Ansia, si può guarire?

Salve,

già in passato avevo scritto, purtroppo pur essendo ancora in terapia ancora in terapia non denoto alcun miglioramento... sono spesso molto ansiosa, ho paura di perdere il mio fidanzato...
Osservo molto i suoi comportamenti, e ad ogni sua insicurezza ho paura. A volte basta un niente per angosciarmi...
con lui cerco di non mostrare niente, altrimenti lo faccio scappare... ma io ci soffro... Lui mi dice che tiene a me, ma io ho la paura costante che si innamori di un'altra..
so che questo può sempre succedere e, razionalmente mi dico che anche se ci penso non posso cambiare le cose, cerco di ripetermelo ma non funziona... il groppo allo stomaco rimane.
VOrrei tanto essere diversa, avere hobby, ma invece penso sempre a lui, e spesso non ho energia ho voglia di fare altro.. vorrei non essere così emotiva....
si può cambiare oppure è meglio accettarmi per come sono ?

grazie di cuore

[#1]
Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Ragazza,
avendo l'opportunità di essere già in terapia, la invito ad esprimere questi dubbi a chi la segue personalmente, poiché potrà di certo esserle d'aiuto più di quanto non sia possibile a distanza.
Tanto più che questa ricerca di rassicurazioni fa parte del problema.
Non credo debba aspettare che "le passi" per poter intraprendere delle attività diverse o seguire le sue passioni: perché non prova il percorso inverso? Provi a fare qualcosa che le piace, con un'amica o da sola e vedrà che pian piano i suoi pensieri non saranno più in un'unica direzione.
Ne parli, in ogni caso, con il Collega nella prossima seduta.


Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio per la gentile riposta,

quello che mi chiedo è se la terapia è quella giusta, quando ne parlo con la mia terapeuta mi dice devo accettare di essere così, che non cambierà... per questo ho preso contato qui...

Il mio problema è anche che non so cosa mi piace, non ho una passione che mi faccia stare bene... qualcosa che mi permetta di svagarmi...
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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

poichè Lei è in terapia dovrebbe parlarne con il terapeuta che la segue.
Se da una parte l'ansia è una componente caratteriale che può assumere livelli patologici, è anche vero che l'ansia può essere essa stessa un sintomo di un problema o associata ad un altro problema, ed il fatto di non vedere miglioramenti può essere legato al fatto che è qualcosa di secondario ad altro problema.
C'è un ansia di stato ed un'ansia di tratto. La prima è gestibile e curabile, la seconda rientrerebbe in quella condizione in cui il lavoro deve essere orientato all'accettazione.

Come Le è stata diagnostica l'ansia? Sono state esplorate altre sue aree di personalità?

Qui trova letture sull'ansia per aiutarLa nella conoscenza e magari per trovare spunti di riflessione da portare al terapeuta che La segue:
https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/27-ansia.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/473-ansia-buona-ansia-disadattiva-e-non-e-ansia.html

Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492

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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Che tipo di psicoterapia sta effettuando? Da quanto tempo?
Quali obiettivi vi siete posti e quali sono stati raggiunti?
Cosa sta facendo Lei perché la situazione migliori?


<<Il mio problema è anche che non so cosa mi piace, non ho una passione che mi faccia stare bene... qualcosa che mi permetta di svagarmi... >>

Provi a pensare a cosa farebbe, se non si sentisse così "bloccata", se non ci fosse l'ansia che la frena. Oppure a cosa le sarebbe sempre piaciuto fare, ma non poteva per mancanza di tempo.
Ha ripreso a lavorare?
Ha delle amiche con cui uscire per una pizza o un cinema?


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Utente
Utente

grazie per l'interessante articolo.
Mi sembra che la terapeuta abbia parlato di ansia generalizzata.
Sono soprattutto ansiosa riguardo alla vita di coppia, la terapista ha detto che ripeto i comportamenti di mia madre e che dovrei ripetermi che non sono come lei...
Quando mi ritrovo a fare delle cose da sola, non riesco ad approfittarne appieno se so che il io ragazzo sta facendo altro, subentra la paura che lui possa abbandonarmi.. e continuo a pensarci e ripensarci, ad immaginarmi la situazione... anche se mi fa stare peggio...

[#6]
Utente
Utente
sto effettuando una terapia ad orientamento gestaltico, da circa un anno... non abbiamo fissato alcun obbiettivo...
ho ripreso a lavorare... amicizie non ne ho molte dove mi trovo, essendomi trasferita non conosco molta gente... non riesco troppo ad inserirmi e mi penso che le persone non siano troppo interessate a conoscermi... anche le mie amiche di lunga data, ora che sono via, non le sento molto spesso...
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
Gentile utente l'ansia può essere affrontata ma con l'approccio giusto, se a distanza di qualche anno non ci sono stati miglioramenti, forse, è tempo di cambiare orientamento.
le consiglio queste letture
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3607-e-la-lotta-contro-l-ansia-che-crea-ansia.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1399-panico-e-ossessioni-quali-terapie.html

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#8]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Anche secondo me farebbe bene a chiarire in terapia tutte le Sue perplessità, valutando eventualmente approcci più indicati per la cura dell'ansia, come ad es. quello cognitivo-comportamentale.

