Ansia sociale e generale
Salve.... avevo già fatto qui una domanda sul mio problema d'ansia.. ho seguito quello che mi era stato suggerito ma non ho ottenuto i risultati sperati...
Riassumendo sono un ragazzo ormai ventitreenne che da ormai 5/6 anni soffre d'ansia... per risolvere il mio problema mi sono rivolto ad uno psichiatra e in seguito , sotto consiglio dei medici in questo sito ad uno psicologo....
quindi ho seguito sia una cura farmacologica che psicologica...
Dopo un anno di terapia con lo psicologo sono riuscito solo a fare un po il quadro della situazione, a conoscere meglio il mio problema , e ho imparato alcune metodologie per "tenere l'ansia sotto controllo"...
Il problema è che il 90% delle mie preoccupazioni ancora persiste..... e la cosa sinceramente mi sta facendo arrabbiare non di poco, in quanto mi sento quasi impotente su tutto ciò...
Esempio ... tempo fa conobbi una ragazza online, abbiamo instaurato una bella amicizia.. che ormai continua da tempo.... solo non ci siamo ancora incontrati...
Io muoio dalla curiosità di incontrarla, vedere se effettivamente è chi dice di essere , parlarci ecc ecc...
ma il solo pensiero di doverla andare a trovare mi crea già dei problemi... standomene seduto a casa, e pensando di dover andare da lei , già sento un forte disagio...
Ma allora io mi chiedo... mi hanno detto innumerevoli volte che i miei problemi sono solo frutto della mia mente... è lei che li crea...
ormai io mi sono convinto di ciò... ne sono pienamente consapevole... eppure pensare di fare determinate cose , tantissime, che un ragazzo della mia età fa naturalmente mi spaventa in certi casi.....
E' possibile che il mio problema non dipenda esclusivamente da un problema psicologico, ma anche da un qualche problema fisico, ad esempio un malfunzionamento del sistema nervoso o altro?
Vorrei andare davvero a fondo alla questione in quanto mi sembra impossibile che io non riesca a superare la cosa...
Riassumendo sono un ragazzo ormai ventitreenne che da ormai 5/6 anni soffre d'ansia... per risolvere il mio problema mi sono rivolto ad uno psichiatra e in seguito , sotto consiglio dei medici in questo sito ad uno psicologo....
quindi ho seguito sia una cura farmacologica che psicologica...
Dopo un anno di terapia con lo psicologo sono riuscito solo a fare un po il quadro della situazione, a conoscere meglio il mio problema , e ho imparato alcune metodologie per "tenere l'ansia sotto controllo"...
Il problema è che il 90% delle mie preoccupazioni ancora persiste..... e la cosa sinceramente mi sta facendo arrabbiare non di poco, in quanto mi sento quasi impotente su tutto ciò...
Esempio ... tempo fa conobbi una ragazza online, abbiamo instaurato una bella amicizia.. che ormai continua da tempo.... solo non ci siamo ancora incontrati...
Io muoio dalla curiosità di incontrarla, vedere se effettivamente è chi dice di essere , parlarci ecc ecc...
ma il solo pensiero di doverla andare a trovare mi crea già dei problemi... standomene seduto a casa, e pensando di dover andare da lei , già sento un forte disagio...
Ma allora io mi chiedo... mi hanno detto innumerevoli volte che i miei problemi sono solo frutto della mia mente... è lei che li crea...
ormai io mi sono convinto di ciò... ne sono pienamente consapevole... eppure pensare di fare determinate cose , tantissime, che un ragazzo della mia età fa naturalmente mi spaventa in certi casi.....
E' possibile che il mio problema non dipenda esclusivamente da un problema psicologico, ma anche da un qualche problema fisico, ad esempio un malfunzionamento del sistema nervoso o altro?
Vorrei andare davvero a fondo alla questione in quanto mi sembra impossibile che io non riesca a superare la cosa...
[#1]
Gentile Ragazzo,
ci può dire che tipo di percorso ha fatto con lo psicologo? Psicologo o anche psicoterapeuta?
Conosce l'approccio teorico del suo curante?
E' stato seguito in ambito privato o pubblico?
Cadenza delle sedute? Diagnosi? Obiettivi?
Su cosa avete lavorato e come?
E' ancora in atto il percorso? O è stato interrotto?
Se si chi l'ha deciso e per quali motivi?
ci può dire che tipo di percorso ha fatto con lo psicologo? Psicologo o anche psicoterapeuta?
Conosce l'approccio teorico del suo curante?
E' stato seguito in ambito privato o pubblico?
Cadenza delle sedute? Diagnosi? Obiettivi?
Su cosa avete lavorato e come?
E' ancora in atto il percorso? O è stato interrotto?
