Ho paura di restare sola perché non riesco ad accontentarmi
Gentili dottori, vorrei avere un parere in merito alla situazione che sto vivendo attualmente perché non riesco ad essere completamente lucida ed obbiettiva riguardo a quello che provo.
Ho sempre avuto frequentazioni molto travagliate... o il ragazzo in questione era molto preso da me e per me non era così, oppure quando io ero innamorata c'è sempre stato qualche "intoppo" :magari l'amore che uno provava ancora per la ex, magari il non voler avere una storia seria al momento.... ma a lungo andare dentro di me si è acuito il timore e la paura di non essere mai abbastanza per chi interessa sul serio.
Sono consapevole di essere una ragazza carina con tante qualità ma questo mio timore non mi aiuta a vivere serenamente le relazioni. Ci sono diversi ragazzi a cui piaccio ma non provo reale interesse per loro, e con chi mi interessa mi ritrovo ad avere delusioni.
Arrivando al punto cruciale del discorso, mi frequentavo con un ragazzo che non mi aveva colpito particolarmente ma l'avevo continuato a vedere perché pensavo ci potesse essere qualcosa. Ma ero assorta da mille dubbi, non ero tanto coinvolta quanto lo era lui.. e visto che non aveva senso continuare un qualcosa se io non ero presa, ho deciso di finire la frequentazione. All'inizio ero serena, ma ovviamente essendo cambiato il rapporto tra di noi in quella che spero possa essere un' "amicizia", ho iniziato a sentire la sua mancanza. Non so se mi manca lui o se mi mancano le sue attenzioni ma mi viene da piangere perché ho realizzato di aver perso una persona che teneva a me. Mi sto colpevolizzando perché non riuscivo a sentire quel qualcosa in più che avrebbe portato ad una relazione, perché forse sono io che vado ad incentrare le mie attenzioni su certi ragazzi che poi mi fanno stare male...
Sono davvero stanca e stufa e ho il timore di non riuscire mai ad essere pienamente felice perché non riesco ad accontentarmi se non provo un qualcosa in più verso qualcuno. Dovrei accontentarmi per essere amata? Forse miro troppo in alto, eppure le persone che mi piacevano davvero erano ragazzi normalissimi....
Grazie per il consulto che spero mi riusciate a fornire...perché non so più davvero cosa pensare.
Ho sempre avuto frequentazioni molto travagliate... o il ragazzo in questione era molto preso da me e per me non era così, oppure quando io ero innamorata c'è sempre stato qualche "intoppo" :magari l'amore che uno provava ancora per la ex, magari il non voler avere una storia seria al momento.... ma a lungo andare dentro di me si è acuito il timore e la paura di non essere mai abbastanza per chi interessa sul serio.
Sono consapevole di essere una ragazza carina con tante qualità ma questo mio timore non mi aiuta a vivere serenamente le relazioni. Ci sono diversi ragazzi a cui piaccio ma non provo reale interesse per loro, e con chi mi interessa mi ritrovo ad avere delusioni.
Arrivando al punto cruciale del discorso, mi frequentavo con un ragazzo che non mi aveva colpito particolarmente ma l'avevo continuato a vedere perché pensavo ci potesse essere qualcosa. Ma ero assorta da mille dubbi, non ero tanto coinvolta quanto lo era lui.. e visto che non aveva senso continuare un qualcosa se io non ero presa, ho deciso di finire la frequentazione. All'inizio ero serena, ma ovviamente essendo cambiato il rapporto tra di noi in quella che spero possa essere un' "amicizia", ho iniziato a sentire la sua mancanza. Non so se mi manca lui o se mi mancano le sue attenzioni ma mi viene da piangere perché ho realizzato di aver perso una persona che teneva a me. Mi sto colpevolizzando perché non riuscivo a sentire quel qualcosa in più che avrebbe portato ad una relazione, perché forse sono io che vado ad incentrare le mie attenzioni su certi ragazzi che poi mi fanno stare male...
