Cambiamento personalità

gentili esperti,
sono un ragazzo a cui è stato diagnosticato un disturbo della personalità molto pervasivo, molto forte.

siccome soffro moltissimo la mia condizione, mi accingo a cominciare una terapia cognitivo/comportamentale. sono molto motivato per via del dolore insopportabile che provo, ma vorrei un vostro parere su una questione.

io vorrei cambiare. non la mia vita, vorrei cambiare proprio me stesso. ho in mente un'ideale di persona totalmente opposto a ciò che sono adesso... coraggioso, combattivo, sicuro di sé... addirittura estroverso.

vi prego, ditemi la verità, ditemi se secondo voi è possibile un così radicale cambiamento. non temete di scoraggiarmi, non rinuncerei comunque a un concreto impegno per smussare gli angoli della mia personalità.

sono disposto veramente a tutto e accetterò di dovermi accontentare pur di stare meglio.

ma secondo voi il mio ideale è irrealizzabile o disumano?
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazzo,

gli obiettivi di una psicoterapia vengono decisi col curante, non posso da qui dirLe come diventerà e cosa cambierà della Sua vita, anche perchè non La conosco e non so nulla di Lei.

Diventare più sicuri di sè, più coraggiosi, ecc... possono essere obiettivi da raggiungere, ma tenga presente che devono essere comunque contestualizzati.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Attivo dal 2012 al 2014
Ex utente
allora provo a porre una domanda più generica: può un introverso/timido diventare estroverso, secondo lei?

e i disturbi di personalità sono estirpabili o solo migliorabili, in base alla sua esperienza?
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

fermo restando che stiamo parlando di caratteristiche per fortuna stabili, è chiaro che è possibile (entro certi limiti) imparare nuove abilità e quindi una persona introversa, pur rimanendo di natura una persona introversa, ovvero che tenderà a comportarsi in un determinato modo, potrà ampliare il proprio repertorio comportamentale.

Legga qui: https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html

I disturbi della personalità sono quadri che prevedono modi pervasivi di stare al mondo; quindi un risultato auspicabile della terapia è quello di migliorare la qualità di vita del pz.
Posso chiederLe quale diagnosi è stata posta?

Saluti,
[#4]
Attivo dal 2012 al 2014
Ex utente
disturbo evitante di personalità, distimia, tratti DOC (in misura lieve), fobia sociale...

sono un caso che ricorda, se ha presente, i famosi hikikomori.

a 25 anni non è azzardato dire che io debba partire da zero.

il mio sogno però è essere come certe persone che conosco capaci di farsi rispettare, di affrontare le proprie paure, che non conoscono il significato della parola timidezza...

è un desiderio fortissimo che mi fa star male quando mi confronto con loro... molto male e molto spesso.
[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Credo che la psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale sia indicata per lavorare su questi aspetti.
Ne parli col curante. Nonostante i limiti del consulto on line e non consocendo la Sua storia, non sembrano obiettivi irraggiungibili.
Tenga presente che il successo di terapie attive come la TCC dipende moltissimo da quanto il pz riesca a mettere in pratica e ad eseguire le prescrizioni del terapeuta.

Mi aggiorni in futuro, se Le fa piacere.

Un cordiale saluto,
[#6]
Attivo dal 2012 al 2014
Ex utente
la sua risposta mi conforta molto, grazie di cuore.

non sono una persona forte, ma la sofferenza si è fatta insostenibile e questo potrebbe darmi la spinta per guardare in faccia i miei demoni peggiori.

a presto.