Mi devo allontanare dal mio fidanzato con il doc?
Buonasera. Ho conosciuto da poco un uomo con cui ho iniziato una relazione. Stiamo molto bene insieme ma qualche giorno fa lui mi ha confessato di soffrire di doc e di essere da anni in terapia cognitivo comportamentale. Lo so che non ci dovrebbero essere problemi ma il fatto è che, anche se non sono mai andata da uno specialista e non ho quindi una diagnosi precisa, penso di avere anch'io (almeno in parte) i suoi stessi problemi. Fin da piccolissima ho avuto alcuni comportamenti abbastanza strani che rientrano nel doc però comparivano solo episodicamente quando vivevo dei brutti periodi per problemi in famiglia, con lo studio o in amore... non ho mai fatto niente per curarmi perché non stavo molto male, riuscivo a vivere tranquillamente la mia quotidianità e pensare di andare da uno psicologo (ogni tanto quando stavo male ci pensavo) mi metteva più ansia del disturbo stesso e poi ore o giorni dopo stavo bene e non ci pensavo piu per molto tempo. Devo anche riconoscere che esclusa questa persona tutte le altre che mi circondano sono molto ignoranti in materia e probabilmente non sanno neanche cosa sia il doc e quindi stare con loro nei brutti periodi mi distraeva e mi allontanava dai pensieri di controllo e numerici. Quest'uomo invece mi fa entrare in contatto con parti di me che ho sempre appositamente sottovalutato e a cui non pensavo di proposito volendo farli rientrare nella mia normalità perché non pensarci mi faceva "guarire", sapevo che c'erano ma non pensarci faceva passare tutti i sintomi. Quando sto con questa persona invece ci penso spesso. Dovrei allontanarmi da lui? Oppure al contrario questa situazione può spronarmi ad andare da uno psicoterapeuta? Ma ne ho davvero bisogno? Non so più come comportarmi perché quest'uomo mi piace davvero. Come può essere a relazione tra due persone con problemi simili? Lui diagnosticato io no.
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Gentile Utente,
dovrebbe evitare di far confusione tra amore e cura.
Se è attratta da quest'umo e sta bene con lui, le vostre problematiche psichiche non dovrebbero entrare in gioco, cioè ognuno di voi, dovrebbe curarsi a prescindere.
Lei non ha mai effettuato nessuna cura?
Da quanto tempo, ha queste difficoltà?
Spesso i partners, si scelgono proprio in funzione delle loro similitudini, anche psichiche...
dovrebbe evitare di far confusione tra amore e cura.
Se è attratta da quest'umo e sta bene con lui, le vostre problematiche psichiche non dovrebbero entrare in gioco, cioè ognuno di voi, dovrebbe curarsi a prescindere.
Lei non ha mai effettuato nessuna cura?
Da quanto tempo, ha queste difficoltà?
Spesso i partners, si scelgono proprio in funzione delle loro similitudini, anche psichiche...
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Ex utente
Grazie per la risposta. No non ho mai effettuato nessuna cura. Non mi ricordo precisamente da quando ho queste difficoltà perché non riesco neanche bene a riconoscere i sintomi. Di sicuro mi ricordo che intorno ai 15 anni volevo che tutte le cose fossero multipli di due, mi infastidivano i numeri dispari. È durato un paio di mesi. Poi a 19 durante la maturità tutti i libri dovevano essere perfettamente allineati altrimenti non riuscivo a dormire perché negli ultimi mesi di scuola ero molto preoccupata. Sicuramente c'è stato qualcosa anche prima ma non sono sicura. Quest'uomo mi piace molto ma se avessi saputo che aveva questo problema mi sarei fatta coinvolgere di meno. Ho paura che sia dannoso per entrambi. È vero però che abbiamo avuto subito molta affinità e insieme stiamo bene, tolti quei momenti in cui penso a tutto questo e un po' mi rabbuio.
[#3]
Gentile utente, non confonda i due piani come dice la Collega Randone e non amplifichi i momenti no.. fatevi seguire per un pò individualmente da due Colleghi , non sappiamo niente di voi.. di lei mi sento di dire che , attraversa dei momenti di ansia che potrebbero essere chiariti e risolti .. Vi piacete anche perchè siete sensibili e simili e quindi vi capite..
Coraggio, niente drammi..
Coraggio, niente drammi..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#5]
Secondo me è preferibile l'approccio psicodinamico in questo caso.. ma anche un approccio cognitivo compartamentale va bene.. l'importante è risolvere l'ansia e dare un peso diverso quando incontra dei problemi che vanno compresi e ridimensionati.. auguri.. !
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 4k visite dal 06/07/2013.
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