E' fuggito anche lui da me?
ho seguito per un annetto una terapia con una brava psicologa ed è emerso che gestivo tutti i rapporti con l'altro sesso agendo secondo un copione...ho una tremenda ansia di essere abbandonata e puntualmente, agendo inconsciamente, finisco per indurre l'uomo in questione ad abbandonarmi.
Grazie alla terapia sono però migliorata, e ho gestito la mia ultima conoscenza come mai fatto prima...ho vissuto il momento, non ho chiesto conferme e non ho pressato il ragazzo(30enne); quando eravamo assieme era tutto perfetto, mi prendeva per mano, mi abbracciava di continuo, mi ha presentato i suoi amici, abbiamo fatto l'amore e dormito abbracciati...tutto perfetto, non fosse che quando non eravamo assieme si faceva sentire molto poco, ma dopotutto aveva ritmi di lavoro allucinanti quindi soffrivo in silenzio per questa sua assenza, che interpretavo come abbandono (proprio guarita non sono), per poi tornare a gioire quando eravamo assieme perchè tutto tornava appunto perfetto. Nota dolente: finivo per essere sempre io a proporre di vederci con grande anticipo, poichè lui era il classico tipo da ultimo minuto causa lavoro.
Dopo aver fatto l'amore per la prima (e ultima) volta e aver dormito assieme gli ho chiesto se ci saremmo visti ancora prima della sua partenza (doveva partire per più di un mese per una vacanza con la sua famiglia) e lui mi ha risposto "sì certo".
Conoscevo un pò la sua situazione familiare difficile: famiglia numerosa, economicamente debole, suo padre gravemente ammalato...(la vacanza in famiglia era finalizzata a stare vicino a suo padre). Proprio mentre ero finalmente convinta che la cosa funzionasse, sebbene le mie solite paure, mi ha fulminato scrivendomi che non ci saremmo potuti vedere perchè aveva avuto problemi in casa ed era troppo nel caos...ho cercato di venirgli incontro e di fargli capire che ci tenevo a salutarlo prima che partisse ma davanti ai suoi no gli ho chiesto se per lui era stato solo sesso o se aveva intenzione di continuare...mi ha detto che non voleva fosse solo sesso ma che è stato travolto da problemi seri, che dovrebbe appunto partire,che non vuole fare lo str...ma può solo dirmi che se vorrò potremo sentirci più avanti...
Mi è crollato il mondo addosso...cos'ho fatto che non va questa volta?mi aveva detto che con me stava bene, perchè usarmi così e gettarmi via?
Ho provato a chiamarlo ma non mi risponde...allora gli ho scritto che con lui ho passato splendidi momenti e che se vorremo potremo ricominciare da qui quando avrà risolto i suoi problemi...non mi ha degnato nemmeno di una risposta.
Non riesco a credere che ritornerà...troppe volte sono stata abbandonata, conosco le scuse...questa volta però sento di non aver fatto nulla per determinare la fine...mi sentivo molto migliorata, ero una nuova me stessa...
Mi date un parere sull'accaduto? Sono stata abbandonata nuovamente? Perchè?
Vi ringrazio tanto per l'ascolto.
Stella
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
se ancora le succede questo e interpreta il comportamento di questo ragazzo in modo direi "catastrofico" dal mio punto di vista sarebbe opportuno che si rivolgesse nuovamente alla sua curante per sentire il parere di chi la conosce direttamente in merito a quanto espone qui.
Sembrerebbe che il suo sentire e i comportamenti che sta mettendo in atto di fronte alla partenza del suo partner appartengano un po' al vecchio copione...
Non lo assillerei e mi darei pace, magari una chiamata alla sua psicologa la potrebbe fare. Che ne pensa?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
Sì, in realtà nemmeno io so molto sulle sue dinamiche familiari...dimenticavo infatti di precisare che la frequentazione era piuttosto fresca...1 mese. Le uniche spiegazioni datemi sono state "mi sono crollati addosso problemi seri e ora non ho la testa per seguire altro".
Poichè tutte le mie relazioni hanno avuto più meno questa durata, per i motivi sopra citati, e poichè questa volta sentivo di non averne combinata una delle mie, essendo riuscita ad uscire dal mio solito copione mi chiedevo come una bambina "perchè?perchè tutti a me?"...dopo una vita di fallimenti relazionali è sempre più faticoso rialzarsi.
