Autostima e amore

Buongiorno, ho 27 anni. Ho concluso gli studi lo scorso settembre ed attualmente lavoro. Non ho mai avuto relazioni d'amore significative, penso per due motivi: a causa dello studio, a causa della mia carenza di autostima (ero sovrappeso). A settembre mi sono dichiarato ad una ragazza che purtroppo non mi ha corrisposto; per circa 6 mesi lei ha cercato di trasformare la mia vicinanza interessata in un'amicizia: tale comportamento mi ha illuso e ha generato in me una certa instabiltà emotiva. Al di la dell'epilogo che mi ha emotivamente provato, e del suo comportamento che ritengo tutt'ora scorretto, dal punto di vista razionale sto cercando di accettare la situazione e di passare oltre; dal punto di vista irrazionale sono ancora (dopo circa 6 mesi) oggetto di attacchi d'ansia durante i quali temo di restare solo per tutta la vita. Anche la mia autostima ha subito un forte flessione tanto da indurmi a pensare che il mio fisico sia fonte di tutti i miei problemi.
Per compensare la carenza affettiva e il dolore interiore mi sono buttato in una storia che purtroppo si è affossata dopo 4 mesi. Non nascondo che risento della mancanza di una ragazza al mio fianco.
Ad un'analisi il più possibile oggettiva noto una certa incapacità nel gestire le emozioni e nel saper dare il giusto peso alle cose. Noto questo tipo di reazione sia nei tentativi di approccio, sia nella maniera di affrontare le situazioni stressanti della vita. Alle volte avrei voglia di fuggire dalle responsabilità e cercare una vita più semplice, anche se mi rendo conto che i problemi devono essere risolti e non evitati. Se non altro ho una buona capacità di rialzarmi dalle situazioni difficili e tendenzialmente sono molto caparbio e fissato sull'obiettivo.
In ogni caso credo sia giunta l'ora di prendere maggior coscienza dei miei pregi e dei miei difetti, così da poter reagire in maniera consona agli eventi della vita. E' forse il caso di parlarne con uno specialista?
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
Gentile utente la domanda finale che pone, forse, esisge una risposta che lei sa già.
Parlarne con uno specialista sicuramente non può che esserle di aiuto. Forse riuscirebbe a vedere con maggior oggettività quali sono quelle manovre che lei attua scorrettamente per risolvere i suoi problemi.
La percezione del suo cprpo, qualche convinzione irrazionale su di esso ecc sarebbero sicuramente rivalutate ed elaborate.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Utente
Utente
La ringrazio per la risposta.
Coridiali saluti
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
" sto cercando di accettare la situazione e di passare oltre"

In che modo? che progetti ha?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Al momento mi sto concentrando sul lavoro e sto cercando di riordinarmi un po' le idee.
Cerco di predermi degli spazi: faccio sport o vado in montagana...insomma dedico del tempo a me stesso e cerco di riflettere.
Continuo a svolgere attività extralavorative (suono in un gruppo, collaboro in alcune associazioni) e a frequentare gli amici, digiamo che avendo cominciato a lavorare da 4 mesi prediligo la frequentazione degli amici e trascuro un po' di più quelle attività che richiedono troppo impegno.

Forse troppo spesso ho cercato di portre le mie capacità al limite e ho preteso troppo da me stesso (a causa di un'educazione che mi ha indotto a pensare che fosse la cosa giusta da fare), ora sto entrando nell'ottica che è il caso di frenare i ritmi e cercare di vivere la vita per come viene, cercando di aver cura di me e non preoccupandomi troppo degli altri.

Grazie