Se si chi l'ha deciso e per quali motivi?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Utente
beh.. con lo psichiatra (credo sia psichiatra il titolo professionale del medico) avevo un percorso diciamo di osservazione del mio stato d'ansia... mi prescrive i medicinale e ogni 2/3 mesi ci vediamo per fare il punto della situazione
Con lo psicologo abbiamo lavorato sull'autostima , sul conoscere l'ansia , su affrontare certe situazioni, mettermi alla prova.. con lo psicologo mi vedevo 1 volta alla settimana.. adesso abbiamo concluso in quanto lui si era prefissato un periodo di quasi un anno per le sedute... sia psicologo che psichiatra sono in ambito pubblico
Non so dirle l'approccio teorico dello psicologo
Con lo psicologo abbiamo lavorato sull'autostima , sul conoscere l'ansia , su affrontare certe situazioni, mettermi alla prova.. con lo psicologo mi vedevo 1 volta alla settimana.. adesso abbiamo concluso in quanto lui si era prefissato un periodo di quasi un anno per le sedute... sia psicologo che psichiatra sono in ambito pubblico
Non so dirle l'approccio teorico dello psicologo
[#4]
Utente
certo...ma secondo lui durante la terapia mi sono comportato bene, ho lavorato e ho fanno notevoli progressi... ma come ho già detto ho ancora molti problemi...
ha comunque detto che a settembre faremo un incontro per vedere la situazione...
il problema è che credo che a settembre lui potrà ricevermi solo privatamente, quindi con costi che forse non potrò permettermi....
Quello che chiedo qui è se è possibile che i miei disturbi non siano causati solo dalla mente, ma anche da qualcos'altro ... tipo l'eccessiva stimolazione di qualche parte del cervello o di qualche ghiandola perchè mi sembra impossibile che il tutto sia solo frutto del mio pensiero...
Certo anche quello c'è ma mi è difficile credere che le cause non siano anche altre...
Spero si capisca quel che intendo
ha comunque detto che a settembre faremo un incontro per vedere la situazione...
il problema è che credo che a settembre lui potrà ricevermi solo privatamente, quindi con costi che forse non potrò permettermi....
Quello che chiedo qui è se è possibile che i miei disturbi non siano causati solo dalla mente, ma anche da qualcos'altro ... tipo l'eccessiva stimolazione di qualche parte del cervello o di qualche ghiandola perchè mi sembra impossibile che il tutto sia solo frutto del mio pensiero...
Certo anche quello c'è ma mi è difficile credere che le cause non siano anche altre...
Spero si capisca quel che intendo
[#5]
Gentile Ragazzo,
che cosa cambierebbe per Lei il fatto di poter attribuire i suoi malesseri ad una "ghiandola malfunzionante"?
Ritiene che con un'origine organica sarebbe più facile risolvere il problema?
Quando rivedrà lo psichiatra? Le consiglio di parlare anche con lui di questi suoi dubbi e queste sue difficoltà, in modo da valutare se sia necessaria una revisione della terapia farmacologica che assume.
Pur con i limiti di un consulto a distanza, io non credo che il percorso con lo psicologo sia concluso: una parte di lavoro è stata fatta, ma altra ne resta da fare.
<< il solo pensiero di doverla andare a trovare mi crea già dei problemi... standomene seduto a casa, e pensando di dover andare da lei , già sento un forte disagio... >>
Ha approfondito questa situazione con il suo terapeuta?
Quali alternative meno "preoccupanti" ci potrebbero essere per Lei?
Cordialmente,
che cosa cambierebbe per Lei il fatto di poter attribuire i suoi malesseri ad una "ghiandola malfunzionante"?
Ritiene che con un'origine organica sarebbe più facile risolvere il problema?
Quando rivedrà lo psichiatra? Le consiglio di parlare anche con lui di questi suoi dubbi e queste sue difficoltà, in modo da valutare se sia necessaria una revisione della terapia farmacologica che assume.
Pur con i limiti di un consulto a distanza, io non credo che il percorso con lo psicologo sia concluso: una parte di lavoro è stata fatta, ma altra ne resta da fare.
<< il solo pensiero di doverla andare a trovare mi crea già dei problemi... standomene seduto a casa, e pensando di dover andare da lei , già sento un forte disagio... >>
Ha approfondito questa situazione con il suo terapeuta?
Quali alternative meno "preoccupanti" ci potrebbero essere per Lei?
Cordialmente,
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#6]
Utente
beh.. diciamo che è vero che avessi un malfunzionamento a qualcosa nel sistema nervoso si potrebbe agire su di esso invece di concentrarsi solo nella parte psichica ... poi è solo una mia ipotesi... sto cercando in tutti i modi di andare a fondo della situazione.....
<< Ha approfondito questa situazione con il suo terapeuta?
