Crisi di pianto
Da più di un mese soffro di disturbi allo stomaco, nel senso che ho aria continua allo stomaco e tutti gli accertamenti che ho fatto non trovano nessuna malattia, ed inoltre le terapie che mi sono state date sono inefficaci. Il problema maggiore e che non riuscendo a guarire sto cadendo in depressione, e mi sono anche capitate delle crisi di pianto, ed avvolte non riesco neanche a dormire alla notte, vorrei sapere se questo disturbo che ho allo stomaco puo essere provocato dalla mia mente, e se mi consiglia di contattare un psicologo, premesso anche che non ho nessuna intenzione di usare psicofarmaci.
Dimenticavo di dire che gli unici momenti che mi sento meglio e quanto sono con la mia compagna, e che quando mi vengono le crisi di pianto sento un gran vuoto dentro e sento il bisogno di vederla.
Dimenticavo di dire che gli unici momenti che mi sento meglio e quanto sono con la mia compagna, e che quando mi vengono le crisi di pianto sento un gran vuoto dentro e sento il bisogno di vederla.
[#1]
Gentile Utente,
il fatto che stia seguendo un percorso medico per escludere cause organiche non Le impedisce di affiancare un percorso psicologico.
Sul discorso degli psicofarmaci, mi permetta di dirLe che se possono rappresentare una soluzione, dovrebbe valutare assieme ad un medico o psichiatra la loro o meno possibilità di usarli come sostegno nel percorso di cura.
Pur rispettando le Sue opnioni, ritenga che prendere una decisione a priori su qualcosa sia poco sensato. Ove ci fosse bisogno, dovrà essere un medico a fare la valutazione.
Sul discorso del senso di vuoto e la necessità di vedere la compagna non credo ci sia nulla di strano: è normale trovare conforto nelle persone care nel momento di disperazione.
I disturbi allo stomaco sono spesso associati a disturbi di ansia o di stress, per cui effettivamente un percorso psicologico Le può essere di sostegno.
il fatto che stia seguendo un percorso medico per escludere cause organiche non Le impedisce di affiancare un percorso psicologico.
Sul discorso degli psicofarmaci, mi permetta di dirLe che se possono rappresentare una soluzione, dovrebbe valutare assieme ad un medico o psichiatra la loro o meno possibilità di usarli come sostegno nel percorso di cura.
Pur rispettando le Sue opnioni, ritenga che prendere una decisione a priori su qualcosa sia poco sensato. Ove ci fosse bisogno, dovrà essere un medico a fare la valutazione.
Sul discorso del senso di vuoto e la necessità di vedere la compagna non credo ci sia nulla di strano: è normale trovare conforto nelle persone care nel momento di disperazione.
I disturbi allo stomaco sono spesso associati a disturbi di ansia o di stress, per cui effettivamente un percorso psicologico Le può essere di sostegno.
Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492
[#2]
Gentile
Come già le ha riferito il collega, l'aerofagia accompagna frequentemente vissuti ansiosi che scatenano anche disturbi neuro vegetativi. A volte bastano dei fermenti lattici per migliorare almeno un pó la sintomatologia, che il suo medico curante può suggerirle in base alla sua tipologia, se non li ha ancora presi, ma di certo le sarà utile un sostegno psicologico, tanto più se già ha fatto accertamenti dal gastroenterologo e sono risultati negativi. Non so di cosa si occupa nella vita ma certamente le vite frenetiche di oggi lasciano poco spazio per sintonizzarci con noi stessi, per comprendere di cosa avremo veramente bisogno e come mai abbiamo perduto il piacere alla vita. Lo stato d'animo euforico scompare rapidamente non appena le richieste e i problemi della quotidianità rivendicano il loro posto nella mente e la mente incide sul corpo.
Sicuro che tutto sia derivato dal l'aerofagia o é piuttosto l'aerofagia il sintomo di qualcosa che non andava bene?
Uno Psicologo può aiutarla a rispondere a queste semplici domande, aiutandola anche ad avere maggior conoscenza del suo corpo per temere meno i sintomi.
Riguardo al bisogno di vedere la sua ragazza, va benissimo, se l'amore è qualcosa di più di un semplice termine, allora é di certo l'unica forza in grado di opporsi alla distruttività.
Molti auguri
Come già le ha riferito il collega, l'aerofagia accompagna frequentemente vissuti ansiosi che scatenano anche disturbi neuro vegetativi. A volte bastano dei fermenti lattici per migliorare almeno un pó la sintomatologia, che il suo medico curante può suggerirle in base alla sua tipologia, se non li ha ancora presi, ma di certo le sarà utile un sostegno psicologico, tanto più se già ha fatto accertamenti dal gastroenterologo e sono risultati negativi. Non so di cosa si occupa nella vita ma certamente le vite frenetiche di oggi lasciano poco spazio per sintonizzarci con noi stessi, per comprendere di cosa avremo veramente bisogno e come mai abbiamo perduto il piacere alla vita. Lo stato d'animo euforico scompare rapidamente non appena le richieste e i problemi della quotidianità rivendicano il loro posto nella mente e la mente incide sul corpo.
Sicuro che tutto sia derivato dal l'aerofagia o é piuttosto l'aerofagia il sintomo di qualcosa che non andava bene?
Uno Psicologo può aiutarla a rispondere a queste semplici domande, aiutandola anche ad avere maggior conoscenza del suo corpo per temere meno i sintomi.
Riguardo al bisogno di vedere la sua ragazza, va benissimo, se l'amore è qualcosa di più di un semplice termine, allora é di certo l'unica forza in grado di opporsi alla distruttività.
Molti auguri
Paola Dei: Psicologo Psicoterapeuta
Didatta Associato FISIG Perfezionata in criminologia
Docente in Psicologia dell’Arte (IGKGH-DGKGTH-CH)
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.5k visite dal 09/07/2013.
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