Confrontarsi con le amiche
Gentili dottori , mi capita spesso che quando le mie amiche mi raccontano delle loro storie con gli uomini mi vengono in mente tante domande riguardanti la loro sessualità, per fare un confronto,per insicurezza,per curiosità,per capire se quello che pensano sono le stesse cose che penso io, e soprattutto per capire come vivono loro la sessualità.Quanto tempo si dovrebbe aspettare per avere rapporti sessuali con una persona che si conosce da poco?Come ti senti dopo che l' hai fatto con una persona nuova? Il tuo coinvolgimento aumenta o riesci a gestire le tue emozioni?Riesci a fare l'amore con una persona e a non lasciarti andare emotivamente, riesci a dividere e tue cose?Riesci a fare l'amore con una persona con la quale per vari motivi sai che non ci sarà futuro, o con la quale c'è una forte passione, ma non c'è un rapporto stabile di fiducia e amore? A una certa età (dopo i 30 anni) te ha senso aspettare per fare sesso o si dovrebbe essere piu 'veloci'? Io sono una persona abbastanza insicura, ho avuto alcune storie e a queste domande io stessa risponderei secondo la mia esperienza, so che non esistono risposte uniche,ognuno potrebbe rispondere con il buon senso perchè ognuno ha fatto le sue esperienze personali.
Per quello che mi riuarda fino a quando non arrivo all'atto completo io considero la storia come una frequentazione 'leggera' e senza impegno,ma nel momento in cui mi lascio andare fisicamente,anche a livello emotivo divento piu fragile e sensibile.Con le mie esperienze anche deludenti mi sono resa conto che quando mi sono lasciata andare troppo presto, e non ero pronta o non avevo piena fiducia dopo ci ho sofferto molto di piu che se non mi fossi lasciata andare.In una relazione ho bisogno di sentirmi sicura, amata, di fidarmi, che ci sia un rapporto stabile e sono una che aspetterebbe anche mesi prima di farlo, sono 'lenta' eppure ho piu di 30 anni!!Poi guardo le mie amiche e le vedo disinvolte,si lasciano andare dopo un mese o poco piu, intraprendono relazioni, provano a viverle e non sono così 'lente' come me, divento insicura mi vengono in mente tutte quelle domande. Le vedo come persone piu 'sveglie',piu passionali, provo come un senso di inadeguatezza,mi sento piu ingenua,con poche esperienzepiu timida,meno intraprendente,molto insicura.Da ragazzina confrontavo il numero di ragazzi che baciavo,come se nelle relazioni contasse piu il numero che la qualità,rimprovero a me stessa il fatto di non riuscire a lasciarmi andare nelle relazioni e viverle passionalmente.Ci sono dei modi di comportamento, nella vita sessuale che tutte le donne hanno o ognuna si comporta come vuole o sente? Come si comportano le altre in certe siuazioni?Il confronto mi farebbe sentire piu 'adeguata' forse perchè mi renderei conto che gli stessi dubbi li hanno anche le altre.Forse sono ono troppo curiosa o troppo pudiche le mie amiche che rimangono sempre sul vago e nn parlano esplicitamente del modo in cui vivono la sessualità?Grazie delle risposte
Per quello che mi riuarda fino a quando non arrivo all'atto completo io considero la storia come una frequentazione 'leggera' e senza impegno,ma nel momento in cui mi lascio andare fisicamente,anche a livello emotivo divento piu fragile e sensibile.Con le mie esperienze anche deludenti mi sono resa conto che quando mi sono lasciata andare troppo presto, e non ero pronta o non avevo piena fiducia dopo ci ho sofferto molto di piu che se non mi fossi lasciata andare.In una relazione ho bisogno di sentirmi sicura, amata, di fidarmi, che ci sia un rapporto stabile e sono una che aspetterebbe anche mesi prima di farlo, sono 'lenta' eppure ho piu di 30 anni!!Poi guardo le mie amiche e le vedo disinvolte,si lasciano andare dopo un mese o poco piu, intraprendono relazioni, provano a viverle e non sono così 'lente' come me, divento insicura mi vengono in mente tutte quelle domande. Le vedo come persone piu 'sveglie',piu passionali, provo come un senso di inadeguatezza,mi sento piu ingenua,con poche esperienzepiu timida,meno intraprendente,molto insicura.Da ragazzina confrontavo il numero di ragazzi che baciavo,come se nelle relazioni contasse piu il numero che la qualità,rimprovero a me stessa il fatto di non riuscire a lasciarmi andare nelle relazioni e viverle passionalmente.Ci sono dei modi di comportamento, nella vita sessuale che tutte le donne hanno o ognuna si comporta come vuole o sente? Come si comportano le altre in certe siuazioni?Il confronto mi farebbe sentire piu 'adeguata' forse perchè mi renderei conto che gli stessi dubbi li hanno anche le altre.Forse sono ono troppo curiosa o troppo pudiche le mie amiche che rimangono sempre sul vago e nn parlano esplicitamente del modo in cui vivono la sessualità?Grazie delle risposte
[#1]
>>> Io sono una persona abbastanza insicura
>>>
Direi che era abbastanza evidente, date tutte le domande con cui ha iniziato.