Quindi Lei dice di rispettare la sua pausa? Speravo che apprezzasse la mia presenza, il mio aiuto...(è forte in me l'istinto della crocerossina). Speravo che mi mostrasse abbastanza interesse e invece ha preferito rischiare di perdermi così... Dovrei cancellarlo dalla mia vita? o credere ancora nell'ipotesi che ci sarà, più avanti, un seguito? (quanto vorrei avere un piccolo segnale che questo seguito ci sarà).
Vista dall'esterno sembrerà folle tutto ciò dopo solo un mese, ma su di una persona che non si sente degna di essere amata e che da molto valore ai piccoli gesti, anche una cosa così fa tremendamente male.
Grazie ancora.
Si rassicuri, in base a quanto sostiene John Gray, gli uomini non parlano la stessa lingua delle donne ed un delizioso libro scritto da lui stesso dal titolo: Gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere, potrà aprire qualche finestra su questo argomento. Il libro sostiene che gli uomini quando hanno un dolore o un problema, amano risolverlo da soli, sono cavernicoli e si ritirano metaforicamente nella caverna in virtù di antiche abitudini, le donne desiderano invece essere protette, rassicurate. Questo fa parte di una natura profonda, che, al di là delle eccezioni, rende spesso difficile la comunicazione. Che si concordi o meno, il testo é una piacevole lettura ed offre spunti interessanti sui quali riflettere.
Metta insieme ciò che le hanno suggerito le colleghe: intervallo per dedicarsi a sé stessa e qualche seduta di richiamo con la sua psicologa per fare il punto della situazione e imparare a mantenere con lui una presenza non ansiosa, per quanto lui glielo concede, anche nell'eventuale silenzio. Si faccia compagnia, se vuole, con il libro e pian, piano si accorgerà che le cose andranno a posto da sole.
Cordialitá
Paola Dei: Psicologo Psicoterapeuta
Didatta Associato FISIG Perfezionata in criminologia
Docente in Psicologia dell’Arte (IGKGH-DGKGTH-CH)
è comprensibile che quanto sia accaduto con il suo ragazzo abbia generato in lei la sensazione di abbandono ed il timore che il copione si stesse nuovamente ripetendo! In questo caso però, seguendo quanto lei ci racconta, ritengo che potrebbe essere diverso. Lei scrive: "grazie alla terapia sono però migliorata, e ho gestito la mia ultima conoscenza come mai fatto prima...ho vissuto il momento, non ho chiesto conferme e non ho pressato il ragazzo..."; tale consapevolezza potrebbe aiutarla a riflettere che questa volta è riuscita a mettere in atto dei comportamenti funzionali che hanno ottimizzato le probabilità che il vostro rapporto proseguisse in maniera serena, a differenza delle storie precedenti in cui, inconsapevolmente, il suo comportamento induceva l'altro a voler chiudere la relazione con lei. Ottimizzare le probabilità, non significa tuttavia avere la certezza che la relazione sarà duratura; esistono infatti delle variabili non dipendenti dal proprio comportamento che possono inficiare il rapporto. Nel suo caso, i disagi familiari del ragazzo potrebbero rappresentare proprio queste variabili; per esempio, è possibile ipotizzare che tali difficoltà non gli consentano di vivere serenamente una storia sentimentale, indipendentemente da chi sia la donna. Ciò non significherebbe dunque che lei abbia sbagliato in qualcosa o che lui la stia "abbandonando" o che la stia "gettando via dopo averla usata", ma soltanto che per adesso senta il bisogno di stare da solo; scelta che potrebbe aver difficoltà a comunicarle per timore della sua reazione di sofferenza, preferendo quindi evitarla non rispondendo ai suoi messaggi (sebbene sia una modalità poco matura per affrontare i problemi, capita che le persone preferiscano evitare piuttosto che affrontare!)
Tuttavia, se le sensazioni dolorose che ci ha descritto hanno una tale intensità da procurale elevato disagio, provi a ricontattare la sua terapeuta; aver concluso il percorso con lei, non significa che in un momento di difficoltà non possa nuovamente richiedere il suo aiuto e valutare insieme cosa potrebbe non avere funzionato nel rapporto e cosa sia meglio adesso per lei nella relazione con lui.