Lei chiede: "...si può cambiare oppure è meglio accettarmi per come sono ?"
In linea generale direi di sì, si può cambiare, ma in terapia è il pz. che fa tutta la fatica per poter cambiare.
Infatti nelle terapie attive e focalizzate, che danno notevoli risultati nella cura dei disturbi d' ansia,è molto importante che il terapeuta prescriva al pz. determinati compiti da eseguire tra una seduta e l'altra e che lo mettano nelle condizioni di superare le proprie difficoltà.

Una volta che Lei sa che tende a comportarsi come la Sua mamma, difficilmente potrà anche cambiare.
In altre parole, la consapevolezza (entro certi limiti) è importante, ma bisogna anche affiancare l'esposizione al problema per capire e imparare a gestirlo.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#9]
Utente
Utente
Buongiorno,

a quasi un anno eccomi di nuovo qui... da un mese a questa parte ho attacchi di panico continui. Stamattina un altro... ora ho preso una pastiglia di Lorazepam e mi sento un po' piÙ tranquilla.... devo andare presto al lavoro, questa situazione è davvero dura per me... ho paura di impazzire, ho paura di non riuscire a migliorare. Qualsiasi cosa mi scatena l'ansia, da un banale sintomo fisico a un pensiero...
è tanto tempo ormai che alterno fasi di questo tipo, e ho paura di non uscirne... ho paura che sia un lato del carattere che non potrò mai cambiare, ma come posso vivere così?
Il medico mi ha prescritto trittico da prendere la sera, ma ho letto gli effetti collaterali e non ho ancora avuto il coraggio di prenderlo...
Domani avrò la 3 seduta da una nuova psicoterapeuta, l'ultima seduta abbiamo svolto alcuni esercizi sulla respirazione...purtroppo però, durante l'attacco di panico, questi esercizi peggiorano quasi la mia situazione...
C'è la possibiltà di guarire? Potrò costruirmi una famiglia?

Grazie di cuore per la vostra disponibilità, è davvero ammirevole.

Cordiali Saluti
[#10]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le Ragazza,
le perplessità sulla terapia farmacologica andrebbero riportate allo specialista che l'ha prescritta che può illustrarle adeguatamente il funzionamento del farmaco e fare un monitoraggio periodico dell'andamento della terapia.
Inoltre l'ambivalenza nei confronti del farmaco può essere affrontata durante la seduta di psicoterapia in modo da mettere in discussione eventuali convinzioni fuorvianti.
La possibilità di avviare un processo di cambiamento c'è ma è necessario creare le condizioni favorevoli anche attraverso la condivisione delle sue aspettative con il terapeuta.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#11]
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta, ne discuterò domani con la mia terapeuta. Ma trovo mi sia di aiuto avere degli altri pareri..
anche perché una seduta a settimana non è tantissimo... Ho notato che queste crisi sono più marcate in primavera, quasi sempre da un qualche anno a questa parte... e soprattutto nei momenti di stress sul lavoro. Attualmente ho 3 lavori a tempo parziale, e questo mi causa molto stress per coordinare al meglio tutte le attività... con un ansia generale che è alla base della mia personalità, lo stress diventa insopportabile...

Ho anche paura di essere Borderline... leggendo alcune definizioni mi ritrovo... non ho scatti d'ira, pensieri di suicidio, ne momenti dove mi abbuffo o digiuno (solo quando sono davvero triste). Sono però molto instabile... ho molta paura di questo...
[#12]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
"Ma trovo mi sia di aiuto avere degli altri pareri.. "

L'obiettivo della psicoterapia non è ricevere un parere ma avviare un processo di cambiamento.

"con un ansia generale che è alla base della mia personalità"

l'ansia non è una caratteristica di personalità ma un segnale di disagio.

"Ho anche paura di essere Borderline... leggendo alcune definizioni mi ritrovo... "

Non credo possa esserle d'aiuto l'autodiagnosi che la induce a cercare informazioni in rete alimentando la propensione a pensare a sé stessi come persona malata.
La diagnosi è una valutazione complessa che deve essere condotta dallo specialista e non improvvisata estrapolando informazioni dalla rete, significherebbe banalizzare il suo disagio anziché fornirgli un adeguato spazio d'ascolto e di elaborazione.
[#13]
Utente
Utente
Gentile Dr.

la ringrazio ancora per la sua risposta. Eviterò l'autodiagnosi.... che incrementa solo le mie paure...