Quali alternative meno "preoccupanti" ci potrebbero essere per Lei? >>
alternative meno preoccupanti.... non credo.. alla fine la cosa che devo fare è una.... come l'esempio riportato prima , uno dei tanti , andare a trovare un'amica... non importa come .... crea dei problemi .. poi altri elementi del possibile incontro possono solo far aumentare i problemi...
ma potrebbe essere anche andare a fare una gita , andare a trovare qualche amico...
diciamo che l'esempio della ragazza è quello che potrebbe rivelarsi più catastrofico nonostante ho la consapevolezza che non starei facendo nulla di tanto difficoltoso...
Insomma lo fanno tutti.... e il fatto che nonostante abbia fatto le sedute con lo psicologo... prenda comunque dei farmaci anche se in dose minima , abbia ancora problemi mi mette un forte nervosismo e senso di rabbia addosso... non depressione o abbattimento... proprio son arrabbiato con me stesso e voglio andare a fondo della situazione....
<< Ha approfondito questa situazione con il suo terapeuta?
Quali alternative meno "preoccupanti" ci potrebbero essere per Lei? >>
alternative meno preoccupanti.... non credo.. alla fine la cosa che devo fare è una.... come l'esempio riportato prima , uno dei tanti , andare a trovare un'amica... non importa come .... crea dei problemi .. poi altri elementi del possibile incontro possono solo far aumentare i problemi...
ma potrebbe essere anche andare a fare una gita , andare a trovare qualche amico...
diciamo che l'esempio della ragazza è quello che potrebbe rivelarsi più catastrofico nonostante ho la consapevolezza che non starei facendo nulla di tanto difficoltoso...
Insomma lo fanno tutti.... e il fatto che nonostante abbia fatto le sedute con lo psicologo... prenda comunque dei farmaci anche se in dose minima , abbia ancora problemi mi mette un forte nervosismo e senso di rabbia addosso... non depressione o abbattimento... proprio son arrabbiato con me stesso e voglio andare a fondo della situazione....
[#7]
Utente
E' totalmente da escludere che io abbia un problema a livello fisico che mi crea ansia e paure varie? esiste qualche analisi o test che dica che il mio problema è solo di natura mentale e non fisica? Mi piacerebbe fare qualche test o analisi se esiste , tanto per verificare se ho qualcosa a livello fisico.... così nel caso si dimostrasse che il mio è solo un problema psicologico mi concentrerei a lavorare solo su quello ...
[#8]
Utente
E' totalmente da escludere che io abbia un problema a livello fisico che mi crea ansia e paure varie? esiste qualche analisi o test che dica che il mio problema è solo di natura mentale e non fisica? Mi piacerebbe fare qualche test o analisi se esiste , tanto per verificare se ho qualcosa a livello fisico.... così nel caso si dimostrasse che il mio è solo un problema psicologico mi concentrerei a lavorare solo su quello ...
[#10]
Gentile ragazzo,
forse per Lei il fatto di sapere di avere un problema fisico e non di ordine psicologico La rassicurerebbe e Le darebbe la sensazione di poter maggiormente controllare (col farmaco o altra cura)?
In realtà i disturbi d'ansia si trattano in tempi piuttosto stretti con le terapie più adatte.
Un anno di psicoterapia per fare il punto della situazione sinceramente mi pare un periodo di tempo eccessivo... per i problemi d'ansia sono maggiormente indicate tutte le terapie attive e focalizzate che, attraverso precise prescrizioni comportamentali aiutino il pz. a capire COME gestire il problema.
Tutto questo è stato fatto?
Quali erano gli obiettivi terapeutici fissati? E quali di questi sono stati raggiunti?
Quali sono i progressi di cui parla lo psicologo?
Lei ha riferito al curante di avere ancora difficoltà? Che cosa Le è stato risposto?
forse per Lei il fatto di sapere di avere un problema fisico e non di ordine psicologico La rassicurerebbe e Le darebbe la sensazione di poter maggiormente controllare (col farmaco o altra cura)?
In realtà i disturbi d'ansia si trattano in tempi piuttosto stretti con le terapie più adatte.
Un anno di psicoterapia per fare il punto della situazione sinceramente mi pare un periodo di tempo eccessivo... per i problemi d'ansia sono maggiormente indicate tutte le terapie attive e focalizzate che, attraverso precise prescrizioni comportamentali aiutino il pz. a capire COME gestire il problema.
Tutto questo è stato fatto?
Quali erano gli obiettivi terapeutici fissati? E quali di questi sono stati raggiunti?
Quali sono i progressi di cui parla lo psicologo?
Lei ha riferito al curante di avere ancora difficoltà? Che cosa Le è stato risposto?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#11]
Utente
no.. sapere la derivazione del mio problema me lo farebbe conoscere meglio e farebbe capire sia a me che allo psicologo come intervenire al meglio.. esempio... risulta che dal punto di vista fisico sono sano e non ho nessun problema, quindi il problema sta tutto nella mia mente, e si agirà di conseguenza..
lo psicologo mi ha fatto capire che certe sensazioni che provo quando ho ansia, come i giramenti di testa sono cose del tutto naturali...