Sono davvero stanca e stufa e ho il timore di non riuscire mai ad essere pienamente felice perché non riesco ad accontentarmi se non provo un qualcosa in più verso qualcuno. Dovrei accontentarmi per essere amata? Forse miro troppo in alto, eppure le persone che mi piacevano davvero erano ragazzi normalissimi....
Grazie per il consulto che spero mi riusciate a fornire...perché non so più davvero cosa pensare.
[#1]
Gentile Utente,
leggendo il suo racconto mi viene in mente un articolo letto recentemente riguardante il processo di scelta nel prendere le decisioni. Molte persone vanno in confusione quando la scelta è di 3 elementi in su. In pratica scegliere tra 2 è molto più facile che scegliere tra 3 o più elementi.
E probabilmente questo è quello che succede a Lei, dal momento che si descrive come
> una ragazza carina con tante qualità
e quindi conseguentemente piacente ed oggetto di attenzioni, ecco che può permettersi di scegliere tra tanti.
Quel che succede è che quando si sceglie tra molti, si rinuncia a tanto, e siccome non sappiamo a cosa sia più importante rinunciare, ecco che la scelta diventa difficile, se non impossibile.
Che ne pensa?
leggendo il suo racconto mi viene in mente un articolo letto recentemente riguardante il processo di scelta nel prendere le decisioni. Molte persone vanno in confusione quando la scelta è di 3 elementi in su. In pratica scegliere tra 2 è molto più facile che scegliere tra 3 o più elementi.
E probabilmente questo è quello che succede a Lei, dal momento che si descrive come
> una ragazza carina con tante qualità
e quindi conseguentemente piacente ed oggetto di attenzioni, ecco che può permettersi di scegliere tra tanti.
Quel che succede è che quando si sceglie tra molti, si rinuncia a tanto, e siccome non sappiamo a cosa sia più importante rinunciare, ecco che la scelta diventa difficile, se non impossibile.
Che ne pensa?
Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492
[#2]
Cara ragazza,
Le proporrei una riflessione su una questione: qual'e' il suo desiderio?
Da quello che ci dice infatti non riesco a capirlo.
In particore mi ha colpito la sua reazioine alla chiusura della passata relazione. Sembra che il suo desiderio si attivi solo con la mancanza.
E' un processo possibile ma dovrebbe divenirne consapevole..
I migliori saluti
Le proporrei una riflessione su una questione: qual'e' il suo desiderio?
Da quello che ci dice infatti non riesco a capirlo.
In particore mi ha colpito la sua reazioine alla chiusura della passata relazione. Sembra che il suo desiderio si attivi solo con la mancanza.
E' un processo possibile ma dovrebbe divenirne consapevole..
I migliori saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#3]
<perché forse sono io che vado ad incentrare le mie attenzioni su certi ragazzi che poi mi fanno stare male... >
Gentile Ragazza,
potrebbe anche essere, da quanto ci dice o sceglie persone verso le quali non si sente sufficientemente attratta oppure si immette in storie nelle quali ci sono intoppi...solo un caso o timore di entrare in relazioni che potrebbero avere un futuro?
<ma a lungo andare dentro di me si è acuito il timore e la paura di non essere mai abbastanza per chi interessa sul serio. >
E finora chi le è interessato sul serio?
Non è questione di accontentarsi ma di riuscire a comprendere come mai lei si ritrovi in rapporti insoddisfacenti che a nulla portano, se non ad alimentare la sua insoddisfazione.
Non ci dice nulla sulla sua vita in altri ambiti. Lavora, studia? La sua vita sociale? E quella familiare?
Gentile Ragazza,
potrebbe anche essere, da quanto ci dice o sceglie persone verso le quali non si sente sufficientemente attratta oppure si immette in storie nelle quali ci sono intoppi...solo un caso o timore di entrare in relazioni che potrebbero avere un futuro?
