Non vuole fare l'amore ma solo petting, preliminari o sesso orale in 3 anni di fidanzamento
Ho 26 anni e sono fidanzata da quasi 3 anni con un ragazzo di 31. Abbiamo
un'affinità mentale splendida, mi trovo molto bene con lui anche fisicamente
perchè quando facciamo petting siamo entrambi molto appagati ed eccitati. Il
grosso problema è che lui si rifiuta di andare oltre, non vuole fare l'amore ma solo raggiungere l'orgasmo con delle carezze o attraverso sesso orale che di rado ricambia.Puntualizzo, inoltre, che so di eccitarlo parecchio e che non sono la sua prima esperienza sessuale (viene da un rapporto durato 6 anni). Io ho una voglia incredibile di fare l’amore con lui perchè ne sono innamorata, ma lui trova sempre delle scuse: "abbiamo litigato ieri", "non è la situazione ideale", "sono stressato dal lavoro", "non ho contraccettivi con me"...
Ho cercato, nel tempo, di far passare per buone queste scuse visto e considerato che lui è una persona estremamente controllata, precisina,sensibile, romantica e dolce, mi son detta che forse voleva davvero aspettare per rendere la nostra prima volta insieme davvero magica e organizzarla in modo spettacolare. Adesso però, dopo l'ultimo rifiuto davvero palese risalente ad una settimana fa, in cui tutte le condizioni erano ideali affinchè avvenisse un rapporto completo, io non so più cosa pensare.
Quest'ultimo episodio ha "svegliato" anche lui, che per certi versi si è reso
conto del tempo passato e sprecato, ammettendo di essere stato uno stupido ad
accontentarsi di girare intorno all'atto sessuale senza mai farlo davvero; nonostante ciò non fa nulla per sbloccare la situazione (perchè evidentemente si sente
appagato anche se lui nega categoricamente) e io mi sento presa in giro. Ovviamente abbiamo affrontato il discorso con le dovute cautele, io gli ho detto chiaramente cosa penso, incoraggiandolo a "confessare" le reali ragioni del suo rifiuto che nel tempo ho ipotizzato fossero dovute alle più disparate motivazioni..che magari non avesse ancora dimenticato la sua ex o persino ad una presunta (ma ridicola visto quanto si eccita in mia compagnia) omosessualità latente! Ultimamente sono nervosa e triste a causa di ciò, mi capita di piangere senza motivo o di cadere improvvisamente in depressione, lui sottovaluta la cosa e
pensa che questo mio disagio sia dovuto ad altro, io dal canto mio evito di
affrontare ancora l’argomento per non risultare noiosa e ripetitiva perchè
quando gli chiedo il motivo di questo blocco, così che io possa capirlo, lui
dice che sto ingrandendo la situazione più di quanto non lo sia e che prima o
poi succederà, insiste, con sorriso rassicurante, nel non farmi venire
fissazioni inutili. Gli ho fatto notare e gli ho anche detto tante volte espressamente di soffrire per questa cosa, ma nulla. Il tempo passa e non so come aiutarlo, forse esiste un disagio psicologico che io non conosco?
Se può risultare utile, il mio ragazzo è un tipo piuttosto ansioso, motivo per cui non guida, e vive con la madre, una donna possessiva e ossessiva. Spero sia il topic giusto!
un'affinità mentale splendida, mi trovo molto bene con lui anche fisicamente
perchè quando facciamo petting siamo entrambi molto appagati ed eccitati. Il
grosso problema è che lui si rifiuta di andare oltre, non vuole fare l'amore ma solo raggiungere l'orgasmo con delle carezze o attraverso sesso orale che di rado ricambia.Puntualizzo, inoltre, che so di eccitarlo parecchio e che non sono la sua prima esperienza sessuale (viene da un rapporto durato 6 anni). Io ho una voglia incredibile di fare l’amore con lui perchè ne sono innamorata, ma lui trova sempre delle scuse: "abbiamo litigato ieri", "non è la situazione ideale", "sono stressato dal lavoro", "non ho contraccettivi con me"...
Ho cercato, nel tempo, di far passare per buone queste scuse visto e considerato che lui è una persona estremamente controllata, precisina,sensibile, romantica e dolce, mi son detta che forse voleva davvero aspettare per rendere la nostra prima volta insieme davvero magica e organizzarla in modo spettacolare. Adesso però, dopo l'ultimo rifiuto davvero palese risalente ad una settimana fa, in cui tutte le condizioni erano ideali affinchè avvenisse un rapporto completo, io non so più cosa pensare.