Mi ha insegnato alcune tecniche per calmarmi nel caso avessi un forte attacco d'ansia o se sento che sta per arrivare....
Il problema è che io ho ancora paura di stare male.... nonostante so che è una cosa del tutto normale... forse sarò io ad essere cocciuto..
Tutti mi dicono che dovrei affrontare le paure... ok.. io le affronto, ma se ogni volta che esco provo un forte disagio vuol dire che più di tanto non funziona.
Mi piacerebbe trovare un modo per eliminare questa sensazione d'ansia, di malessere ecc ecc.... ormai ho imparato che quello che succede non è perchè sto male... ma mi preoccupo in automatico.... e siccome la cosa mi sembra strana, perchè sono uno che ragiona , volevo sapere se c'èra qualche test, visita, analisi, che può dirmi se ho qualcosa che non va anche fisicamente
lo psicologo mi ha fatto capire che certe sensazioni che provo quando ho ansia, come i giramenti di testa sono cose del tutto naturali...
Mi ha insegnato alcune tecniche per calmarmi nel caso avessi un forte attacco d'ansia o se sento che sta per arrivare....
Il problema è che io ho ancora paura di stare male.... nonostante so che è una cosa del tutto normale... forse sarò io ad essere cocciuto..
Tutti mi dicono che dovrei affrontare le paure... ok.. io le affronto, ma se ogni volta che esco provo un forte disagio vuol dire che più di tanto non funziona.
Mi piacerebbe trovare un modo per eliminare questa sensazione d'ansia, di malessere ecc ecc.... ormai ho imparato che quello che succede non è perchè sto male... ma mi preoccupo in automatico.... e siccome la cosa mi sembra strana, perchè sono uno che ragiona , volevo sapere se c'èra qualche test, visita, analisi, che può dirmi se ho qualcosa che non va anche fisicamente
[#13]
Utente
nulla.. vado e basta.. se proprio vedo che aumenta inspiro col naso per 3 secondi ed espiro con la bocca per 3 secondi... fin che non passa, anche se non passa mai.. questo capita in uscite obbligatorie tipo andare al lavoro ... ma in altri casi non esco... fin che non trovo una soluzione non posso buttarmi così a capofitto... potrebbe peggiorare anche la situazione...
Se esco, so che anessuno importa se io sto male , so che non sto male per gravi problemi fisici , so che la gente con cui uscirei è mia amica...
nonostante ciò non riesco ad affrontare la cosa... magari il mio problema è più grave di quello che sembra
Se esco, so che anessuno importa se io sto male , so che non sto male per gravi problemi fisici , so che la gente con cui uscirei è mia amica...
nonostante ciò non riesco ad affrontare la cosa... magari il mio problema è più grave di quello che sembra
[#14]
"ma in altri casi non esco... fin che non trovo una soluzione non posso buttarmi così a capofitto... potrebbe peggiorare anche la situazione... "
Gentile Utente,
questo meccanismo di EVITAMENTO non fa altro che aumentare il problema: è con l'esposizione allo stimolo fobico che si impara a gestire la paura, l'ansia e in genere il disagio.
Altrimenti Lei fa un notevole passo indietro...
"Se esco, so che anessuno importa se io sto male , so che non sto male per gravi problemi fisici , so che la gente con cui uscirei è mia amica...
nonostante ciò non riesco ad affrontare la cosa... magari il mio problema è più grave di quello che sembra"
In terapia cognitivo-comportamentale si lavora sulle idee irrazionali e disfunzionali che generano e mantengono il problema.
Sarebbe utile se Lei iniziasse a lavorare su tali aspetti perchè i disturbi d'ansia in genere si trattano molto facilmente e in tempi brevi.
Cordiali saluti,
Gentile Utente,
questo meccanismo di EVITAMENTO non fa altro che aumentare il problema: è con l'esposizione allo stimolo fobico che si impara a gestire la paura, l'ansia e in genere il disagio.
Altrimenti Lei fa un notevole passo indietro...
"Se esco, so che anessuno importa se io sto male , so che non sto male per gravi problemi fisici , so che la gente con cui uscirei è mia amica...
nonostante ciò non riesco ad affrontare la cosa... magari il mio problema è più grave di quello che sembra"
In terapia cognitivo-comportamentale si lavora sulle idee irrazionali e disfunzionali che generano e mantengono il problema.
Sarebbe utile se Lei iniziasse a lavorare su tali aspetti perchè i disturbi d'ansia in genere si trattano molto facilmente e in tempi brevi.
Cordiali saluti,
[#15]
Utente
Lei è una dottoressa , non sono nessuno per contraddire quello che dice,
Solo.. è un anno che ne parlo con il mio psicologo... lui mi ha fatto capire come ho detto che il problema è solo nella mia testa... solo che questo non mi ha aiutato...