>>> so che non esistono risposte uniche,ognuno potrebbe rispondere con il buon senso perchè ognuno ha fatto le sue esperienze personali.
>>>
Esatto. Il bisogno di fare confronti nasce dall'insicurezza, cioè dal non sapere cosa si vuole. Lei cosa cerca, da una relazione?
>>>
Direi che era abbastanza evidente, date tutte le domande con cui ha iniziato.
>>> so che non esistono risposte uniche,ognuno potrebbe rispondere con il buon senso perchè ognuno ha fatto le sue esperienze personali.
>>>
Esatto. Il bisogno di fare confronti nasce dall'insicurezza, cioè dal non sapere cosa si vuole. Lei cosa cerca, da una relazione?
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Ex utente
Grazie della risposta dottore, io da una relazione cerco affinità, complicità, affiatamento, coinvolgimento, essere accettata dalla persona, essere me stessa..tutte cose per le quali ci vuole tempo, conoscenza dell'altro, per costruire un rapporto stabile...io stessa sono la prima a dire che aspettare è meglio e male non può fare, ma in certi momeni non posso farci niente, inizio a fare confronti, vorrei sapere come si comportano gli altri, ma poi chiaramente ragiono con la mia testa e decido con il mio modo di vedere le cose.
Fare i confronti è sempre sintomo di insicurezza?Il confrontarsi con le amiche non potrebbe anche da un certo punto di vista rassicurarci o arricchirci?
Fare i confronti è sempre sintomo di insicurezza?Il confrontarsi con le amiche non potrebbe anche da un certo punto di vista rassicurarci o arricchirci?
[#3]
Gentile Ragazza,
Credo che l' insicurezza sia l' elemento centrale della sua richiesta, insicurezza amplificata e rinforzata dal confronto con le amiche.
Ogni relazione, amore, coppia, hai suoi tempi soggettivi ed unici, dettati dalla propria storia di vita, educazione ricevuta, dal desiderio, aspettative, fantasie, empatia sessuale e tantissimo altro....
Non ci sono regole, istruzioni per l' uso, bugiardini per l' intimità, ma un " sentire soggettivo", che dovrebbe tenere presente solo di se stessa e dei tempi della sua coppia.
L’amore rappresenta sempre il maggiore afrodisiaco ed amplifica infatti ogni forma di emozione e di piacere......quando " amore e sesso" coabitano all' interno dello stesso legame, ogni sensazione verrà amplificata e la variabile tempo è relativa.
Non è affatto indispensabile, scindere sessualità da emozionalità, che il rapporto duri una settimana o tutta la vita.
Molti uomini , meno le donne, hanno bisogno di scindere la sessualità dal sentimento, come se potessero sperimentarsi con modalità sessualmente più autentiche, liberi dal cuore e dal possibile coinvolgimento.
Persiste ancora nell’immaginario maschile, la schizofrenica scissione, tra donna moglie e madre e donna amante, con cui vivere a pieno il piacere della sessualità.
