Sostegno post ivg

buongiorno,ho 24 anni ho praticato una ivg il 17marzo ormai quasi tre mesi fa e mi rendo conto di non riuscire a superare la cosa da sola.
è stata una decisione molto difficile e sofferta e non so ancora e penso non saprò mai se fosse quella giusta..
ho deciso di interrompere solamente perchè il padre non ci sarebbe stato(è vero anche che avrei avuto altri problemi ad esempio economici e che sicuramente non ero pronta a fare la mamma ma mi sarei impegnata e li avrei superati perchè io lo volevo quel bambino!)lo volevo davvero,però non da sola..
il padre non lo voleva e non voleva me..penso ceh il motivo principale che mi abbia fatto prendere definitivamente questa decisione sia stato pensare che lui avrebbe trattato il figlio come trattava me..
io mi prendo tutte le responsabilità per la mia scelta perchè so benissimo che è solo mia però è come se mi fossi sentita costretta dalla situazione perchè dentro di me lo volevo..
era tutto quello che volevo ,un figlio dalla persona che amavo..ma non potevo averlo..
ora sono piena di sensi di colpa continuo a dirmi che forse non sarebbe stato il bambino piu dfelice del mondo ma che nessuno mai sceglierebbe di nn nascere ..che forse se fossi stata meno orgogliosa e più coraggiosa e l'avessi tenuto il padre nn ci avrebbe abbandonati..
ho incubi,piango ogni giorno, non ho più voglia di fare niente,ci sono giorni in cui mi sembra di riprendermi ma il giorno dopo torna tutto come prima,non ho motivazioni per andare avanti..

non ho nessuno con cui parlare non ho voluto parlarne con nessuno per non aveere pressioni,perchè pensavo che fosse poi più facile da elaborare ma soprattutto perchè mi vergognavo (e mi vergogno troppo)di quelloche stavo facendo..non riesco ad ammetterlo,non riesco ad accettarlo..
so che questa solitudine peggiora le cose anche perchè il padre ha fatto finta per qualche giorno di volermi stare vicinoe poi è sparito ,nn mi ha neanche accompagnata in ospedale per l'intervento ,ho dovuto fare tutto da sola e non mi ha neanche chiamata per sapere se l'avevo fatto o no o se era andato tutto bene e come stavo..a distanza di tre mesi non l'ho più sentito..
e anchese lo odio per quello che mi ha fatto non riesco neanche ad accettare l'idea di averlo perso perchè in fondo spero ancora che torni da me e in futuro di poter avere un altro figlio con lui..
abito vicino a milano ho cercato gruppi di autoaiuto che penso possano essere la cosa migliore per me(sono psicologa(per quello che può contare))ma non ho trovato niente..vorrei chiedervi se conoscete qualche associazione che promuove incontri per sostegno psicologico post ivg,o qualcuno a cui posso rivolgermi..io avevo pensatoa gruppi di autoaiuto..in particolare non voglio rivolgermi ad associazioni cattoliche per ovvi motivi e inoltre perchè non sono credente.
inoltre evitereigli incontri individuali anche per un motivo economico.
grazie anticipatamente
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Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicoterapeuta, Psicologo 648 21
Cara ragazza,
la situazione che decrivi è molto toccante, posso solo provare ad immaginare come ti sei sentita e come ti senti ora mentre ce ne parli.
Purtroppo non sò dirti molto al riguardo ma posso condividere con te l'unica informazione che possiedo:
conosco l'Associazione CiaoLapo ONLUS che si occupa di sostegno psicologico dopo aborto, morte in utero o morte neonatale.
E' un'associazione di Firenze che però oltre a poterti fornire maggiori indicazioni sulle realtà esistenti nel nostro territorio offre un servizio disostegno psicologico online e dispone di un forum nel quale potrai condividere la tua esperienza con altre donne ed organizza anche dei gruppi di discussione.
Per maggiori informazioni: info@ciaolapo.it
Rimane il fatto che se il tuo umore è così, come tu lo decrivi, probabilmente sarebbe il caso che ti rivolgessi ad un medico psichiatra che valuti se esisite la necessità di un supporto farmacologico.
In bocca al lupo


Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense

[#2]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile ragazza,
in alternativa prova a rivolgerti ad un consultorio della tua zona per chiedere informazioni. Magari ci sono gruppi che non si fanno pubblicità on-line ma che affiggono le loro locandine presso i consultori familiari

La consulenza psichiatrica, temporaneamente, sarebbe un'ottima soluzione: potresti in questo caso rivolgerti ad un CPS della zona, ove eventualmente trovare anche un supporto psicologico

Proprio per tutelare il tuo futuro sai, essendo psicologa, quanto sia importante in questi casi parlarne con qualcuno che sappia accogliere la tua sofferenza.

Non credo che il lato economico potrà fermarti, perchè di soluzioni ce ne sono tante

Forse hai solo un po' paura

Anche io ne avrei tanta, ma la condivisione ti permetterà di avvertire meno questo peso.

E un giorno tutto questo potrà servirti ad aiutare tante persone

Provare per credere

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#3]
Attivo dal 2008 al 2010
Ex utente
gentili dottoresse,
vi ringrazio tantissimo per le vostre risposte,penso che già solo raccontarlo qui mi abbia fatto bene..proverò a chiedere informazioni presso i consultori,la paura è tanta perchè per come mi sento fragile in questo periodo basterebbe poco a far precipitare la situazione,infatti ad esempio avevo escluso l'associazione lapo onlus perchè già guardando il sito non mi convinceva molto e delle ragazze che l'hanno frequentata me ne hanno parlato non hanno avuto una bella esperienza.
vi terrò aggiornate..
grazie ancora