Emicranea con nausea

Gentile Dottore,
sono una donna di 29 anni, vivo lontana dalla mia famiglia di origine alla quale sono molto legata,ma che ho 'abbandonato' per cercare lavoro al nord.
Il mio problema si manifesta puntualmente quando mi reco a trovare i miei genitori giù, nonostante io sia felicissima di rivederli e riabbracciarli il primo giorno del mio arrivo mi prende un dolore fortissimo e pulsante alla testa con nausea che mi dura anche tutto un giorno.
Questo passa se mi addormento e al giorno dopo scompare.
Credo che sia un disturbo psicosomatico e vorrei chiederLe come e se posso fare qualcosa per evitare che ciò avvenga anche perchè mi spiace che mia madre inizi a pensare che infondo non mi fa piacere andare a trovarli.
grazie mille
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile utente
Mi permetta prima una domanda: se ci pensa, è più il fastidio dovuto al mal di testa quando si reca dai suoi, oppure il dolore di averli dovuti "abbandonare" e stare spesso separata da loro?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Utente
Utente
Buongiorno Dottore,
la ringrazio per la sua domanda, in effetti me la sono posta molte volte anch'io e purtroppo (mi vergogno molto di questo) nonostante io non veda l'ora di riabbracciarli, c'è una parte di me che si rifiuta di tornare in quella città.
La mia città natale,cona la quale sono anche un pò arrabbiata.. dove non ho mai trovato molti stimoli, dove non ho trovato lavoro.
Quando torno a casa dai miei mi annoio parecchio, non ho più molti amici giù quindi passo le giornate con la mia famiglia in casa e la cosa mi risulta un pò pesante. (siamo una famiglia modesta,con l'euro facciamo parte dei nuovi poveri...ci sono continuamente discussioni su come arrivare a fine mese).
Sarei la donna più felice del mondo se qualche volta potessi vedere i miei genitori a Milano dove ormai vivo e dove sto bene, in questa grande città è possibile fare tantissime cose ed è difficile annoiarsi per me.
Allo stesso momento mi rendo conto che non posso assolutamente stare per più di 2 mesi senza vedere la mia famiglia di origine ed ecco che sono combattuta, lo stress si manifesta con queste violente cefalee ma stranamente solo il primo giorno,poi mi riabituo al ritmo 'lento' e trascorro il tempo di 'vacanza' nella mia città natale abbastanza serenamente.....fino al giorno della mia partenza quando paradossalmente provo anche nostaliga a lasciare i miei. Davvero non sò come gestire questo disagio.
[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile utente
Direi che non ha nulla di cui debba vergognarsi. Come saprà, in molti paesi più avanzati del nostro i figli vengono quasi buttati fuori di casa non appena raggiunta la maggiore età. Da noi esiste semmai il problema contrario, nel senso che genitori e figli rimangono un po' troppo a lungo dipendenti gli uni dagli altri, sia economicamente che affettivamente. Quando poi la separazione avviene, non di rado è corredata da sensi di colpa, dissapori, "tu questo non ce lo dovevi fare" e così via.

Non so se questo sia esattamente il suo caso, ma il suo uso della parola "abbandonare", sebbene tra virgolette non è casuale: si abbandona qualcuno lasciandolo al proprio destino, e pensando prima di tutto per sé. In fondo non è così che si sente, un po?

Vorrei che riflettesse sul fatto che non c'è alcun bisogno di credere che la verità debba per forza stare da una parte sola. Si può essere figli ed esseri umani autonomi allo stesso tempo, senza alcun conflitto. Può godersi la sua vita nella sua Milano, e allo stesso tempo tornare per un po' a essere "bambina" quando va dai suoi, se crede. Tornandoci solo quando è disposta a farlo, senza sentirsi obbligata. Potrebbe anche invitarli ogni tanto a passare qualche giorno a Milano, se non l'ha già fatto. Potrebbe aiutare a riequilibrare diverse cose.

Ma più di tutto dovrebbe assolutamente evitare di tornare nella sua città natale se non si sente veramente disposta. Anzi, dovrebbe addirittura proibirselo, sino a che non sente di esserne davvero convinta. Poi andarci, e godersi quei giorni come una vacanza qualsiasi.

Cordiali saluti
[#4]
Utente
Utente
Gentilissimo Dottor Santonocito,
la ringrazio infinitamente, le sue parole mi fanno stare meglio e mi aiutano a ragionare, Lei ha perfettamente inquadrato la situazione.
Seguirò certamente il suo consiglio.
Grazie ancora