Rapporti difficili con mia madre
Gentilissimi,
mi rivolgo a voi per avere un parere. Ho 26 anni, mi manca un esame per laurearmi in legge, un famiglia che vista da fuori può dirsi perfetta...ma ho un rapporto conflittuale con mia madre. Da sempre estremamente presente, può dirsi essere stata una mamma perfetta se non per la sua irrefrenabile "mania" di paragonarmi agli altri, in particolare a mia cugina, che ha la mia stessa età ma è già laureata in lettere e ha un fidanzato ricco e perfetto da sempre...ed è proprio questo ora il problema. Se fino d oggi io sono sempre riuscita ad avere voti migliori, amici migliori, dopo il fallimento di due storie durate rispettivamente 2 e 4 anni, con un ragioniere la prima e un ingegnere la seconda, ora finalmente ho trovato un uomo che mia ama davvero e che mi fa sentire perfetta ed è sempre vicino a me, qualunque cosa accada, lei non riesce ad accettarlo perchè lui fa l'operaio. E ogni volta che esce l'argomento inizia a darmi addosso dicendomi che farò una vita da povera, che non ho rispetto per niente e nessuno, che ho vissuto sempre nell'ovatta e non so cosa significa stare senza soldi etc...il mio ragazzo lavora, come tanti, è volenteroso e sveglio ma ha fatto una scelta che è stata quella di non andare all'università. Perchè deve giudicarlo così se nemmeno lo conosce? La situazione p aggravata dal fatto che lui non abita nella mia zona ma a due ore di distanza. E lei ha paura che io me ne andrò un domani...esattamente come ho intenzione di fare...e allora mi parla della mia vita dopo la laurea come già tutta programmata da lei, nel mio paese, nello studio che lei mi troverà. Vi prego datemi un consiglio. Come faccio a superare tutto questo? Dite che sarebbe una buona idea farglielo conoscere? L'ultima litigata c'è stata qualche giorno fa...ma è terminata con un abbraccio, senza chiarimenti e questa situazione sospesa non mi fa stare per niente tranquilla.
Spero di essere stata sufficientemente chiara.
Un saluto ed un ringraziamento anticipato.
mi rivolgo a voi per avere un parere. Ho 26 anni, mi manca un esame per laurearmi in legge, un famiglia che vista da fuori può dirsi perfetta...ma ho un rapporto conflittuale con mia madre. Da sempre estremamente presente, può dirsi essere stata una mamma perfetta se non per la sua irrefrenabile "mania" di paragonarmi agli altri, in particolare a mia cugina, che ha la mia stessa età ma è già laureata in lettere e ha un fidanzato ricco e perfetto da sempre...ed è proprio questo ora il problema. Se fino d oggi io sono sempre riuscita ad avere voti migliori, amici migliori, dopo il fallimento di due storie durate rispettivamente 2 e 4 anni, con un ragioniere la prima e un ingegnere la seconda, ora finalmente ho trovato un uomo che mia ama davvero e che mi fa sentire perfetta ed è sempre vicino a me, qualunque cosa accada, lei non riesce ad accettarlo perchè lui fa l'operaio. E ogni volta che esce l'argomento inizia a darmi addosso dicendomi che farò una vita da povera, che non ho rispetto per niente e nessuno, che ho vissuto sempre nell'ovatta e non so cosa significa stare senza soldi etc...il mio ragazzo lavora, come tanti, è volenteroso e sveglio ma ha fatto una scelta che è stata quella di non andare all'università. Perchè deve giudicarlo così se nemmeno lo conosce? La situazione p aggravata dal fatto che lui non abita nella mia zona ma a due ore di distanza. E lei ha paura che io me ne andrò un domani...esattamente come ho intenzione di fare...e allora mi parla della mia vita dopo la laurea come già tutta programmata da lei, nel mio paese, nello studio che lei mi troverà. Vi prego datemi un consiglio. Come faccio a superare tutto questo? Dite che sarebbe una buona idea farglielo conoscere? L'ultima litigata c'è stata qualche giorno fa...ma è terminata con un abbraccio, senza chiarimenti e questa situazione sospesa non mi fa stare per niente tranquilla.