Comunque.. tornando alla mia domanda principale ... vorrei togliermi dai pensieri il fatto di avere anche qualcosa che non va fisicamente che mi genera ansia... con la mia psichiatra mi sono messo d'accordo per fare delle analisi del sangue, così mi controllano valori ecc ecc.... c'è qualche altro controllo che si può fare? tipo non so.. un elettroencefalogramma o altre visite specifiche ? se mi dicono tu sei sano come un pesce, non hai nessun problema vorrà dire che il problema è tutto nella mia testa e reagirò di conseguenza..
lo so che ora faccio evitamento.... ma la paura di star male è più forte della volontà di uscire
Solo.. è un anno che ne parlo con il mio psicologo... lui mi ha fatto capire come ho detto che il problema è solo nella mia testa... solo che questo non mi ha aiutato...
Comunque.. tornando alla mia domanda principale ... vorrei togliermi dai pensieri il fatto di avere anche qualcosa che non va fisicamente che mi genera ansia... con la mia psichiatra mi sono messo d'accordo per fare delle analisi del sangue, così mi controllano valori ecc ecc.... c'è qualche altro controllo che si può fare? tipo non so.. un elettroencefalogramma o altre visite specifiche ? se mi dicono tu sei sano come un pesce, non hai nessun problema vorrà dire che il problema è tutto nella mia testa e reagirò di conseguenza..
lo so che ora faccio evitamento.... ma la paura di star male è più forte della volontà di uscire
[#16]
Utente
Come mai io ho raggiunto la consapevolezza di non aver assolutamente niente che non va , ma continuo ad aver problemi?
Faccio un esempio... devo andare dal barbiere... ci sono già stato anche prima di cominciare ad avere problemi di ansia.. so che è un semplice luogo dove vanno tutti..
so che io sono sano come un pesce e che se sento qualche disturbo è dovuto all'ansia... so che nel caso non dovessi sentirmi bene le persone presenti li non direbbero niente , ma cercherebbero di aiutarmi...
Come mai nonostante ciò ho paura come se non fossi consapevole di tutte queste cose?
per questo ho chiesto le le cause del mio problema vanno ricercate solo sulla mente e non su altro.. c'è da escludere a priori un problema ereditario , o un malfunzionamento di qualcosa?
Faccio un esempio... devo andare dal barbiere... ci sono già stato anche prima di cominciare ad avere problemi di ansia.. so che è un semplice luogo dove vanno tutti..
so che io sono sano come un pesce e che se sento qualche disturbo è dovuto all'ansia... so che nel caso non dovessi sentirmi bene le persone presenti li non direbbero niente , ma cercherebbero di aiutarmi...
Come mai nonostante ciò ho paura come se non fossi consapevole di tutte queste cose?
per questo ho chiesto le le cause del mio problema vanno ricercate solo sulla mente e non su altro.. c'è da escludere a priori un problema ereditario , o un malfunzionamento di qualcosa?
[#17]
"lo so che ora faccio evitamento.... ma la paura di star male è più forte della volontà di uscire"
Gentile Utente,
è proprio questa la chiave della psicoterapia che Le porterà dei risultati, ovvero FARE ciò che Le viene prescritto (se Le viene prescritto qualcosa...) in maniera tale da vincere la paura che prova.
Lei domanda come mai continua ad avere problemi, pur essendo consapevole?
Perchè in psicoterapia la sola consapevolezza non serve per produrre un cambiamento... ad esempio, secondo il modello cognitivo-comportamentale, nei disturbi d'ansia è indispensabile capire il proprio funzionamento mentale e quali strategie si mettono in atto per poter affrontare il problema (nel Suo caso l'evitamento ad es.).
Ma non solo! E' necessaria l'esposizione con la prevenzione della risposta, cioè in altri termini in terapia cognitivo-comportamentale ci si espone a ciò che intimorisce e che costituisce il problema, ma poi non si mettono in atto le condotte di evitamento nè tutti quei rituali che servono per placare l'ansia.
Comprensione + esposizione sono la chiave per la soluzione del problema d'ansia. Quale tipo di terapia sta facendo col terapeuta?
Cordiali saluti,
Gentile Utente,
è proprio questa la chiave della psicoterapia che Le porterà dei risultati, ovvero FARE ciò che Le viene prescritto (se Le viene prescritto qualcosa...) in maniera tale da vincere la paura che prova.
Lei domanda come mai continua ad avere problemi, pur essendo consapevole?
Perchè in psicoterapia la sola consapevolezza non serve per produrre un cambiamento... ad esempio, secondo il modello cognitivo-comportamentale, nei disturbi d'ansia è indispensabile capire il proprio funzionamento mentale e quali strategie si mettono in atto per poter affrontare il problema (nel Suo caso l'evitamento ad es.).