Quest'ultimo episodio ha "svegliato" anche lui, che per certi versi si è reso
conto del tempo passato e sprecato, ammettendo di essere stato uno stupido ad
accontentarsi di girare intorno all'atto sessuale senza mai farlo davvero; nonostante ciò non fa nulla per sbloccare la situazione (perchè evidentemente si sente
appagato anche se lui nega categoricamente) e io mi sento presa in giro. Ovviamente abbiamo affrontato il discorso con le dovute cautele, io gli ho detto chiaramente cosa penso, incoraggiandolo a "confessare" le reali ragioni del suo rifiuto che nel tempo ho ipotizzato fossero dovute alle più disparate motivazioni..che magari non avesse ancora dimenticato la sua ex o persino ad una presunta (ma ridicola visto quanto si eccita in mia compagnia) omosessualità latente! Ultimamente sono nervosa e triste a causa di ciò, mi capita di piangere senza motivo o di cadere improvvisamente in depressione, lui sottovaluta la cosa e
pensa che questo mio disagio sia dovuto ad altro, io dal canto mio evito di
affrontare ancora l’argomento per non risultare noiosa e ripetitiva perchè
quando gli chiedo il motivo di questo blocco, così che io possa capirlo, lui
dice che sto ingrandendo la situazione più di quanto non lo sia e che prima o
poi succederà, insiste, con sorriso rassicurante, nel non farmi venire
fissazioni inutili. Gli ho fatto notare e gli ho anche detto tante volte espressamente di soffrire per questa cosa, ma nulla. Il tempo passa e non so come aiutarlo, forse esiste un disagio psicologico che io non conosco?
Se può risultare utile, il mio ragazzo è un tipo piuttosto ansioso, motivo per cui non guida, e vive con la madre, una donna possessiva e ossessiva. Spero sia il topic giusto!
[#1]
Gentile lettrice,
tutto quello che ci scrive fa pensare che le componenti psicologiche, comportamentali ed altro siano determinanti e sono alla base dell'inusuale atteggiamento del suo compagno nei confronti della sessualità, soprattutto verso quello prospettiva che prevede una maggiore intimità reciproca e che generalmente viene agita attraverso un rapporto sessuale di tipo penetrativo.
Ora la cosa più saggia da fare è invitarlo a esporre il suo problema, in primis, al suo medico curante e poi, a ruota, anche ad un bravo andrologo che eventualmente saprà, in diretta, meglio comprendere e capire la causa o le cause del suo atteggiamento inusuale e, se lo riterrà opportuno, saprà indirizzarlo finalmente verso una più mirata valutazione psicologica.
Un cordiale saluto.
tutto quello che ci scrive fa pensare che le componenti psicologiche, comportamentali ed altro siano determinanti e sono alla base dell'inusuale atteggiamento del suo compagno nei confronti della sessualità, soprattutto verso quello prospettiva che prevede una maggiore intimità reciproca e che generalmente viene agita attraverso un rapporto sessuale di tipo penetrativo.
Ora la cosa più saggia da fare è invitarlo a esporre il suo problema, in primis, al suo medico curante e poi, a ruota, anche ad un bravo andrologo che eventualmente saprà, in diretta, meglio comprendere e capire la causa o le cause del suo atteggiamento inusuale e, se lo riterrà opportuno, saprà indirizzarlo finalmente verso una più mirata valutazione psicologica.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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[#2]
Gentile Ragazza,
Se durante i preliminari non ci sono difficoltà, è difficile pensare che ci siano cause organiche, ma come già detto dal Collega dr Beretta, una valutazione andrologica va sempre effettuata
Sembra invece che ci sia un aspetto fobico correlato al coito, ma da quì sono solo ipotesi.
Le cause, che correlano all' evitamento, sono solitamente svariate.
molte abitano nel profondo della psiche e sono da ricercarsi nell’infanzia o nelle relazioni pregresse,
Spesso figure materne iper critiche, intrusive e manipolative si associano a figure maschili poco rappresentative Sul piano psichico e personologico.
Sono pazienti, che provengono da famiglie rigide, caratterizzate da una scarsa comunicazione, in special modo per argomenti riguardanti la sfera emozionale e sessuale, famiglie che non hanno l’abitudine alla corporeità, al tatto e contatto.
In questi pazienti, la sessualità, viene spesso associata al divieto, allo sporco, al peccato.
L' educazione è spesso rigida, cattolica, sessuofobica....
