Disturbo bipolare misto
salve, soffro di questa patologia, sono in cura con psicofarmaci e psicoterapia, domani ho un colloquio di lavoro come agente commerciale, ma come faccio? visto che ho un eccitamento del pensiero ma una depressione del linguaggio e del movimento? secondo me è meglio lasciar stare.
C'è qualcosa di pratico che posso fare per velocizzare il corpo ed il linguaggio? grazie.
C'è qualcosa di pratico che posso fare per velocizzare il corpo ed il linguaggio? grazie.
[#1]
Gentile Utente,
>>C'è qualcosa di pratico che posso fare per velocizzare il corpo ed il linguaggio?<<
purtroppo non ci sono suggerimenti pratici o consigli da poter utilizzare nell'immediato (soprattutto on-line e con tempi così ristretti). La prossima volta ne parli con il suo psicoterapeuta, potrebbe essere utile.
>>C'è qualcosa di pratico che posso fare per velocizzare il corpo ed il linguaggio?<<
purtroppo non ci sono suggerimenti pratici o consigli da poter utilizzare nell'immediato (soprattutto on-line e con tempi così ristretti). La prossima volta ne parli con il suo psicoterapeuta, potrebbe essere utile.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#2]
Gentile
Come le ha suggerito il collega la cosa migliore da fare è trovare le soluzioni insieme al suo Psicoterapeuta, focalizzando l'attenzione di volta in volta sulle tematiche messe a fuoco.
Tenga poi presente che qui non possiamo fare terapia, né diagnosi, inoltre in così poco tempo e con così poco spazio, senza una storia clinica, non è facile dirle cosa deve fare, ma vista la sua accorata richiesta, provo a darle qualche piccolo suggerimento affinché da solo trovi le sue risposte.
Intanto si chieda quanto é importante per lei fare questo colloquio adesso e se ha la possibilità di rimandarlo in qualche modo, si informi su tutte le possibilità, poi sappia che nei momenti più bui dell'esistenza, quando siamo immersi in situazioni di particolare disagio, quando ci sembra di non farcela a superare ostacoli più grandi di noi, la presenza di una persona che ci ami veramente è fondamentale.Non una relazione sterile e fonte di sofferenza ma un amore sincero, attento, presente.
Chiunque sia, padre, madre, compagno/a, amico/a, se ce l'ha, può in questo momento aiutarla a condividere le sue paure, accompagnarla, consigliarla, informarsi su altre soluzioni e fare un piccolo pezzo di strada insieme a lei fin quando non starà meglio.
Tutto il vivere dell'essere umano é fatto di ambivalenze e contrasti, non dobbiamo vergognarci in certi momenti di aver bisogno di qualcuno che ci aiuti ad essere completi.
Il resto lo farà la sua psicoterapeuta.
Faccia sapere cosa ha deciso e mille auguri
Come le ha suggerito il collega la cosa migliore da fare è trovare le soluzioni insieme al suo Psicoterapeuta, focalizzando l'attenzione di volta in volta sulle tematiche messe a fuoco.
Tenga poi presente che qui non possiamo fare terapia, né diagnosi, inoltre in così poco tempo e con così poco spazio, senza una storia clinica, non è facile dirle cosa deve fare, ma vista la sua accorata richiesta, provo a darle qualche piccolo suggerimento affinché da solo trovi le sue risposte.
Intanto si chieda quanto é importante per lei fare questo colloquio adesso e se ha la possibilità di rimandarlo in qualche modo, si informi su tutte le possibilità, poi sappia che nei momenti più bui dell'esistenza, quando siamo immersi in situazioni di particolare disagio, quando ci sembra di non farcela a superare ostacoli più grandi di noi, la presenza di una persona che ci ami veramente è fondamentale.Non una relazione sterile e fonte di sofferenza ma un amore sincero, attento, presente.
Chiunque sia, padre, madre, compagno/a, amico/a, se ce l'ha, può in questo momento aiutarla a condividere le sue paure, accompagnarla, consigliarla, informarsi su altre soluzioni e fare un piccolo pezzo di strada insieme a lei fin quando non starà meglio.
Tutto il vivere dell'essere umano é fatto di ambivalenze e contrasti, non dobbiamo vergognarci in certi momenti di aver bisogno di qualcuno che ci aiuti ad essere completi.
Il resto lo farà la sua psicoterapeuta.