Ma non solo! E' necessaria l'esposizione con la prevenzione della risposta, cioè in altri termini in terapia cognitivo-comportamentale ci si espone a ciò che intimorisce e che costituisce il problema, ma poi non si mettono in atto le condotte di evitamento nè tutti quei rituali che servono per placare l'ansia.
Comprensione + esposizione sono la chiave per la soluzione del problema d'ansia. Quale tipo di terapia sta facendo col terapeuta?
Cordiali saluti,
[#18]
Utente
per ora nulla... io con lo psicologo ho smesso a maggio...
e ho smesso anche con i medicinali... avevo comunque una dosa veramente bassa... in pratica il medico ha provato a cambiare lo psicofarmaco... prima di andare in ferie... e ha detto che se lo psicofarmaco dovesse dare problemi di non prendere niente... infatti era come se mi aumentasse l'ansia e non ho preso più niente... ora l'8 agosto devo rivederlo per decidere il dafarsi...
Con lo psicologo ho affrontato delle situazioni... solo che le stesse situazioni ora hanno ricominciato a darmi problemi.. sommate ovviamente a tutte le alte...
Quindi mi ritrovo senza un aiuto da medicinale, con qualche metodo antiansia che con me non funziona tanto bene , a dover affrontare ogni giorno intanto il lavoro.. (e nonostante ci vada ogni giorno mi crea dei fastidi) , in più tutto il resto
e ho smesso anche con i medicinali... avevo comunque una dosa veramente bassa... in pratica il medico ha provato a cambiare lo psicofarmaco... prima di andare in ferie... e ha detto che se lo psicofarmaco dovesse dare problemi di non prendere niente... infatti era come se mi aumentasse l'ansia e non ho preso più niente... ora l'8 agosto devo rivederlo per decidere il dafarsi...
Con lo psicologo ho affrontato delle situazioni... solo che le stesse situazioni ora hanno ricominciato a darmi problemi.. sommate ovviamente a tutte le alte...
Quindi mi ritrovo senza un aiuto da medicinale, con qualche metodo antiansia che con me non funziona tanto bene , a dover affrontare ogni giorno intanto il lavoro.. (e nonostante ci vada ogni giorno mi crea dei fastidi) , in più tutto il resto
[#21]
Gentile Utente,
da qui è difficile fare una valutazione accurata, ma in genere nella terapia per l'ansia (ad es. in quella cognitivo-comportamentale) una parte importante del trattamento riguarda le credenze e le idee irrazionali e quindi disfunzionali che stanno alla base del problema.
Quelle che Lei descrive, invece, possono essere strategie di gestione, ma non terapeutiche...
Saluti,
da qui è difficile fare una valutazione accurata, ma in genere nella terapia per l'ansia (ad es. in quella cognitivo-comportamentale) una parte importante del trattamento riguarda le credenze e le idee irrazionali e quindi disfunzionali che stanno alla base del problema.
Quelle che Lei descrive, invece, possono essere strategie di gestione, ma non terapeutiche...
Saluti,
[#22]
Utente
Questo non lo so... io mi sono rivolto ad uno psicologo appunto per risolvere il problema..
Mi ha pure fatto fare ragionamenti.. mi ha sottoposto a piccole prove.... ma non ha funzionato tanto...
Osservi... io spesso giro in cerca di informazioni ed altre esperienze sul web.. e ho trovato questa
http://www.psicoterapia.marche.it/Psicologo-marche-abruzzo-teramo-ascoli-ansia-panico.html
Beh... c'è pure un esempio che mi riguarda.. ossia un possibile appuntamento con una ragazza....
fatto sta che quello che scrivono li, anche in maniera abbastanza dettagliata , le so, ma non riesco a metterle in pratica...
Mi trovo in uno stato dove la paura quasi sopprime la forza e il desiderio di reagire....
Penso che devo reagire.... un attimo dopo penso che non ce la faccio..
La cosa mi infastidisce parecchio.... aggiunga il fatto che sono sotto tensione 24 ore su 24... (mi sveglio già con la nausea... e se sto seduto non riesco a tenere ferme le gambe)
Situazione spiacevole insomma....
Forse il mio problema è più grave e complicato di quel che sembra?
Mi ha pure fatto fare ragionamenti.. mi ha sottoposto a piccole prove.... ma non ha funzionato tanto...
Osservi... io spesso giro in cerca di informazioni ed altre esperienze sul web.. e ho trovato questa
http://www.psicoterapia.marche.it/Psicologo-marche-abruzzo-teramo-ascoli-ansia-panico.html
Beh... c'è pure un esempio che mi riguarda.. ossia un possibile appuntamento con una ragazza....
fatto sta che quello che scrivono li, anche in maniera abbastanza dettagliata , le so, ma non riesco a metterle in pratica...
Mi trovo in uno stato dove la paura quasi sopprime la forza e il desiderio di reagire....
