ho un disturbo d'ansia..
Ciò che vorrei sapere è.. è possibile che il trauma di rischiare di perdere il mio ragazzo, abbia innescato in me un meccanismo di difesa per cui io lo voglio allontanare in modo da non soffrire?
Inoltre so che è tipico della depressione "perdere" i sentimenti per i propri affetti quindi non me ne preoccupo più di tanto, ma li riacquisirò, come prima?
Inoltre può darmi qualche (anche piccolo) consiglio per stare meglio durante il giorno? Per non avere ansia quando organizzio un'uscita/penso al futuro etc? Per riacquistare la mia serenità?
A cosa devo pensare?
Cosa devo fare?
Come devo agire?
Devo forse allontanare il mio ragazzo e i miei amici?
innanzitutto la ringrazio per aver risposto repentinamente!
Questo problema mi sta logorando, tutto ciò che vorrei è solo qualche risposta che mi aiuti a uscirne il prima possibile, o alla meglio..
Purtroppo la mia psicologa è in ferie, questo mi fa sentire persa, era l'unica che sapeva aiutarmi e darmi consigli utili, dopo 4 sedute lei mi ha fatto la fattura dicendomi che ero guarita! Ed effettivamente dottore, stavo proprio bene.. Poi un litigio col mio ragazzo mi ha riportata giu...
Mi è stata diagnosticata una depressione o meglio episodio depressivo.. Credo di esserne uscita del tutto da questo (infatti ora ho voglia di fare certe cose, le cose che mi piacciono mi rendono felice, non voglio stare sola tutto il giorno) ma forse ancora ho qualche strascico.. O forse ho un disturbo d'ansia..
Ciò che vorrei sapere è.. è possibile che il trauma di rischiare di perdere il mio ragazzo, abbia innescato in me un meccanismo di difesa per cui io lo voglio allontanare in modo da non soffrire?
Inoltre so che è tipico della depressione "perdere" i sentimenti per i propri affetti quindi non me ne preoccupo più di tanto, ma li riacquisirò, come prima?
Inoltre può darmi qualche (anche piccolo) consiglio per stare meglio durante il giorno? Per non avere ansia quando organizzio un'uscita/penso al futuro etc? Per riacquistare la mia serenità?
A cosa devo pensare?
Cosa devo fare?
Come devo agire?
Devo forse allontanare il mio ragazzo e i miei amici?
[#3]
Gentile Utente,
è probabile che l'equivoco che mantiene il problema d'ansia sia qui:
"E se dovessi lasciarlo, per poter stare meglio?"
Questo dubbio chiaramente non ti permette di vivere serena.
Ma da qui potrebbe essersi instaurato un meccanismo d'ansia che ti spinge a dubitare e a porti costanti domande.
Io credo che una prima valutazione dallo psicologo (anche la stessa che ti ha seguito, se ti sei trovata bene) e poi una terapia per risolvere il problema dell'ansia sia il primo indispensabile passo.
Saluti,
è probabile che l'equivoco che mantiene il problema d'ansia sia qui:
"E se dovessi lasciarlo, per poter stare meglio?"
Questo dubbio chiaramente non ti permette di vivere serena.
Ma da qui potrebbe essersi instaurato un meccanismo d'ansia che ti spinge a dubitare e a porti costanti domande.
Io credo che una prima valutazione dallo psicologo (anche la stessa che ti ha seguito, se ti sei trovata bene) e poi una terapia per risolvere il problema dell'ansia sia il primo indispensabile passo.
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#4]
"è possibile che il trauma di rischiare di perdere il mio ragazzo, abbia innescato in me un meccanismo di difesa per cui io lo voglio allontanare in modo da non soffrire?"
Gentile Utente,
abbiamo scritto insieme...
E' possibile mettere in atto tale meccanismo che si chiama EVITAMENTO: di solito si evitano le situazioni che ci creano disagio, ma è decisamente più utile imparare a viverle tali situazioni, piuttosto che evitarle.
Inoltre perdere il proprio ragazzo è indubbiamente un momento triste e stressante, ma non lo definirei un trauma. E' un'esperienza che nella vita può accadere e che non possiamo talvolta prevenire nè evitare.
Anche questo serve per crescere.
Saluti,
Gentile Utente,
abbiamo scritto insieme...
E' possibile mettere in atto tale meccanismo che si chiama EVITAMENTO: di solito si evitano le situazioni che ci creano disagio, ma è decisamente più utile imparare a viverle tali situazioni, piuttosto che evitarle.
Inoltre perdere il proprio ragazzo è indubbiamente un momento triste e stressante, ma non lo definirei un trauma. E' un'esperienza che nella vita può accadere e che non possiamo talvolta prevenire nè evitare.
Anche questo serve per crescere.
Saluti,
[#5]
Utente
Io so questo: stare con lui mi porterà felicità, come è stato prima che cadessi nell'episodio depressivo, ma alcuni litigi (inevitabili, nelle coppie si litiga) mi faranno stare male.. e io non voglio stare male..
