Innamorata di un ragazzo un po possessivo
buonasera,
ho una storia con un ragazzo molto affettuoso e che mi ama molto.
io e lui ci siamo fidanzati quasi un anno fa, e dopo tre mesi di coinvivenza a londra, dove lui abita, sono dovuta tornare in italia. purtroppo nella nostra relazione ci sono stati molti problemi, non dovuti al fatto che non ci amavamo ma a tensioni molto forti causate dalle nostre famiglie a cui siamo molto legati.
anche se ora siamo lontani, la situazione si e comunque stabilizzata un pochino e continuiamo a sentirci regolarmente. per il momento non e possibile che io ritorni da lui o lui da me per problemi di seria origine.
sono preoccupata pero per molti segni che lui ha cominciato a dare da tempo, gia da prima che partissi. quando ero a londra con lui ricordo che spesso tutta la notte stava sveglio a guardami x paura che mi avrebbe perso, mi chiamava e mi seguiva ovunque in continuazione, non riusciva a a stare un secondo senza di me. ricordo che la sua famiglia ne era stupita perché era di solito un tipo molto distaccato nelle relazioni sentimentali. ma lui diceva che con me si sentiva diverso, e ha perso diversi lavori solo x poter passare qualche secondo in più con me. cosa che non era assolutamente necessaria.
quando poi sono tornata in italia e cresciuta la tensione fra le famiglie lui ha cominciato a stare molto male. ha perso in pochi mesi più di 20kg, nn riesce più a dormire, non mangia, piange solamente, e e diventato estremamente possesivo con me. praticamente tutto il giorno devo stare attaccata al telefono a parlargli senza poter fare nient altro fino alle tre le quattro anche le sei di mattina per poi ricominciare alle otto dopo due ore di sonno.
si arrabbia per cose insignificanti, poi si mette a piangere e mi chiede scusa x come si comporta, poi si riarrabbia, poi mi chiede perdono. cerca continuamente rassicurazioni che io cerco di dargli ma alla fine anchio mi sfinisco.
ho paura che essere troppo permissiva nei suoi confronti aumenti soltanto il problema.ma ho paura che poi stia più male. ha anche tentato il suicidio una volta quando gli ho chiesto se potevamo prenderci un periodo di pausa.
cio che mi stupisce è il fatto che lui prima della nostra relazione era un tipo sicuro e pieno di vita. anche se veniva da una situazione difficile. ho paura perché lo amo, ma non posso fare più di cosi per il momento. c e un comportamento che io possa avere nei suoi confronti che gli dia un po di pace e che al tempo stesso non sfinisca me?
fino a che punto e giusto rassicurarlo e dove mettere limiti?
aspetto un vostro consiglio o chiarimento
salutoni
ho una storia con un ragazzo molto affettuoso e che mi ama molto.
io e lui ci siamo fidanzati quasi un anno fa, e dopo tre mesi di coinvivenza a londra, dove lui abita, sono dovuta tornare in italia. purtroppo nella nostra relazione ci sono stati molti problemi, non dovuti al fatto che non ci amavamo ma a tensioni molto forti causate dalle nostre famiglie a cui siamo molto legati.
anche se ora siamo lontani, la situazione si e comunque stabilizzata un pochino e continuiamo a sentirci regolarmente. per il momento non e possibile che io ritorni da lui o lui da me per problemi di seria origine.
sono preoccupata pero per molti segni che lui ha cominciato a dare da tempo, gia da prima che partissi. quando ero a londra con lui ricordo che spesso tutta la notte stava sveglio a guardami x paura che mi avrebbe perso, mi chiamava e mi seguiva ovunque in continuazione, non riusciva a a stare un secondo senza di me. ricordo che la sua famiglia ne era stupita perché era di solito un tipo molto distaccato nelle relazioni sentimentali. ma lui diceva che con me si sentiva diverso, e ha perso diversi lavori solo x poter passare qualche secondo in più con me. cosa che non era assolutamente necessaria.