Faccia sapere cosa ha deciso e mille auguri
Paola Dei: Psicologo Psicoterapeuta
Didatta Associato FISIG Perfezionata in criminologia
Docente in Psicologia dell’Arte (IGKGH-DGKGTH-CH)
[#3]
Utente
non ci andrò al colloquio, a me non interessa niente del lavoro, non interessa niente della vita, nell'amore non ci credo, non l'ho mai avuto e mai l'avrò, sono uno schizoide di personalità e lei sà meglio di me cosa vuol dire, schizoidi si nasce e si muore e nel mezzo si vive di ansie ed angoscie, dai miei genitori ho avuto solo vizi e nemmeno un briciolo d'amore, mai un sostegno per le mie ansie e le mie angoscie, ho sempre fatto tutto da solo, adesso sono stanco, sono stanco di vivere, continuerò a prendere gli psicofarmaci, perchè non voglio fare male a nessuno tornando psicotico, ma non mi fà paura nemmeno più la schizofrenia, l'ho provata, sono stanco, sfinito, è da quando sono nato che cerco di adattarmi al mondo, adesso basta! mi sono rotto le scatole! riguardo la psicoterapia, sospenderò anche quella, a parte che me l'ha detto il mio psichiatra, ma poi non si guarisce dai disturbi di personalità e in più, 10 anni in stato psicotico ti rendono la vita un'inferno per sempre, non c'è terapia che tenga.
[#4]
Gentile
Comprendo il suo stato d'animo e soprattutto quante ne ha passate. Il mio consiglio proprio in virtù dei maggiori elementi che fornisce sulla sua storia clinica é però quello di non sospendere la psicoterapia. Può prevedere invece un diverso modello di intervento, parlandone con il/la suo/a psicoterapeuta attuale o con il suo psichiatra, non servirà a farla guarire, come dice lei, ma di certo le permetterà di elaborare dolori e/o traumi di cui si sentono ancora in lei presenti gli effetti.
Lei ha bisogno di essere costantemente seguito al fine di raggiungere una qualità della vita più armonica e interagire in modo più adattivo.
Il terapeuta l'aiuta a sostenere il carico emotivo e gli stress esterni, quando li deve affrontare, fornendole anche un modello positivo da imitare.
Nella psicoterapia si instaura una sorta di alleanza, nella quale ogni sforzo é teso alla comprensione del mondo interno dell'altro, per guidarla non verso la strada di una presunta guarigione bensì in un percorso che le permetta di vivere tutta la sua persona con maggiore completezza.
Se vuole scriva ancora
Comprendo il suo stato d'animo e soprattutto quante ne ha passate. Il mio consiglio proprio in virtù dei maggiori elementi che fornisce sulla sua storia clinica é però quello di non sospendere la psicoterapia. Può prevedere invece un diverso modello di intervento, parlandone con il/la suo/a psicoterapeuta attuale o con il suo psichiatra, non servirà a farla guarire, come dice lei, ma di certo le permetterà di elaborare dolori e/o traumi di cui si sentono ancora in lei presenti gli effetti.
Lei ha bisogno di essere costantemente seguito al fine di raggiungere una qualità della vita più armonica e interagire in modo più adattivo.
Il terapeuta l'aiuta a sostenere il carico emotivo e gli stress esterni, quando li deve affrontare, fornendole anche un modello positivo da imitare.
Nella psicoterapia si instaura una sorta di alleanza, nella quale ogni sforzo é teso alla comprensione del mondo interno dell'altro, per guidarla non verso la strada di una presunta guarigione bensì in un percorso che le permetta di vivere tutta la sua persona con maggiore completezza.
Se vuole scriva ancora
[#5]
Si può convivere ed adattarsi al disturbo.
Secondo lei, ha dei vantaggi secondari dalla sua malattia?
Si ricordi che l' unicità di una persona dipende da tantissimi elementi, disturbi di personalità inclusi.
Coraggio!
Secondo lei, ha dei vantaggi secondari dalla sua malattia?
Si ricordi che l' unicità di una persona dipende da tantissimi elementi, disturbi di personalità inclusi.
Coraggio!
