Conflitto interiore e ansia
Ciao a tutti mi chiamo Dario ho 28 anni e vivo nella provincia di roma, da 2 anni soffro tantissimo per colpa di attacchi d'ansia, e da poco anche di attacchi di panico.
Tutto è cominciato dopo la rottura con la mia ultima fidanzata, da quel momento in poi' ho perso tutte le mie sicurezze, non riuscivo piu' ad amarla, la vedevo come un'estranea, tanto è vero che l'ho lasciata dopo aver fatto l'amore.
Da allora non sono piu' riuscito a vivere una storia , che non sia di sesso con una ragazza. Ogni volta che una storia si fa seria mi vengono le ansie, non riesco a vivere piu' tranquillo, penso di non essere più attratto dalle donne.
da circa 6 mesi ho trovato una ragazza con la quale ho condiviso momenti bellissimi e con la quale ho un rapporto davvero sincero,(solo lei sa' di questa situazione) dopo i primi 3 mesi di tranquillità ecco che iniziano i periodi d'ansia.
Mi sto autoconvincendo di essere gay, cosa che mi fa stare tanto male, inizio a pensare la mia vita vicino ad un uomo come potrebbe essere, a guardare uomini, ma io premetto che non ho mai avuto attrazioni sessuali verso di loro, quando parlo con qualche ragazzo non riesco neanche a guardarlo negli occhi e come se mi suscitasse imbarazzo... (mi sto facendo tutte pippe mentali!!????)
Io con lei sto bene, ci capiamo, anzi mi capisce... la sua sola vicinanza (quando non ho le ansie) mi genera l'erezione...penso che sia sprecata per me , perche non sia un vero uomo, non so piu' cosa pensare, non vorrei farla scappare, ma se non riesco a stare tranquillo come faccio!?
Le ansie maggiormente mi vengono dopo che noi abbiamo fatto l'amore, è come se dopo quel momento per lei non provassi più nulla...
Premetto che la mia infanzia non è stata delle più belli avendo un padre alcolizzato che non mi ha mai fatto sentire l'affetto di un padre, e che ancora tutt'oggi nonostante non beva più il rapporto si limita ad un buon giorno e buona sera
Tutto è cominciato dopo la rottura con la mia ultima fidanzata, da quel momento in poi' ho perso tutte le mie sicurezze, non riuscivo piu' ad amarla, la vedevo come un'estranea, tanto è vero che l'ho lasciata dopo aver fatto l'amore.
Da allora non sono piu' riuscito a vivere una storia , che non sia di sesso con una ragazza. Ogni volta che una storia si fa seria mi vengono le ansie, non riesco a vivere piu' tranquillo, penso di non essere più attratto dalle donne.
da circa 6 mesi ho trovato una ragazza con la quale ho condiviso momenti bellissimi e con la quale ho un rapporto davvero sincero,(solo lei sa' di questa situazione) dopo i primi 3 mesi di tranquillità ecco che iniziano i periodi d'ansia.
Mi sto autoconvincendo di essere gay, cosa che mi fa stare tanto male, inizio a pensare la mia vita vicino ad un uomo come potrebbe essere, a guardare uomini, ma io premetto che non ho mai avuto attrazioni sessuali verso di loro, quando parlo con qualche ragazzo non riesco neanche a guardarlo negli occhi e come se mi suscitasse imbarazzo... (mi sto facendo tutte pippe mentali!!????)
Io con lei sto bene, ci capiamo, anzi mi capisce... la sua sola vicinanza (quando non ho le ansie) mi genera l'erezione...penso che sia sprecata per me , perche non sia un vero uomo, non so piu' cosa pensare, non vorrei farla scappare, ma se non riesco a stare tranquillo come faccio!?
Le ansie maggiormente mi vengono dopo che noi abbiamo fatto l'amore, è come se dopo quel momento per lei non provassi più nulla...
Premetto che la mia infanzia non è stata delle più belli avendo un padre alcolizzato che non mi ha mai fatto sentire l'affetto di un padre, e che ancora tutt'oggi nonostante non beva più il rapporto si limita ad un buon giorno e buona sera
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(mi sto facendo tutte pippe mentali!!????)
la risposta immediata che verrebbe a qualunque professionista sarebbe si!!
Tuttavia da quello che racconta sembrerebbe la classica rimuginazione ossessiva che nulla ha a che fare con la realtà contenuta nel suo pensiero. C'è un problema ma non nel contenuto bensì nella forma del pensiero che andrebbe corretta con l'aiuto di uno specialista.
saluti
la risposta immediata che verrebbe a qualunque professionista sarebbe si!!
Tuttavia da quello che racconta sembrerebbe la classica rimuginazione ossessiva che nulla ha a che fare con la realtà contenuta nel suo pensiero. C'è un problema ma non nel contenuto bensì nella forma del pensiero che andrebbe corretta con l'aiuto di uno specialista.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile ragazzo,
La situazione che ci descrive andrebbe elaborata piu' compiutamente con uno psicologo psicoterapeuta. Possono essere da considerare diversi temi tutti nucleari come il suo rapporto con il genere femminile.
Non e' infatti una scappatoia alla difficolta' di relazionarsi con il genere femminile il convincersi di essere gay.
Ci pensi un po' su ..
Le porgo i miei saluti
La situazione che ci descrive andrebbe elaborata piu' compiutamente con uno psicologo psicoterapeuta. Possono essere da considerare diversi temi tutti nucleari come il suo rapporto con il genere femminile.
Non e' infatti una scappatoia alla difficolta' di relazionarsi con il genere femminile il convincersi di essere gay.
Ci pensi un po' su ..
Le porgo i miei saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#3]
Sembra che si tratti effettivamente di un problema d'ansia, sul lato prevalentemente ossessivo (le cosiddette "pippe mentali"). Legga questi articoli:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1333-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico-parte-ii.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/790-e-se-fossi-omosessuale.html
I primi due le daranno indicazioni su alcuni dei più comuni approcci psicoterapeutici, caso dovesse rendersi conto che da solo non riesce a venire a capo del problema.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1333-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico-parte-ii.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/790-e-se-fossi-omosessuale.html
I primi due le daranno indicazioni su alcuni dei più comuni approcci psicoterapeutici, caso dovesse rendersi conto che da solo non riesce a venire a capo del problema.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#4]
Utente
Gentili dottori vi ringrazio per la vostra dispoonibilità,ho capito, mi rivolgerò ad uno psicoterapeuta, capisco che ho un problema, è vorrei fare di tutto per tornare ad essere la persona che ero prima.
Intanto il mio medico di base mi ha consigliato di prendere comunque delle benzodiazepine a basse dosi uniti ad una terapia psicoterapeutica.
un ultima domanda, Posso rivolgermi a qualunque Psicologo oppure devo trovarne uno specializzato?
VI rinagrazio in anticipo e vi auguro buona serata
Intanto il mio medico di base mi ha consigliato di prendere comunque delle benzodiazepine a basse dosi uniti ad una terapia psicoterapeutica.
un ultima domanda, Posso rivolgermi a qualunque Psicologo oppure devo trovarne uno specializzato?
VI rinagrazio in anticipo e vi auguro buona serata
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.7k visite dal 23/07/2013.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.