Ocd sensorimotore o disturbo fobico-ossessivo?
Salve Dottori
Ho già scritto altri post su questo forum, ma volevo rinnovare un sincero grazie per il vostro tempo che dedicate a questo servizio!
Avrei bisogno abbastanza urgentemente di un vostro parere. E' da inizio marzo che soffro insistentemente di una strana ossessione: in poche parole si tratta del mio respiro (sic!). Non riesco a distogliere la mia attenzione dalla respirazione volontaria ed ho paura di rimanere "bloccato" per il resto della mia vita a pensarci, nonostante non voglia. L'andamento è piuttosto oscillante: ci sono periodi in cui non riesco quasi mai a distogliermi da questo pensiero che io stesso percepisco come "intrusivo" e periodi in cui riesco a gestirlo abbastanza bene. Ma nei momenti in cui raggiunge il picco è veramente difficilissimo per me conviverci. L'assurda ossessione mi sta continuando a perseguitare da mesi, mi mette molta ansia ed è sfociata addirittura in attacchi di anedonia alcuni giorni (una sensazione veramente infernale in cui ho pensato veramente al peggio).
E' da inizio marzo che sono in cura da una psicoterapeuta il quale cura sia la parte farmacologica che la psicoterapia. Tuttavia sto nutrendo sempre più dubbi sulla reale efficacia della terapia. In verità sono veramente molto confuso perché non so neanche se la sua diagnosi sia corretta. Lui ha classificato il mio disturbo come “fobico-ossessivo” e mi sta trattando per quello. Ma io facendo delle ricerche sul web ho trovato un articolo veramente illuminante il quale mi ha lasciato incredulo perchè sembrava fosse stato scritto da me parola per parola. Inquadrava perfettamente i miei sintomi, le mie domande assurde, le mie strane risposte. Vi pregherei di leggerlo se avete un attimo di tempo, questo è il link: http://www.steveseay.com/sensorimotor-body-focused-obsessions-ocd/
Per farla breve qui sembrerebbe che il mio problema sia l’OCD e non il disturbo fobico-ossessivo come dice il mio psicoterapeuta. La mia più grande paura è che il mio psicoterapeuta mi stia curando per una malattia che non ho; in particolare la psicoterapia che sto facendo non mostra nessun segno della “exposure and response prevention” di cui si parla in questo articolo. Addirittura il mio psicoterapeuta pensa che questi problemi siano “la punta dell’iceberg” di tutta una serie di altri problemi per i quali bisogna intervenire (come ad esempio il rapporto con i miei genitori, le mie amicizie, il mio modo di comportarmi in società). Parlare di queste mie ossessioni sembra quasi un tabù nei nostri colloqui.
Le mie domande quindi sono: secondo la vostra esperienza è attendibile questo articolo? Esiste davvero questa forma di OCD? In che cosa cambia la terapia tra questa forma di OCD e il disturbo fobico-ossessivo?
Vi sarei molto grato se riusciste a consigliarmi qualche centro specializzato in Italia nella cura di questa assurda, ma terribile ossessione, al momento non so veramente dove andare a parare e sono piuttosto giù di morale
Ho già scritto altri post su questo forum, ma volevo rinnovare un sincero grazie per il vostro tempo che dedicate a questo servizio!
Avrei bisogno abbastanza urgentemente di un vostro parere. E' da inizio marzo che soffro insistentemente di una strana ossessione: in poche parole si tratta del mio respiro (sic!). Non riesco a distogliere la mia attenzione dalla respirazione volontaria ed ho paura di rimanere "bloccato" per il resto della mia vita a pensarci, nonostante non voglia. L'andamento è piuttosto oscillante: ci sono periodi in cui non riesco quasi mai a distogliermi da questo pensiero che io stesso percepisco come "intrusivo" e periodi in cui riesco a gestirlo abbastanza bene. Ma nei momenti in cui raggiunge il picco è veramente difficilissimo per me conviverci. L'assurda ossessione mi sta continuando a perseguitare da mesi, mi mette molta ansia ed è sfociata addirittura in attacchi di anedonia alcuni giorni (una sensazione veramente infernale in cui ho pensato veramente al peggio).