[#14]
Utente
Utente
Oggi ho provato a recarmi al lavoro... poi per sbaglio o preso un treno che non era il mio ed ho perso il controllo... subito mi è salita l'ansia forte... la tachicardia e la sensazione di malessere generale...e non ce l'ho fatta ad andare al lavoro... ora sono a casa, nel letto, mi sento meglio dopo aver preso un tranquillante... ma mi sento molto in colpa...
So che la soluzione non è rimanere a casa, ma non ce l'ho fatta... mi sono sentita proprio male... sul lavoro sono sola, posso scegliere gli orari, ma il posto grigio e cupo e la pioggia di oggi mi mettono ancora di più l'angoscia...
l'attacco di panico peggiore l'ho avuto al lavoro, forse per questo ogni mattina mi sveglio con l'ansia quando devo andarci, ed il tragitto dura quasi un'ora...
non posso continuare così....
[#15]
Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

certo che non può continuare così.
Prendere il treno sbagliato genera ansia.
Cosa intende fare, quindi?
[#16]
Utente
Utente
Prenderò il Trittico, 100 mg come mi ha detto il medico e continuerò la psicoterapia... Sperando che vada meglio... Sono impaurita ... E vedo tutto nero... I pensieri non riesco a fermarli come vorrei.. Grazie di cuore
[#17]
Utente
Utente
Non sono riuscita a prendere il medicamento. Ho paura degli effetti collaterali e di essere stordita... Vorrei provare senza, la psicologa mi ha insegnato delle tecniche di rilassamento da attuare tutti i giorni....
Ci sono persone che non usano farmaci?
[#18]
Utente
Utente
stamattina mi sono svegliata con l'ansia... ora, dopo aver provato una tecnica di respirazione è diminuita... mi rendo conto che i farmaci possono essere utili in molti casi... ma se il fatto di prenderli mi causa stress non so quanto sia d'aiuto in questo momento...

Ogni mattina mi sveglio con l'ansia. L'ansia di stamattina è dovuta al fatto che mi devo recare al lavoro, e subentrano i pensieri negativi: di non avere il tempo per fare tutto, di non riuscire a fare bene il mio lavoro, etc, etc. A volte mi rendo conto dei pensieri negativi che faccio, non solo per quanto riguarda il lavoro, ma anche il resto e il mio corpo reagisce così a questi pensieri.... se riesco a cambiare, almeno un po' il mio modo di vedere le cose anche l'ansia diminuirà, giusto? Il lavoro non mi piace, ma questa è una situazione che momentaneamente non posso cambiare, dunque devo accettare la situazione e provare a vederci il positivo...
Per questo credo che la psicoterapia possa aiutarmi molto... ho molta voglia di stare meglio....

grazie per l'ascolto, è incredibile il lavoro che fate! Grazie
[#19]
Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

credo che sia apportuno cambiare qualche parola ed aggiungere qualche dettaglio per meglio inquadrare la situazione, fare più chiarezza ed capire meglio quel che succede: meno confusione meno ansia.

Mi corregga se sbaglio.

> se il fatto di prenderli mi causa stress
Più che il fatto, Lei sembrerebbe stressata dall'idea di prenderli, e idea e fatto non sono la stessa cosa.
Cioè, nella mente lo sono, dato che la mente (il cervello) lavora per immagini, e sono immagini sia le percezioni che le ideazioni.

La frase di cui sopra è errata, per due motivi.

Se usa l'infinito (prendere), appunto il tempo è infinito.
Se non li ha presi, non è un fatto, ma un'idea.
Se li ha presi (passato), è un fatto, e pur avendo ansia, è comunque viva.
Cosa è cambiato, rispetto all'ansia tra il prenderli e non prenderli? Sembrerebbe nulla, dato che comunque l'ansia c'è.

Ma Lei vuole solo essere ascoltata, o pensa anche di poter ascoltare a Sua volta quel che Le suggerisce la psicoterapeuta?
[#20]
Utente
Utente
La ringrazio Dr. per la risposta...

L'idea di prenderlo mi causa ansia... Però é vero Che anche non prendoli non so meglio ....non è che non voglio ascoltare il medico, la paura mi blocca...

Sto vivendo un momento di forte stress sul lavoro. Spero che l'ansia passi appena finito questo periodo tra 1 settimana. Continuerò la psicoterapia.
[#21]
Utente
Utente
Buongiorno,

può la meditazione essere utile nel mio caso? ( ansia generalizzata)

O la "Mindfulness-Based stress reduction"?

Ho sentito pareri contrastanti al riguardo.

Sto continuando la psicoterapia e il triticum 100 mg ogni sera. Non posso però contattare la mio psicoterapeuta durante 10 giorni perché si trova in vacanza. Dunque non so se provare a rilassarmi così, magari la sera.

Grazie

Cordiali Saluti
[#22]
Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

anche le pratiche meditative hanno un effetto sulla psiche, dato che sono comunque il risultato di una ricerca di sollievo psicologico (restando quindi dentro i confini dell'uomo e del proprio corpo, senza sconfinare nel mistico e in ciò che può esistere al di fuori dell'essere umano).

Anche le tecniche meditative sono state studiate con tecniche di neuroimaging e si è visto che attivano aree del cervello deputate alla riduzione dello stress.

Deve provare e vedere quale tecnica si adatta di più al suo stile di vita.

Però, ricordi, che tutte le tecniche corporee richiedono un pò di tempo per fare effetto, perchè all'inizio si è impegnati ad imparare ed a capire "come si fa".
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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