Mettere insieme le tre “C” della sessualità, cuore, corpo e cervello, è sicuramente un valore aggiunto all’amore ed alla sessualità.
Le allego una lettura
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3241-luce-accesa-o-spenta-sotto-le-lenzuola.html
Credo che l' insicurezza sia l' elemento centrale della sua richiesta, insicurezza amplificata e rinforzata dal confronto con le amiche.
Ogni relazione, amore, coppia, hai suoi tempi soggettivi ed unici, dettati dalla propria storia di vita, educazione ricevuta, dal desiderio, aspettative, fantasie, empatia sessuale e tantissimo altro....
Non ci sono regole, istruzioni per l' uso, bugiardini per l' intimità, ma un " sentire soggettivo", che dovrebbe tenere presente solo di se stessa e dei tempi della sua coppia.
L’amore rappresenta sempre il maggiore afrodisiaco ed amplifica infatti ogni forma di emozione e di piacere......quando " amore e sesso" coabitano all' interno dello stesso legame, ogni sensazione verrà amplificata e la variabile tempo è relativa.
Non è affatto indispensabile, scindere sessualità da emozionalità, che il rapporto duri una settimana o tutta la vita.
Molti uomini , meno le donne, hanno bisogno di scindere la sessualità dal sentimento, come se potessero sperimentarsi con modalità sessualmente più autentiche, liberi dal cuore e dal possibile coinvolgimento.
Persiste ancora nell’immaginario maschile, la schizofrenica scissione, tra donna moglie e madre e donna amante, con cui vivere a pieno il piacere della sessualità.
Mettere insieme le tre “C” della sessualità, cuore, corpo e cervello, è sicuramente un valore aggiunto all’amore ed alla sessualità.
Le allego una lettura
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3241-luce-accesa-o-spenta-sotto-le-lenzuola.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#5]
Ex utente
Grazie della sua risposta dott.ssa Randone. Sono d'accordo su quello che afferma e cioè <Non ci sono regole, istruzioni per l' uso, bugiardini per l' intimità, ma un " sentire soggettivo", che dovrebbe tenere presente solo di se stessa e dei tempi della coppia>
Non so da dove nasca la mia insicurezza e questo senso di inadeguatezza che a volte sento nei confronti delle mie amiche, forse vorrei essere piu 'sveglia' perchè ho l'impressione che certe persone siano piu 'felici', a volte mi sento priva di stimoli e passioni o come 'bloccata', ma alla fine credo che l'unica felicità derivi dal rispettare se stessi e i propri tempi.
Non so da dove nasca la mia insicurezza e questo senso di inadeguatezza che a volte sento nei confronti delle mie amiche, forse vorrei essere piu 'sveglia' perchè ho l'impressione che certe persone siano piu 'felici', a volte mi sento priva di stimoli e passioni o come 'bloccata', ma alla fine credo che l'unica felicità derivi dal rispettare se stessi e i propri tempi.
[#6]
Gentile Utente,
a me sembra che Lei abbia le idee molto chiare, invece, e lo ha ben espresso:
"Con le mie esperienze anche deludenti mi sono resa conto che quando mi sono lasciata andare troppo presto, e non ero pronta o non avevo piena fiducia dopo ci ho sofferto molto di piu che se non mi fossi lasciata andare.In una relazione ho bisogno di sentirmi sicura, amata, di fidarmi, che ci sia un rapporto stabile e sono una che aspetterebbe anche mesi prima di farlo, sono 'lenta' eppure ho piu di 30 anni!!"
Mi pare di capire che Lei sappia già cosa vuole e come fare.
Qual è il problema allora?
a me sembra che Lei abbia le idee molto chiare, invece, e lo ha ben espresso:
"Con le mie esperienze anche deludenti mi sono resa conto che quando mi sono lasciata andare troppo presto, e non ero pronta o non avevo piena fiducia dopo ci ho sofferto molto di piu che se non mi fossi lasciata andare.In una relazione ho bisogno di sentirmi sicura, amata, di fidarmi, che ci sia un rapporto stabile e sono una che aspetterebbe anche mesi prima di farlo, sono 'lenta' eppure ho piu di 30 anni!!"