E' da inizio marzo che sono in cura da una psicoterapeuta il quale cura sia la parte farmacologica che la psicoterapia. Tuttavia sto nutrendo sempre più dubbi sulla reale efficacia della terapia. In verità sono veramente molto confuso perché non so neanche se la sua diagnosi sia corretta. Lui ha classificato il mio disturbo come “fobico-ossessivo” e mi sta trattando per quello. Ma io facendo delle ricerche sul web ho trovato un articolo veramente illuminante il quale mi ha lasciato incredulo perchè sembrava fosse stato scritto da me parola per parola. Inquadrava perfettamente i miei sintomi, le mie domande assurde, le mie strane risposte. Vi pregherei di leggerlo se avete un attimo di tempo, questo è il link: http://www.steveseay.com/sensorimotor-body-focused-obsessions-ocd/
Per farla breve qui sembrerebbe che il mio problema sia l’OCD e non il disturbo fobico-ossessivo come dice il mio psicoterapeuta. La mia più grande paura è che il mio psicoterapeuta mi stia curando per una malattia che non ho; in particolare la psicoterapia che sto facendo non mostra nessun segno della “exposure and response prevention” di cui si parla in questo articolo. Addirittura il mio psicoterapeuta pensa che questi problemi siano “la punta dell’iceberg” di tutta una serie di altri problemi per i quali bisogna intervenire (come ad esempio il rapporto con i miei genitori, le mie amicizie, il mio modo di comportarmi in società). Parlare di queste mie ossessioni sembra quasi un tabù nei nostri colloqui.
Le mie domande quindi sono: secondo la vostra esperienza è attendibile questo articolo? Esiste davvero questa forma di OCD? In che cosa cambia la terapia tra questa forma di OCD e il disturbo fobico-ossessivo?
Vi sarei molto grato se riusciste a consigliarmi qualche centro specializzato in Italia nella cura di questa assurda, ma terribile ossessione, al momento non so veramente dove andare a parare e sono piuttosto giù di morale
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Gentile utente cambia la definizione ma sempre di disturbo ossessivo si parla.
tuttavia le terapie di maggior elezione per i disturbi fobici ed ossessivi sono quelle focalizzate sul problema e sulla gestione della sintomatologia
legga questo articolo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1399-panico-e-ossessioni-quali-terapie.html
saluti
tuttavia le terapie di maggior elezione per i disturbi fobici ed ossessivi sono quelle focalizzate sul problema e sulla gestione della sintomatologia
legga questo articolo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1399-panico-e-ossessioni-quali-terapie.html
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile Utente,
tra le due diagnosi la differenza è minima, possono essere considerate comunque sovrapponibili (si parla sempre di un disturbo d'ansia). Non credo le giovi fare ricerche in questo senso, non fanno altro che alimentare i suoi dubbi che sono un sintomo tipico (o una difesa se preferisce) del suo disturbo. Sarebbe opportuno che lei rivolgesse questi dubbi direttamente al suo psicoterapeuta.
Il trattamento psicoterapico quante sedute prevede e settimana?
tra le due diagnosi la differenza è minima, possono essere considerate comunque sovrapponibili (si parla sempre di un disturbo d'ansia). Non credo le giovi fare ricerche in questo senso, non fanno altro che alimentare i suoi dubbi che sono un sintomo tipico (o una difesa se preferisce) del suo disturbo. Sarebbe opportuno che lei rivolgesse questi dubbi direttamente al suo psicoterapeuta.
Il trattamento psicoterapico quante sedute prevede e settimana?
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#3]
Utente
Vi ringrazio molto delle vostre celeri risposte!
Per il Dottor De Vincentis: leggendo il suo articolo (che si addice perfettamente al mio caso) mi sono accorto di come effettivamente il percorso psicoterapeutico che sto intraprendendo sia proprio orientato verso questa vecchia scuola di pensiero che lei critica. E infatti il mio psicoterapeuta continua ad insistere sul rapporto con mia madre, su vecchi incidenti, sulle mie situazioni sentimentali. E nel frattempo la mia malattia però non si è mossa di una virgola. A questo punto mi sorge spontanea una domanda: a chi posso rivolgermi, come posso sapere che tipo di formazione uno psicoterapeuta ha?? Esistono centri vicino roma veramente qualificati per la mia malattia?