Questo tipo di introiezione, crea poi nel tempo, profondi sensi di colpa legati alla sessualità, impedendone la normale fase del desiderio e la successiva fase del piacere.
La figura femminile, viene percepita come una minaccia, come vampirizzante di energie psichiche, come una sirena dal canto seduttivo e pericoloso.
L’ambiente vaginale, viene vissuto, come carico di pericoli, si parla infatti spesso di ' angoscia da vagina dentata".
Una consulenza de visu, do sarebbe indicata, sempre se il so fidanzato ne ravvisasse la necessita
Se durante i preliminari non ci sono difficoltà, è difficile pensare che ci siano cause organiche, ma come già detto dal Collega dr Beretta, una valutazione andrologica va sempre effettuata
Sembra invece che ci sia un aspetto fobico correlato al coito, ma da quì sono solo ipotesi.
Le cause, che correlano all' evitamento, sono solitamente svariate.
molte abitano nel profondo della psiche e sono da ricercarsi nell’infanzia o nelle relazioni pregresse,
Spesso figure materne iper critiche, intrusive e manipolative si associano a figure maschili poco rappresentative Sul piano psichico e personologico.
Sono pazienti, che provengono da famiglie rigide, caratterizzate da una scarsa comunicazione, in special modo per argomenti riguardanti la sfera emozionale e sessuale, famiglie che non hanno l’abitudine alla corporeità, al tatto e contatto.
In questi pazienti, la sessualità, viene spesso associata al divieto, allo sporco, al peccato.
L' educazione è spesso rigida, cattolica, sessuofobica....
Questo tipo di introiezione, crea poi nel tempo, profondi sensi di colpa legati alla sessualità, impedendone la normale fase del desiderio e la successiva fase del piacere.
La figura femminile, viene percepita come una minaccia, come vampirizzante di energie psichiche, come una sirena dal canto seduttivo e pericoloso.
L’ambiente vaginale, viene vissuto, come carico di pericoli, si parla infatti spesso di ' angoscia da vagina dentata".
Una consulenza de visu, do sarebbe indicata, sempre se il so fidanzato ne ravvisasse la necessita
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Gentile Utente,
in genere in situazioni del genere è sensato pensare che ci sia un certo timore della penetrazione perchè associata maggiormente alla performance, soprattutto se lui è un tipo molto ansioso.
Probabilmente l'eccitazione ottenuta con i preliminari o con i rapporti orali non coinvolgono il Suo compagno per quanto riguarda gli aspetti ansiosi, ma non sappiamo se c'è stato nella sua vita (del Suo ragazzo) qualche esperienza che lo ha in qualche maniera disconfermato.
A volte è possibile che sia una paura di situazioni che s'immaginano diversamente da come sono realmente e quindi si amplifica la paura, oppure che ci sia la paura della paura, ovvero se nel passato c'è stato un episodio negativo particolarmente significativo per il Suo ragazzo, è possibile che col tempo e con quelle che Lei definisce "scuse" (ma che sono in realtà strategie disfunzionali messe in atto per controllare una situazione temibile) egli abbia solo contribuito a rafforzare il problema.
Secondo me è utile che il Suo compagno si rivolga ad uno psicologo psicoterapeuta.
Cordiali saluti,
in genere in situazioni del genere è sensato pensare che ci sia un certo timore della penetrazione perchè associata maggiormente alla performance, soprattutto se lui è un tipo molto ansioso.
Probabilmente l'eccitazione ottenuta con i preliminari o con i rapporti orali non coinvolgono il Suo compagno per quanto riguarda gli aspetti ansiosi, ma non sappiamo se c'è stato nella sua vita (del Suo ragazzo) qualche esperienza che lo ha in qualche maniera disconfermato.
A volte è possibile che sia una paura di situazioni che s'immaginano diversamente da come sono realmente e quindi si amplifica la paura, oppure che ci sia la paura della paura, ovvero se nel passato c'è stato un episodio negativo particolarmente significativo per il Suo ragazzo, è possibile che col tempo e con quelle che Lei definisce "scuse" (ma che sono in realtà strategie disfunzionali messe in atto per controllare una situazione temibile) egli abbia solo contribuito a rafforzare il problema.
