Blocco psicologico o cosa?Perchè non riesco a vivere la mia felicità?

Gentili tutti,
è difficile per me riucire a spiegare il mio stato d'animo. Ho 29 anni e separata da un anno dalla persona che credevo fosse l'uomo della mia vita e al quale ho dedicato 12 anni della mia vita. L'ho voluto io perche ero insodisfatta, perche non sono riuscita a regere la situazione perche piangevo da un anno e ho perso 14 kg... Stavo male ! Lui non lavorava da anni, si era chiuso in se stesso, perdeva le giornate giocando al pc e non riusciva a fare l'amore perchè aveva un problema fisico che da tre anni non voleva/riusciva a risolvere. Dopo molte prove di ripresa e la situazione sempre statica ho deciso che non era giusto per me continuare in quel modo e ho preso la decisione di lasciarlo. Le ho provate tutte, questo lo posso affermare con certezza, ho avuto tre anni di tempo... ho proposto anche la terapia di coppia ma lui non ha mai voluto e poi ... sono andata via di casa... ( ovviamente lui non lavorando non poteva pagare affitto ed è tornato dai genitori) ... Mi ha detto che l'ho abbandonato nel momento del bisogno e l'ho ferito molto, che lui mi amava alla follia e io ero una pessima persona, che non se lo aspettava da me... Lui per me è stato il più grande amore della mia vita, ma piano piano questo sentimento, facendomi lui mancare quel sostegno che si aspetta a un compagno, si è trasformato in profondo affetto, prendermi cura di lui, cercare di renderlo felice e non farli mancare nulla, fino a quando ho potuto. Ma mi sono resa conto che io non volevo un figlio ma un marito , facevo tre lavori ma mi sentivo rifiutata sola, non apprezzata... Lui dopo che io sono andata via non mi ha più cercata. Io ho rispettato la sua scelta. Non mi manca come uomo, non lo amavo più, ma mi manca lui come persona. Sono preoccupata, vorrei sapere se sta bene se è felice... Vorrei vederlo felice! Ora nella mia vita c'è un altra persona che amo ma non riesco a vivere in serenità. Ogni volta che sono felice, penso alle lacrime e al dolore del mio ex e non riesco a godermi la mia vita. Credevo il tempo mi avrebbe aiutato, ma è inutile ! Dopo un anno penso ancora al dispiacere dei suoi genitori al suo dispiacere. Ho pensato anche se era il caso di riprovare, ma poi ripenso a quanto ho sofferto... poi amo un altra persona, che sto perdendo perché non riseco ad andare avanti... Ma è normale? Non so più cosa fare... Grazie in anticipo dei consigli.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Lui per me è stato il più grande amore della mia vita
>>>

Probabilmente lei si trova ancora in uno stato di abbattimento di tono dell'umore, forse di leggera depressione. Il senso di colpa, la difficoltà a viversi i momenti belli lo lasciano sospettare.

Quando si ha una convinzione forte e incrollabile, ad es. "lui per me era l'uomo della mia vita", e poi ce la vediamo sgretolare inaspettatamente sotto i nostri occhi, questo può produrre quella che i clinici chiamano depressione reattiva.

È come se si trovasse bloccata e non riuscisse ad andare avanti, perché il suo passato non sta alle spalle come dovrebbe stare, ma le si para sempre davanti impedendole di procedere.

Sono solo ipotesi, ovviamente, non conoscendola non si può dire con certezza, occorrerebbe che si facesse vedere di persona. Ha già pensato di rivolgersi a uno psicologo?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Ultimamente ci sto pensando, seriamente. Credevo il mio stato fosse comprensibile visto che era finita una storia importante, ma a questo punto dopo un anno... non voglio ancora perdere un'altra persona importante nella mia vita, ma non voglio nemmeno fare finta che è tutto normale....
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Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Grazie della risposta Dottore, Lei ha proprio ragione... mi sento bloccata...
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
La perdita di una persona cara, anche solo dal punto di vista affettivo, in psicologia è considerato un lutto. In genere si parla di lutto complicato dopo due anni di non risoluzione dell'evento problematico, ma se dopo un anno lei sta ancora così male, non c'è alcun motivo per continuare a soffrire. Chieda un parere a uno psicologo, di persona, senza alcun impegno di iniziare un percorso vero e proprio. Può darsi che possa riuscire a superare l'accaduto in breve tempo, con l'aiuto adatto.