Penso che devo reagire.... un attimo dopo penso che non ce la faccio..
La cosa mi infastidisce parecchio.... aggiunga il fatto che sono sotto tensione 24 ore su 24... (mi sveglio già con la nausea... e se sto seduto non riesco a tenere ferme le gambe)
Situazione spiacevole insomma....
Forse il mio problema è più grave e complicato di quel che sembra?
[#23]
No, non mi pare un problema più complicato di quel che sembra, anzi mi sembra una situazione piuttosto comune:
"... Mi trovo in uno stato dove la paura quasi sopprime la forza e il desiderio di reagire...."
E' vero, la paura paralizza. Ma proprio per questa ragione è necessario fare una psicoterapia che possa aiutarLa ad attraversare queste paure.
Le terapie efficaci per questi problemi sono quelle attive e focalizzate, in cui vengono prescritti dei compiti da eseguire tra una seduta e l'altra per avvicinarsi al problema e attuare le modalità più funzionali per affrontarlo.
Un cordiale saluto,
"... Mi trovo in uno stato dove la paura quasi sopprime la forza e il desiderio di reagire...."
E' vero, la paura paralizza. Ma proprio per questa ragione è necessario fare una psicoterapia che possa aiutarLa ad attraversare queste paure.
Le terapie efficaci per questi problemi sono quelle attive e focalizzate, in cui vengono prescritti dei compiti da eseguire tra una seduta e l'altra per avvicinarsi al problema e attuare le modalità più funzionali per affrontarlo.
Un cordiale saluto,
[#25]
Utente
però se mi è concesso vorrei saper di più sui metodi di cura dell'ansia...
Quella più diffusa è la cognitivo-comportamentale , che da quel che so ha una durata breve.... Io non so con quali disturbi d'ansia si usi, ne quale gravità del disturbo riesca a curare...
Ma se non avesse effetto? cosa significa e come ci si dovrebbe comportare?
esistono altri metodi?
insomma l'ansia può essere causata da molti fattori.... non può esserci una cura unica per tutti....
Il mio psicologo mi ha detto anche che se ad esempio io avessi un'ansia , chiamiamola ereditaria, quindi sarei predisposto, ci sarebbe poco da fare
Insomma mi piacerebbe saperne di più..
Quella più diffusa è la cognitivo-comportamentale , che da quel che so ha una durata breve.... Io non so con quali disturbi d'ansia si usi, ne quale gravità del disturbo riesca a curare...
Ma se non avesse effetto? cosa significa e come ci si dovrebbe comportare?
esistono altri metodi?
insomma l'ansia può essere causata da molti fattori.... non può esserci una cura unica per tutti....
Il mio psicologo mi ha detto anche che se ad esempio io avessi un'ansia , chiamiamola ereditaria, quindi sarei predisposto, ci sarebbe poco da fare
Insomma mi piacerebbe saperne di più..
[#26]
"Ma se non avesse effetto? cosa significa e come ci si dovrebbe comportare?
esistono altri metodi?"
Veda un po' Lei se questa domanda non è espressione d'ansia! ;-)
La terapia cognitivo-comportamentale dura quanto serve al pz.
Prima di rompersi la testa con questi dubbi, faccia il punto della situazione col curante.
Buona giornata,
esistono altri metodi?"
Veda un po' Lei se questa domanda non è espressione d'ansia! ;-)
La terapia cognitivo-comportamentale dura quanto serve al pz.
Prima di rompersi la testa con questi dubbi, faccia il punto della situazione col curante.
Buona giornata,
[#27]
Utente
Veramente era curiosità... :)
Le dirò... dal mio punto di vista non so se ne uscirò mai... c'è da contare anche il fatto che son così da 6 anni ormai...
Prima ricordo sporadici eventi di ansia... stavo male quando andavo ai compleanni ad esempio... e altri episodi... non vorrei essere un soggetto predisposto.. o avere un'amsia ereditaria...
Per predisposizioni o un'ansia che comunque viene trasmessa dai geni dei familiari , c'è una qualche cura? (mi piacerebbe avere una risposta però XD )
grazie per le risposte che ho ricevuto fin ora comunque =)
Le dirò... dal mio punto di vista non so se ne uscirò mai... c'è da contare anche il fatto che son così da 6 anni ormai...
Prima ricordo sporadici eventi di ansia... stavo male quando andavo ai compleanni ad esempio... e altri episodi... non vorrei essere un soggetto predisposto.. o avere un'amsia ereditaria...
Per predisposizioni o un'ansia che comunque viene trasmessa dai geni dei familiari , c'è una qualche cura? (mi piacerebbe avere una risposta però XD )
grazie per le risposte che ho ricevuto fin ora comunque =)
[#28]
Gentile Utente,
chi soffre d'ansia s'avvita su domande del genere.
