Sensi di colpa

Salve a tutti, sono una ragazza di 23 anni a cui è stato diagnosticato il D.O.C. Le mie sono ossessioni pure che riguardano, in linea generale, l'idea di poter essere una poco di buono, una pedofila e omosessuale. Prima di raccontare quando è nato tutto, bisogna sapere che sono fidanzata da quasi 7anni. La mia storia è iniziata quando avevo 17 anni e da sempre sono stata molto vivace, nel senso che continuavo a sfoggiare atteggiamenti da civetta, nonostante fossi fidanzata. C'è stato però un periodo dove il mio fidanzato (all'epoca stavamo insieme da 11 mesi) era un po' distante. Palesemente mi faceva capire che metteva al primo posto gli amici, se chiedevo di venire al mare con me rifiutava perché non gli andava o si scocciava, in quanto al mare c'erano anche i miei genitori e una mia amica. In quel periodo, nella spiaggia in cui andavo, un ragazzo inizia a corteggiarmi e io un po' ci sono stata, nel senso che non allontanavo i complimenti, anzi mi facevano piacere. Non ho mai scambiato il numero di telefono, però ho fatto qualche pensierino su di lui, non tanto per la persona che era ma per il fatto che avevo delle attenzioni. Tutto questo è durato si è no 4-5 giorni, infatti dopo una lite (per altri motivi) molto accesa con il mio fidanzato, ho capito che volevo solo lui e che avrei fatto una gran cavolata se l'avessi lasciato per quell'altro, in quanto in realtà non provavo niente per quest'ultimo. Dopo questa breve parentesi sono passati ben 4 anni e un giorno ho sentito l'esigenza di confessare tutto al mio fidanzato, dicendogli che ho accettato le avance di un ragazzo che lavorava in spiaggia dove andavo e che avevo pensato di lasciarlo. Lui si è imbestialito, l'ho deluso da morire, tanto che inizialmente mi aveva lasciata ma poi decise di provare a stare con me anche se mi diceva che non riusciva ed essere come prima, infatti per un anno abbiamo vissuto un rapporto orribile, lui mi trattava malissimo, mi allontanava, stavamo poco insieme e non salì più a casa mia. Un giorno però mi tradì, con una sua collega e mi confessò tutto l'indomani. Mi ha spiegato che l'ha dovuto fare, perché voleva sbagliare e che se non l'avesse fatto non poteva stare più con me. Infatti dopo l'accaduto mi disse che mi amava tantissimo e che il sentimento che si era assopito ora si era risvegliato. Io l'ho perdonato ovviamente, ma da quel momento in poi sono nate le mie ossessioni, paura di essere pedofila e omosessuale, come se mi volessi sentire in colpa di qualcosa a tutti i costi. Ultimamente ho una ossessione, mi è venuto in mente che quando ho conosciuto quel ragazzo al mare, poi mi è capitato di immaginarlo mentre facevo l'amore con il mio fidanzato. L'immaginazione è durata 10 secondi al massimo, però all'epoca non gli ho dato peso, oggi questa cosa mi tormenta. E' normale che abbia avuto quell'immagine o fantasia? Tra l'altro, se ci penso bene, notai che non mi piaceva fisicamente così tanto. Amo follemente il mio fidanzato e per lui farei di tutto.
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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 740 20
Cara ragazza,
lei stessa riporta la diagnosi che le e' stata fatta, quindi dovrebbe sapere che le idee che le vengono in mente fanno riferimento al disturbo di cui soffre. A proposito di questo, infatti, voglio chiederle se ha intrapreso una terapia adeguata o meno. Perche' credo che molti suoi comportamenti ossessivi stiano intromettendosi nella vostra relazione, complicandola alquanto. Proprio perche' ama il suo fidanzato, sarebbe opportuno prendersi cura di questo aspetto che rischia di ledere il vostro rapporto, non consentendole di viverlo serenamente e con gioia. Cosa ne pensa?
Un cordiale saluto
dott.ssa E.Scolamacchia

Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale

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Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Gentilissima Dr.ssa
grazie per la sua tempestività. Io ho effettuato 5 sedute di terapia breve strategica però, per motivi economici, ho dovuto sospendere. Il terapeuta mi ha detto che voglio assolutamente essere la persona perfetta per il mio fidanzato ed il risultato è questo, cioè cercare tutti gli sbagli possibili e immaginabili che abbia fatto nei suoi confronti e sentirmi quindi uno schifo di persona. Ho detto al mio fidanzato che prima ero una civetta, che mi piaceva essere guardata e desiderata. Col tempo sono cambiata e legata sempre di più al mio fidanzato. Anche se non l'ho tradito mi sento in colpa. Vorrei sapere se è normale che si facciano certi pensieri mentre si fa l'amore col proprio ragazzo. Lui non sa di questa cosa e non intendo dirgliela perché ci resterebbe male e poi non voglio scaricare i miei sensi di colpa su di lui. Gli ho già detto tante cose che l'hanno ferito, ora basta. Vorrei solamente sapere se è normale che possano scaturire certe immaginazioni. Inoltre, cara dottoressa, ho notato che quando sto molto tempo con il mio fidanzato mi sento meglio.
Attendo una sua risposta, distinti saluti.
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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 740 20
Fare fantasie su altre persone in presenza o assenza del suo fidanzato ritengo rientri nella cosiddetta "normalità'". Non credo, infatti, che gli esseri umani Siano monogami per natura, piuttosto tendono a diventarlo per una serie di motivi, tra cui anche quelli della cultura e dell'educazione. L'immaginazione non può essere imbrigliata e, se ben usata, e' di aiuto e di arricchimento nei rapporti reali. Questo non significa tradire o non amare il proprio compagno, significa, semmai, che siamo ancora vivi e vitali e curiosi di esplorare.... Da qui a passare all'atto, c'è' bisogno di prendere una decisione consapevole. Ripeto spesso, nei consulti e nelle terapie, che i pensieri non sono azioni, ma possono diventarlo se siamo noi a volerlo. Dire al suo fidanzato dei suoi pensieri? E perché dovrebbe? Essi fanno parte del suo mondo interno e possono essere comunicati solo se lei decide di farlo. Tenga presente, poi, che ognuno di noi ha un suo mondo segreto che farebbe bene a proteggere. Ma non ci sono regole, ovviamente!
Cordiali saluti
Dott.ssa E.Scolamacchia
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Cara utente, la invito ad essere più buona con sè stessa, a non spaccare i capelli in quattro, i pensieri non sono azioni come dice giustamente la Collega Scolamacchia, si tenga pure il suo giardino segreto, cosa comunissima, i pensieri sono come nuvole, vanno vengono, scompaiono..Essere corteggiate è anche divertente, se vogliamo , bisogna saper controllare la misura del gioco, però.
Non si senta in colpa, queste cose succedono succedono e alla fine contano poco..
Auguri per la sua serenità di donna..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
< L'immaginazione è durata 10 secondi al massimo, però all'epoca non gli ho dato peso, oggi questa cosa mi tormenta.>

Gentile Ragazza,
se problema c'è, dal mio punto di vista, sta nel tormento che le dà aver avuto questa fantasia e < le mie ossessioni, paura di essere pedofila e omosessuale>.
Se sta in questo modo sarebbe opportuno riprendere il percorso con il suo curante.Se non ne ha più l'opportunità si puo rivolgere anche al servizio pubblico, presso le strutture ASL del suo territorio. Che ne pensa?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Care dottoresse
grazie per i vostri consigli. Nei momenti di lucidità mi rendo conto che sono molto esagerata e severa con me stessa. Rispetto a qualche anno fa ho notato di aver fatto dei passi, anche se piccoli, avanti. Il terapeuta mi ha aiutata e spero di poter ritornare a fare qualche altra seduta. Dr.ssa Rinella in verità ero già andata ASL però la psichiatra che mi ha visitata mi ha spiegato che avevo bisogno di una terapia cognitivo comportamentale, cosa che lei non faceva. Per questo poi, documentandomi su Internet, ho fatto di testa mia andando dal terapeuta che mi ha seguita. Siete state tutte molto esaustive e chiare. Cercherò di tenere in mente tutto quello che mi avete spiegato. Mille grazie distinti saluti.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<Il terapeuta mi ha aiutata e spero di poter ritornare a fare qualche altra seduta.>
Sarebbe davvero opportuno ricontattasse il suo terapeuta il cui orientamento è molto indicato, oltre al cognitivo-comportamentale, per le sue problematiche.
Le auguro dunque di averne presto le possibilità.

Un caro saluto