Un sincero saluto e, se le va, ci tenga aggiornati
Dr.ssa Valentina Visani
Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale - Palermo
visanivalentina@virgilio.it
E' proprio per questo che le suggerisco nuovamente di sentire la sua curante, magari (ma questa valutazione spetta solo alla specialista direttamente) potrebbe essere opportuna una prosecuzione del percorso.
Un caro saluto
Sì, farò una chiacchierata con la mia psicologa...sperando di rialzarmi velocemente e di riacquistare un minimo di serenità.
Purtroppo effettivamente non c'è modo di sapere le future intenzioni del ragazzo in questione quindi inutile che io vi chieda stupidamente se ci sono presupposti favorevoli al suo ritorno; ed è questa incertezza, unita al fatto che non fossi minimamente preparata all'accaduto che mi ha travolta.
Grazie.
Come da Voi consigliato ho ricontattato la mia psicoterapeuta e abbiamo fatto qualche incontro...abbiamo iniziato anche una tecnica di rilassamento che però continueremo a settembre perchè ahimè ora la dottoressa è in ferie.
Non ci sono stati sviluppi da parte del ragazzo di cui avevo parlato...silenzio assoluto, anche da parte mia...dapprima con più fatica e poi in maniera più sciolta ho ricominciato a prendermi cura di me, a coccolarmi un pò e a leggere qualcosa preso in biblioteca sul tema.
Circa due settimane di semi-benessere quando ci sono ricaduta di nuovo...ho conosciuto un altro nel ragazzo e ho deciso di aprirmi alla nuova conoscenza, più per dimenticare il precedente ragazzo...verso la cui ricomparsa non nutro alcuna speranza ormai...che per altro. Ebbene questa volta ho davvero perso il controllo di me stessa...la settimana in cui ci siamo conosciuti ci siamo visti 3 volte e sentiti abbastanza spesso durante il giorno...dopo l'ultima uscita, per una motivazione forse stupida (l'avevo baciato io per prima contrariamente a quanto successo la sera precedente) mi è nato il tarlo di non potergli piacere...i sette giorni successivi li ho passati vivendo attaccata al cellulare, sentendolo ma percependolo (realmente?) più lontano e più lo sentivo lontano più mi è sfuggito di mano...gli ho chiesto di vederci...sempre in modo scherzoso...circa 5 volte in 7 giorni poichè l'invito da parte sua non arrivava....finchè il ragazzo ha smesso di rispondere ai miei messaggi e...dopo un giorno di silenzio totale gli ho scritto dicendogli che 'nei giorni precedenti avevo avuto un po di caos mentale e probabilmente ero andata avanti per la mia strada senza chiedermi se lui provasse la mia stessa voglia di continuare la conoscenza...e per cui se così non era di farmelo sapere senza problemi perchè preferisco la chiarezza al silenzio'...ma non è pervenuta risposta nemmeno a questo...
Ora...sono conscia di aver corso troppo...di aver perso il conrollo...ma questo suo "allontranamento" graduale mi ha fatto sentire il bisogno di comunicargli ciò che gli ho scritto...ovvero che ero un pò incasinata per miei problemi e che se lui non voleva "seguirmi" in questa conoscenza, di soli 14 giorni di vita, preferivo me lo dicesse invece di sparire....Ho rovinato tutto con le mie mani questa volta? Ora io me ne andrò un pò in vacanza quindi pensavo di sparire per una settimana...per far scemare questa idea di ossessa che ho dato(?)
Secondo voi è recuperabile la situazione? Ovvero sono già stata bannata per essere stata troppo ossessiva e insistente?Ho commesso un grave errore nel scrivergli quell'ultimo messaggio? So che i manuali impongono di farsi desiderare ma io sentivo la necessità di scrivergli quelle cose, nonostante la mia psicologa mi avesse scoraggiato dal farlo...mi sento in balia del vento...mi date un parere?
Grazie mille intanto.
non credo che nella vita esistano "manuali o bugiardini" per seduzione ed amore....ma autostima e coscienza di sé.
Non è nemmeno vero che in amore vince chi fugge, ma è vero che l' Amore per mantenersi vivo e florido, necessita di "autonomia", "separatezza" e la giusta distanza dal mondo dell'altro.
La fusione, simbiosi, parassitismo psichico, genera fughe ed evitamenti
Le suggerisco, oltre al lavoro che sta svolgendo con la sua terapeuta, un libro che credo potrà servirle:
"Donne che corrono con i lupi" di Clarissa Pinkola.