Fa parte del problema.
Quanto al fatto di stare male ormai da sei anni è vero che questo è un fattore che gioca contro, perchè il tempo, nei disturbi d'ansia, aumenta e rafforza il problema. Tuttavia curiamo in terapia persone che stanno male da molti più anni...
Qualora Lei fosse un soggetto predisposto (intende dire che è cresciuto in un AMBIENTE predisponente, in quanto non credo proprio ci siano geni che trasmettono l'ansia, per quanto l'ansia SANA sia un'emozione innata che proviamo tutti) le cure ci sono: possono essere farmacologiche, oppure psicoterapiche e devono essere valutate dal medico e dallo psicologo psicoterapeuta.
Più che cercare di mettersi il cuore in pace, sperando che la Sua sia ansia trasmessa geneticamente, mi pare opportuno riflettere su almeno tre aspetti:
1. l'ansia è un'emozione innata che sperimentiamo tutti e che è molto utile perchè ci protegge dai pericoli e ci aiuta ad affinare strategie relazionali per chiedere aiuto alle persone per noi significative e di fuducia. Il problema per chi è ansioso è imparare a riconoscerla e poi gestirla nella maniera ottimale.
2. le psicoterapie per l'ansia come la terapia cognitivo-comportamentale prevedono uno sforzo da parte del pz: è il pz che fa tutta la fatica per applicare le prescrizioni del terapeuta.
Mi rendo dunque conto che il percorso sia particolarmente impegnativo, ma non ci sono scorciatoie...
3. se il pz. non ha la motivazione a stare bene e al cambiamento, certamente può lavorarci su col terapeuta, ma potrebbe anche arrivare alla conclusione che, tutto sommato, la vita possa andare avanti anche così perchè si è raggiunto un equilibrio che potrebbe non essere così male per il pz. Se le cose stanno così, l'ultima valutazione deve farla Lei. Se invece è davvero stanco dell'ansia patologica che Le impedisce di fare determinate attività e vorrebbe cambiare, allora è il momento di farlo. Le abbiamo detto fin qui tutto ciò che Le serve.
Infine ripetersi "tanto io non ne esco, ne sono certo..." non fa altro che alimentare il problema, perchè noi ci comportiamo secondo le nostre idee (talvolta distorte): se Lei ha questa certezza il problema è chiuso (da Lei).
Un cordiale saluto,
chi soffre d'ansia s'avvita su domande del genere.
Fa parte del problema.
Quanto al fatto di stare male ormai da sei anni è vero che questo è un fattore che gioca contro, perchè il tempo, nei disturbi d'ansia, aumenta e rafforza il problema. Tuttavia curiamo in terapia persone che stanno male da molti più anni...
Qualora Lei fosse un soggetto predisposto (intende dire che è cresciuto in un AMBIENTE predisponente, in quanto non credo proprio ci siano geni che trasmettono l'ansia, per quanto l'ansia SANA sia un'emozione innata che proviamo tutti) le cure ci sono: possono essere farmacologiche, oppure psicoterapiche e devono essere valutate dal medico e dallo psicologo psicoterapeuta.
Più che cercare di mettersi il cuore in pace, sperando che la Sua sia ansia trasmessa geneticamente, mi pare opportuno riflettere su almeno tre aspetti:
1. l'ansia è un'emozione innata che sperimentiamo tutti e che è molto utile perchè ci protegge dai pericoli e ci aiuta ad affinare strategie relazionali per chiedere aiuto alle persone per noi significative e di fuducia. Il problema per chi è ansioso è imparare a riconoscerla e poi gestirla nella maniera ottimale.
2. le psicoterapie per l'ansia come la terapia cognitivo-comportamentale prevedono uno sforzo da parte del pz: è il pz che fa tutta la fatica per applicare le prescrizioni del terapeuta.
Mi rendo dunque conto che il percorso sia particolarmente impegnativo, ma non ci sono scorciatoie...
3. se il pz. non ha la motivazione a stare bene e al cambiamento, certamente può lavorarci su col terapeuta, ma potrebbe anche arrivare alla conclusione che, tutto sommato, la vita possa andare avanti anche così perchè si è raggiunto un equilibrio che potrebbe non essere così male per il pz. Se le cose stanno così, l'ultima valutazione deve farla Lei. Se invece è davvero stanco dell'ansia patologica che Le impedisce di fare determinate attività e vorrebbe cambiare, allora è il momento di farlo. Le abbiamo detto fin qui tutto ciò che Le serve.
Infine ripetersi "tanto io non ne esco, ne sono certo..." non fa altro che alimentare il problema, perchè noi ci comportiamo secondo le nostre idee (talvolta distorte): se Lei ha questa certezza il problema è chiuso (da Lei).
Un cordiale saluto,
Questo consulto ha ricevuto 30 risposte e 2.9k visite dal 06/07/2013.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.