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#6]
Gentile
Al tipo di disturbo cui lei fa riferimento concorre l'esperienza di traumi cumulativi nell'infanzia, come dimostrano le ultime ricerche scientifiche e le estese indagini epidemiologiche e, come lei stesso riferisce. Probabilmente la metà dei pazienti che riceve una diagnosi psichiatrica proviene da percorsi di questo tipo. (O.H, E.N) Elaborarle le sarebbe molto utile ma a volte i tempi richiesti possono essere lunghi, ció che è importante è sapere che vanno trattati in maniera altamente qualificata, rigorosamente da uno psichiatra e da uno psicologo con specializzazione in psicoterapia e/o psicoanalisi. Sopra ha fatto un grande passo, ha aperto con coraggio lo spazio al suo dolore, non lasci tutto questo sospeso.
Se vuole scriva ancora
Cordialità
Al tipo di disturbo cui lei fa riferimento concorre l'esperienza di traumi cumulativi nell'infanzia, come dimostrano le ultime ricerche scientifiche e le estese indagini epidemiologiche e, come lei stesso riferisce. Probabilmente la metà dei pazienti che riceve una diagnosi psichiatrica proviene da percorsi di questo tipo. (O.H, E.N) Elaborarle le sarebbe molto utile ma a volte i tempi richiesti possono essere lunghi, ció che è importante è sapere che vanno trattati in maniera altamente qualificata, rigorosamente da uno psichiatra e da uno psicologo con specializzazione in psicoterapia e/o psicoanalisi. Sopra ha fatto un grande passo, ha aperto con coraggio lo spazio al suo dolore, non lasci tutto questo sospeso.
Se vuole scriva ancora
Cordialità
[#7]
Utente
il mio psichiatra ha detto a mio fratello che quello che mi fà star male adesso, è una zona del cervello, per colpa della quale provo ansia estrema, mi stavo chiedendo quale potesse essere questa zona... comunque lo ha rassicurato che recupererò completamente, che prima nessun psichiatra aveva capito quale fosse il mio disturbo e perciò non avevo avuto le terapie adatte, poi io faccio psicoanalisi, lo psichiatra continua a dire che è inutile se non dannosa, ma io ho sempre pensato che le due forme di terapia associate diano risultati migliori e visto che è proprio il passato che mi angoscia e mi spaventa, ho optato per la psicoanalisi. domani mi sforzerò ed andrò al colloquio, al dopo non ci voglio pensare.
[#8]
Mi piace la sua decisionalità e trovo ottima la psicoanalisi. Il suo psichiatra ha ragione, ció che le ha detto é quanto emerge dalle ultime ricerche scientifiche, ma la via indicata come migliore resta comunque quella delle due strade in parallelo in quanto sussiste l'una e l'altra cosa.
Lei é una persona coraggiosa e non tarderà a vedere risultati man mano che acquisisce consapevolezza e già ne ha.
Ci vuole tempo perché il paziente deve affrontare ogni cosa nel momento giusto, ma le matasse pian piano si dipanano.
Scriva ancora per dare notizie
Mille auguri
Lei é una persona coraggiosa e non tarderà a vedere risultati man mano che acquisisce consapevolezza e già ne ha.
Ci vuole tempo perché il paziente deve affrontare ogni cosa nel momento giusto, ma le matasse pian piano si dipanano.
Scriva ancora per dare notizie
Mille auguri
[#10]
Gentile Utente,
Lei scrive: " il mio psichiatra ha detto a mio fratello che quello che mi fà star male adesso, è una zona del cervello, per colpa della quale provo ansia estrema..."
Solitamente le cause del disturbo che le hanno diagnosticato sono svariate, è difficile trovare una causa univoca e responsabile del suo disagio, inoltre nel tempo, solitamete, ci sono cause che concorrono al mentenimento del disturbo.
Cosa fare del colloquio non possiamo dirglielo noi, forse è utile spostare lo sguardo dal colloquio alla sua qualità di vita.
Prosegua con i clinici che si stanno occupando di lei, la terapia combinata è la migliore strategia terapeutica.
Lei scrive: " il mio psichiatra ha detto a mio fratello che quello che mi fà star male adesso, è una zona del cervello, per colpa della quale provo ansia estrema..."
Solitamente le cause del disturbo che le hanno diagnosticato sono svariate, è difficile trovare una causa univoca e responsabile del suo disagio, inoltre nel tempo, solitamete, ci sono cause che concorrono al mentenimento del disturbo.
Cosa fare del colloquio non possiamo dirglielo noi, forse è utile spostare lo sguardo dal colloquio alla sua qualità di vita.
Prosegua con i clinici che si stanno occupando di lei, la terapia combinata è la migliore strategia terapeutica.