quando poi sono tornata in italia e cresciuta la tensione fra le famiglie lui ha cominciato a stare molto male. ha perso in pochi mesi più di 20kg, nn riesce più a dormire, non mangia, piange solamente, e e diventato estremamente possesivo con me. praticamente tutto il giorno devo stare attaccata al telefono a parlargli senza poter fare nient altro fino alle tre le quattro anche le sei di mattina per poi ricominciare alle otto dopo due ore di sonno.
si arrabbia per cose insignificanti, poi si mette a piangere e mi chiede scusa x come si comporta, poi si riarrabbia, poi mi chiede perdono. cerca continuamente rassicurazioni che io cerco di dargli ma alla fine anchio mi sfinisco.
ho paura che essere troppo permissiva nei suoi confronti aumenti soltanto il problema.ma ho paura che poi stia più male. ha anche tentato il suicidio una volta quando gli ho chiesto se potevamo prenderci un periodo di pausa.
cio che mi stupisce è il fatto che lui prima della nostra relazione era un tipo sicuro e pieno di vita. anche se veniva da una situazione difficile. ho paura perché lo amo, ma non posso fare più di cosi per il momento. c e un comportamento che io possa avere nei suoi confronti che gli dia un po di pace e che al tempo stesso non sfinisca me?
fino a che punto e giusto rassicurarlo e dove mettere limiti?
aspetto un vostro consiglio o chiarimento
salutoni
[#1]
Gentile ragazza,
La situazione che descrive sembra piu' complessa di quanto lei abbia percepito.
Certamente il suo modo di viverla e' una sua rappresentazione e per avere qualche elemento in piu' sarebbe necessario che fosse il ragazzo a dire cosa sente.
Dare una valutazione in questo modo e' scorretto.
Lei chiede addirittura un consiglio ma per darlo bisognerebbe prima capire a fondo tutto.
Il ragazzo potrebbe essere solo innamorato o esserci qualche altro elemento che e' sfuggito a lei ed e' non immaginabile per noi.
Le porgo i migliori saluti
La situazione che descrive sembra piu' complessa di quanto lei abbia percepito.
Certamente il suo modo di viverla e' una sua rappresentazione e per avere qualche elemento in piu' sarebbe necessario che fosse il ragazzo a dire cosa sente.
Dare una valutazione in questo modo e' scorretto.
Lei chiede addirittura un consiglio ma per darlo bisognerebbe prima capire a fondo tutto.
Il ragazzo potrebbe essere solo innamorato o esserci qualche altro elemento che e' sfuggito a lei ed e' non immaginabile per noi.
Le porgo i migliori saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Ex utente
la ringrazio per la risposta cosi veloce.
in effetti lei ha ragione ho trascurato molti dettagli nella spiegazione per paura di dilungarmi troppo.
in particolare il mio problema è questo, che non riesco a capire neanch'io, se si tratti di normale innamoramento o se potrebbe esserci qualcosa in più.
siccome lui stava cosi male ho chiesto anche a lui personalmente da laggiù di rivolgersi a qualcuno che potesse anche solo ascoltarlo o dargli qualcosa anche naturale per combattere lo stress.ma in generale e molto riluttante e farsi aiutare.
la cosa che più mi spaventano e il fatto che frequentemente parla di suicidio e del fatto che non ha più voglia di vivere. e sembra che la causa sia solo la mia lontanaza e il fatto che momentaneamente non possiamo stare insieme. da una parte e comprensibile perché anch'io sono tesa e provata da questa cosa. ma minacciare il suicidio per una situazione che potrebbe risolversi e' eccessivo.
una volta gli ho chiesto a causa della situazione complicata se per un periodo potevamo allentare e prenderci una pausa di riflessione. e lui per risposta ha cominciato a prendere pasticche a scopo suicidiario.
tuttavia è vero che quando gli sto più vicino e lo ascolto sempre, lui si calma e sembra che gli passi tutto all improvviso.
non so dottoressa, forse non ha neanche senso la mia richiesta, solo che sono confusa e un po spaventata dalle sue reazioni.
