Paura estrema di avere l'hiv

Buongiorno e grazie per l'attenzione a chiunque mi risponderà.
A metà ottobre 2007 ho subito una masturbazione da una persona di cui non conosco lo stato sierologico. La masturbazione non si è conclusa perchè mi sono subito pentito di quello che stavo facendo. Dopo un mese e mezzo e dopo tre mesi ho fatto il test per l'hiv ed è risultato negativo. Nel frattempo l'ansia è cresciuta, e pure gli attacchi di panico. Dopo più di sette mesi, la settimana scorsa ho rifatto il test ed è risultato negativo. E' da tre/quattro giorni che ho dei rialzi della temperatura che arrivano a 37,1 gradi centigradi. Si può parlare di febbre? Inoltre a volte sento un leggero bruciore alla gola, che mi fa sprofondare nella paura estrema. Ho notato poi un rossore sul petto e dei puntini rossi(esantema?). La mia domanda è: è mai possibile che abbia contratto il virus nel momento stesso in cui ho fatto il prelievo (non ho visto se l'infermiere ha usato aghi sterili o monouso, ma l'ho fatto in un ospedale specializzato in malattie infettive) e che questi siano i primi sintomi di un contagio da hiv? Inoltre ho sempre il timore di poterla contrarre nell'aria (mi dicono che è impossibile, ma io ho paura lo stesso). Sono stato in un bagno pubblico e lì ho visto delle gocce di sangue per terra, e il panico è cresciuto. Se l'avessi presa mi ucciderei. Nel corso dei mesi il medico, a cui ho raccontato tutto, mi ha detto di stare tranquillo e mi ha prescritto lo Xanax come tranquillante, dopo avermi diagnosticato una colite spastics e una gastroduodenite che lui dice essermi venuta per somatizzazione.
Le feci sono chiare e dall'aspetto fangoso, a volte diarroico (questo è da imputare alla colite o all'hiv?). Ho una patina bianca sulla lingua che non se ne va: è dovuta a problemi di stomaco o ad hiv? Sono mesi che non vivo più.
Chi mi circonda non ne sa niente della mia situazione, perchè mi sono rinchiuso in un ieratico silenzio. Ho spesso le mani e i piedi freddi e sento invece che la fronte e le guance sono calde. Ho paura, tanta tanta tanta tanta paura. Il medico mi ha detto di rivolgermi ad uno psicologo, e quelli dell'Istituto Superiore di Sanità pure. Rispondetemi al più presto, perchè io non riesco più a fare niente nella mia vita se non pensare di avere quel dannato virus.

Grazie.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile utente
Dalla sua descrizione sembrerebbe assai improbabile che lei possa aver contratto un'infezione, mentre pare piuttosto chiaro che il suo problema riguarda la sfera psichica.

Le suggerisco di ricercare l'aiuto di uno psicologo o psicoterapeuta e riferirgli il suo problema. A tale scopo può rivolgersi sia al servizio pubblico che privatamente.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Gentilissimo dottore,
la ringrazio per la risposta. Lei è convinto che la mia sia realmente una forma di ipocondria? Mi creda, mi è diventato difficilissimo vivere. Ho vent'anni, sono giovane, vorrei avere un futuro davanti. Ma come, se ho paura anche di uscire di casa? Tutto quello che manifesto, mi sembra che sia matematicamente riconducibile a quello che temo più di ogni altra cosa al mondo. L'ho scritto, ho addirittura paura di chi mi ha fatto il prelievo. Sono seriamente disperato. A volte penso di farla finita.
[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile utente
Da qui non è possibile esprimere pareri diagnostici compiuti, sia per mancanza di dati sia perché non è la sede adatta. Tuttavia credo che nel suo caso potrebbe trattarsi di pensiero ossessivo più che d'ipocondria. Entrambi sono disturbi d'ansia, ossia basati su una paura immotivata, ma hanno diverse caratterizzazioni e trattamenti.

Dato che sta così male dovrebbe evitare d'indugiare ancora, e rivolgersi a un professionista in grado d'aiutarla. Un'ultima cosa: anche se il suo medico l'ha consigliata di rivolgersi all'Istituto Superiore di Sanità, la parola "Superiore" in questo caso non ha niente a che vedere con lei, né con il suo disturbo.

Cordiali saluti
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