Per il Dottor Del signore: al momento faccio 1 seduta a settimana
Per il Dottor De Vincentis: leggendo il suo articolo (che si addice perfettamente al mio caso) mi sono accorto di come effettivamente il percorso psicoterapeutico che sto intraprendendo sia proprio orientato verso questa vecchia scuola di pensiero che lei critica. E infatti il mio psicoterapeuta continua ad insistere sul rapporto con mia madre, su vecchi incidenti, sulle mie situazioni sentimentali. E nel frattempo la mia malattia però non si è mossa di una virgola. A questo punto mi sorge spontanea una domanda: a chi posso rivolgermi, come posso sapere che tipo di formazione uno psicoterapeuta ha?? Esistono centri vicino roma veramente qualificati per la mia malattia?
Per il Dottor Del signore: al momento faccio 1 seduta a settimana
[#5]
Concordo col dott. De Vincentiis sul fatto che per questo tipo di disturbi sono più efficaci altri tipi di terapia, come ha letto nell'articolo.
"in particolare la psicoterapia che sto facendo non mostra nessun segno della “exposure and response prevention” di cui si parla in questo articolo."
Questa è una tecnica che applichiamo in terapia cognitivo-comportamentale, in cui vi è una parte di comprensione del funzionamento del disturbo e una parte di esposizione a ciò che provoca l'ansia con la prevenzione della risposta, cioè il pz -dopo essersi esposto- inizierà a provare ansia, ma dovrà spezzare la sequenza in cui attua i rituali e fondamentalmente non metterli in atto.
Evidentemente Lei sta facendo un altro tipo di terapia.
Per i disturbi d'ansia e le ossessioni non va bene parlare in terapia e basta, ma bisogna anche esporsi con ciò che il pz teme in modo tale da poter applicare le prescrizioni che il terapeuta darà e poter così apprendere nuove e più funzionali strategie di gestione del sintomo.
Non credo debba uscire dalla Sua città per trovare un professionosta che possa aiutarLa a risolvere il problema.
Forse deve solo cambiare tipo di terapia e sceglierne una più attiva e prescrittiva.
Un cordiale saluto.
"in particolare la psicoterapia che sto facendo non mostra nessun segno della “exposure and response prevention” di cui si parla in questo articolo."
Questa è una tecnica che applichiamo in terapia cognitivo-comportamentale, in cui vi è una parte di comprensione del funzionamento del disturbo e una parte di esposizione a ciò che provoca l'ansia con la prevenzione della risposta, cioè il pz -dopo essersi esposto- inizierà a provare ansia, ma dovrà spezzare la sequenza in cui attua i rituali e fondamentalmente non metterli in atto.
Evidentemente Lei sta facendo un altro tipo di terapia.
Per i disturbi d'ansia e le ossessioni non va bene parlare in terapia e basta, ma bisogna anche esporsi con ciò che il pz teme in modo tale da poter applicare le prescrizioni che il terapeuta darà e poter così apprendere nuove e più funzionali strategie di gestione del sintomo.
Non credo debba uscire dalla Sua città per trovare un professionosta che possa aiutarLa a risolvere il problema.
Forse deve solo cambiare tipo di terapia e sceglierne una più attiva e prescrittiva.
Un cordiale saluto.
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#7]
Fermo restando che ogni caso merita una valutazione di persona, diciamo in generale che vista la giovane età e il tempo di insorgenza del disturbo, ci sono buone possibilità di guarigione.
Se parliamo di organizzazione della personalità (ciascuno di noi è organizzato in un determinato modo), allora questo non è un problema: ci sarà la tendenza a vedere il mondo in un determinato modo, ma chiaramente la persona può diventare consapevole di tutto ciò e imparare a gestirsi molto bene.
I sintomi invalidanti invece vanno trattati in terapia con i trattamenti che Le abbiamo indicato. Se vuole ci faccia sapere in futuro.
Saluti,
Se parliamo di organizzazione della personalità (ciascuno di noi è organizzato in un determinato modo), allora questo non è un problema: ci sarà la tendenza a vedere il mondo in un determinato modo, ma chiaramente la persona può diventare consapevole di tutto ciò e imparare a gestirsi molto bene.
I sintomi invalidanti invece vanno trattati in terapia con i trattamenti che Le abbiamo indicato. Se vuole ci faccia sapere in futuro.
Saluti,
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 3.7k visite dal 08/08/2013.
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