Ansia e cibo
Buona sera, ho un piccolo grosso enorme problema. Da un anno e mezzo soffro d'ansia, mi sveglio al mattino con una strana sensazione e ci convivo tutto il giorno alternando momenti in cui mi vengono quasi attacchi di panico, a momenti che sembra diminuire. In realtà è sempre in agguato non smette mai di tormentarmi ma fino a qualche mese fa ero fidanzata e con il mio ragazzo potevo parlare di questo, anche lui ne soffriva un po e mi capiva. Ora sembra aumentata ho provato a parlarne anche in famiglia ma tutti mi dicono che avere l'ansia è cosa normale di tutti i giorni e che ognuno ce l'ha. Ora io so di non essere l'unica al mondo ad avere l'ansia ma sta diventando stressante ed insostenibile la situazione, solo il pensiero di dover andare a fare la spesa mi pesa mi fa venire la nausea come ogni altra attività quotidiana. Io non so come comportarmi ho l'ansia di andare a lavoro, ho l'ansia di mangiare, ho l'ansia nei luoghi pubblici, ho l'ansia se devo fare la spesa, ho l'ansia se devo uscire con gli amici, insomma per qualsiasi cosa. Altra nota aggiuntiva prima di uscire da casa al mattino devo prendermi ben 10 minuti di orologio per controllare le finestre che siano chiuse, che sia tutto staccato e che le luci siano spente e tutto quanto...e questo mi provoca ansia perchè controllo a ripetizione sempre le stesse identiche cose sembra un circolo vizioso. Per di più negli ultimi due/tre mesi circa ho perso 15 chili senza fare nessun tipo di dieta solo che non ho quasi più fame, se mangio qualcosina di più mi sento pienissima ed in colpa, estremamente in colpa...e il controllo del peso (sulla bilancia) è diventato quasi maniacale; ogni singolo giorno mi peso più di una volta tutto questo mi porta ad avere la testa sempre piena che a volte vorrei solo urlare per liberarmi da tutto ma per di più sono una che non urla mai, che accettata tutto e non contraddice mai nessuno e mi sento esplodere. Chiedo scusa per il poema vorrei solo capire cosa c'è in me che non va....tutta questa ansia immotivata, questo rifiuto del cibo da dove derivano???? grazie per l'attenzione
[#1]
Gemtile Ragazza,
Certo che lei non è l' unica a soffrire di ansia, l' ansia è una condizione molto diffusa e se non adeguatamente diagnosticata e soprattutto curata, tende poi a degenerare dilagando in tutte le altre aree della vita, come cibo, luoghi pubblici, panico, ecc.....
Uno psicologo/ psicoterapeuta, saprà occuparsi di lei, della sua storia clinica e della sua ansia, unitamente a tanto altro di lei.
L' ansia è solo un sintomo, dietro c' è tanto altro...
Stia attenta al contagio d' ansia, frequentando persone ansiose ed avendo una predisposizione alla cattiva gestione dell ' ansia....si " impara" ad essere ansiosi, a rispondere cioè agli stimoli della vita con modalità inadeguate
Certo che lei non è l' unica a soffrire di ansia, l' ansia è una condizione molto diffusa e se non adeguatamente diagnosticata e soprattutto curata, tende poi a degenerare dilagando in tutte le altre aree della vita, come cibo, luoghi pubblici, panico, ecc.....
Uno psicologo/ psicoterapeuta, saprà occuparsi di lei, della sua storia clinica e della sua ansia, unitamente a tanto altro di lei.
L' ansia è solo un sintomo, dietro c' è tanto altro...
Stia attenta al contagio d' ansia, frequentando persone ansiose ed avendo una predisposizione alla cattiva gestione dell ' ansia....si " impara" ad essere ansiosi, a rispondere cioè agli stimoli della vita con modalità inadeguate
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile Ragazza,
sebbene i suoi famigliari cerchino di minimizzare il problema, mi pare che questa situazione condizioni già in maniera piuttosto pesante la sua quotidianità.
Più lascia trascorrere il tempo senza cercare di porvi rimedio e più probabilmente le cose tenderanno a peggiorare, perciò le consiglierei di non indugiare oltre e di richiedere un colloquio di persona con un Collega della sua zona per valutare bene il tutto e decidere insieme in che modo poter intervenire.
Saluti.
sebbene i suoi famigliari cerchino di minimizzare il problema, mi pare che questa situazione condizioni già in maniera piuttosto pesante la sua quotidianità.
Più lascia trascorrere il tempo senza cercare di porvi rimedio e più probabilmente le cose tenderanno a peggiorare, perciò le consiglierei di non indugiare oltre e di richiedere un colloquio di persona con un Collega della sua zona per valutare bene il tutto e decidere insieme in che modo poter intervenire.
Saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.1k visite dal 03/08/2013.
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