Secondo me è utile che il Suo compagno si rivolga ad uno psicologo psicoterapeuta.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#4]
Ex utente
Ringrazio tutti per i pareri competenti, purtroppo so già che il mio tentativo di convincerlo a consultare uno specialista risulterà vano, mi riderà in faccia dicendomi che sto esagerando, ma non si rende conto che è lui ad esagerare. Fra i vari pareri, quello della Dott.ssa Valeria Randone mi ha incuriosita perchè ho riscontrato dei punti "familiari". Mi spiego meglio. Durante alcuni episodi intimi mi è capitato di capire che lui volesse essere trattato come un bambino e che io dovessi impersonare la parte di una madre, ma pensavo fosse solo un giochino insignificante e non ne ho tenuto conto..Oddio non so cosa fare... Sono sicura che prenderà male questa decisione di rivolgerci ad uno specialista...
[#6]
Ex utente
E' splendida..abbiamo costruito un rapporto pieno d'amore e di rispetto reciproco, se potessi definirlo in una parola userei ROMANTICO. Lui è amorevole e affettuoso nei miei riguardi ed io ricambio tutto quest'amore. Chiunque ci vede per la prima volta pensa che stiamo insieme da qualche mese per quanto affetto e tenerezza traspare. Perchè?
[#7]
"...per quanto affetto e tenerezza traspare. Perchè?"
Gentile Utente,
da qui è difficile dire come stanno le cose, perchè possiamo solo fare delle ipotesi. Mi pare di aver capito che la relazione tra voi sia molto bella e profonda, siete complici, ma questo non basta per fare una coppia, nel senso che l'affetto e la tenerezza ci sono anche tra amici.
La sessualità invece è centrale in una coppia.
E' vero che fare l'amore non significa necessariamente fare la penetrazione, ma poichè uno dei due (nella fattispecie Lei) è in sofferenza per questa situazione e poichè lui sfugge ed evita le soluzioni, allora l'impostazione della relazione è sbilanciata e potremmo aprire molte parentesi su molti temi importanti e critici che però meritano un setting adeguato, come quello psicologico ma di persona.
Da qui l'aiuto che possiamo fornire è decisamente limitato rispetto ciò che ci sta chiedendo.
Un cordiale saluto,
Gentile Utente,
da qui è difficile dire come stanno le cose, perchè possiamo solo fare delle ipotesi. Mi pare di aver capito che la relazione tra voi sia molto bella e profonda, siete complici, ma questo non basta per fare una coppia, nel senso che l'affetto e la tenerezza ci sono anche tra amici.
La sessualità invece è centrale in una coppia.
E' vero che fare l'amore non significa necessariamente fare la penetrazione, ma poichè uno dei due (nella fattispecie Lei) è in sofferenza per questa situazione e poichè lui sfugge ed evita le soluzioni, allora l'impostazione della relazione è sbilanciata e potremmo aprire molte parentesi su molti temi importanti e critici che però meritano un setting adeguato, come quello psicologico ma di persona.
Da qui l'aiuto che possiamo fornire è decisamente limitato rispetto ciò che ci sta chiedendo.
Un cordiale saluto,
[#8]
Ex utente
Lei ha pienamente ragione, condivido Tutto quello che ha scritto. Volevo solo un parere alla "larga" sulla mia situazione, giusto per capire se c'è bisogno l'intervento di uno specialista o tutto ciò è solo frutto delle mie supposizioni paranoiche. Almeno adesso so che urge un consulto, il problema è come dirglielo..vedrò il da farsi alla luce delle vostre gentili risposte. Ulteriori osservazioni sono ben accette.
Cordialmente
Cordialmente
[#9]
Il problema che riguarda Lei, a mio avviso, è quello di NON problematizzare davvero ciò che per Lei è un problema, ma protestare per un po' di tempo (limitato) senza far capire al Suo compagno che ciò che Lei sta comunicando è DAVVERO UN PROBLEMA PER LEI.
Un uomo in genere prende seriamente in considerazione i problemi della propria donna quando è davvero innamorato e quando viene messo nelle condizioni di recepire il messaggio.
Se Lei dichiara che fare l'amore così NON Le sta bene, ma poi con il Suo comportamento dimostra il contrario, sta quantomeno trasmettendo al Suo uomo un messaggio ambiguo.
Faccia capire che per Lei questo è davvero un problema.
Un cordiale saluto,
Un uomo in genere prende seriamente in considerazione i problemi della propria donna quando è davvero innamorato e quando viene messo nelle condizioni di recepire il messaggio.
Se Lei dichiara che fare l'amore così NON Le sta bene, ma poi con il Suo comportamento dimostra il contrario, sta quantomeno trasmettendo al Suo uomo un messaggio ambiguo.
Faccia capire che per Lei questo è davvero un problema.
Un cordiale saluto,
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 181.2k visite dal 24/07/2013.
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