Spero di essere stata sufficientemente chiara.
Un saluto ed un ringraziamento anticipato.
[#1]
Cara signorina,
Forse l'unicio modo che posso suggerirle per venire a capo della questione e' quello di immaginare un discorso con sua madre invertendo i ruoli: immagini di essere lei la madre, immagini i pensieri che potrebbero agitarla, i suoi desideri. Immagini le sue speranze e i timori.
Puo' darsi che questo esercizio le dara' qualche elemento utile a capire sua madre.
Poi lei fara' quello che crede piu' giusto per lei, ma con maggiore serenita'
I migliori saluti
Forse l'unicio modo che posso suggerirle per venire a capo della questione e' quello di immaginare un discorso con sua madre invertendo i ruoli: immagini di essere lei la madre, immagini i pensieri che potrebbero agitarla, i suoi desideri. Immagini le sue speranze e i timori.
Puo' darsi che questo esercizio le dara' qualche elemento utile a capire sua madre.
Poi lei fara' quello che crede piu' giusto per lei, ma con maggiore serenita'
I migliori saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#3]
<<Vorrei essere perfetta ai suoi occhi e non essendolo mi sento in colpa.>>
Gentile Ragazza,
questa sua frase la dice lunga sul rapporto che la lega a sua madre.
Pur se sente in un certo senso "opprimente" la sua presenza, fa di tutto per stare al suo gioco: che cosa teme possa accadere se finalmente, a 26 anni, prenderà in considerazione i suoi (di Lei che scrive) desideri, le sue emozioni, i suoi progetti di vita, considerandoli almeno di pari dignità rispetto a quelli già decisi da sua madre?
Suo padre è presente? Che ruolo svolge all'interno della vostra famiglia? Lei è figlia unica?
Cordialmente,
Gentile Ragazza,
questa sua frase la dice lunga sul rapporto che la lega a sua madre.
Pur se sente in un certo senso "opprimente" la sua presenza, fa di tutto per stare al suo gioco: che cosa teme possa accadere se finalmente, a 26 anni, prenderà in considerazione i suoi (di Lei che scrive) desideri, le sue emozioni, i suoi progetti di vita, considerandoli almeno di pari dignità rispetto a quelli già decisi da sua madre?
Suo padre è presente? Che ruolo svolge all'interno della vostra famiglia? Lei è figlia unica?
Cordialmente,
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#4]
Utente
Gentilissima Dott.sa,
mi scuso per non aver potuto rispondere prima. Ho una sorella più piccola, con la quale l'approccio di mia mamma è ben diverso, insomma vedo trattare più lei come adulta che me, mio padre invece è sempre stato presente, se ho avuto un problema è sempre stato lì, ma è sempre d'accordo con mia mamma...di questa faccenda nello specifico non sa ancora nulla, ma quando lo saprà sarà comunque d'accordo con lei! Io sono sempre stata "sbagliata" per lei: troppo grassa, troppo estroversa, con il tono di voce troppo alto, troppo complicata....troppo di tutto! Ho, in ogni caso, deciso che dopo la laurea deciderò io cosa fare della mia vita! Indipendentemente da cosa accadrà....
Cordiali saluti!
mi scuso per non aver potuto rispondere prima. Ho una sorella più piccola, con la quale l'approccio di mia mamma è ben diverso, insomma vedo trattare più lei come adulta che me, mio padre invece è sempre stato presente, se ho avuto un problema è sempre stato lì, ma è sempre d'accordo con mia mamma...di questa faccenda nello specifico non sa ancora nulla, ma quando lo saprà sarà comunque d'accordo con lei! Io sono sempre stata "sbagliata" per lei: troppo grassa, troppo estroversa, con il tono di voce troppo alto, troppo complicata....troppo di tutto! Ho, in ogni caso, deciso che dopo la laurea deciderò io cosa fare della mia vita! Indipendentemente da cosa accadrà....
Cordiali saluti!
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.9k visite dal 27/07/2013.
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