Nervosismo, crisi di pianto, ansia, mal di testa, malumore

Buongiorno, il mio problema è sempre lo stesso da 30 anni circa, per una situazione familiare che è sempre rimasta uguale perchè non ho mai avuto la possibilità economica nè un appoggio da parte dei familiari per uscirne. Il disagio di male adattamento che ho vissuto e che continuo a vivere mi ha creato un circolo vizioso dal quale non riesco a uscirne se non per brevi periodi perchè supportata da farmaci e pisocoterapia. Purtroppo per ragioni sia economiche che fisiche( subisco gli effetti collaterali degli antidepressivi e ansiolitici) non posso sempre prendere i farmaci. Ogni volta che si presenta un problema con mio marito soprattutto se si tratta dei suoi genitori con i quali viviamo nella stessa casa anche se in appartamenti separati, viene fuori tutta la mia rabbia, la delusione e sentimenti negativi nei confronti di mio marito perchè lo ritengo un uomo succube dei suoi genitori, incapace di difendere la moglie e i suoi figli. in sintesi: un incapace , un uomo senza spina dorsale. Naturalmente questo gioca a mio sfavore perchè sono io a stare male e la somatizzazione di ansia ha il sopravvento con tutte le conseguenze.
Cerco di farmene una ragione, cerco di lottare, di trovare sempre una soluzione al mio problema e cioè di trovare un lavoro che mi renda economicamente indipendente e di mandare tutti al diavolo. So che solo così starei bene perchè troverei il mio equilibrio psicofisico e scomparirebbero tutti i miei malesseri. I figli sono grandi e autonomi ma non sono autonoma io.
La mattina mi alzo con tanta rabbia e ogni volta la indirizzo verso qualcuno. Ho necessità di prendermela sempre con qualcuno. Mi assalgono spesso sentimenti di autosvalutazione, mi sento incapace, inadatta e inutile. Mi dico spesso che non valgo niente e che devo adattarmi alla mia situazione familire non avendo altre alternative.
Non mi interessano le amicizie, perchè di quelle vere non ne ho mai avute, per il passato mi sono cercata qualche hobby, ma dopo un pò mi stancano. Non ho interessi perchè tutto mi sembra inutile se non qualcosa che mi aiuti a uscire dalla mia situazione che definisco tragica. A volte devo reprimere l'impulso di far del male a mio marito perchè lo ritengo responsabile del mio stato e del mio malessere. Lui è molto egoista, cinico, insensibile. i mal di testa sono sempre più frequenti, il mio medico dice che sono da imputare al nervosismo e mi invita alla calma perchè i farmaci non risolvono i miei problemi.
Ho frequenti risvegli notturni, spesso mi vengono le tachicardie e soffro di reflusso gastroesofageo.Ho frequenti cali di pressione accompagnati da attacchi di panico.
cosa posso fare per non soffrire ancora? sono molto stanca.

Grazie per la'ttenzione.
[#1]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

il trattamento elettivo per curare il suo stato di malessere è la psicoterapia, associata eventualmente ad una cura psicofarmacologica. Se ha difficoltà economiche sarebbe il caso di rivolgersi al servizio pubblico.

Il primo passo è quello di comprendere che non ci sono persone o situazioni che hanno causato il suo disagio, ma evidentemente si tratta di una sua modalità disfunzionale di adattarsi alle situazioni (come ad es. dipendere troppo da qualcuno o qualcosa, oppure isolarsi dal contesto sociale, amicale ecc.). A mio avviso è proprio questa modalità che dovrebbe essere rivista.

Quanto è durato il suo percorso psicoterapico?
Ha notato dei miglioramenti?

Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509 41
Gentile signora,

sulla rabbia può leggere questo articolo:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1583-depressione-patologia-o-poca-forza-di-volonta.html

Anch'io ritengo che un trattamento psicoterapico, insieme ad un eventuale terapia farmacologica impostata dallo psichiatra, potrebbe aiutarLa a gestire meglio alcune situazioni, non ultima la relazione con Suo marito.

Ci sono situazioni in cui è possibile modificare alcuni aspetti relazionali per provocare grandi cambiamenti. Qui la situazione si è cronicizzata perchè Lei sta male da tanto tempo.

Ha provato a rivolgersi alle strutture pubbliche della Sua zona?
Che cosa ha detto lo psichiatra riguardo gli effetti collaterali dei farmaci?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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