Mi pare di capire che Lei sappia già cosa vuole e come fare.
Qual è il problema allora?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#7]
Ex utente
Grazie dottor Santonocito della risposta.
Lei dice<Lei ha scelto d'interpellare degli psicologi, secondo lei che cosa significa?>
Ho interpellato degli psicologi in quanto sono consapevole del fatto che sono insicura. Forse anche da voi cercavo una rassicurazione: volevo chiedere a degli esperti se le mie domande sono 'normali' e se è lecito parlare di questi argomenti con le mie amiche e se parlarne potrebbe servire a farmi capire che i dubbi li hanno tutti...oppure sarebbe inutile ?
In realta ho capito che su certi argomenti ognuno fa quello che si sente...
Lei dice<Lei ha scelto d'interpellare degli psicologi, secondo lei che cosa significa?>
Ho interpellato degli psicologi in quanto sono consapevole del fatto che sono insicura. Forse anche da voi cercavo una rassicurazione: volevo chiedere a degli esperti se le mie domande sono 'normali' e se è lecito parlare di questi argomenti con le mie amiche e se parlarne potrebbe servire a farmi capire che i dubbi li hanno tutti...oppure sarebbe inutile ?
In realta ho capito che su certi argomenti ognuno fa quello che si sente...
[#8]
Dipende tutto da come si vivono le situazioni. Le sue modalità di rapportarsi nelle relazioni, che ha descritto, andrebbero bene di principio. Eppure... sente il bisogno di confrontarsi con le amiche perché, evidentemente, giudica il loro parere più attendibile del suo.
Attualmente è in una relazione che la soddisfa?
Attualmente è in una relazione che la soddisfa?
[#9]
io penso che lei dovrebbe credersi di più, non ci sono poi strategie vincenti, ognuno fa come si sente , come l'altro suscita, certo avere un certo intuito aiuta a non farsi male, parlare con le amiche? dipende, forse non con tutte , ma con quelle con cui sente esserci intesa e un modo di sentire che le è vicino.. non ci sono garanzie in amore , ma ci vuole anche coraggio a vivere..!
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#10]
Mi fa piacere che si sia ritrovata in quanto le ho scritto...
Desideravo dirle inoltre che in amore e nella sessualità c'è un' importante componente "relazionale".
Non si possono valutare tempi e modi, senza l'altro....
magari troverà un partner che la farà sentire bella, adeguata, pronta e coinvolta ed un altro che invece rinforzerà le sue insicurezze.....
Il corpo è un arcipelago di emozioni, impari ad ascoltarle ed ascoltarsi, con o senza il consenso delle amiche.....
Desideravo dirle inoltre che in amore e nella sessualità c'è un' importante componente "relazionale".
Non si possono valutare tempi e modi, senza l'altro....
magari troverà un partner che la farà sentire bella, adeguata, pronta e coinvolta ed un altro che invece rinforzerà le sue insicurezze.....
Il corpo è un arcipelago di emozioni, impari ad ascoltarle ed ascoltarsi, con o senza il consenso delle amiche.....
[#11]
Ex utente
Ringrazio tutti per le risposte che da diverse agolazioni mi fanno osservare la questione in modo piu obbiettivo.
Rispondo al dott Santonocito quando mi chiede se il parere delle amiche risulta piu attendibile del mio..in realtà credo che sia proprio questo il problema. Una parte di me si rivolge alle amiche perchè non ritiene attendibile il pensiero che viene da me stessa, probabilmente su questo ambito e su qualche altro mi ritengo poco'esperta'. E' un po come se l'esperienza fosse quel valore aggiunto che da valore ad un' opinione. Manco di autostma? Poi c'è un altra parte di me che si ripete: nei sentimenti non conta l'esperienza...
Mi chiede se al momento sono in una relazione, le rispondo che a momento sono sola e in una fase di analisi interiore profonda, per capire quali possono essere i motivi che mi portano a non riuscire ad avere relazioni stabili. forse proprio questa mia insicurezza..