Razionalmente CAPISCO la situazione e mi sento di poter accettare qualche momento di malessere dovuto ai litigi, pur di essere felice con lui... Ma quello che mi impone il mio corpo è "Starai male! Scappa!" Ma dottoressa, io non voglio scappare, mi capisce?
Sono in conflitto, DENTRO DI ME c'è un conflitto..
Lei mi sa dire come sbarazzarmi della parte inconscia che mi dice di scappare da tutti, cosi non avrò delusioni?
Razionalmente CAPISCO la situazione e mi sento di poter accettare qualche momento di malessere dovuto ai litigi, pur di essere felice con lui... Ma quello che mi impone il mio corpo è "Starai male! Scappa!" Ma dottoressa, io non voglio scappare, mi capisce?
Sono in conflitto, DENTRO DI ME c'è un conflitto..
Lei mi sa dire come sbarazzarmi della parte inconscia che mi dice di scappare da tutti, cosi non avrò delusioni?
[#6]
Cara ragazza,
>>è possibile che il trauma di rischiare di perdere il mio ragazzo, abbia innescato in me un meccanismo di difesa per cui io lo voglio allontanare in modo da non soffrire?<<
questo è possibile oppure si attribuisce all'altro, in maniera inconsapevole, la responsabilità di "lasciare". Questo meccanismo di solito si innesca per evitare i sensi di colpa.
Gli aspetti depressivi sono legati alla "perdita", ma ciò che lei dovrebbe affrontare nel trattamento è la relazione con il suo partner.
A tutte le altre domande non possiamo rispondere, deve chiedere alla sua psicologa.
>>è possibile che il trauma di rischiare di perdere il mio ragazzo, abbia innescato in me un meccanismo di difesa per cui io lo voglio allontanare in modo da non soffrire?<<
questo è possibile oppure si attribuisce all'altro, in maniera inconsapevole, la responsabilità di "lasciare". Questo meccanismo di solito si innesca per evitare i sensi di colpa.
Gli aspetti depressivi sono legati alla "perdita", ma ciò che lei dovrebbe affrontare nel trattamento è la relazione con il suo partner.
A tutte le altre domande non possiamo rispondere, deve chiedere alla sua psicologa.
[#7]
Utente
Io so questo: stare con lui mi porterà felicità, come è stato prima che cadessi nell'episodio depressivo, ma alcuni litigi (inevitabili, nelle coppie si litiga) mi faranno stare male.. e io non voglio stare male..
Razionalmente CAPISCO la situazione e mi sento di poter accettare qualche momento di malessere dovuto ai litigi, pur di essere felice con lui... Ma quello che mi impone il mio corpo è "Starai male! Scappa!" Ma dottoressa, io non voglio scappare, mi capisce?
Sono in conflitto, DENTRO DI ME c'è un conflitto..
Lei mi sa dire come sbarazzarmi della parte inconscia che mi dice di scappare da tutti, cosi non avrò delusioni?
Razionalmente CAPISCO la situazione e mi sento di poter accettare qualche momento di malessere dovuto ai litigi, pur di essere felice con lui... Ma quello che mi impone il mio corpo è "Starai male! Scappa!" Ma dottoressa, io non voglio scappare, mi capisce?
Sono in conflitto, DENTRO DI ME c'è un conflitto..
Lei mi sa dire come sbarazzarmi della parte inconscia che mi dice di scappare da tutti, cosi non avrò delusioni?
[#8]
" alcuni litigi (inevitabili, nelle coppie si litiga) mi faranno stare male.. e io non voglio stare male.."
Gentile Utente,
personalmente non conosco nessuno cui piace litigare, ma i conflitti fanno parte della vita e di ogni relazione.
Da una parte non credo ci sia un pezzo inconscio da buttare via, ma semmai alcune abilità da apprendere, come quella di gestire i conflitti perchè nel momento in cui diventi capace di farlo sei anche meno ansiosa e vai meno nel pallone.
Leggi qui:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html
Un cordiale saluto,
Gentile Utente,
personalmente non conosco nessuno cui piace litigare, ma i conflitti fanno parte della vita e di ogni relazione.
Da una parte non credo ci sia un pezzo inconscio da buttare via, ma semmai alcune abilità da apprendere, come quella di gestire i conflitti perchè nel momento in cui diventi capace di farlo sei anche meno ansiosa e vai meno nel pallone.
Leggi qui:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html
Un cordiale saluto,
[#9]
Utente
Purtroppo sono in un circolo vizioso:
Sono in ansia perché ho paura che qualcosa vada male, quindi arrivo dal mio ragazzo che non sono tranquilla, la mia non tranquillità non mi permette di divertirmi, quindi torno a casa che non sono serena perché non sono riuscita a stare bene, quindi la volta dopo che dobbiamo rivederci sono in ansia e così via!
Ora.. io voglio eliminare il problema ALLA RADICE..
Non voglio allontanare il mio ragazzo, voglio allontanare l'ansia!
La mia domanda è: come?
Ci sono delle cose che devo evitare e cose che invece sono consigliabili?