<ma a lungo andare dentro di me si è acuito il timore e la paura di non essere mai abbastanza per chi interessa sul serio. >
E finora chi le è interessato sul serio?
Non è questione di accontentarsi ma di riuscire a comprendere come mai lei si ritrovi in rapporti insoddisfacenti che a nulla portano, se non ad alimentare la sua insoddisfazione.
Non ci dice nulla sulla sua vita in altri ambiti. Lavora, studia? La sua vita sociale? E quella familiare?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#4]
Utente
Scusate il ritardo nella risposta...
Gentile Dott. Bellizzi riconosco che il problema sia in una questione di scelta tra diversi ragazzi, ma di solito non sono mai così indecisa. Già dopo qualche uscita capisco se sono coinvolta o meno. in questo caso ho continuato la frequentazione perché ad un certo punto ho avuto la stessa sensazione di quando mi piace davvero qualcuno, ma poi questa sensazione era sempre più confusa e mi sono ritrovata con un lui molto coinvolto e io essendo confusa non volevo farlo soffrire. Però mi manca come persona, non so se come amico o se come qualcosa di più.
Gentile Dott. Esposito sono consapevole delle qualità che ricerco in un partner, ovviamente nessuno è perfetto e sono andata avanti nella conoscenza con questo ragazzo perché riconosco che ha indubbiamente diverse buone qualità ma ho riscontrato una mancanza di "quel qualcosa", quell'innamoramento.
Forse sono io a sbagliare e a ricercare sin da subito queste sensazioni...ma sono del parere che se già dai primi mesi non ci sono, non c'è quell'entusiasmo ed emozione...come può esserci una base solida per una relazione?
Riguardo alla mancanza, ho notato che è vero... il mio interesse aumenta nei suoi confronti quando sento di perderlo, quando invece ho la certezza che sia lì ad aspettarmi me la prendo comoda. Ma questo è amore?? Come dovrei agire per cambiare questo mio comportamento?
Gentile Dott. Rinella non penso di temere relazioni che possono avere un seguito, anzi... ricerco una storia seria. Non avrei mai pensato di ritrovarmi in situazioni difficili anche perché i ragazzi erano tipi normalissimi , non sono andata a cercare appositamente situazioni problematiche perché temo il futuro.
Ho sofferto davvero tanto e di certo se avessi saputo come stavano le cose sin dall'inizio non avrei continuato.
Mi sono interessati sul serio due ragazzi... Studio all'università , ho una famiglia normalissima e non ci sono problemi familiari... ho tanti amici, una vita sociale... Infatti sto bene da sola, mi godo gli anni della giovinezza anche se a volte soffro per questo mio timore
Gentile Dott. Bellizzi riconosco che il problema sia in una questione di scelta tra diversi ragazzi, ma di solito non sono mai così indecisa. Già dopo qualche uscita capisco se sono coinvolta o meno. in questo caso ho continuato la frequentazione perché ad un certo punto ho avuto la stessa sensazione di quando mi piace davvero qualcuno, ma poi questa sensazione era sempre più confusa e mi sono ritrovata con un lui molto coinvolto e io essendo confusa non volevo farlo soffrire. Però mi manca come persona, non so se come amico o se come qualcosa di più.
Gentile Dott. Esposito sono consapevole delle qualità che ricerco in un partner, ovviamente nessuno è perfetto e sono andata avanti nella conoscenza con questo ragazzo perché riconosco che ha indubbiamente diverse buone qualità ma ho riscontrato una mancanza di "quel qualcosa", quell'innamoramento.
Forse sono io a sbagliare e a ricercare sin da subito queste sensazioni...ma sono del parere che se già dai primi mesi non ci sono, non c'è quell'entusiasmo ed emozione...come può esserci una base solida per una relazione?