Per la dott.ssa Randone, l'aspetto relazionale è molto importante e sicuramente conta il rapporto di fiducia che si instaura con l'altro, senza il quale non ci si può lasciare andare
Per la dot.ssa Pileci, lei dice che ho ben chiaro come comportarmi . Il problema è che nonostante sappia in linea teorica come comportarmi, a volte il senso di inadeguatezza si fa vivo e mi chiedo se sia 'normale.
Grazie comunque a tutti delle rsposte veloci ed esaurienti.
Rispondo al dott Santonocito quando mi chiede se il parere delle amiche risulta piu attendibile del mio..in realtà credo che sia proprio questo il problema. Una parte di me si rivolge alle amiche perchè non ritiene attendibile il pensiero che viene da me stessa, probabilmente su questo ambito e su qualche altro mi ritengo poco'esperta'. E' un po come se l'esperienza fosse quel valore aggiunto che da valore ad un' opinione. Manco di autostma? Poi c'è un altra parte di me che si ripete: nei sentimenti non conta l'esperienza...
Mi chiede se al momento sono in una relazione, le rispondo che a momento sono sola e in una fase di analisi interiore profonda, per capire quali possono essere i motivi che mi portano a non riuscire ad avere relazioni stabili. forse proprio questa mia insicurezza..
Per la dott.ssa Randone, l'aspetto relazionale è molto importante e sicuramente conta il rapporto di fiducia che si instaura con l'altro, senza il quale non ci si può lasciare andare
Per la dot.ssa Pileci, lei dice che ho ben chiaro come comportarmi . Il problema è che nonostante sappia in linea teorica come comportarmi, a volte il senso di inadeguatezza si fa vivo e mi chiedo se sia 'normale.
Grazie comunque a tutti delle rsposte veloci ed esaurienti.
[#12]
>>> Una parte di me si rivolge alle amiche perchè non ritiene attendibile il pensiero che viene da me stessa [...] Manco di autostma?
>>>
Probabilmente manca o di autostima o di autoefficacia. L'autostima è la valutazione che diamo di noi stessi, cioè è come un voto su una pagella, mentre l'autoefficacia consiste nella sicurezza di avere determinate capacità.
Può darsi che lei, in ambito relazionale e affettivo, non sia riuscita a imparare dall'esperienza e che quindi le manchi il senso di autoefficacia in quell'ambito. Il suo riconoscere di essere "poco esperta" potrebbe significare proprio questo. Poco esperta = poca esperienza.
>>> Poi c'è un altra parte di me che si ripete: nei sentimenti non conta l'esperienza
>>>
Dica a quella parte di stare zitta, che non capisce niente. L'esperienza conta eccome, anche nei sentimenti. Non per tutti allo stesso modo, è chiaro, ma se si hanno delle fragilità di fondo l'esperienza è l'unica cosa in grado di insegnarci ad autotutelarci, a permetterci di esporci in modo controllato al fine di ottenere ciò di cui abbiamo diritto senza farci male.
>>>
Probabilmente manca o di autostima o di autoefficacia. L'autostima è la valutazione che diamo di noi stessi, cioè è come un voto su una pagella, mentre l'autoefficacia consiste nella sicurezza di avere determinate capacità.
Può darsi che lei, in ambito relazionale e affettivo, non sia riuscita a imparare dall'esperienza e che quindi le manchi il senso di autoefficacia in quell'ambito. Il suo riconoscere di essere "poco esperta" potrebbe significare proprio questo. Poco esperta = poca esperienza.
>>> Poi c'è un altra parte di me che si ripete: nei sentimenti non conta l'esperienza
>>>
Dica a quella parte di stare zitta, che non capisce niente. L'esperienza conta eccome, anche nei sentimenti. Non per tutti allo stesso modo, è chiaro, ma se si hanno delle fragilità di fondo l'esperienza è l'unica cosa in grado di insegnarci ad autotutelarci, a permetterci di esporci in modo controllato al fine di ottenere ciò di cui abbiamo diritto senza farci male.