[#12]
Gentile utente,
La psicopatologia che le e' stata diagnostcata e' complessa e necessita di una terapia integrata farmacologica (seguita dallo psichiatra) e una psicoanalitica/psicoterapeutica. La sinergia di tale terapia integrata le consentira' il contenimento dei sintomi.
Non sono quindi d'accordo circa il consiglio dello psichiatra di tralasciare la psicoterapia e nemmeno sulla modalita' relazionale nel suoi confronti. La relazione fra clinico e paziente dovrebbe infatti essere esclusiva, e non includere altri familiari specialmente nelle "spiegazioni" cliniche, determinando triangolazioni molto negative per la terapia . Le dinamiche familiari hanno talvolta una influenza negativa sulla terapia ed e' preferibile che non vengano attivate ne' sollecitate dai clinici.
E' in questo senso che la invito anche io a riflettere sui "vantaggi secondari' della sua psicopatologia. Tale riflessione dovra' essere effettuata in analisi con l'aiuto del suo terapeuta. I "vantaggi secondari" sono infatti potenti meccanismi inconsci che sostengono la psicopatologia se non identificati ed elaborati.
Per quanto possibile on line restiamo a disposizione per aiutarala nel suo percorso.
I migliori saluti
La psicopatologia che le e' stata diagnostcata e' complessa e necessita di una terapia integrata farmacologica (seguita dallo psichiatra) e una psicoanalitica/psicoterapeutica. La sinergia di tale terapia integrata le consentira' il contenimento dei sintomi.
Non sono quindi d'accordo circa il consiglio dello psichiatra di tralasciare la psicoterapia e nemmeno sulla modalita' relazionale nel suoi confronti. La relazione fra clinico e paziente dovrebbe infatti essere esclusiva, e non includere altri familiari specialmente nelle "spiegazioni" cliniche, determinando triangolazioni molto negative per la terapia . Le dinamiche familiari hanno talvolta una influenza negativa sulla terapia ed e' preferibile che non vengano attivate ne' sollecitate dai clinici.
E' in questo senso che la invito anche io a riflettere sui "vantaggi secondari' della sua psicopatologia. Tale riflessione dovra' essere effettuata in analisi con l'aiuto del suo terapeuta. I "vantaggi secondari" sono infatti potenti meccanismi inconsci che sostengono la psicopatologia se non identificati ed elaborati.
Per quanto possibile on line restiamo a disposizione per aiutarala nel suo percorso.
I migliori saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#13]
Utente
indubbiamente la posizione in qui ora mi trovo, mi permette di togliermi ogni responsabilità, sulla mia vita e sul mio agito, ma la domanda che mi faccio è: mancando la forza di volontà, come posso riprendere in mano la mia vita e come posso diventarne responsabile? non sò neanche se lo voglio davvero, ormai gli anni più belli li ho buttati nel cesso.
[#14]
Gentile signore,
La sua eta' e' quella in cui classicamente si fa il punto della propria esistenza e si intraprende la strada che davvero si desidera.
Lei dice che le manca la volonta'. Io le propongo di riflettere su un'altra questione: qual'e' il suo desiderio?.
La sua eta' e' quella in cui classicamente si fa il punto della propria esistenza e si intraprende la strada che davvero si desidera.
Lei dice che le manca la volonta'. Io le propongo di riflettere su un'altra questione: qual'e' il suo desiderio?.
[#16]
Sono desideri realizzabil che puo' mettere fra i suoi obiettivi da subito.
Lo faccia in modo propositivo: l'amore e' un sentimento complesso che bisogna essere disponibili a incontrare e a coltivare. Implica il superamento della centralita' di se' stessi all'apparire anche solo del pensiero dell'altro. E' questo il desiderio.
Per i viaggi e il motocross il discorso e' piu' facile.
Ma anche per questo occorre essere propositivi: indIviduare una meta, dei mezzi economici, un programma.
Si attivi e inizi il suo viaggio!
A presto!
Lo faccia in modo propositivo: l'amore e' un sentimento complesso che bisogna essere disponibili a incontrare e a coltivare. Implica il superamento della centralita' di se' stessi all'apparire anche solo del pensiero dell'altro. E' questo il desiderio.
Per i viaggi e il motocross il discorso e' piu' facile.
Ma anche per questo occorre essere propositivi: indIviduare una meta, dei mezzi economici, un programma.
Si attivi e inizi il suo viaggio!
A presto!
Questo consulto ha ricevuto 17 risposte e 2.5k visite dal 21/07/2013.
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