forse ancora non mi sono spiegata bene.
se ha bisogno di chiarimenti puo farmi delle domande , forse spiegero' meglio.
lui comunque viene da una famiglia molto particolare. padre alcolizzato e abbastanza violento con cui ha un rapporto di conflitto. madre e sorella a carico. anche queste situazioni possono aver inciso sul suo eccessivo senso di instabilità e paura di abbandono.
in effetti lei ha ragione ho trascurato molti dettagli nella spiegazione per paura di dilungarmi troppo.
in particolare il mio problema è questo, che non riesco a capire neanch'io, se si tratti di normale innamoramento o se potrebbe esserci qualcosa in più.
siccome lui stava cosi male ho chiesto anche a lui personalmente da laggiù di rivolgersi a qualcuno che potesse anche solo ascoltarlo o dargli qualcosa anche naturale per combattere lo stress.ma in generale e molto riluttante e farsi aiutare.
la cosa che più mi spaventano e il fatto che frequentemente parla di suicidio e del fatto che non ha più voglia di vivere. e sembra che la causa sia solo la mia lontanaza e il fatto che momentaneamente non possiamo stare insieme. da una parte e comprensibile perché anch'io sono tesa e provata da questa cosa. ma minacciare il suicidio per una situazione che potrebbe risolversi e' eccessivo.
una volta gli ho chiesto a causa della situazione complicata se per un periodo potevamo allentare e prenderci una pausa di riflessione. e lui per risposta ha cominciato a prendere pasticche a scopo suicidiario.
tuttavia è vero che quando gli sto più vicino e lo ascolto sempre, lui si calma e sembra che gli passi tutto all improvviso.
non so dottoressa, forse non ha neanche senso la mia richiesta, solo che sono confusa e un po spaventata dalle sue reazioni.
forse ancora non mi sono spiegata bene.
se ha bisogno di chiarimenti puo farmi delle domande , forse spiegero' meglio.
lui comunque viene da una famiglia molto particolare. padre alcolizzato e abbastanza violento con cui ha un rapporto di conflitto. madre e sorella a carico. anche queste situazioni possono aver inciso sul suo eccessivo senso di instabilità e paura di abbandono.
[#3]
Infatti cara signorina! Era questo che intendevo.
La risposta che viene data alle avversita' dipende dal back ground della persona interessata. E questo ragazzo, sempre da quello che lei riferisce, sembra avere delle reazioni particolari.
Se c'e' una storia familiare critica puo' avere il suo peso e avere avuto il suo peso .
Come lei stessa ha intuito questo ragazzo dovrebbe "volere" essere aiutato per queste sue reazioni cosi' estreme che penso lo facciano soffrire molto.
Lei puo' fare ben poco. Addirittura le sue rassicurazioni potrebbero essere negative in quanto colludono con una domanda inadeguata.
Lo sproni, per quanto le e' possibile, a chiedere una consulenza ad uno psicologo psicoterapeuta. Solo a livello professionale si puo' fornire una forma di aiuto.
Le formulo i migliori auguri !
La risposta che viene data alle avversita' dipende dal back ground della persona interessata. E questo ragazzo, sempre da quello che lei riferisce, sembra avere delle reazioni particolari.
Se c'e' una storia familiare critica puo' avere il suo peso e avere avuto il suo peso .
Come lei stessa ha intuito questo ragazzo dovrebbe "volere" essere aiutato per queste sue reazioni cosi' estreme che penso lo facciano soffrire molto.
Lei puo' fare ben poco. Addirittura le sue rassicurazioni potrebbero essere negative in quanto colludono con una domanda inadeguata.
Lo sproni, per quanto le e' possibile, a chiedere una consulenza ad uno psicologo psicoterapeuta. Solo a livello professionale si puo' fornire una forma di aiuto.
Le formulo i migliori auguri !
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.1k visite dal 31/07/2013.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Suicidio
I dati del suicidio in Italia e nel mondo, i soggetti a rischio, i fattori che spingono a comportamenti suicidari, cosa fare e come prevenire il gesto estremo.