(Grazie per la lettura)
Sono in ansia perché ho paura che qualcosa vada male, quindi arrivo dal mio ragazzo che non sono tranquilla, la mia non tranquillità non mi permette di divertirmi, quindi torno a casa che non sono serena perché non sono riuscita a stare bene, quindi la volta dopo che dobbiamo rivederci sono in ansia e così via!
Ora.. io voglio eliminare il problema ALLA RADICE..
Non voglio allontanare il mio ragazzo, voglio allontanare l'ansia!
La mia domanda è: come?
Ci sono delle cose che devo evitare e cose che invece sono consigliabili?
(Grazie per la lettura)
[#10]
Cara ragazza,
>>La mia domanda è: come?
Ci sono delle cose che devo evitare e cose che invece sono consigliabili?<<
probabilmente facendosi aiutare da uno psicologo vis a vis. Non ci sono suggerimenti o consigli che possono essere favoriti on-line.
Non deve "allontanare" l'ansia, può semplicemente comprenderla proprio perché sentire l'ansia è un "segnale d'allarme" (perché è un'emozione e non necessariamente una psicopatologia) che sta ad indicare qualcosa che non va nella sua vita, qualcosa insomma che andrebbe rivisto.
Nel suo caso eliminare il problema alla radice significa risolvere le difficoltà con il suo partner.
>>La mia domanda è: come?
Ci sono delle cose che devo evitare e cose che invece sono consigliabili?<<
probabilmente facendosi aiutare da uno psicologo vis a vis. Non ci sono suggerimenti o consigli che possono essere favoriti on-line.
Non deve "allontanare" l'ansia, può semplicemente comprenderla proprio perché sentire l'ansia è un "segnale d'allarme" (perché è un'emozione e non necessariamente una psicopatologia) che sta ad indicare qualcosa che non va nella sua vita, qualcosa insomma che andrebbe rivisto.
Nel suo caso eliminare il problema alla radice significa risolvere le difficoltà con il suo partner.
[#11]
"Sono in ansia perché ho paura che qualcosa vada male..."
Invece nella vita bisogna imparare a vivere e, qualora qualcosa dovesse andare male, se si è abbastanza "equipaggiati" da un punto di vista psicologico e si si hanno a disposizione determinate abilità, si è in grado di affrontare all'occorrenza i problemi e non di fasciarsi la testa prima di romperla...
Concordo con il Collega sull'opportunità di sentire il parere di uno psicologo psicoterapeuta di persona.
Saluti,
Invece nella vita bisogna imparare a vivere e, qualora qualcosa dovesse andare male, se si è abbastanza "equipaggiati" da un punto di vista psicologico e si si hanno a disposizione determinate abilità, si è in grado di affrontare all'occorrenza i problemi e non di fasciarsi la testa prima di romperla...
Concordo con il Collega sull'opportunità di sentire il parere di uno psicologo psicoterapeuta di persona.
Saluti,
[#12]
Utente
Credo di soffrire di quel disturbo comunemente chiamato "Doc da relazione", sì lo so "il doc da relazione non esiste, esiste solo il Doc" per Doc da relazione intendo solo i sintomi che accomunano chi crede di avere questo disturbo..
Solo non mi sento particolarmente grave (all'inizio forse lo ero) infatti nonostante questi pensieri siano ricorrenti, riesco ad avere anche dei momenti di tranquillità durante la giornata.. E se riesco a tranquillizzarmi riesco a passare anche dei bei momenti con lui.. Solo che se passa troppo tempo tra una volta e l'altra in cui ci vediamo, allora faccio in tempo a dimenticare come mi sono sentita bene con lui e tornano i dubbi..
Essendo il mio caso non molto grave, posso risolverlo senza andare da un terapeuta? Se sì, come?
Solo non mi sento particolarmente grave (all'inizio forse lo ero) infatti nonostante questi pensieri siano ricorrenti, riesco ad avere anche dei momenti di tranquillità durante la giornata.. E se riesco a tranquillizzarmi riesco a passare anche dei bei momenti con lui.. Solo che se passa troppo tempo tra una volta e l'altra in cui ci vediamo, allora faccio in tempo a dimenticare come mi sono sentita bene con lui e tornano i dubbi..
Essendo il mio caso non molto grave, posso risolverlo senza andare da un terapeuta? Se sì, come?
[#13]
Confermo che il doc da relazione NON esiste!
Bisogna comunque fare prima una valutazione diagnostica e solo in seguito impostare un trattamento.
Qualora il problema non fosse grave, questo andrebbe solo a tuo vantaggio perchè i tempi per curarlo sarebbero decisamente inferiori, come anche immagino dalla tua giovane età e dal tempo di insorgenza del problema.
Non esistono i fai da te nelle terapie psicologiche.
Saluti,
Bisogna comunque fare prima una valutazione diagnostica e solo in seguito impostare un trattamento.
Qualora il problema non fosse grave, questo andrebbe solo a tuo vantaggio perchè i tempi per curarlo sarebbero decisamente inferiori, come anche immagino dalla tua giovane età e dal tempo di insorgenza del problema.
Non esistono i fai da te nelle terapie psicologiche.
Saluti,
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 42.4k visite dal 10/08/2013.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.