Riguardo alla mancanza, ho notato che è vero... il mio interesse aumenta nei suoi confronti quando sento di perderlo, quando invece ho la certezza che sia lì ad aspettarmi me la prendo comoda. Ma questo è amore?? Come dovrei agire per cambiare questo mio comportamento?
Gentile Dott. Rinella non penso di temere relazioni che possono avere un seguito, anzi... ricerco una storia seria. Non avrei mai pensato di ritrovarmi in situazioni difficili anche perché i ragazzi erano tipi normalissimi , non sono andata a cercare appositamente situazioni problematiche perché temo il futuro.
Ho sofferto davvero tanto e di certo se avessi saputo come stavano le cose sin dall'inizio non avrei continuato.
Mi sono interessati sul serio due ragazzi... Studio all'università , ho una famiglia normalissima e non ci sono problemi familiari... ho tanti amici, una vita sociale... Infatti sto bene da sola, mi godo gli anni della giovinezza anche se a volte soffro per questo mio timore
[#5]
Gentile Utente,
> Infatti sto bene da sola
...e allora perchè dovrebbe avere una relazione stabile, per ci più con persone che Le si affezionano?
Mi ricorda un'amica universitaria che era molto bella ma che fondamentalmente voleva divertirsi e non sentirsi il fiato sul collo del fidanzato di turno. Ha risolto con relazioni a distanza in cui si vedeva col fidanzato 2 volte al mese. Cioè, voleva il fidanzato ma non troppo.
> Mi sono interessati sul serio due ragazzi...
Su? cioè, 2 su quanti? (non deve per forza rispondere, ma rifletta su cosa Le viene in mente).
Questo confermerebbe che ha gusti difficili, particolari... perchè se lo può permettere... e quando scatta la scintilla (il che vuol dire che la scintilla non Le manca) è perchè ha trovato la persona speciale.
> Infatti sto bene da sola
...e allora perchè dovrebbe avere una relazione stabile, per ci più con persone che Le si affezionano?
Mi ricorda un'amica universitaria che era molto bella ma che fondamentalmente voleva divertirsi e non sentirsi il fiato sul collo del fidanzato di turno. Ha risolto con relazioni a distanza in cui si vedeva col fidanzato 2 volte al mese. Cioè, voleva il fidanzato ma non troppo.
> Mi sono interessati sul serio due ragazzi...
Su? cioè, 2 su quanti? (non deve per forza rispondere, ma rifletta su cosa Le viene in mente).
Questo confermerebbe che ha gusti difficili, particolari... perchè se lo può permettere... e quando scatta la scintilla (il che vuol dire che la scintilla non Le manca) è perchè ha trovato la persona speciale.
[#6]
>>> Mi sto colpevolizzando perché non riuscivo a sentire quel qualcosa in più
>>>
Questo sembra un segno di voler forzare le cose, cioè un bisogno di controllo. I sentimenti non si provano a comando. Anzi, più ci si sforza di voler bene a qualcuno, più ci si confonde.
>>> Dovrei accontentarmi [...] ?
>>>
Difficile dirtelo da qui. A volte problemi come il tuo possono dipendere da standard troppo elevati, a volte da egocentrismo, a volte da ossessività (bisogno di controllo eccessivo).
Hai mai pensato di parlare di persona con uno psicologo, se la cosa ti fa tanto soffrire?
>>>
Questo sembra un segno di voler forzare le cose, cioè un bisogno di controllo. I sentimenti non si provano a comando. Anzi, più ci si sforza di voler bene a qualcuno, più ci si confonde.
>>> Dovrei accontentarmi [...] ?
>>>
Difficile dirtelo da qui. A volte problemi come il tuo possono dipendere da standard troppo elevati, a volte da egocentrismo, a volte da ossessività (bisogno di controllo eccessivo).
Hai mai pensato di parlare di persona con uno psicologo, se la cosa ti fa tanto soffrire?
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 22.8k visite dal 29/07/2013.
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