Non riesco a guardare negli occhi nessuno, neanche me stesso allo specchio.
Salve, mi chiamo Giacomo, ho 22 anni.
Da circa tre anni ho una difficoltà che mi mette molto a disagio con me stesso e nei rapporti interpersonali. Con chiunque mi trovi a parlare, non riesco a inquadrare lo sguardo del mio interlocutore, neanche con intimi amici e parenti. La stessa cosa mi accade anche se provo a guardarmi allo specchio. Ho pensato si potesse trattare di qualcosa legato alla mia forte miopia, circa 4gradi, ma non credo si tratti di ciò, perché coincidentemente con il periodo che ho iniziato ad avere questa difficoltà ho iniziato ad avvertire un forte disagio in presenza di tante persone, per esempio fuori un bar o in discoteca, o comunque uno stato d'ansia perenne anche quando mi trovo con poche persone. Ho speso troppo tempo a pensare e ripensare a questa cosa al punto da farmi venire degli attacchi di panico solo nella mia stanza, perché non riuscivo e non riesco ancora a capacitarmi del perché mi sia accaduta una cosa del genere dato che in passato ero capace di tenere lo sguardo perfettamente come lo volevo negli occhi di chiunque anche per molto tempo. Ero capace davvero di trasmettere le mie emozioni con lo sguardo, mentre oggi riesco solo a percepire il disagio delle persone che mi parlano da molto vicino probabilmente perché si accorgono della cosa.
La ritenevo una mia qualità importantissima, forse è per questo che ho avuto una reazione così forte di irrequietezza dal momento che mi sono accorto di non averla più. Rimango in attesa del consulto e sono a vostra disposizione per qualsiasi tipo di domanda. Cordiali Saluti
Da circa tre anni ho una difficoltà che mi mette molto a disagio con me stesso e nei rapporti interpersonali. Con chiunque mi trovi a parlare, non riesco a inquadrare lo sguardo del mio interlocutore, neanche con intimi amici e parenti. La stessa cosa mi accade anche se provo a guardarmi allo specchio. Ho pensato si potesse trattare di qualcosa legato alla mia forte miopia, circa 4gradi, ma non credo si tratti di ciò, perché coincidentemente con il periodo che ho iniziato ad avere questa difficoltà ho iniziato ad avvertire un forte disagio in presenza di tante persone, per esempio fuori un bar o in discoteca, o comunque uno stato d'ansia perenne anche quando mi trovo con poche persone. Ho speso troppo tempo a pensare e ripensare a questa cosa al punto da farmi venire degli attacchi di panico solo nella mia stanza, perché non riuscivo e non riesco ancora a capacitarmi del perché mi sia accaduta una cosa del genere dato che in passato ero capace di tenere lo sguardo perfettamente come lo volevo negli occhi di chiunque anche per molto tempo. Ero capace davvero di trasmettere le mie emozioni con lo sguardo, mentre oggi riesco solo a percepire il disagio delle persone che mi parlano da molto vicino probabilmente perché si accorgono della cosa.
La ritenevo una mia qualità importantissima, forse è per questo che ho avuto una reazione così forte di irrequietezza dal momento che mi sono accorto di non averla più. Rimango in attesa del consulto e sono a vostra disposizione per qualsiasi tipo di domanda. Cordiali Saluti
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Gentile Utente,
stia attento a fare generalizzazioni, e quindi ad attribuire pensieri e ragionamenti agli altri. Purtroppo la lettura della mente è un'abilità talmente rara che probabilmente possiamo considerarla inesistente.
Se da una parte guardarsi allo specchio può metterla a disagio perchè non gradisce ciò che vede, ora attribuire questo stesso pensiero agli altri è arduo.
Lo sa che gli occhiali da sole sono usati per proteggersi dal sole, ma soprattutto per evitare che l'altro veda dove vanno gli occhi e magari si accorga che quando gli parliamo non lo stiamo guardando negli occhi.
Sa che uno degli ostacoli più grandi per parlare in pubblico è quello di sentirsi addosso gli occhi delle persone? E sa che uno dei trucchi per non guardare negli occhi le persone è guardarle o poco sopra la linea degli occhi, in quel punto ideale in cui naso e fronte s'incontrano, oppure la punta del naso oppure la fossetta del mento?