Magari scoprirà di avere una parte guerriera e primitiva da rispolverare, nutrire ed adoperare per fare pace con se stessa e, soprattutto per non ripetere copioni relazionali, che portano solo dolore e solitudine......
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
credo che con la terapeuta che La segue abbia fatto un ottimo lavoro: Lei è infatti consapevole di ciò che Le accade quando entra in relazione con un uomo.
Ecco come ha perfettamente sintetizzato: "è emerso che gestivo tutti i rapporti con l'altro sesso agendo secondo un copione...ho una tremenda ansia di essere abbandonata e puntualmente, agendo inconsciamente, finisco per indurre l'uomo in questione ad abbandonarmi."
Bene, questo è il primo passo. Ha cioè intercettato quel COPIONE, quello SCHEMA COGNITIVO e COMPORTAMENTALE che si attiva automaticamente nelle Sue relazioni. In Lei parte la paura dell'abbandono. Tenga presente che da una parte tale paura è comune a tutti gli esseri umani e dall'altra parte è necessario adesso imparare a gestirla, in modo tale da AGIRE in maniera più funzionale, nel Suo interesse.
Ci sono altri passi da compiere, però.
Uno potrebbe essere proprio il fatto che, partendo da questa consapevolezza, Lei può rendersi poi conto di che cosa Le accade.
Direi che in questa fase è meno importante capire se l'uomo che frequentava tornerà oppure no. Il costante monitoraggio sull'altro (che Le riesce bene) deve metterlo da parte e occuparsi principalmente di se stessa: si macera ancora tanto nel dolore. Ma vorrei chiederLe se questo è il dolore per la perdita di QUESTO uomo, oppure è il dolore più antico per l'abbandono. In altre parole si attiva il vecchio schema disfunzionale che ha intercettato con la terapeuta?
Poi bisogna in un certo senso confrontarsi con le esperienze che farà: non è possibile tutelarsi dal dolore per la separazione da una persona amata, ma certamente è possibile tutelarsi dal dolore patologico, che è ciò su cui sta lavorando con la terapeuta.
Che cosa significa? Che mi pare di capire che in parte Lei faccia di tutto per ricreare quelle situazioni che poi La fanno soffrire. Si domanda infatti perchè gli uomini L'abbiano usata...
Forse perchè Lei, per scongiurare la paura dell'abbandono, si lascia usare da loro.
Invece deve imparare a capire che cosa desidera e agire di conseguenza.
Lei crede che facendo la crocerossina farà la Sua mossa vincente: niente di più sbagliato nelle relazioni d'amore.
Accudire va bene se parliamo di figli, di persone malate (fino a un certo punto perchè ad esempio lo psicoterapeuta NON accudisce i pz !) e bisognose, ma perchè Lei vede come "bisognosi" gli uomini con cui esce?
Anche questo è un buon pretesto per farli scappare...
Per diverse ragioni. Come Le ha già detto la dott.ssa Dei gli uomini hanno bisogno di altro e ritengo sia anche un po' frustrante per un uomo che volesse corteggiarLa essere trattato come un bimbo da accudire. Inoltre ci sono uomini NON sinceramente interesati che potrebbero ben cogliere questa Sua modalità e approfittare, ad esempio sapendo che Lei è disposta ad essere una crocerossina anche per i loro bisogni sessuali.
Ma i Suoi bisogni dove sono? Quali sono? E chi li soddisfa?
Gli step successivi di una psicoterapia, allora, servono per implementare tutto ciò e comprendere che una relazione d'amore paritaria e sana NON si basa su ricatti emotivi, su inseguimenti, su comportamenti controllanti, ecc...
Soltanto che è probabile ( e questa cosa dovrebbe verificarla con la terapeuta ) che per Lei una vita senza queste dinamiche piuttosto burrascose sia l'equivalente di una vita... noiosa.
Infine potrebbe discutere con la terapeuta anche delle modalità che utilizza quando insegue qualcuno: se lo fa con un uomo che magari Le interessa, come fa a capire se LUI è interessato?
Perchè Lei deve fare tutta la fatica per costruire una relazione? La faccia fare un po' anche agli altri.
Tampinare in maniera così aggressiva chicchessia non è mai una buona cosa, perchè trasmette aspetti piuttosto fastidiosi, non crede?
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.