[#13]
Ex utente
Grazie della sua risposta. Lei dice
<Può darsi che lei, in ambito relazionale e affettivo, non sia riuscita a imparare dall'esperienza e che quindi le manchi il senso di autoefficacia in quell'ambito. Il suo riconoscere di essere "poco esperta" potrebbe significare proprio questo. Poco esperta = poca esperienza.>
E possibile che io pensi questo, da un punto di vista relazionale non credo in me stessa, da ragazzina facevo le cose un po' per imitazione e non vivevo i miei sentimenti. Probabilmente non avevo quella capacità
Lei dice anche
<Dica a quella parte di stare zitta, che non capisce niente. L'esperienza conta eccome...se si hanno delle fragilità di fondo l'esperienza è l'unica cosa in grado di insegnarci ad autotutelarci>
Ora che sono piu adulta e qualche esperienza l'ho fatta , è l'esperienza stessa a portarmi a dire che in fondo l'esperienza non conta. Sembra un po' contorto il pensiero che volevo esprimere, volevo dire che dopo che si fa esperienza e che si è piu conapevole dei propri bisogni e del proprio modo di essere, ci si rende conto che in certi ambiti (sentimenti) la cosa piu giusta seguire quello che si sente che è diverso per ognuno. Quindi certo l'esperienza serve, ma ad un certo punto non seve piu continuare a farne perchè si è capita la 'lezione'
Grazie dottore mi è stato molto di aiuto
<Può darsi che lei, in ambito relazionale e affettivo, non sia riuscita a imparare dall'esperienza e che quindi le manchi il senso di autoefficacia in quell'ambito. Il suo riconoscere di essere "poco esperta" potrebbe significare proprio questo. Poco esperta = poca esperienza.>
E possibile che io pensi questo, da un punto di vista relazionale non credo in me stessa, da ragazzina facevo le cose un po' per imitazione e non vivevo i miei sentimenti. Probabilmente non avevo quella capacità
Lei dice anche
<Dica a quella parte di stare zitta, che non capisce niente. L'esperienza conta eccome...se si hanno delle fragilità di fondo l'esperienza è l'unica cosa in grado di insegnarci ad autotutelarci>
Ora che sono piu adulta e qualche esperienza l'ho fatta , è l'esperienza stessa a portarmi a dire che in fondo l'esperienza non conta. Sembra un po' contorto il pensiero che volevo esprimere, volevo dire che dopo che si fa esperienza e che si è piu conapevole dei propri bisogni e del proprio modo di essere, ci si rende conto che in certi ambiti (sentimenti) la cosa piu giusta seguire quello che si sente che è diverso per ognuno. Quindi certo l'esperienza serve, ma ad un certo punto non seve piu continuare a farne perchè si è capita la 'lezione'
Grazie dottore mi è stato molto di aiuto
[#14]
>>> Quindi certo l'esperienza serve, ma ad un certo punto non seve piu continuare a farne perchè si è capita la 'lezione'
>>>
Sì, è così, è solo grazie all'esperienza che si può superare l'esperienza.
D'altra parte:
>>> Seguire quello che si sente che è diverso per ognuno
>>>
è corretto, ma come si fa a sapere se quello che si sente ci porterà del bene o del male?
Alcune persone sono convinte che ciò che sentono sia "giusto" a prescindere, solo perché lo sentono. Invece, non tutto ciò che sentiamo, pensiamo o facciamo ha un reale valore.
È in questo che l'esperienza ci viene d'aiuto.
>>>
Sì, è così, è solo grazie all'esperienza che si può superare l'esperienza.
D'altra parte:
>>> Seguire quello che si sente che è diverso per ognuno
>>>
è corretto, ma come si fa a sapere se quello che si sente ci porterà del bene o del male?
Alcune persone sono convinte che ciò che sentono sia "giusto" a prescindere, solo perché lo sentono. Invece, non tutto ciò che sentiamo, pensiamo o facciamo ha un reale valore.
È in questo che l'esperienza ci viene d'aiuto.
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 3.2k visite dal 21/07/2013.
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