L'altro non si accorge, ma ha l'impressione di essere guardato negli occhi. Provi allo specchio e poi provi con qualcuno e veda che reazione ha e come si comportano gli altri.
Perchè è necessario guardare negli occhi gli altri e perchè era una qualità?
stia attento a fare generalizzazioni, e quindi ad attribuire pensieri e ragionamenti agli altri. Purtroppo la lettura della mente è un'abilità talmente rara che probabilmente possiamo considerarla inesistente.
Se da una parte guardarsi allo specchio può metterla a disagio perchè non gradisce ciò che vede, ora attribuire questo stesso pensiero agli altri è arduo.
Lo sa che gli occhiali da sole sono usati per proteggersi dal sole, ma soprattutto per evitare che l'altro veda dove vanno gli occhi e magari si accorga che quando gli parliamo non lo stiamo guardando negli occhi.
Sa che uno degli ostacoli più grandi per parlare in pubblico è quello di sentirsi addosso gli occhi delle persone? E sa che uno dei trucchi per non guardare negli occhi le persone è guardarle o poco sopra la linea degli occhi, in quel punto ideale in cui naso e fronte s'incontrano, oppure la punta del naso oppure la fossetta del mento?
L'altro non si accorge, ma ha l'impressione di essere guardato negli occhi. Provi allo specchio e poi provi con qualcuno e veda che reazione ha e come si comportano gli altri.
Perchè è necessario guardare negli occhi gli altri e perchè era una qualità?
Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492
[#2]
Utente
È sempre stata una capacità che mi ha dato sicurezza, l'ho sempre ritenuto un mio punto di forza. Mi è sempre piaciuto "ammaliare" il mio interlocutore, e lo sguardo insieme ad una buona dialettica mi permettevano di farlo. Ho già provato con le cose che mi ha suggerito (guardare la radice del naso, o in un occhio solo) ma mi crea imbarazzo. Mi concentro troppo sulla cosa e mi capita di perdere il filo del discorso di chi mi parla, spesso sono così imbarazzato da questa cosa, che in un mi capita anche di perdere il filo di ciò che dico io stesso. Nel senso che un attimo dopo non mi ricordo ciò che ho detto.
[#3]
Gentile Utente,
è proprio perchè è concentrato sullo sguardo che si dimentica o presta poca attenzione al resto.
E' come dire che guardo a destra e mi perdo ciò che avviene a sinistra.
E cosa le ha fatto perdere questa sicurezza.
3 anni fa aveva 19 anni, e quindi cosa è successo?
E' rilevante magari la fine della scuola superiore?
Cosa fa? Studia o lavora?
è proprio perchè è concentrato sullo sguardo che si dimentica o presta poca attenzione al resto.
E' come dire che guardo a destra e mi perdo ciò che avviene a sinistra.
E cosa le ha fatto perdere questa sicurezza.
3 anni fa aveva 19 anni, e quindi cosa è successo?
E' rilevante magari la fine della scuola superiore?
Cosa fa? Studia o lavora?
[#4]
<un forte disagio in presenza di tante persone...uno stato d'ansia perenne...Ho speso troppo tempo a pensare e ripensare a questa cosa al punto da farmi venire degli attacchi di panico >
Gentile Giacomo,
il suo sembrerebbe un problema legato all'ansia, ma solo uno specialista di persona può valutare correttamente la sua condizione, da qui solo ipotesi anche fallibili.
Prima di questo periodo come stava?
Ci può dire qualcosa di più sulla sua vita? Studi, famiglia...
Ha mai pensato di consultare un nostro collega direttamente?
Gentile Giacomo,
il suo sembrerebbe un problema legato all'ansia, ma solo uno specialista di persona può valutare correttamente la sua condizione, da qui solo ipotesi anche fallibili.
Prima di questo periodo come stava?
Ci può dire qualcosa di più sulla sua vita? Studi, famiglia...
Ha mai pensato di consultare un nostro collega direttamente?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 9k visite dal 30/07/2013.
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