Bisogno dell'aiuto di uno specialista?

Salve,

sono un giovane ragazzo residente a Milano.

Non so bene come cominciare a porre la questione: il problema è proprio che non so se ce ne sia bisogno.

Vivo molto tranquillamente la mia vita, non ho problemi relazionali, splendidi rapporti con genitori e fratelli, diversi amici e non ho difficoltà a passare belle giornate. (Anche se, ad esempio, le visite inaspettate mi irritano al punto da spingermi a far finta di non essere in casa, anche se si tratta di persona amica.)

Dentro, però, è tutto un po' cupo. Non saprei come spiegarlo meglio, davvero.
Apprese, colte certe verità (da me ritenute tali, ovviamente), circa la condizione umana, circa la mia condizione, queste mi hanno bloccato, letteralmente. Da brillante studente quale ero, mi ritrovo invischiato in un'impasse da cui mi sembra impossibile uscire.

In soldoni, non ho mai superato la consapevolezza dell'essere un'entità "finita", che prima o poi abbandonerà questa terra e, puff, sarà spenta come un tv.

Più che non superarlo, questo pensiero è divenuto un po' il background della mia vita, un chiodo fisso conficcato per intero nella mia testa.

Non che ne sia ossessionato, ma ha reso (ai miei occhi) miriade di cose irrilevanti.
Non riesco più a discutere di cose "futili", non capisco come le persone riescano a vivere tranquillamente sapendo di non essere immortali, mi chiedo come facciano a non pensarci, a non essere tormentate dalla cosa.

Tale idea, enfatizza momenti che di negativi avrebbero poco o niente (un litigio minuscolo con un parente, cose piccole) e le "condisce" facendomi sentire peggio.

Tutto ciò si somma ad un "overthinking" continuo, con la mia mente che lavora come un radar su qualsiasi cosa mi capiti sotto gli occhi, da un vigile urbano ad un pennarello, ed è un turbinio di intuizioni, deduzioni "empatiche" e sensazioni veritiere.

Il non trovare persone che provino e sentano la cosa con la stessa intensità mi dispiace, sul serio.

Questo è il quadro; come anticipato, non c'è alcun disturbo (credo, almeno) patologico, nè una diagnosi clinica da farsi, forse, ma mi rivolgo a chi ne sa più di me per chiedere appunto se frequentare periodicamente un terapeuta potrebbe aiutarmi ad alleviare questa zavorra di piombo.

Chiedo scusa se questa può apparire come una mega-esaltazione del mio ego e una mancanza di rispetto per chi ha problemi seri, ma ho davvero bisogno di una risposta.

Grazie
[#1]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

>>alleviare questa zavorra di piombo<<
se è questo che sente, potrebbe essere utile fare una consulenza psicologica, anche per discriminare se vi sia o meno un disturbo d'ansia che si traduce in "ossessioni", ossia ruminazioni mentali fine a se stesse.

Potrebbero essere definite anche come una sorta di eccesso di razionalità. Che ne pensa?

>>una mega-esaltazione del mio ego<<
anche questo meriterebbe di essere valutato.




Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazzo,

non è possibile escludere un disturbo d'ansia che, come già anticipato dal Collega, si esprime in diversi modi.
Porsi i quesiti esistenziali che pone Lei per esempio è uno di questi: "Tutto ciò si somma ad un "overthinking" continuo, con la mia mente che lavora come un radar su qualsiasi cosa mi capiti sotto gli occhi, da un vigile urbano ad un pennarello, ed è un turbinio di intuizioni, deduzioni "empatiche" e sensazioni veritiere."
Tutto ciò meriterebbe una valutazione.

Ci pensi.
Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
Dr.ssa Patrizia Pezzella Psicologo, Psicoterapeuta 273 13
gent.mo , gli dei invidiavano gli uomini proprio per il loro non essere immortali!!

Il senso della vita ...il significato dell'esistenza ...il valore delle esperienze è dato

dalla dimensione spaziale e temporale che ha l'esistenza umana .

Credo che parlarne con un professionista potrebbe aiutarti molto ed evitare che diventi

una sindrome ansiosa.

Mille auguri e grazie per aver scritto!!

dssa patrizia pezzella
psicologa,psicoterapeuta
sessuologia clinica

Dr.ssa Patrizia Pezzella
psicologa, psicoterapeuta
perfezionata in sessuologia clinica

[#4]
Utente
Utente
Grazie a tutti per la pazienza, l'attenzione e le risposte.
Ritenete un consulto possa esser utile per "alleviare" la zavorra o potrebbe essere necessario per individuare un disturbo?
[#5]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

lo scopo della consulenza è comprendere la domanda dell'utente, fare una valutazione che non sia soltanto diagnostica (categoriale), ma anche di "personologica". Qualora emergesse un disturbo sarà il Collega a indirizzarla verso il trattamento più adeguato, altrimenti un supporto psicologico è comunque utile.